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outsourcing ???
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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> La futura ISO 9001, l'attuale ISO 9001:2015 e le versioni precedenti
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Alberto
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MessaggioInviato: Gio Ott 07, 2010 8:13 am    Oggetto: Rispondi citando

2p71828 ha scritto:
la differenza tra una fornitura e un outsourcing dovrebbe secondo me consistere nel grado di controllo di gestione del committente.


Ciao 2p71828 e grazie per il tuo intervento. Sono perfettamente d'accordo con te ma, purtroppo, siamo sempre nel regno delle ipotesi.
C'è chi la pensa in un modo e chi la pensa in un altro e, intanto, i ragazzi che si approcciano alla norma si perdono nella terminologia.
Cos'è la fornitura semplice? Quando devo parlare di outsourcing?

Continuo a credere che questo sia uno dei punti da chiarire con la nuova revisione perchè se gli stessi operatori del settore non riescono a mettersi d'accordo sulla materia è grave. Sad
Mi sembra di aver capito, infatti, che non essendoci riferimenti ufficiali nessuno di noi può mettere la parola fine alla diatriba.

Grazie, ciao.
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Alberto - Staff di QualitiAmo

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gibbosky
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MessaggioInviato: Ven Ott 08, 2010 8:56 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao ragazzi...
Rieccoci qua a dover dare un senso alla "nuova" revisione 2008 della nostra cara amica... con gli auditor che a mo' di muli (senza nulla togliere a questi splendidi animali) arrivano in azienda e subito si gettano a capofitto sul 4.1!!
Come se prima della 2008 le direzioni aziendali e gli imprenditori in generale avessero sempre affidato lavorazioni al primo passante casuale che varcava il loro perimetro aziendale !!
Ebbene, è assodato ormai da tempo (questa è l'ennesima discussione che apriamo sul nostro bellissimo forum) che molti di noi hanno opinioni divergenti su ciò che è outsourcing e ciò che non lo è...
Riportando una nota del comitato tecnico...che tanto si è spremuto le meningi per tirar fuori la 2008...

ISO/TC 176/SC 2/N 630R2

Pacchetto ISO 9000 di introduzione e supporto:
Guida sui “processi esternalizzati” (outsourcing)


2 - Guida
2.1 - Cos’è un “processo esternalizzato”?
Il dizionario Oxford English Dictionary definisce il verbo “outsource” come “ottenere …per contratto da una fonte esterna all’organizzazione o all’area; appaltare (un lavoro) all’esterno”.
Nell’ambito della ISO 9001:2000 un “processo esternalizzato” è un processo che l’organizzazione ha individuato come necessario per il proprio SGQ ma che ha scelto di far eseguire da una parte esterna.
Nota: il punto 3.4.1 della ISO


Preso atto di ciò, significa dire che quando una organizzazione decide quali sono i processi necessari per conseguire il suo scopo ...allora se solo uno di questi viene affidato all'esterno ...trattasi di outsourcing.

Ciò a dire che ad esempio se il processo relativo alla gestione delle attrezzature (manutenzione 6.3) si decide che debba essere affidato a ditta esterna, allora questo sembrerebbe (secondo quel documento) essere outsourcing!!

Il parere del sottoscritto, come più volte sottolineato è del tutto discordante da questa visione.
Io ritengo infatti che una organizzazione esternalizzi, quando porta all'esterno l'intero processo o una parte di esso realtivo al proprio core business... cioè quel processo del quale ha il pieno controllo e detiene pienamente il know how e/o che impatta direttamente sulla realizzazione del prodotto !!!
Negli altri casi a mio avviso siamo completamente in una situazione di fornitura!
Nel caso specifico in effetti sarei in difficoltà a dire se siamo in un caso di outsourcing o meno... è stato mappato accuratamente il processo di produzione?
Si detengono all'interno dell'organizzazione conoscenze in merito all'attività di verniciatura?
Si è mai verniciato internamente?

Non vedo come possa controllare l'organizzazione qualcuno (e quindi ritenere in senso stretto outsourcing) senza avere idea di quello che quel qualcuno stia facendo per il completamento del proprio manufatto.

Concludo che potrebbe essere una mera fornitura di un servizio, come potrebbe essere outsourcing.

In definitiva...siamo alla solita ed attendiamo che il buon 176 tra qualche decennio ci dicano effettivamente cosa si intende per outsourcing o meno e non ci lasci al solito in balia dei professori che arrivano con valigetta e bacchetta in azienda a fare lezione di qualità a noialtri ed a fantasticare su sto benedetto outsourcing.

ciao a tutti

gibbosky
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Ven Ott 08, 2010 9:19 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Gibby, grazie per le tue riflessioni.
Sono assolutamente in linea con te e spero tanto che in futuro ci siano dei chiarimenti su uno dei punti più controversi della norma.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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gibbosky
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MessaggioInviato: Ven Ott 08, 2010 9:21 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Stefania...bentrovata.
Hai visto che l'argomento mi indispone talmente che ho ritenuto di postare le riflessioni ben due volte Laughing

Ciao, buona giornata e buon lavoro!

gibbosky
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Ven Ott 08, 2010 9:58 am    Oggetto: Rispondi citando

gibbosky ha scritto:
Hai visto che l'argomento mi indispone talmente che ho ritenuto di postare le riflessioni ben due volte Laughing


Ho visto! Laughing Quando si parla di outsourcing si materializzano Gibby e il suo alter-ego che scrivono in contemporanea! (porta pazienza, è venerdì e oggi sono più fuori del solito). Ciao!
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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2p71828
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MessaggioInviato: Ven Ott 08, 2010 6:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

ciao Gibbosky,
scusami in anticipo oggi sono un po acido e poco educato

gibbosky ha scritto:

Ciò a dire che ad esempio se il processo relativo alla gestione delle attrezzature (manutenzione 6.3) si decide che debba essere affidato a ditta esterna, allora questo sembrerebbe (secondo quel documento) essere outsourcing!!

La mia visione con un esempio: se noleggio a terzi autovetture/attrezzature e la loro manutenzione la esternalizzo sono in regime di outsourcing (il mio cliente si aspetta da me una vettura/attrezzatura in piena efficienza), se per le vetture aziendali e le attrezzature interne mi affido ad una azienda esterna allora è fornitura (il mio cliente vede il prodotto eseguito dall'attrezzatura non l'atrezzatura stessa)

Citazione:

Il parere del sottoscritto, come più volte sottolineato è del tutto discordante da questa visione.
Io ritengo infatti che una organizzazione esternalizzi, quando porta all'esterno l'intero processo o una parte di esso realtivo al proprio core business... cioè quel processo del quale ha il pieno controllo e detiene pienamente il know how e/o che impatta direttamente sulla realizzazione del prodotto !!!

Mi dispiace ma ACCREDIA ha già specificato con una nota che il detenere il know-how non è discriminante ai fini dell'outsourcing


Citazione:

Non vedo come possa controllare l'organizzazione qualcuno (e quindi ritenere in senso stretto outsourcing) senza avere idea di quello che quel qualcuno stia facendo per il completamento del proprio manufatto.

mi verrebbe da rispondere che la certificazione non è obbligatoria se la vuoi allora ti sobbarchi l'onere di gestire e monitorare i processi fondamentali
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2p71828
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MessaggioInviato: Ven Ott 08, 2010 6:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

aggiungo
Citazione:
Si detengono all'interno dell'organizzazione conoscenze in merito all'attività di verniciatura?

se non l'hanno come possono consigliarmi?
come possono migliorare il prodotto?


io che sono una bestia considero sempre il caso peggiore:
qualsiasi definizione diamo dobbiamo evitare che si tollerino aziende certificate pro-forma vuote che rivendono prodotti privi di controlli etc facendoli passare per produzioni sotto la gestione di un sistema di qualità certificato
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gibbosky
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MessaggioInviato: Sab Ott 09, 2010 10:23 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Zancky... non preoccuparti, non sei né acido né tantomeno maleducato.

Citazione:
La mia visione con un esempio: se noleggio a terzi autovetture/attrezzature e la loro manutenzione la esternalizzo sono in regime di outsourcing (il mio cliente si aspetta da me una vettura/attrezzatura in piena efficienza)


sono perfettamente concorde con quanto affermi, in effetti autoquotandomi e comparando il tuo quote al mio autoquote, è palese che descriviamo la medesima situazione.

Citazione:
Io ritengo infatti che una organizzazione esternalizzi, quando porta all'esterno l'intero processo o una parte di esso realtivo al proprio core business... cioè quel processo del quale ha il pieno controllo e detiene pienamente il know how e/o che impatta direttamente sulla realizzazione del prodotto !!!


Citazione:
se per le vetture aziendali e le attrezzature interne mi affido ad una azienda esterna allora è fornitura (il mio cliente vede il prodotto eseguito dall'attrezzatura non l'atrezzatura stessa)


quindi sempre dal mio autoquote di sopra, si nota ancora come stiamo dicendo la stessa cosa...

Citazione:
Mi dispiace ma ACCREDIA ha già specificato con una nota che il detenere il know-how non è discriminante ai fini dell'outsourcing


Mi potresti dare i riferimenti per reperire la nota di Accredia?
(non ne ero a conoscenza...grazie Embarassed )

Del palazzinaro con la 1° elementare che costruisce palazzi, con all'interno della propria organizzazione la figlia ragioniera in amministrazione, 10 rumeni e STOP!
Per intenderci l'inizio di una catena di appalti/subappalti e la necessità (solo per le SOA) del palazzinaro rampante di certificarsi...9001?

Vogliamo parlarne ?

Credo e spero che la nota di Accredia in questo caso, riguardo il detenere o meno il Know How sia chiara...
Vogliamo parlare del processo di progettazione in un contesto simile?
E' outsourcing?
E' fornitura?
Il palazzinaro probabilmente non credo che la sera a casa discorra con la moglie riguardo i casi del de Saint Venant ... quanto piuttosto di come evitare la galera per il sommerso che tiene in cantiere ogni giorno.
Quindi... che fa ?
Non detiene il Know How... ancora in 1° elementare nozioni di scienza o di tecnica delle costruzioni non te ne danno (la gelmini ci sta pensando), allora come controlla lo studio di progettazione al quale affida il suo processo?
Chiama un consulente ingengnere Andrea Bianchi strutturista e gli dice di controllare tutte le fasi del processo di progettazione esternalizzato allo studio Mario Rossi?

Secondo me il problema dell'Italia... sia nella qualità che nella sicurezza è che si fa troppa teoria e si è troppo formali... credo sia necessario essere più concreti per far ripartire sto paese...altro che outsourcing si o no!

ciao...

buon week end

gibbosky
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dario
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MessaggioInviato: Sab Ott 09, 2010 7:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mi riaggrego al dibattito, perché mi piace molto la conclusione di Gibby!
Secondo me quando ci si perde nella teoria e si diventa formalisti lo si fa perché non si riesce ad essere concreti e a concentrarsi sull'essenziale.
Se l'auditor che ti viene a verificare il sistema, del tuo core business non ci capisce niente, sarà automaticamente portato a verificare sopratutto la forma e non potrà entrare nel concreto.
Preferisco chi sorvola certe nuances e fa qualità vera.
Aprire una NC per una differenza di interpretazione di una definizione nebulosa è controproducente.
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gibbosky
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MessaggioInviato: Dom Ott 10, 2010 9:11 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Dario,
il mio era un discorso derivante da posizioni "politiche" che francamente inizio a comprendere abbastanza poco...e chiaramente in quella conclusione mi riferisco più agli aspetti di sicurezza (cogenti) che blindano le aziende e le costringono nel terrore ... a fronte di competitors dei paesi emergenti dove data la "snellezza" delle loro leggi riescono a produrre ad un decimo di come si produce nel belpaese... piuttosto che agli aspetti di qualità.
Non fraintendermi... non sono dalla parte del padrone avaro ed ingordo che toglie ogni misura di siurezza ai propri impianti/macchine/attrezzature per aumentare la produzione...PER CARITA'!!!
Tuttavia quotidianamente vedo montagne di carta inutile e di firme apposte che costano tempo e soldi alla sicurezza vera!!!
Il problema è legato al fatto che chi controlla non sa di sicurezza vera...quindi non chiede che formalismi, per cui non gli si danno che i formalismi (quintalate di carta per far contenti gli UPG!!!).
Poi nella acciaieria della mia città (terni) non si pensa a fare cose di una banalità estrema... (un ponte che passa sopra la linea di laminazione senza far fare 2 Km all'operaio per andare dalla parte opposta...così che questo possa sviluppare una certa pratica nel fermare la linea attraversarla...e quando per errore umano il collega la riavvia muore frantumato tra i rulli di laminazione).
Così nella qualità...si produce spesso carta inutile (torno al MQ...fosse per me lo fare di due pagine...campo di applicazione ed esclusioni) ma non si pensa al resto!!

Concludo peraltro, rimanendo convinto che malgrado la nota di accredia, controllare un processo affidato in outsourcing senza detenerne il Know how è cosa alquanto bizzarra, perchè di fatto diverrebbe una fornitura.
Ma è una mia opinione personale, probabilmente errata.

Saluti a tutti...

gibbosky
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Lun Ott 11, 2010 5:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

gibbosky ha scritto:
Mi potresti dare i riferimenti per reperire la nota di Accredia?
(non ne ero a conoscenza...grazie Embarassed )


Ecco il documento che 2p71828 ci ha inviato (grazie!)
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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gibbosky
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MessaggioInviato: Mar Ott 12, 2010 7:57 am    Oggetto: Rispondi citando

Buongiorno a tutti!
Ringrazio lo staff e Zancky per aver messo a disposizione il documento che chiedevo.
Quello che ci ha visti coinvolti nelle discussioni precedenti si trova al 2.3.2 del documento:

2.3.2) Ci sono due situazioni che spesso devono essere considerate al momento di decidere il livello adeguato di controllo di un processo in outsourcing:

a) Quando un'organizzazione ha la competenza e capacità di svolgere un processo, ma sceglie di esternalizzare tale processo (per motivi commerciali o altro).

In questa situazione i criteri di controllo di processo dovrebbero essere già stati definiti e può essere trasposta in requisiti per il fornitore del processo esternalizzato, se necessario.

b) Quando l'organizzazione non ha la competenza per svolgere il processo stesso, e sceglie di esternalizzare esso.

In questa situazione, l'organizzazione deve garantire che i controlli proposti dal fornitore del processo di outsourcing sono adeguati. In alcuni casi può essere necessario coinvolgere specialisti esterni nel fare questa valutazione.


Tutto il resto del documento è il solito trito e ritrito di cui si sa da sempre e che non va affatto oltre quanto già scritto dalla norma (potevano anche in questo caso fare di meglio).

Ebbene... pur non conoscendo il documento immaginavo (vedi il riferimento al palazzinaro con 1° elementare che deve controllare l'outsourcing sulla progettazione) che facesse riferimento all'esperto esterno...
Banalmente credo che che si inneschi un circolo vizioso rispetto al quale non se ne possa uscire !!
Come qualifichi l'esperto esterno?
Chi ti dice che l'esperto esterno sia in grado di controllare il processo?
Fare un contratto all'esperto esterno è 7.4 ... quindi utilizzi il 7.4 per controllare secondo il 4.1 ?

Detto francamente e forse immdestamente...

Il comitato o accredia che sia continuano ad essere FORTEMENTE CONFUSI sul significato di outsourcing... attendo fiducioso che prima o poi possa uscire una definizione che sia ritenibile tale.
Questo documento afferma che outsourcing è sia con know how che non...come dice il buon Zancky... ma il sottoscritto non condivide affatto.

saluti

gibbosky
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2p71828
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MessaggioInviato: Mar Ott 12, 2010 6:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

ciao gibbosky,
1) io avevo notato invece un altro paradosso nel caso in cui l'esperto esterno coincidesse con il fornitore del servizio/prodotto
2) l'esperto esterno è outsourcing di know-how e non può esser un fornitore. Lo qualifico per i titoli di studio, le abilitazioni professionali, i corsi, il curriculum (non certo per analisi diretta delle sue conoscenze). Rimane da verificare che il suo operato sia congruente con il sistema di gestione per la Qualità e questo dovrebbe farlo l'RGQ
3) se il fornitore fosse ISO 9001 il tutto viene molto, ma molto, più semplice in teoria. Per statuto dovrebbe accertarsi lui i tuoi bisogni/esigenze espresse ed inespresse etc. Messe una due clausole sul contratto sarebbe quasi un outsourcing volontario.
4) alcune discriminanti per l'outsourcing:
a) se non sono in grado di avere un controllo sul prodotto/servizio approvvigionato e quindi devo affidarmi alla stabilità dei suoi processi e ai controlli sulla sua gestione/struttura tranne il caso che acquisti da catalogo un prodotto standard
b) se il prodotto/servizio ha un impatto diretto sulla Qualità del prodotto e per il cliente non sia evidente la sua origine.
Prendiamo un condensatore, lo acquisto da X, e lo monto su un a piastra insieme a 100 altri componenti, quindi vendo la piastra al mio cliente.
E' ovvio per il mio cliente che quel condensatore è stata acquistato in condizioni di fornitura. Supponiamo invece che sulla medesima piastra monti un secondo condensatore appositamente realizzato per me e che nella pubblicità evidenzi i vantaggi di tale componente tacendo sulla sua origine esterna. il fornitore di questo secondo condensatore è per me outsourcing.

il mio pensiero è partiamo non dalla assunzione che tutti siano fornitori per poi elevarli ad outsourcing, ma dal punto di vista opposto sono tutti outsourcing poi vedo quelli che impattano meno e li passo a semplici forniture
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gibbosky
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MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 10:41 am    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
E' ovvio per il mio cliente che quel condensatore è stata acquistato in condizioni di fornitura. Supponiamo invece che sulla medesima piastra monti un secondo condensatore appositamente realizzato per me e che nella pubblicità evidenzi i vantaggi di tale componente tacendo sulla sua origine esterna. il fornitore di questo secondo condensatore è per me outsourcing.


Sottoscrivo tutto quello che dici e sono completamente in accordo.
Il condensatore dedicato prevede outsourcing e l'altra capacità è una mera fornitura!!

Il problema è che te questa cosa la hai chiara, ma il comitato tecnicno non si è pronunciato, neanche in quella nota così chiaramente.

ciao

gibbosky
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Nuova recluta del forum


Registrato: 20/10/10 18:31
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MessaggioInviato: Mer Ott 20, 2010 7:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

mi unisco a questo post

l'argomento mi interessa moltissimo ed ammetto che ho le idee molto confuse

sono arrivato a questo forum proprio cercando documentazione sull'outsourcing

ed ora ho ancora più dubbi di quella piccola certezza che mi pareva di avere

espongo il mio caso e cerco di ragionare

noi forniamo servizi, ci occupiamo di gestione del tempo libero per anziani, adulti e stiamo orientandoci anche verso i bambini

gestiamo una piccola struttura dove organizziamo una serie di attività ricreative, ora il problema che ci è sorto è questo: abbiamo intenzione di partecipare ai prossimi appalti comunali per la gestione di soggiorni mattutini per bambini, durante il periodo estivo, presso il lago, con trasporto quotidiano ed attività ludica in loco

ragionando come abbiamo sempre fatto quando organizziamo feste nella nostra sede, se acquistiamo da un catering, il buffet è outsourcing dato che pur avendo le competenze interne lo acquistiamo da un fornitore perchè magari tutti impegnati in altre attività

ma il dubbio che ci è venuto è questo: nei bandi che abbiamo già visto in passato era richiesto il trasporto nel luogo della gita a carico di chi vince, non avendo noi mezzi nostri e non essendo il trasporto in pullman una nostra attività dovremmo considerarlo solo come fornitura.

ma ... ecco il ma, la qualità del servizio dipende anche dal trasporto dei bimbi nel luogo di ricreazione (dove li si che attiviamo il nostro servizio di giochi), se il trasporto non è effettuato bene ed in sicurezza il comune appaltante potrebbe reclamare (oltre che le famiglie)

per tanto come lo consideriamo il servizio trasporto effettuato da una ditta specializzata? outosurcing o fornitura?

secondo me è outsourcing, ma se così fosse che tipo di controllo posso fare? O mi basta stipulare un buon contratto con il fornitore. E poi devo fare una specifica procedura?

il mio collega insiste che basta considerarlo come fornitore, ma io ho dubbi al riguardo

scusate ... ma grazie per tutto quello che scrivete per me è prezioso.
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