Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[Nausicaa]

[davibor]

spero perdonerete il mio off topic

penso ci si allinei verso obiettivi convergenti, penso sia finita l'era delle ispezioni alla ricerca della ragnatela o della piastrella mancante....adesso di parla di analisi, valutazione e gestione del rischio (cosa impensabile 15 anni fa dove dire che il rischio zero non esiste sembrava un'eresia).. adesso la ditta comunica di iniziativa la non conformità, spiega come gestirla e rimuoverla e l'ASL se lo ritiene non esce a verificare....

anche per l'organo di controllo trovare professionisti competenti è appagante, si impara difatti sempre qualcosa di nuovo... (e poi analisi, studi di settore, meeting di esperti e profondi studi statistici han dimostrato che solitamente le consulenti/addette o responsabili SGQ hanno fascino ).

Avere a che fare con consulenti di una ditta vuol dire avere la possibilità di approfondire e ampliare le conoscenze su una specifica tipologia di attività. Vuol dire analizzare flussi produttivi confrontandosi circa punti critici e sistemi più efficaci per ridurre a livelli accettabili le non conformità o il rischio.

Dovendo controllare svariate tipologie di attività (dai prodotti fitosanitari agli OGM, alla normativa sui bar/ristoranti passando per la nutrizioni, dai materiali a contatto verso l'agriturismo, gestendo sistemi di allerta, MTA etc etc..., aggiornando procedure, protocolli cercando di inseguire 882 e la normativa CE, gestendo atti di polizia giudiziaria e controlli anche "nei peggiori bar di caracas :? .... ).

purtroppo, anche nell'uomo, non esiste il "rischio zero" quindi può capitare di imbattersi in situazioni spiacevoli...ma questa è un altra storia...

perdonate ancora l'OT (se volete cancello).

Ciao