Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[paola]

..A questo punto neanche io ci capisco più niente.
Gli specialisti (Fabry ed Engie) mi spiegano la differenza?
Nel processo di estrusione non si "uniscono" miscele di polimeri con additivi e/o cariche? Qual'è la differenza con i materiali compositi polimerici?

Scusate non sono ingegnere dei materiali!!!!

[Engie]

Volendo semplificare, nei materiali polimerici il polimero e gli additivi fanno un tutt'uno che si puo' estrudere, mentre i materiali compositi sono fatti di una matrice polimerica e un rinforzo (es. vetro, carbonio, aramidiche) che puo' essere sotto forma di fibre corte, lunghe o nanoparticelle.
Nel caso delle fibre lunghe, spesso la loro orientazione e' progettata su misura in funzione dell'applicazione del pezzo. Si tratta di materiali fortemente anisotropi che mal si conciliano con il processo di estrusione.
E anche quando l'orientazione e' casuale, in ogni caso il rinforzo rende il materiale difficile da estrudere a causa di una maggiore viscosita e' resistenza allo scorrimento.
In definitiva, i compositi sono pensati per avere performance superiori rispetto ai materiali polimerici, vantaggi che non si possono ottenere con il processo di estrusione.
Questo e' quello che ho studiato...Fabrizio conferma?
Spero di non aver fatto brutta figura.
Paola, dici che ho fatto piu' confusione?
Ciao!!

[paola]

Bohhhhhhhhhhhhhhh!
Magari prima traduco e poi ti so dire se ho capito!

Anzi, prima chiedo al RQ dell'azienda del settore che sto certificando e poi ti so dire!
Grazie

[Fabrizio]

Non sono un ingegnere ma per esperienza lavorativa direi che Engie l'ha spiegato molto bene. Tenterò di spiegarlo più al mio livello, meno tecnico.
L'estrusione è la produzione di un profilato attraverso la compressione del materiale in uno stampo, quindi partendo da qualcosa di mordido/pastoso (resine, plastiche e miscugli vari), si và a comprimerlo in uno stampo.
Nella pultrusione invece il materiale non viene compresso ma "tirato", facendolo passare attraverso lo stampo, per ottenere la forma voluta.
La differenza grossa rispetto i due processi sopra citati è che con i materiali compositi a fibra lunga la lunghezza delle fibre dona maggiore resistenza meccanica. Questi vengono lavorati manualmente su stampi asttraverso la laminazione e cioè la sovrapposizione di vari strati di materiale nelle varie direzioni progettate che formeranno il particolare allo spessore dovuto. Per immaginare questi strati pensa a un tessuto in rotolo (come quelli per fare i vestiti, lenzuola, ecc.) solo che al posto del cotone o della lana ci sono fibra di carbonio, fibra di vetro, kevlar o altro. Solitamente oramai si utilizzano rotoli di tessuto pre-impregnati dalle resine necessarie alla loro trasformazione in particolari finiti.

Mi rendo conto che non sia di facile interpretazione ma ci ho provato.
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"Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura"

[paola]

Grazie Fabrizio
sei stato chiarissimo; non che Engie non lo sia stata, ma la descrizione era un pò troppo tecnica per me!
Ora ho capito bene tutto e mi scuso se ho citato il processo sbagliato (estrusione al posto di pultrusione)!
Bello imparare sempre qualcosa di nuovo!!!

[Engie]

No, Paola, hai proprio ragione, Fabrizio e' stato piu' chiaro. Bisogna evitare di scendere inutilmente nel tecnicismo. Mi e' stato di lezione.

[Fabrizio]

Ringrazio e sono felice di aver spiegato quel poco che si può capire.

Comunque Paola non hai citato il processo sbagliato, ne hai citato solo uno.
Estrusione e pultrusione contro materiali compositi "laminati". OK ?

Ciao.
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[paola]

ok. complicato ma ok!