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Azione correttiva: quando?

 
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 11:16 am    Oggetto: Azione correttiva: quando? Rispondi citando

Un articolo (traduzione automatica) sulle azioni correttive e su quando applicarle.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 2:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sempre!, a seguito di una qualsiasi NC.

C'è in giro una diffusa idea-vaccata che le AC si debbano applicare solo alle NC "significative".; contro questa baggianata combatto da anni, perchè dietro ad un buchetto di una NC "non significativa" si può nascondere un bucone organizzativo pericolosissimo; c'è addirittura chi ha scritto sulla PGQ 8.3 questa cosa e cioè che ha classificato le NC "minori" e "maggiori"!

Per favore se c'è qualcuno che è capace di dirmi cosa vuol dire "significative" o "minore/ maggiore" ........ sono qui ad attendere.

L'autrice dell'articolo è semplicemente patetica ..... e i commenti che assomigliano al mio lo provano.

Ineffabili gli esempi: se un modulo non viene compilato correttamente NO alla NC; se un modulo non viene compilato correttamente per tre volte, allora SI alla NC e all'AC.......
Domanda: perchè non due volte, o 4 volte o 5? Robe da matti!
ciao
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KK
King of Kuality


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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 2:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

D'accordo con Paolo!
In origine capivo poco anche io di questo argomento e tendevo a distinguere nc gravi e non gravi.
Paolo, quelle non gravi ovviamente sono quelle la cui causa è individuabile nella distrazione dell'operatore! Very Happy

Poi mi sono iscritto a questo forum.... e ho capito! asd

Tutte le nc hanno un origine del problema e quell'origine può generare altre nc, pur poco gravose economicamente o improbabili nell'accadimento.
Una ac è sempre possibile farla per andare a risolvere quel problema.
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 2:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Paolo.
Uhm...la collega ti ha proprio fatto arrabbiare eh? Smile

Io sono meno drastica di te anche se su alcuni aspetti sono assolutamente d'accordo (non ha molto senso 1 volta no azione correttiva e 2 volte sì azione correttiva).

Quello che mi chiedo, però, è: ha senso aprire un'azione correttiva se una persona ha sbagliato a compilare un modulo? Come gestisci un errore umano visto che sei davanti a una persona e non a una macchina?
Se questa persona lavora sempre bene e ha fatto una cavolata quale sarebbe l'azione correttiva? Dovresti rivedere la sua formazione? Dovresti parlarle e chiederle di stare più attenta? Dovresti creare un SW che le impedisca di sbagliare e sia a prova di scimmia?

Mi spieghi il tuo punto di vista? Vorrei capire meglio.
Grazie, ciao.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 2:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

KK ha scritto:
Una ac è sempre possibile farla per andare a risolvere quel problema.


Faccio anche a te ladomanda che ho fatto a Paolo: sicuro che valga sempre la pena di aprire un'AC se, ad esempio, si tratta di un errore di distrazione che non ha avuto e non potrebbe avere un esito pesante per l'organizzazione? Il gioco vale la candela?
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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KK
King of Kuality


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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 3:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

QualitiAmo - Stefania ha scritto:
se, ad esempio, si tratta di un errore di distrazione


Non esiste l'errore di distrazione!!! (hai presente l'ingrediente segreto di kung fu panda?)
Se è accaduto un errore le cause possono essere infinite: scarsa luminosità, procedure non chiare, formazione dell'operatore carente, personale non coinvolto, ecc. (si potrebbe scrivere un fiume)

Ma liquidare l'analisi con la semplice distrazione vuol dire non aver analizzato il problema.

Se poi tu ti vuoi addentrare nel discorso costi è un altro discorso, ma allora non di dovrebbe più parlare di nc maggiori e minori ma di nc sopra o sotto un certo livello di costo, ma con relativa analisi dell'accaduto per far scaturire quel risultato.

Che ne pensi Stefy?
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 3:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

KK ha scritto:
Non esiste l'errore di distrazione!!!


Se la pensi così, non hai mai ritrovato in un posto assurdo un oggetto che stavi cercando. Dopo che io mi sono ritrovata in frigorifero una cosa che avevo cercato buttando la casa all'aria per un'ora mi sono convinta che l'errore di distrazione esiste eccome. Ciò nonostante non ho messo una combinazione al frigorifero per impedirmi di aprirlo all'insaputa del manovratore della sala macchine che separa un orecchio dall'altro e mi sono riproposta semplicemente di stare più attenta. Smile

Se fossi un'operatrice perfetta e attenta e un giorno nefasto mi capitasse di scrivere Roma per Toma tu cosa faresti? Mi formeresti adeguatamente? Mi diresti di non distrarmi più? Mi accenderesti la luce o mi daresti un paio di occhiali? Mi affiancheresti qualcuno che faccesse un doppio controllo? Faresti un controllo a campione sul mio operato?

Ovvio che, se stessimo ragionando di un errore che potenzialmente potrebbe creare disastri, l'errore umano andrebbe sempre e comunque evitato ma siamo certi che ci serva un livello 6 sigma in tutte le realtà?
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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 3:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

QualitiAmo - Stefania ha scritto:
Se la pensi così, non hai mai ritrovato in un posto assurdo un oggetto che stavi cercando. Dopo che io mi sono ritrovata in frigorifero una cosa che avevo cercato buttando la casa all'aria per un'ora mi sono convinta che l'errore di distrazione esiste eccome.


Quelli sono i folletti!! asd
(Anzi, Miyazaki in un suo film li ha definiti "i prendimprestito", bel film!)

Ovvio che tutto deve essere contestualizzato nella propria realtà aziendale e che tutto è subordinato al costo, però non si può prescindere dal concetto che ad ogni nc può/deve/dovrebbe scaturire una ac.

Sono stato più morbido nei concetti e quindi accettabile? Smile
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 3:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

KK ha scritto:
Miyazaki in un suo film li ha definiti "i prendimprestito"


E' vero! Ovviamente, dato che io non sbaglio mai, ho subito ipotizzato una catena di prendimprestito che alloggiasse sotto al pavimento (ne sono convinta ancora adesso) ma non mi hanno creduto e ho dovuto abbozzare.

KK ha scritto:
Ovvio che tutto deve essere contestualizzato

KK ha scritto:
e che tutto è subordinato al costo


Sì e sì.

KK ha scritto:
però non si può prescindere dal concetto che ad ogni nc può/deve/dovrebbe scaturire una ac.


Se mi dici "può" sì, siamo d'accordo.
In questo caso, però, rientriamo, mi pare, nello spirito dell'articolo con le premesse fatte all'inizio della discussione.
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2p71828
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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 3:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Paolo,
provo a risponderti come fosse un esercizio di logica.

Se la ditta A ha una politica della qualità che ammette l'1% di difettosità e punta tutto sul prezzo e sui volumi perchè preoccuparsi di un caso su un milione o di una difettosità del 0,1%?
Certo l'efficienza, i costi indotti etc ma l'efficacia?
Se per passare dallo 0,2% allo 0,01% spendo in controlli più di quanto guadagno a che giova?
Per un ddt sbagliato ma "correggibile", la cui non conformità è dovuta all'impiegata extracomunitaria che lavora in remoto pagata un quarto e che quindi fa risparmiare una "motta", che fai , riassumi l'italiana?


altro contro esempio
il buon Taguchi in un esempio, quasi mai citato, confrontò un produttore di televisori giapponese con uno americano. Quello americano non distribuiva alcun televisore fuori specifica-> 0 difetti ma la distribuzione era pressochè piatta all'interno delle tolleranze. quello giapponese aveva una distribuzione più centrata sull'obiettivo del cliente anche se ammetteva qualche televisore fuori specifica (probabilmente da sostituire in garanzia) quindi qualche NC. Il mercato dava ragione al produttore giapponese. Da questa analisi partiva poi la definizione di funzione di costo/perdita
In sostanza "pesi" la NC con la funzione di perdita.
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KK
King of Kuality


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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 3:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

2p71828 ha scritto:
Ciao Paolo,
provo a risponderti come fosse un esercizio di logica.


Ehilà chi si rivede!
Come va?
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2p71828
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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 3:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

ora devo fare un contro esempio sul contro esempio:


gli errori di battitura e di compilazione, ovvero gli errori umani, possono essere gestiti, mitigati o rivelati prima della consegna/fase successiva. In alcuni settori devono essere evitati e i mezzi ci sono anche se sui costi delle azioni correttive/preventive ci sarebbe da discutere. Controlli software di coerenza, doppie firme/verifiche, compilazioni guidate etc

comunque ogni decisione si basa su quanto costa, sull'analisi del rischio quindi sul settore ove si opera
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 10:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per rispondere a 2p71... (hei KK, per stanarlo c'è voluta la mia incavolatura!)
parto anche io con un esempio (verissimo), ma prima dico a Stefania: mi sono incavolato con la collega perchè definiva; 1 No, 2 No, 3 Si !
E' evidente, come diceva qualcuno di voi che bisogna contestualizzare.
Proprio da qui parte il mio esempio:

Ufficio tecnico professionale: fanno un progetto bellissimo, a metà il cliente comunica che hanno cambiato indirizzo. L'ultima notte (è normale "fare le notti" di consegna in questo dannato mestiere!) stampano un pacco di disegni alto una spanna .... con l'indirizzo vecchio! (l'informazione non era girata).
a parte che se ne sono accorti con la Validazione, hanno dovuto fare mattina per ristampare tutto! ...mi dicono poi che quel cliente era uno incavolarsi per molto meno!
Qui per una cavolatina di dimenticanza si rischiava di perdere il cliente; se era un altro se ne faceva una ristina (però il prestigio di quello studio ne avrebbe risentito comunque).
In questo caso ha funzionato l'applicazione pedissequa del punto norma "riesame verifiche e validazione" che ha evitato il disastro.

Certo che 2p71828 dice bene che il costo delle misure non deve essere superiore al valore del danno, ma nel caso che ho detto io si trattava di perdere il Cliente per una cavolata di dimenticanza (anche la perdita di un cliente ha un valore determinabile).

Nel caso che dice 2p la soglia di errore accettabile è decisa a contratto ed è da stupidi voler fare i realisti più realisti del re, ma è anche uno dei casi (l'automotive) che se fai un errore di impostazione macchina o di presetting dell'utensileria non fai uno scarto ma migliaia di scarti, molto prima di accorgerti dell'errore!
Ciao
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mer Ott 10, 2012 8:26 am    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:
ma prima dico a Stefania: mi sono incavolato con la collega perchè definiva; 1 No, 2 No, 3 Si !


Sì, su questo sono assolutamente d'accordo con te anche se pure le risposte che le sono state date dai chi ha commentato non mi sono sembrate formulate da geni visto che le si chiede come faccia a stabilire quando è la prima o la seconda volta visto che non fa azioni correttive. Ma accidenti! La non conformità verrà ben registrata o no? Credo che molti abbiano fatto un po' di confusione tra chi ha scritto in calce a quel testo.

Paoloruffatti ha scritto:
In questo caso ha funzionato l'applicazione pedissequa del punto norma "riesame verifiche e validazione" che ha evitato il disastro.


Quindi, in realtà, non c'è stato bisogno di un'azione correttiva ma solo di un trattamento della non conformità. In questo caso, però, visto quello che c'era in ballo si sarebbe potuto sicuramente investire in un doppio controllo (se la norma non ce l'avesse già chiesto in maniera esplicita).

Grazie Paolo, ciao.
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