Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[sly_1982]

Il padrone di una grossa fattoria aveva bisogno di un aiutante che badasse alle stalle e al fienile. Come voleva la tradizione, il giorno della festa del paese, cominciò a cercare. Scorse un ragazzo di 16-17 anni che si aggirava tra i baracconi. Era un tipo alto e magro, che non sembrava molto forte.
"Come ti chiami giovanotto?".
"Alfredo, signore".
"Sto cercando qualcuno che voglia lavorare nella mia fattoria.. Ti intendi di lavori agricoli?".
"Sissignore. Io so dormire in una notte ventosa!".
"Che cosa?" chiese il contadino sorpreso.
"Io so dormire in una notte ventosa".
Il contadino scosse la testa e se ne andò.
Nel tardo pomeriggio, incontrò nuovamente Alfredo e gli rifece la proposta. La risposta di Alfredo fu la medesima: "Io so dormire in una notte ventosa!".
Al contadino serviva un aiutante non un giovanotto che si vantava di dormire nelle notti ventose.
Provò ancora a cercare, ma non trovò nessuno disposto a lavorare nella sua fattoria. Così decise di assumere Alfredo che gli ripeté: "Stia tranquillo, padrone, io so dormire in una notte ventosa".
"D'accordo. Vedremo quello che sai fare".
Alfredo lavorò nella fattoria per diverse settimane. Il padrone era molto occupato e non faceva molta attenzione a quello che faceva il giovane.
Poi una notte fu svegliato dal vento. Il vento ululava tra gli alberi, ruggiva giù per i camini, scuoteva le finestre. Il contadino saltò giù dal letto. La bufera avrebbe potuto spalancare le porte della stalla, spaventare cavalli e mucche, sparpagliare il fieno e la paglia, combinare ogni sorta di guai.
Corse a bussare alla porta di Alfredo, ma non ebbe risposta. Bussò più forte.
"Alfredo, alzati! Vieni a darmi una mano, prima che il vento distrugga tutto!".
Ma Alfredo continuò a dormire.
Il contadino non aveva tempo da perdere. Si precipitò giù per le scale, attraversò di corsa l'aia e raggiunse la cascina.
Ed ebbe una bella sorpresa.
Le porte delle stalle erano saldamente chiuse e le finestre erano bloccate. Il fieno e la paglia erano coperti e legati in modo tale da non poter essere soffiati via. I cavalli erano al sicuro, e i maiali e le galline erano quieti. All'esterno il vento soffiava con impeto. Dentro la cascina, gli animali erano calmi e tutto era al sicuro.
D'improvviso il contadino scoppiò in una sonora risata. Aveva capito che cosa intendeva dire Alfredo quando affermava di saper dormire in una notte ventosa.
Il giovane faceva bene il suo lavoro ogni giorno. Si assicurava che tutto fosse a posto. Chiudeva accuratamente porte e finestre e si prendeva cura degli animali. Si preparava alla bufera ogni giorno. Per questo non la temeva più.

Autore: Bruno Ferrero
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"La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden

[QualitiAmo - Stefania]

Bella! La segnalerò nella newsletter di domani perché spiega bene il concetto di Qualità.
Grazie!
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[Slender Man]

veramente bella!

io so quella dell'analista finanziario che va in vacanza dalla zia in campagna, interessa?
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"It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
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[bagaroz]

Davvero bella, credo la metterò in bacheca per un po'

[QualitiAmo - Stefania]

[chrisbin]

[Slender Man]

ok, in sintesi

Chief Analyst di una delle piu' grandi agenzie di rating al mondo, il dottore gli dice che è stressato e DEVE staccare almeno una settimana, senno' rischia di brutto. niente lavoro, niente cellulare, niente internet.

ci pensa, e decide di andare da un'anziana zia che ha una fattoria, dove non c'e' campo.

la zia lo accoglie volentieri e per un paio di giorni in effetti si rilassa: lunghe passeggiate, buon cibo, riposo e nessun pensiero.

dopo 3 giorni pero' si annoia a morte, e supplica la zia di farlo lavorare, qualsiasi cosa, non riesce a passare da 20 ore di lavoro al giorno a zero. sta male, pensa sia controproducente

la zia dice che non sa che fargli fare, in campagna ci sono solo lavori manuali, fisici, poco cervello, non cose per lui

ma lui dice che invece va benissimo, è proprio quello di cui ha bisogno

la zia ci pensa un po', poi riluttante gli dice:

- senti, stiamo mietendo. visto che ti piace camminare e sei bravo coi numeri, un lavoro che puoi fare è andare in giro per la tenuta e verificare esattamente quanti covoni abbiamo finito, in modo da poter anticipare le necessità per i trasporti. pero' sono tanti chilometri...

- zia, va benissimo!! mi fai un regalo, anzi. non vedo l'ora di camminate per i campi di grano, con una matita dietro l'orecchio, sotto il sole...

e cosi' fa: una giornata lunga, intensa, di pieno contatto con la natura, i rumori, gli odori...

alla sera presenta alla zia un resoconto dettagliatissimo del numero, ubicazione e stato di completamento dei covoni (sempre chief analyst inside resta, eh). la zia è contenta e lo ringrazia molto, ma quando lui le chiede altro lavoro per il giorno dopo nicchia: non c'e' molto altro, lui è in vacanza, le dispiace coinvolgerlo e oltretutto non tutti i lavori sono gradevoli....

- zia, mi sono divertito. è stato bellissimo. per favore, dammi qualcosa da fare. qualsiasi cosa, davvero.

- va bene, anche se mi vergogno a chiedertelo. oggi nel pomeriggio sono arrivate le consegne di fertilizzante organico, che hanno scaricato in grossi mucchi in testa ai campi. non si puo' entrare coi mezzi a fare questo lavoro, si fa a mano per farlo bene: servono una pala, pazienza e forza per sparpagliarlo su tutto il campo, in modo che nessuna zolla resti scoperta... te la senti?

lui accetta di buon grado, e il giorno dopo, nonostante la durezza del lavoro e le condizioni non esattamente da spa di lusso, termina il suo lavoro di "livellatore" con soddisfazione e stanchezza buona.

a sera chiede alla zia cosa deve fare il giorno dopo, e la zia davvero va in difficoltà... non c'e' molto altro che lui possa fare in autonomia...

- senti, dopodomani c'e' la fiera, e noi abbiamo raccolto qui le uova di tutto il consorzio. dobbiamo dividerle nelle categorie "piccole" "medie" e "grandi", per venderle meglio. qui ci sono 3 uova "campioni", per le diverse dimensioni. domani se vuoi ti metti fuori sotto il pergolato, e dividi le uova nelle tre categorie.

lui accetta, l'indomani la zia parte al mattino presto per i campi, e lo vede sistemarsi all'ombra con i mucchi di uova, pronto a iniziare

la zia rientra al tramonto, e lo trova come lo ha lasciato. tutto sudato, stravolto. i segni dello stress sul volto. le uova sono come le ha lasciate, lui ne ha uno in mano, lo confronta spasmodicamente con i campioni, biascicando "grande... no... forse piccolo... no... medio... no... forse grande..."

- ma che succede? cosa è successo? come mai sei ancora come stamattina? stai male? eppure è facile... e gli altri giorni te la sei cavata benissimo

- zia, non capisci. io lavoro al vertice di in un'agenzia di rating. finche' c'e' da contare balle e spargere merda, siamo fortissimi. è quando c'e' da prendere una decisione che andiamo in difficoltà.
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[QualitiAmo - Stefania]

Eh eh eh...l'avevo già letta tempo fa ma non me la ricordavo. Bellissima!
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[chrisbin]

Beh... semplicemente fantastica!!!
Adesso la copio e la mando in giro per l'azienda!!!
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Christian
"Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare."

[sly_1982]

Bella Slender! Proprio vera!
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[SANNAS]

Una bella storia ben raccontata. complimenti!
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«Possiamo dare consigli, non determinare comportamenti»

[Qualentina]

Bellissime entrambe anche se diverse nella sostanza!!!
Devo dire che la prima si adatta al mio contesto lavorativo...anche se molti colleghi non la mettono in pratica...
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"Il miglioramento continuo è meglio della perfezione in ritardo" (Mark Twain)