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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Ven Ott 04, 2013 2:26 pm Oggetto: Troppo vecchi, troppo giovani |
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(Fonte: "la Repubblica)
Sono “vecchi”, considerati poco produttivi, spesso troppo preparati per le mansioni che vengono richieste. Ma sono anche troppo giovani per andare in pensione. Sono in una trappola.
(...)
La disoccupazione ha i capelli grigi. E poca rappresentanza, perché una volta usciti dal circuito lavoro-cassa integrazione- mobilità anche il sindacato non si vede più. Vivono in silenzio, tra rancori, risentimenti, vergogna. Vivono nell’ombra. Vivono di lavoretti, ripiegano aprendo una partita Iva: lavoro autonomo o indipendente. Sulla carta. Diventano soci lavoratori di cooperative fittizie. Un circuito infernale dal quale pochi riescono ad uscire
(...)
Vivono discriminati: il 65 per cento degli annunci di ricerca di personale (anche quelli di istituzioni pubbliche) fissa un limite anagrafico, in barba alle regole europee contro la discriminazione.
(...)
La ricollocazione è il grande buco nero dei nostri servizi per l’impiego: oltre il 90 per cento di chi trova un lavoro lo fa attraverso la rete informale delle conoscenze familiari. «Ti propongono di imparare a usare il pc o l’inglese. Ma io conosco entrambi! E poi: se segui un corso non cerchi il lavoro. Anche per essere preso da una ditta di pulizie ti chiedono un’esperienza di due o tre anni. Ma se non cominci mai come fai ad avere esperienza?».
(...)
«Le aziende hanno timore di assumere un lavoratore maturo. È vero che è già formato, ma considerano un giovane molto più duttile». Lavoratori giovani e lavoratori maturi: gli uni contro gli altri, senza volerlo.
(...) _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
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Guerra Forumista classe "oro"
Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Ven Ott 04, 2013 2:35 pm Oggetto: |
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La discriminazione è frutto della crisi, che porta la fame; non ce n'è per tutti, quindi si discrimina anche in senso negativo.
Se il parametro di scelta è risparmiare, allora duttilità, stipendio basso, poche pretese portano a detrminate scelte, che hanno anche conseguenze però: poca esperienza, poca professionalità, poca sicurezza.
Che tristezza. _________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più |
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sly_1982 Maestro Oogway
Registrato: 24/10/12 08:28 Messaggi: 3556 Residenza: Provincia di Brescia
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Inviato: Ven Ott 04, 2013 2:50 pm Oggetto: |
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Sono anch'io della stessa idea di Guerra.
Quando cominciai a lavorare nel 2001, finita 5°superiore, avevo notato che tante aziende (la mia compresa!) puntavano sui giovani, facendo vanto delle caratteristiche dei giovani: entusiasmo, versatilità, spirito di squadra, dinamicità, voglia di competere, etc...
Da diversi anni mi sono trovato a scoprire cosa ci sta dietro: le aziende italiane assumono perlopiù giovani, senza esperienza, manipolabili/plagiabili, a "basso costo" perchè con poca esperienza, senza pretese, sfruttando il loro entusiasmo, la voglia di emergere, il loro impegno, etc... Cose che, evidentemente, con l'età e le "mazzate" si perdono, perchè si aprono gli occhi su cosa è la realtà imprenditoriale italiana, e le "false verità" che vengono mostrate come modello. _________________ "La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden |
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