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Silvia77 Nuova recluta del forum
Registrato: 29/10/09 17:34 Messaggi: 12
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Inviato: Gio Feb 10, 2011 11:35 am Oggetto: Piano Fabbricazione e Controllo PFC. |
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Salve a tutti,
avrei bisogno del vostro aiuto per la gestione di una commessa un pò particolare e piuttosto corposa.
La gestione della commessa in qualità rientra infatti in questo caso tra gli adempimenti contrattuali imposti dalla committenza.
Inizialmente ci è stato richiesto di produrre un Piano Qualità che riassumesse in maniera completa tutte le procedure da attuare per la gestione delle lavorazioni. Di recente ci è stato richiesto di emettere del piani di fabbricazione e controllo per determinate tipologie di forniture, nel caso specifico per ventilatori per impianti di ventilazione in galleria e quadri elettrici.
I quadri elettrici saranno di ns. produzione e pertanto competerà a noi redigere i suddetti PFC che onestamente non ho mai utilizzato sin d'ora.
Qualcuno potrebbe gentilmente aiutarmi, ho provato a scaricare qualche fac-simile da internet per verificarne il contenuto ma non si trova un bel niente.
Sono graditissimi spunti e suggerimenti di qualsiasi tipo.
A presto... |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore
Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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Rosko Amico/a di QualitiAmo
Registrato: 18/06/09 15:58 Messaggi: 159
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Inviato: Gio Feb 10, 2011 12:43 pm Oggetto: |
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Il PFC è sostanzialmente una tabella dove elenchi tutte le fasi di lavorazione ed i controlli che esegui.
Nell'intestazione metti il titolo, la data, la commessa ecc. ecc.
Poi crei le seguenti colonne:
N° Fase: metti un numero progressivo
Descrizione: descrivi la fase, es. assemblaggio involucro (fase operativa), oppure controllo continuità (fase di controllo)
Documento di riferimento: l'istruzione o la procedura collegata alla lavorazione o al controllo qualità in questa fase
Luogo: Officina, magazzino, laboratorio ecc.
Esecutore: Operatore, omino della qualità, magazziniere ecc.
Controllo/lavorazione se la fase è un controllo o lavorazione
Piano di campionamento N.A per le lavorazioni, una percentuale o un riferimento diverso (es. vedi tabella xyz) per i controlli qualità
Documento di registrazione dove registri l'esito di un controllo?
ecc.
Ciò che ottieni è l'elenco delle attività dal controllo accettazione all'immagazzinamento di un prodotto durante il suo ciclo produttivo. |
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Silvia77 Nuova recluta del forum
Registrato: 29/10/09 17:34 Messaggi: 12
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Inviato: Gio Feb 10, 2011 2:01 pm Oggetto: |
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Ciao Rosko, grazie per l'interessamento.
Vediamo però se ho raccolto...
il PFC mi pare di capire che non fa altro che riepilogare sintetizzando le fasi di lavorazione, di controllo ed i relativi documenti di supporto.
Trattandosi di forniture destinate ad essere successivamente installate su di una costruenda opera pubblica, ritengo che la committente stia richiedendo questo documento per conservare una tracciabilità di tutto ciò che viene approvvigionato.
Molto probabilmente dovrebbe essere integrato con altri elementi, quali: rif. documentazione progettuale, rif. ad eventuali misurazioni da effettuarsi e relativo esito, rif. strumenti di misura utilizzati e relative tarature, emissione dichiarazioni di conformità, ecc..
Giusto? |
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Rosko Amico/a di QualitiAmo
Registrato: 18/06/09 15:58 Messaggi: 159
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Inviato: Ven Feb 11, 2011 1:09 am Oggetto: |
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Il cliente non utilizza il PFC per conservare la tracciabilità, ma per assicurarsi che l'attività produttiva del fornitore abbia delle fasi chiaramente identificate e soprattutto tutti i controlli nei punti giusti.
Citazione: | Molto probabilmente dovrebbe essere integrato con altri elementi, quali: rif. documentazione progettuale, rif. ad eventuali misurazioni da effettuarsi e relativo esito, rif. strumenti di misura utilizzati e relative tarature, emissione dichiarazioni di conformità, ecc..
Giusto? |
Di solito nel PFC si riportano solo i riferimenti dei documenti necessari all'esecuzione di una determinata fase ( istruzioni procedure o moduli per le registrazioni) e basta.
Tutti i documenti che hai elencato non devono rientrare nel PFC. |
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gibbosky Forumista di Sicurezza
Registrato: 21/09/07 18:46 Messaggi: 1049 Residenza: Terni
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Inviato: Dom Feb 13, 2011 4:21 pm Oggetto: |
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Ciao Silvia,
benvennuta anzitutto, e piacere di conoscerti.
In merito alla tua richiesta Rosko è stato esaustivo, molto chiaro e sintetico su quella che deve essere la struttura di un piano di fabbricazione e controllo.
Mi permetto (per averne visti di applicati in due aziende di una certa rilevanza) di suggerirti di operare secondo quanto ti dice Rosko, ma vorrei aggiungere che il tuo PFC dovresti strutturarlo in maniera tale che le registrazioni possano essere fatte sullo stesso anziché produrre altra documentazione.
Concordo ancora con Rosko quando afferma che la tracciabilità è altra storia e per la stessa non serve il PFC.
Chiaramente un PFC può aiutare alla identificazione e rintracciabilità del prodotto.
Aspetterei i guru di settore (Paolo Ruffatti su tutti) che piacevolmente saluto.
Un saluto a tutti
gibbosky |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Gio Feb 17, 2011 7:57 pm Oggetto: |
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Ciao a tutti e scusate se non ho risposto (invitato dal caro Raffaele), con prontezza:
Rosko ha già detto i contenuti e Gibbosky ha fatto le doverose osservazioni.
Io direi di semplificare lo schema Rosko:
Manca innanzitutto lo spazio per definire la responsabilità di chi fa l'operazione e ci mette una sigla, per tenere registrazione di chi è responsabile (e quindi assicura la rintracciabilità, non del "colpevole", ovviamente, ma per avere l'attestazione che quella fase (riga) è stata fatta o meno. Poi, di solito il Cliente deve o vuole dare la sua approvazione a quel ciclo di lavorazione , anzi può esprimere le sue richieste.
Mi spiego meglio: è necessario mettere una colonna in cui ci si deve scrivere una sigletta del tipo:
W= withness, cioè il cliente, approvando così il PFC, dice che vuole essere presente ad una o più fasi , ad esempio a qualche controllo intermedio o all'accettazione finale.
R= report. Il cliente vuole che ci sia un report ufficiale e che glielo inviate, ad esempio il risultato di un controllo non distruttivo; in pratica chiede che venga emesso un certificato
N= notifica. Il Cliente vuole che gli venga notificato semplicemente che si sta facendo quella fase.
Il W spesso è sostituito da un H= hold point, cioè il Cliente (sempre lui) vuole che a quella fase ci si fermi, appunto per fare un controllo o per assistere lui stesso a quella fase (importante). Di solito a contratto il Cliente a fronte di un W o un H dice che gli deve essere notificato l'inizio della fase con almeno 7 gg ... e qui escono i casini , perchè non è facile prevedere in produzione il quando sarà fatta la fase in questione, ma di solito i 7 gg rimangono nel contratto e poi ci si accorda sulla telefonata e lui dà l'OK a continuare e/o modifica il W, o H, con un R se non vuole farsi la gita, o semplicemente si fida di voi! Ma voi non fidatevi di lui e fatevi mandare una mail di modifica del W a R, se no i casini nascono dopo, quando vengono fuori le rogne!!
Concordo con Gibbosky sul fatto che non cercate di produrre altri moduli per registrare, dato che la firma del responsabile di fase interno o quella degli ispettori terzi o del cliente, attestano inequivocabilmente che la fase è stata fatta; allegando poi i verbali di Rx , o altri controlli o le copie dei certificati di origine dei materiali (sono degli R anche quelli), si ha tutto il dossier che permette di risalire a tutto l'iter di fabbricazione e controllo.
Da ultimo risulta evidente che il PFC deve sempre essere approvato dal cliente perchè ci mette lui gli N,R e W/H che vuole lui, poi voi ci mettete i vostri
Trovo superfluo (ma non sono io a decidere!!) mettere il luogo di esecuzione (non interessa certo al Cliente) e il documento di registrazione, perchè è il PFC il solo pezzo di carta dove si mettono tutte le sigle: sia l'operatore che esegue la fase sia il Cliente che presenzia, come detto sopra. Se per registrazione si intende il certificato di un controllo, il cliente chiedendo l'R, stabilisce automaticamente che c'è un documento in cui sono registrati i risultati strumentali più complessi
Vi dirò che ho visto anche dei PFC in cui in cui ci mettono anche tutti gli elementi per menare le mani ad un operatore (ad esempio scrivono la quota da controllare di un certo disegno di riferimento, con relativa tolleranza, la sigla dello strumento da misurare, gli estremi del campionamento statistico secondo la UNI 2859, con relativi elementi di scelta del campione secondo la tabella II°A, ecc ecc. (quelli che operano nell'automotive ci vanno giù pesante, a volte: chiedere a 2p71828!)
Spero di essere stato chiaro
PS: se volete vi mando qualche esempio reale .... forse facevo prima invece di farvi tutto questo sproloquio!!!. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26587
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Pattinivale Nuova recluta del forum
Registrato: 19/05/11 09:59 Messaggi: 15
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Inviato: Mer Lug 13, 2011 9:11 am Oggetto: |
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Questo post è stato molto utile anche a me.....
Complimenti!!!!
Buona giornata a tutti _________________ Pattinivale |
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Fagus Forumista di Alta Qualità
Registrato: 17/05/11 13:04 Messaggi: 767
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Inviato: Ven Lug 15, 2011 3:27 pm Oggetto: |
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Paoloruffatti ha scritto: |
PS: se volete vi mando qualche esempio reale .... forse facevo prima invece di farvi tutto questo sproloquio!!!. |
Magari gli sproloqui fossero tutti così chiari e esaustivi...
Il titolo di Yoda ci sta tutto _________________ Agostino |
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cinziaB Nuova recluta del forum
Registrato: 29/05/12 17:10 Messaggi: 8
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Inviato: Mar Mag 29, 2012 5:16 pm Oggetto: |
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Ciao a tutti,
sono felice di aver trovato un forum così interessante.
Devo fare un PFC per carpenteria metallica per EN 1090 e a dire il vero mi trovo veramente impacciata. Qualche suggerimento? |
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cinziaB Nuova recluta del forum
Registrato: 29/05/12 17:10 Messaggi: 8
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Inviato: Mar Mag 29, 2012 5:22 pm Oggetto: |
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Ho dimenticato di dire che si tratta di una marcatura CE per carpenteria.
Oltre al PFC che altra documentazione bisogna produrre? (mi hanno parlato delle prove iniziali e quelle....) ma poi?
Grazie a chiunque mi risponderà |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mar Mag 29, 2012 10:12 pm Oggetto: |
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Cinzia, spero di non sbagliarmi... non dici di che tipo di carpenteria vuoi marcare CE:
per "semplice" carpenteria metallica non s'ha da marcare CE...
a meno che produci una macchina (direttiva macchine) o una "quasi-macchina", sempre direttiva macchine.
Marcherai invece CE se si tratta di una costruzione "strutturale"... seguendo allora la direttiva 89/106 prodotti da costruzione... |
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cinziaB Nuova recluta del forum
Registrato: 29/05/12 17:10 Messaggi: 8
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Inviato: Mar Mag 29, 2012 10:25 pm Oggetto: |
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Ciao Dario,
voglio intraprendere la marcatura CE secondo la EN 1090 ovvero la marcatura CE della carpenteria strutturale.
La EN 1090 entra in vigore dal 1 di luglio 2014 ma anche ora si può iniziare con la certificazione volontaria. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26587
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