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PPAP subfornitori

 
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aonline
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MessaggioInviato: Mer Dic 31, 2014 10:25 am    Oggetto: PPAP subfornitori Rispondi citando

Buongiorno a tutti, sono un nuovo utente.
Ho un dubbio relativo al processo di approvazione dei PPAP; mi spiego meglio, per i clienti del settore Automotive presento regolarmente il PPAP dei prodotti realizzati, inoltre sto iniziando a chiedere il PPAP anche ai miei subfornitori e proprio a riguardo mi sorge una domanda:
- quando deve essere controfirmata la PSW per l'approvazione del PPAP al subfornitore?
Andondo a logica la PSW del subfornitore dovrebbe essere approvata quando il cliente approva la mia PSW perchè senza il concenso del cliente non posso autorizzare il subfornitore a fornirmi il materiale ma discutendo con alcuni miei colleghi è sorto il dubbio che la PSW ai nostri subfornitori debba essere controfirmata prima che il cliente approvi la nostra PSW poichè comunque siamo noi a dovere garantire/accettare il prodotto del subfornitore.

Grazie a chiunque vorrà darmi un aiuto.
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QualitiAmo - Alberto
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MessaggioInviato: Mer Dic 31, 2014 10:41 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao aonline e benvenuto tra noi.

Allora, iniziamo col dire che PPAP significa Production Part Approval Process e che PSW significa Part Submission Warrant così anche gli amici che non lavorano nell'Automotive capiscono di cosa stiamo parlando.

Francamente mi pare che tu possa agire tranquillamente in entrambi i modi purché sia chiaro che è il tuo cliente che dà l'ok finale.
Per non fare un lavoro doppio, potresti approvare dopo aver ricevuto la tua approvazione oppure concordare col fornitore che approvi ma ti riservi di apportare eventuali modifiche in seguito alle richieste del tuo cliente.

Vedi tu come puoi ottimizzare il flusso di queste attività. A livello normativo non si sono requisiti specifici che ti chiedano di mettere la firma prima o dopo.
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Alberto - Staff di QualitiAmo

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aonline
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MessaggioInviato: Mer Dic 31, 2014 10:52 am    Oggetto: Rispondi citando

Grazie per la cortese e celere risposta.
Non vorrei approfittare della disponibilità ma già che ci sono ho un'altra domanda sempre su questo tema:
- la richiesta del PPAP ai subfornitori di un prodotto che io sottoporro al mio cliente con PPAP, è sempre necessaria o posso farne a meno?

Grazie ancora a tutti.
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MessaggioInviato: Mer Dic 31, 2014 5:52 pm    Oggetto: Re: PPAP subfornitori Rispondi citando

aonline ha scritto:
Buongiorno a tutti, sono un nuovo utente.
Ho un dubbio relativo al processo di approvazione dei PPAP; mi spiego meglio, per i clienti del settore Automotive presento regolarmente il PPAP dei prodotti realizzati, inoltre sto iniziando a chiedere il PPAP anche ai miei subfornitori e proprio a riguardo mi sorge una domanda:
- quando deve essere controfirmata la PSW per l'approvazione del PPAP al subfornitore?
Andondo a logica la PSW del subfornitore dovrebbe essere approvata quando il cliente approva la mia PSW perchè senza il concenso del cliente non posso autorizzare il subfornitore a fornirmi il materiale ma discutendo con alcuni miei colleghi è sorto il dubbio che la PSW ai nostri subfornitori debba essere controfirmata prima che il cliente approvi la nostra PSW poichè comunque siamo noi a dovere garantire/accettare il prodotto del subfornitore.

Grazie a chiunque vorrà darmi un aiuto.


ciao e benvenuto

per me l'approvazione da parte tua del PPAP fornitore (e quindi la firma per approvazione del PSW) coincide con il momento in cui tu decidi che il componente PPAPpato risponde ai tuoi requisiti, alla specifica tecnica e/o disegno che hai dato al fornitore in sede di ordine.
da quel momento il componente puo' fisicamente lasciare la "quarantena" ed essere messo a magazzino della tua azienda, perche' sai che se qualcuno lo prende e lo usa non ci sono problemi.

il momento in cui tu presenti il tuo PSW al cliente è sicuramente separato, perche' tu con quel componente dovrai produrre il tuo prodotto, assare attraverso le fasi di validazione interna ed esterna previste, ed infine ricevere un'approvazione alla fornitura finale.

se il tuo fornitore ha prodotto un componente conforme ha diritto a ricevere approvzione PPAP e relativo pagamento, non è colpa sua se tu hai bisogno di altri 3 o 4 mesi per fare, con il suo componente, quello che ci devi fare per il tuo cliente.

inoltre è normale il caso in cui uno stesso componente del fornitore viene utilizzato da te per prodotti diversi, e ciascuno di essi avrà il suo PPAP uscente, con tempistiche di approvazione diverse... che fai, non approvi il PPAP del fornitore finche' l'ultimo PPAP cliente non è approvato?

Il cliente non ha alcuna autorità su cosa tu compri, ma solo su quello che tu compri per utilizzarlo nel suo prodotto... Sta a te gestire il tuo magazzino e tenerlo pulito... questo è un tipico riflesso da "monocliente".

Se un auditor solleverà questioni puoi zittirlo. Lui non ha nemmeno diritto di VEDERE a magazzino i componenti che non fanno parte del suo ciclo passivo, se riesci a dimostrare che il flusso di questi componenti non puo' finire a contaminare il suo prodotto.

Insomma, l'azienda è tua, non del cliente.
E tue sono le responsabilità, nel bene e nel male.
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MessaggioInviato: Mer Dic 31, 2014 5:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

aonline ha scritto:
Grazie per la cortese e celere risposta.
Non vorrei approfittare della disponibilità ma già che ci sono ho un'altra domanda sempre su questo tema:
- la richiesta del PPAP ai subfornitori di un prodotto che io sottoporro al mio cliente con PPAP, è sempre necessaria o posso farne a meno?

Grazie ancora a tutti.


Lana caprina.
TEORICAMENTE no, ma attenzione che non richiedendo PPAP al fornitore devi garantire a valle che hai TU effettuato tutti i controlli necessari sul prodotto che ricevi, puo' essere molto complicato e non sempre fattibile.

Nella pratica ti direi di si', perche' se sei sotto ISO TS come immagino devi avere fornitori ISO9000, e un fornitore ISO9000 non deve avere alcuna difficoltà a preparare un PPAP. Insomma, se posso, getta nel cassonetto della memoria il termine CQC. Non richiederli e non accettarli.

PPAP a livelli bassi per TUTTE le forniture in ingresso, con gli elementi fondamentali (Materiali, Dimensioni, Test funzionali se richiesti), e vivi sereno.
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MessaggioInviato: Mer Dic 31, 2014 7:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao, grazie per il tuo parere tuttavia se il ppap del mio subfornitore é fatto come aggiornamento su un prodotto esistente per il quale il subfornitore intende cambiare a sua volta il fornitore, come posso fare ad approvare il suo ppap senza l'autorizzazione del cliente finale?
Approvando il ppap del mio subfornitore lo autorizzei ad iniziare la fornitura del prodotto come da suo ppap ed io rischierei di dare al cliente materiale non conforme al ppap precedentemente approvato.
Grazie
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MessaggioInviato: Ven Gen 02, 2015 1:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per me permane l'equivoco di fondo.

Non è il tuo cliente che ti autorizza a comprare qualcosa, come dici tu a "iniziare una fornitura".

Tu decidi cosa comprare. Sempre.

Il tuo cliente controlla solo quello che tu vuoi mettere nel suo processo.

E' proprio un modo di pensare, che cede ad altri il controllo dl tuo magazzino.

Tu pr me approvi o non approvi il PPAP del tuo fornitore a prescindere dal cliente finale: hai fatto un ordine di un componente "COMP_ GR1" giallo, rotondo e che pesa un grammo. Se ti consegna un componente giallo, rotondo e che pesa un grammo devi approvare il PPAP del particolare "COMP_GR1".

A casa tua non entra nulla finche' non fai un ordine per quel codice. Avrai a magazzino la quantità della campionatura. E non la userà nessuno.

Il momento in cui questo codice entrerà nel tuo processo lo gestisci TU con la distinta base. Non è che tutto quell che entra lo usi per il cliente.

Quindi una volta approvata la campionatura del fornitore, farai una prima campionatura TUA al cliente, per un oggetto che conterrà "COMP_GR1".

Se e quando riceverai approvazione del PSW di quel tuo prodotto avrai il diritto non di COMPRARE il prodotto COMP_GR1, ma di modificare la distinta base del tuo prodotto, sostituendo al vecchio componente che non usi piu' (rosso, quadrato e che pesava 2 grammi) il nuovo componente. Cancelli COMP_RQ2, scrivi COMP_GR1, diffondi la distinta base secondo quanto previsto dal tuo sistema.

Solo a quel punto qualcuno cercherà negli scaffali del magazzino COMP_GR1, e partiranno i normali ordini a programma.

Fino ad allora tu puoi comprare tonnellate di COMP_GR1, al cliente non importa, finche' in distinta resta COMP_RQ2 che è quello che lui si aspetta di vedere fino ad approvazione del tuo PSW...

Spero di aver capito bene e di non aver fatto confusione.
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MessaggioInviato: Sab Gen 03, 2015 8:35 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao, concordo sulla tua valutazione per quanto concerne un prodotto nuovo, ovvero posso approvare la variazione al mio subfornitore perchè tanto fino a che il mio cliente non aprova il mio PPAP non gli consegnerò comunque il prodotto. Tuttavia in un caso come quello che avevo prospettato, ovvero aggiornamento di un PPAP esistente e quindi di un prodotto già in uso, c'è da tenere in considerazione che il materiale che il mio subfornitore mi da è sempre comp_gr1 perchè ha le medesime caratteristiche del precedente anche se lo produce in modo differente rispetto a prima ed inoltre, per volontà del cliente finale, trattandosi di un componente importante per l'assemblato che gli fornisco, sia il primo PPAP del mio subfornitore che l'ultimo aggiornamento sono stati mandati in copia anche al cliente finale assieme ai miei PPAP ed alle mie PSW. Quindi mi sembra che la non approvazione del PPAP al mio subfornitore sia il metodo più semplice e sicuro per non autorizzarlo a fornirmi materiale "differente" rispetto a prima sino a che il mio cliente non accetterà tale varizione del processo approvando a sua volta il mio PPAP, non trovi?
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MessaggioInviato: Mer Gen 07, 2015 11:30 am    Oggetto: Rispondi citando

da cliente avrei preso fuoco a sentire un discorso cosi'. andrei in giro con la fiammella in testa, come Ade nel film Hercules. Cool

(anche da fornitore, a dire il vero)

[disclaimer: tutto quello che dico qui sotto va inteso nell'ambito delle follie automotive. e delle regole che lo governano]

Provo a vederla dal punto di vista del tuo cliente, che è il punto di vista che mi pare ti interessi (logicamente) di piu'.

Facciamo che io sono l'azienda Productions International Planning PPAPs Extensively, tuo cliente storico nel campo automotive.

Produco Volanti.

Compro da te Aonline il tastone centrale che fa suonare il clacson e riporta il logo PIPPE.

Aonline, che è mio fornitore diretto (Tier2, nel nostro gergo malato) produce al suo interno il tastone, in PUR schiumato, compra da suoi fornitori (Tier3) il logo completo e il mollone in acciaio rilsanizzato che ci sta sotto. Assembla il tutto e invia agli stabilimenti PIPPE di Monza, Cesano Maderno, Borghetto Santo Spirito e Uusikapunki, in Finlandia (PIPPE Nordic Division). In questi stabilimenti le linee PIPPE (Tier1) assemblano questo "insieme" Aonline con la restante parte del volante, lo collaudano secondo metodi condivisi con il carmaker, e spediscono alle linee di produzione vettura.

Un giorno gli ingegneri PIPPE decidono che siccome il cliente finale pratica una riduzione di prezzo ogni anno che iddio manda sulla terra (è contrattuale) devono ridurre il costo del volante. Questo implica una revisione del progetto, e tra le varie modifiche introdotte una riguarda il componente fornito da Aonline, che avrà un mollone non piu' rilsanizzato ma prerivestito con un film di polimero meno costoso.

Aonline quindi si rivolge al suo mollista, e trasmette il nuovo disegno, e da li' parte la giostra dei PPAP.

Ora, al termine di questo noiosissimo preambolo, ecco il motivo del mio scontento.

Per me cliente PIPPE il volante con le modifiche (tra cui la molla con nuovo rivestimento) è un prodotto NUOVO. Anche se è una modifica di un preesistente.

Nell'automotive ci sono prodotti NUOVI e prodotti ESISTENTI.
***Non esiste*** la figura del prodotto "Esistente con piccola modifica".

E questo per un motivo banale quanto semplice.

Chi comanda è come dicevo il numero di disegno.

Quando PIPPE propone il nuovo volante al suo cliente finale, usa un numero di disgeno diverso (o almeno un esponente di modifica, un indice).

Se guardi il PSW è riportato in modo chiaro che tutto il "pacchetto qualificazione" si riferisce a uno specifico disegno/esponente. L'approvazione PSW è data solo per quel disegno/esponete. Quando questo cambia, il PPAP vecchio decade, e occorre nuovo PPAP (che avrà profondità di contenuto variabile e da concordare col cliente, ma in nessun caso sarà permesso fornire un prodotto modificato sotto l'ombrello di un PSW riferito a un disegno/esponente precedente).

Ecco perche' mi infiammo. Perche' tu nel momento in cui ricevi da PIPPE il nuovo numero di disegno con la modifica, devi girarlo al tuo fornitore che DEVE creare un nuovo numero di disegno/esponente per la nuova molla.

Questo è tassativo: per la famosa regola delle 3F (Form/Fit/Function) due prodotti diversi possono essere forniti sotto stesso numero di disegno se hanno stesse dimensioni/tolleranze, sono intercambiabili e hanno lo stesso profilo funzionale. In quel caso basta l'esponente di modifica nuovo (che pero' obbliga comunque a un nuovo giro di approvazione PPAP, come detto e come si evince dal modulo PSW).

Quindi tu non puoi evitare la trafila "nuovo PPAP" perche' non hai lo stesso numero di disegno. E non puoi evitare il nuovo numero di disegno perche' altrimenti la molla nuova e la molla vecchia sarebbero indistinguibili, e soprattutto perche' il tuo cliente non avrebbe idea di cosa sta montando, se volanti con molla rilsanizzata o no.

Ritorno quindi al mio punto: un fornitore non inizia a spedire un prodotto perche' ha ricevuto l'approvazione di un PPAP. Mai. E' necessario, ma non sufficiente.

Inizia a spedire un prodotto perche' ha ricevuto un ordine per quel NUOVO numero di disegno per il quale ha ANCHE un PPAP approvato dal cliente. E' la distinta base che gestisce tutto, a cascata: il cliente finale aggiorna la distinta base della vettura, con il codice del volante PIPPE nuovo, e lo ordina a PIPPE.

PIPPE riceve l'ordine e aggiorna la sua DB di produzione con il nuovo codice dell'assemblato AONLINE, e lo ordina ad Aonline.

AONLINE riceve l'ordine e aggiorna la sua DB di produzione con il nuovo codice della molla rivestita, e la ordina al mollificio.

Il mollificio riceve l'ordine, aggiorna DB, parte con il nuovo processo, qualifica e spedisce ad AONLINE il primo lotto, identificandolo secondo le regole AONLINE(che magari MESI PRIMA aveva approvato il PSW della nuova molla)

Aonline riceve la molla nuova, ci fa il nuovo tastone, spedisce a PIPPE il primo lotto

PIPPE riceve il tastone, ci fa il volante completo, spedisce al carmaker il primo lotto.

Sembra complicato ma è banale, è una specie di girotondo ripetitivo...


Se io fossi un auditor PIPPE e venissi a trovarti, e vedessi che tu non hai un nuovo codice per identificare sia la nuova molla che il tuo nuovo tastone, emetterei luce in tutto lo spettro del visibile, mentre varie permutazioni della teologia e della zoologia mi salirebbero alla bocca.

Perche' avrei il ragionevole terrore che tu non abbia modo di differenziare i prodotti e i processi, e garantire la rintracciabilità sia a monte che a valle.

Quindi puoi tranquillamente approvare il PPAP del tuo mollificio, anche senza l'approvazione del cliente PIPPE. Questo oltretutto permette che il mollificio, se ha fornito una nuova molla conforme al disegno, sia giustamente pagato per la quantità che ha consegnato.

Quando poi riceverai approvazione al tuo PPAP da PIPPE, farai come il tuo mollificio: starai in attesa del nuovo ordine con il nuovo numero di disegno, e da li' partirà la logistica del nuovo prodotto.

Mi scuso per la lunghezza...
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MessaggioInviato: Mer Gen 07, 2015 1:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao, tutto ciò che hai detto è corretto ed è in effetti ciò che faccio abitualmente, ma parte da un equivoco di fondo: il particolare non cambia, cambia il fornitore di un componente che assemblo. In questo caso non c'è quindi un codice differente o un indice di revisione...... La domanda è come posso impedire al mio fornitore di mandarmi i componenti fatti dal suo nuovo subfornitore se gli approvo il ppap?
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MessaggioInviato: Mer Gen 07, 2015 2:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

OK, adesso ho capito. Perdonami l'ottusità.

Se il tuo fornitore cambia il subfornitore per un altro che gli fornisca contro lo stesso disegno (= stesse caratteristiche) per lui e per te i pezzi sono intercambiabili. Quindi non è tenuto a cambiare identificazione.

Da qui in poi come diceva Stefania è questione di come ragiona il tuo cliente.

Se fossi io, ti chiederei solo se il tuo fornitore vuole mantenere una coesistenza dei due subfornitori (pura alternativa di fornitura di prodotti equivalenti) o se vuole abbandonare uno per passare tutto all'altro.

Caso piu' semplice: il phase out (sempre per usare il gergo malato di cui sopra).

A seconda della "criticità" del componente (e quindi FMEA alla mano) deciderei con te il livello di PPAP da richiedere al tuo subfornitore. Inisterei per un livello 5 (in cui tu vai da lui e assisti a tutte le prove). Ti richiederei di effettuare TU presso di lui un audit di seconda parte per avere garanzie delle sue modalità di gestione delle modifiche, dei magazzini, degli obsoleti.

Io potrei accompagnarti in questa attività o no, dipende dal rapporto che c'e' tra noi, dalla fiducia che ho in te fornitore, nella tua capacità ed esperienza...

Una volta eseguite positivamete queste attività, ti chiederei forse di effettuare una riqualificazione del tuo prodotto con il nuovo componente (sempre in caso di criticità del componente per cui cambia il fornitore o no).

In ogni caso, concorderei sulla base dei programmi una data in cui tu esaurisci la tua scorta del "vecchio" prodotto (tuo) contenente il componente del vecchio fornitore, e inizi a fornirmi il tuo prodotto con il componente del nuovo fornitore.

Fai il primo invio con le etichette di lancio, in modo che io posso avvertire il "mio" sistema e mettere in atto dei filtri supplementari se lo ritengo (sempre FMEA alla mano), non tanto in accettazione arrivi quanto in processo ed eventualmente al MIO controllo finale.

Ti chiederei di tenere da parte una scorta di sicurezza del "vecchio prodotto", con l'impegno a riassorbirlo in corso d'opera come obsoleto, in modo da tamponare eventuali problemi (ma questo davvero solo se il componente è a rischio).

Entri in produzione, tutto funziona, riassorbo il vecchio stock, ti pulisco il magazzino e ci dimentichiamo del vecchio prodotto.

Caso piu' complicato: la fornitura parallela.

Un cliente cerca di evitarla, un fornitore cerca di poterla fare.
Di nuovo, FMEA e storico delle NC alla mano si decide caso per caso.

Dopo la trafila detta prima, avresti se tutto OK l'autorizzazione a fornire con il nuovo componente.

Ti chiederei di NON mescolare mai componenti dei due fornitori diversi nello stesso lotto di produzione tuo, e di tenere traccia di quale stai usando, per ciascun lotto. Questo perche' in caso di guai sappiamo risalire insieme alla giusta catena degli eventi...

Quel che è certo è che non lo gestirei con una semplice approvazione di PPAP... o qualcosa di "meno" nel primo caso, o qualcosa di "piu'" nel secondo.

Pero' come detto non è piu' una regola, è piu' una prasi da concordare.

Posso solo dirti di forzare il sistema a monte perche' tenga una rintracciabilità feroce. E se puoi fai lotti piccoli, all'inizio...

In bocca al lupo.
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MessaggioInviato: Mer Gen 07, 2015 3:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ok. Grazie per il tempo dedicatomi.
Buon lavoro a tutti.
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