Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[bagaroz]

Buongiorno,
oggi mi concedo un piccolo sfogo, vediamo se mi si chiariscono le idee.
Nel 2008 l'azienda in cui lavoro ha iniziato un progetto di profonda ristrutturazione e collocazione sul mercato, approcciando direttamente i clienti e spostandosi verso la proposta di soluzioni personalizzate. Nel progetto l'ufficio tecnico era stato incluso essenzialmente con il mio inserimento nel 2011 in affiancamento al responsabile Ufficio tecnico e Progettazione e nel 2013 con lo spostamento di un ragazzo della produzione che si occupa di supportare la produzione (prepara i programmi CNC per i nuovi prodotti di una certa complessità, aiuta a fare i disegni).
Le cose sono però poi precipitate nel seguente modo:
- io assumo "part time" il ruolo di Responsabile Qualità Stabilimento
- a Dicembre 2012 il Responsabile Ufficio tecnico e Progettazione si dimette (ha aperto un ristorante....)
- a Dicembre 2014 il direttore di stabilimento, che è anche e soprattutto responsabile dell'area tecnica e di sviluppo prodotti andrà in pensione
- nel frattempo l'azienda ha aperto 3 filiali commerciali estere in Germania, Cina ed India

In tutto ciò l'ufficio tecnico ad oggi conta di:
- 1 operatore con 25 anni di esperienza che si occupa di emissione offerte, di redigere cicli di lavoro e disegni
- 1 operatore che si occupa di preparare i programmi CNC dei nuovi prodotti e seguirne le fasi di prima produzione, aiuta a redigere cicli di lavoro e disegni
- il sottoscritto che dovrebbe essere il responsabile dell'area tecnica

Scrivo dovrebbe perchè ad oggi dovrei essere responsabile Qualità, Responsabile Ufficio tecnico, Responsabile Progettazione, Responsabile Ricerca e Sviluppo e Responsabile Assistenza tecnica.
In pratica mi barcameno tra 1000 attività diverse senza un minimo di programmazione.

La ciliegina sulla torta è un nuovo progetto di sviluppo dell'area di assistenza tecnica che è stata giudicata scadente. Ad oggi sto raccogliendo le esigenze della'area commerciale che sarebbero quella di avere un maggior supporto con visite presso i clienti (3gg al mese in Germania; 3 trasferte annuali di 2 settimane in Cina, 3 trasferte annuali di 2 settimane in India, n Italia da valutare) ed un maggior supporto anche in attività di sviluppo del processo in cui vengono utilizzati i nostri prodotti.

Ora mi ritrovo nella condizione di dover sviluppare tale progetto (oltre a diversi altri in altre aree) ma non nè ho nè il tempo, nè le risorse, nè soprattutto le competenze a mio avviso. Sto cercando un modo per farlo notare con stile alla direzione, ora come ora però non ho idee costruttive.

PS: le ultime volte che ho fatto notare che da solo stavo "affogando" la risposta è stata: "beh è evidente... per ora vai avanti così nessuno potrebbe fare di meglio, impara a non dire sempre di sì ma rimbalza un po' di problemi, più avanti discuteremo un bel piano di crescita di tale area inizia a buttare giù un po' di idee."

[Paoloruffatti]

Ciao Bagaroz,
la tua situazione può essere giudicata caotica o una grossa opportunità.

I Padroni non hanno capito una mazza di che cosa significhi organizzazione

e quindi quando iniziano una nuova attività non trovano niente di meglio che mettere a capo una persona di cui si fidano, utilizzando il metodo "fin che non si lagna vuol dire che ha poco da fare! .... caricalo!"

....E poi quando l'asino schiatta si stupiscono anche.

Se invece l'asino cominica a ragliare prima di morire o scappare gli danno un po' di biada (aumento di stipendio), ma l'asino questa biada la paga molto, ma molto, cara nel senso che, o lo caricano ancora un po di più ("ca...spita, gli ho dato anche i soldi, adesso che lavori e se li meriti altrimenti.... due tre ragazzi nuovi con tanta voglia di lavorare li trovo dietro all'angolo e Bagaroz che schiatti o se ne vada!", oppure lo mettono in condizioni di dare le dimissioni.
Poi si pentiranno amaramente quando te ne sarai andato (ma non vengono mica a dirtelo: piuttosto schiattano dando a te la colpa), ma di cavolate ne fanno tante ed in qualche modo un Bagaroz che china il capo ne trovano a decine!

Se invece tu vuoi tentare di far cambiare la testa a questi imprenditori del menga, gli fai vedere che hanno molte aree a rischio: quelle che tu comandi perchè finora sei stato buono e calmo.

Per questo ti direi di fare una analisi dei carichi di lavoro elencando i lavori da fare con le ore necessarie per farli (fatte con l'aiuto del povero tempi e metodi) e poi proponi loro di assumere e formare delle altre persone a cui "delegare" il lavoro in alcune aree (sai che delega vuol dire dare una responsabilità e dei compiti precisi e a step ben individuati il manager deve verificare lo stato di avanzamento; non si tratta di fare come loro: "armiamoci e partite ed alla fine della, guerra contiamo i morti")

Devi usare tutta la tua diplomazia ovviamente altrimenti pre-giudicano la tua iniziativa immediatamente come un ricatto;
per questo, senza tanto clamore, devi cercare di arrivare a questo appuntamento avendo già una lettera di assunzione in tasca da qualche altra azienda, che ti sarai procurato facendo vedre chiaramente che ti sei occupato di una serie di attività molto ben pensate (le iniziative che hanno avuto sono ineccepiblili, ma devono anche capire che non si fanno le nozze con i fichi secchi!) e da te lanciate e fatte funzionare a dovere.
Ciao e tanti cari auguri
Paolo
PS: accertati bene di non cascare in mano ad altrettanti asinai!: il mondo industriale è pieno di fessi che credono di "spiare" l'azienda concorrente e di copiarne i successi, comperando qualcuno che ci ha vissuto dentro. Sappi che per portarti via magari ti danno qualche cento-duecento € in più, ma ricordati che saranno gli ultimi aumenti di stipendio che prenderai per almeno i prossimi 5-6 anni e cercheranno di spremerti come un limone per sapere di più sul concorrente ... nei prossimi due tre mesi!

Quanto ti dico è avvalorato dall'esperienza dell'ex capo UT che ti ha preceduto nell pazzia ...... e se ne è andato: ha fatto bene a cambiare completamente aria (aprire un ristorante!)

[bagaroz]

[Paoloruffatti]

mmmm!, se il vecchio ultra ottantenne ha aspettato fino ad oggi di inserire il figlio, significa che di lui non si fida ma capisce però (finalmente) che lui non è più di ferro!.
Adesso studiati il figlio, che a quanto dici deve essere un a pappamolla, se ha permesso che il vegliardo lo tenesse fuori fino ad oggi e comportati di conseguenza.

Però ti direi di non aggredirlo subito con i tuoi-loro grossi problermi: lascialo respirare e poi, tra qualche mese quando si è orientato gli mostrerai copia della tua relazione.

Purtroppo se il figlio è fatto della stessa pasta del semifreddo non si preoccuperà affatto dei veri e grossi problemi dell'azienda, ma considererà più importanti i rapporti con le banche, con l'unione industriali ecc ecc: i soli "problemi" che loro giudicano essenziali per un Imprenditore, mentre le altre bagatelle come l'organizzazione, la lasciano al popolo bue che è ai remi della galera piena di buchi e che fa acqua da tutte le parti.
Auguri
Paolo
PS: dimenticavo di darti un saluto dopo le ferie (acquatiche, nel senso dell'acqua caduta da cielo) e rinnovarti la mia stima.
Coraggio che cela fai, a costo di sostituirti senza chiederglielo al figlio per introdurre un nuovo progetto di riorganizazione, le risorse le prendi in offcina promuovendo sul campo un po' di persone ...anche se tu dovessi farti una ....testa grossa così per insegnare loro l'ABC
Ciao