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Taratura interna calibri
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Anta
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MessaggioInviato: Ven Giu 15, 2012 11:49 am    Oggetto: Taratura interna calibri Rispondi citando

Salve carissimi colleghi, ho già cercato in QualitiAmo e ho visto che l'argomento è già stato trattato più volte, ma ho comunque bisogno di aiuto.

Al mio capo è balenata in mente l'idea (ottima) di non inviare più gli strumenti a tarare (parliamo di calibri) presso un laboratorio, ma di farlo al nostro interno (siamo una micro azienda e abbiamo appena 3 calibri gestiti in conferma metrologica).

Siccome è una cosa che non ho mai fatto e mi limitavo ad eseguire uno studio di R&R al rientro degli strumenti verificati, mi trovo in difficoltà.
Ho dato una lettura a diverse norme (UNI9313, UNI 13005, UNI 30012_1) e a molti articoli trovati qua e la per la rete, ma alla fine ho solo una gran confusione in testa! veniamo al dunque.

Ho a disposizione una serie di blocchetti PP con verifica Accredia, per ogni blocchetto ho la lunghezza nominale, lo scostamento al centro e l'incertezza (2s) assegnata allo scostamento al centro, poi ho lo scostamento medio dal nominale con relativa incertezza ed infine una variazione di lunghezza.

Vorrei capire come effettuare una buona verifica di taratura dei calibri...
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KK
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MessaggioInviato: Ven Giu 15, 2012 2:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non sono per nulla esperto, pensi che questo link possa esserti utile?
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Konsulente Kualità
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Anta
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MessaggioInviato: Ven Giu 15, 2012 3:39 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie KK quella linkata è la UNI9313 che seguirò per fare la taratura, ma il mio problema è la costruzione del foglio di calcolo con tutte le formule, sai com'è non vorrei scrivere baggianate e fare una pessima figura con i clienti...

Spero passi qualche guru per mettermi sulla giusta via pensa1
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Anta
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Messaggi: 10

MessaggioInviato: Ven Giu 22, 2012 1:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Rieccomi, ho studiato un po', vediamo cosa ne viene fuori:

Ho il mio bel calibro digitale con risoluzione 0,01mm
Ho il mio blocchetto PP da 10mm verificato da laboratorio Accredia, con incertezza (2s) di 0,11µm e scostamento rilevato di -0.05µm.

Fatte 10 misurazioni X del blocchetto Y ottengo questi valori:
10.01
10
10
10.02
10
9.99
10
10
9.99
10

dai quali ricavo
L'errore di ripetibilità del mio metodo Erip = Xmax-Xmin
L'incertezza di ripetibilità Irip = Erip / 2*RADQ3
L'errore di accuratezza del mio strumento Eacc = Xmedia-Y
L'incertezza dell'accuratezza Iacc = Eacc / RADQ3
L'incertezza data dalla risoluzione del mio strumento Iris = 0.01 / 2*RADQ3

Poi ho l'incertezza della taratura Accredia Itar = 0.00011 / 2
E l'incertezza data dallo scostamento rilevato in fase di taratura Isco = 0.0005 / 2 (in realtà non so se questa va messa)

Poi faccio la somma di tutte le incertezze per avere l'incertezza globale I = RADQ( Irip^2+Iacc^2+Iris+Itar^2+Isco^2 )

Poi calcolo l'incertezza estesa U = 2*Iglo, se questa è inferiore all'incertezza dichiarata dal costruttore o della norma din 862 lo strumento è ok.

Sono CERTO di aver fatto errori annuisce1 chi ci da un'occhiata? Embarassed
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2p71828
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MessaggioInviato: Ven Giu 22, 2012 6:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

prima di procedere: ma sono dati reali le misurazioni che hai fatto?
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Anta
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MessaggioInviato: Lun Giu 25, 2012 8:22 am    Oggetto: Rispondi citando

2p71828 ha scritto:
prima di procedere: ma sono dati reali le misurazioni che hai fatto?


Ciao, no sono inventate, ma se per fare un esempio reale ne abbiamo bisogno faccio i rilievi.

Ecco i rilievi
10
9.99
9.99
9.99
9.99
9.99
9.99
9.99
10
9.99
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2p71828
Qualità è precisione


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MessaggioInviato: Lun Giu 25, 2012 10:34 am    Oggetto: Rispondi citando

con i primi dati il calibro era da buttare perchè 3 centesimi di range erano davvero troppi.

tornando a noi: presumo che tu abbia già calibrato il calibro sullo zero ottenendo sempre 0.00 per tutte le misure.
quindi hai fatto il controllo a 10 mm con quei numeri quindi mi aspetterei anche dei controlli a 50 100 e 150 se il calibro arriva fino a tale valore.

senza andare a fare calcoli iperbolici su dei dati che di distribuzione gaussiana hanno ben poco perchè non ti limiti a dire che accetti un +/-0.01 fino a 100 mm e per 150 un +/-0.02? (tieni conto che sarebbe già un forzatura in quanto quasi tutti i costruttori dichiarano +/-0.02 su tutto il range per non avere contestazioni). vuoi avere maggiori certezze controlla il parallelismo e la planarità delle facce.

così però hai superato solo il primo scoglio. Avere un calibro che "risponda" correttamente con i blocchetti piano paralleli è facile ma se li sostituisci con delle spine calibrate misurerà ancora in modo decente? Quanto varierà la misura con la forza applicata?

ammesso che tu riesca a superare questo scoglio, cosa andrai a misurare con il calibro?
il fatto che il calibro risponda a delle specifiche non comporta che misuri correttamente un componente reale che tutti gli operatori lo impiegheranno nel medesimo modo etc. Molto spesso ci vuole una R&R ovvero data una prescrizione a disegno con tolleranza, uno strumento di misura e degli operatori, la dimostrazione che il sistema di misura strumento-procedura-operatore fornisca sempre e comunque un risultato affidabile. Diciamo che grosso modo se hai una tolleranza di qualche decimo per poter adoperare un calibro dovresti fare l'R&R.

Se poi intendi utilizzare anche i becchi per controllare i diametri internamente, l'asta per la profondità e la spalla per gli scalini il tutto deve essere ripetuto.


Morale sullo strumento di per sè si possono fare mille elucubrazioni, ma si deve essere pragmatici prima chiediti che cosa devono misurare poi agisci di conseguenza. Se devono misurare barre con tolleranze centesimali quasi sicuramente il calibro non è lo strumento adatto qualsiasi formula tu applichi.
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Slender Man
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MessaggioInviato: Lun Giu 25, 2012 10:53 am    Oggetto: Rispondi citando

2p71828 ha scritto:
...Se poi intendi utilizzare anche i becchi per controllare i diametri internamente, l'asta per la profondità e la spalla per gli scalini ...


capita rarissimamente che ci si ricordi che con un calibro a corsoio io ho di fatto quattro modalità di misura. chapeau.
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Anta
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MessaggioInviato: Lun Giu 25, 2012 11:28 am    Oggetto: Rispondi citando

Allora l'R&R la faccio già di prassi, per la ISO/TS è obbligatorio in fase di PPAP, quindi su quello no problem ok_0.

Il problema è che ora la taratura invece di farla da un laboratorio esterno la faccio all'interno e vorrei arrivare agli stessi risultti che mi da il certificato Accredia e cioè l'incertezza estesa.

Mi sono reso conto che il contributo di incertezza dichiarata dal laboratorio di taratura è probabilmente trascurabile? (incertezza massima sul blocchetto + lungo 0.15 µm)

Vorrei innanzitutto una conferma se le formule del msg4 che utilizzo sono esatte...


Nel frattempo ho effettuaro 10 rilievi su 9 misurandi + 10 sullo zero, ho ottenuto per ogni misura i vari errori di ripetibilità e accuratezza e quindi le relative incertezze, come stabilisco l'incertezza massima considerandole tutte? prendo le incertezze massime? pianto23

Ovviamente per i calibri dove utilizzerò anche l'asta di profondità o i becchi per interni impiegherò lo stesso procedimento, se riesco a venirne a capo Smile
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MessaggioInviato: Lun Giu 25, 2012 11:55 am    Oggetto: Rispondi citando

Anta ha scritto:
Ovviamente per i calibri dove utilizzerò anche l'asta di profondità o i becchi per interni impiegherò lo stesso procedimento, se riesco a venirne a capo Smile


mi vengono da dire un sacco di cose ma andremmo OT
mi sembri una persona che sa quel che fa, quindi avrai valutato già i rischi di avere strumenti che utlizzi solo parzialmente....

(devi dare evidenza sullo strumento delle misure che PUOI fare e di quelle che non puoi, perche' non lo hai verificato, es. asta di profondità...)
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MessaggioInviato: Lun Giu 25, 2012 12:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

secondo la uni 10699-8:1999, ammesso che sia ancora valida, l'unica cosa da tenere in considerazione è l'errore massimo =massimo scostamento (come ti scrivevo sopra). Se fai l'R&R hai già tante di quelle informazioni che la tua verifica interna della calibrazione passa in secondo piano (solo per curiosità che tolleranze e variazioni di processo avete per poter utilizzare un calibro?).
Al limite applicherei il il metodo dell R&R con i blocchetti piano paralleli per vedere cosa esce.
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Anta
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MessaggioInviato: Lun Giu 25, 2012 2:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Dipende dal processo, quello con tolleranze più strette ho +- 0.1 e le variazioni di processo grosso modo sono dello 0,03
Altro processo ha tolleranza +-0.3 ma variabilità molto più alta diciamo anche +-0.2

Quando dici che la verifica interna della calibrazine passa in secondo piano, intendi che posso evitarla?
Perchè anche qui non ho le idee molto chiare, secondo il manuale MSA ANFIA per gli strumenti di misura polifunzionali bisogna eseguire una conferma metrologica periodica secondo la uni iso 10012, mentre per gli strumenti di impiego specifico gli studi di A&R ed R&R possono sostituire a tutti gli effetti le operazioni di taratura.
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MessaggioInviato: Lun Giu 25, 2012 3:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

secondo me (e normalmente confermato da esperienza e audit) la taratura degli strumenti te la fai comunque (leggera senza tante elucubrazioni) anche per capire la precisione di lettura dello strumento

l'R&R invece è cosa più seria: già con +/-0.1 penso che ci siano problemi a utilizzare un calibro (se già al limite con il rapporto di 1:10 sulla sensibilità), sicuramente non puoi utilizzarlo per il controllo del processo che ha +/-0.03 per il quale devi passare al micrometro millesimale (visto che esiste ed è facilmente reperibile, diversi sono i casi +/-0.01 e minori dove devi passare a macchine di misura se non ti accordi con il cliente)
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MessaggioInviato: Lun Giu 25, 2012 3:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

Slender Man ha scritto:

capita rarissimamente che ci si ricordi che con un calibro a corsoio io ho di fatto quattro modalità di misura. chapeau.


in effetti ci sono anche modalità di misura, come per esempio la prova di lacerazione del nastro adesivo delle scatole, l'estrazione di schegge dalle dita, l'utilizzo come strumento di difesa/offesa, il mescolamento dello zucchero. Purtroppo né l'uni nè la iso si sono ancora impegnate nella definizione di test di convalida per cui si tenta di ignorarle in fase di conferma metrologica
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Slender Man
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MessaggioInviato: Lun Giu 25, 2012 4:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

2p71828 ha scritto:
... si tenta di ignorarle in fase di conferma metrologica


Very Happy

aneddoto: ho una volta visitato un fornitore, aveva appena comprato una macchina di misurazione 3D. siccome non aveva ancora T e umidità stabilizzata, ha comprato climatizzatore + una di quelle piccole stazioni meteo portatili, da cui ricavava i dati che registrava su carta, al fine di verificare se il piccolo clima era sufficiente..

poi fa un cartello "sala meterologica".

mi rendo conto che non è un errore. lui crede che le sale meterologiche si chiamano cosi' perche' ci sono queste stazioni meterologiche che danno informazioni meterologiche.

sono riuscito pure a stare serio.
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