Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Alberto]

Nella sezione degli strumenti della qualità oggi vi proponiamo una bella riflessione di Vittorio Bo che abbiamo letto su "Wired" di dicembre e che parla di cultura e innovazione.

Secondo il grande genetista Luca Cavalli Sforza la parola "cultura" si riferisce "all'accumulo globale di conoscenze e innovazioni, somma di contributi individuali trasmessi attraverso le generazioni e in continuo cambiamento".

In Italia questo processo, che ha visto momenti altissimi nel Rinascimento, oggi si scontra con le urgenze della modernità.

I risultati dei test Pisa dell'Ocse sulle capacità degli studenti mostrano, infatti, che la formazione culturale di base non è pronta a rispondere alle sfide dell'età della conoscenza. Ma il problema italiano non è solo che la scienza venga ancora percepita come difficile.
Parlare di due culture,una umanistica e l'altra scientifica, è oggi una contradizione storica ma anche un limite per la crescita del sapere nel nostro paese.

Io sono assolutamente d'accordo con quanto scritto. Voi cosa ne pensate?
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Alberto - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



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[Fagus]

Sono d'accordo. Del resto molti i grandi scienziati del passato sono stati al contempo grandi umanisti.
La crescita culturale di una persona non può essere mono direzionale, che poi si sia specialisti in qualche ramo scientifico o umanistico è una (pre) disposizione personale.
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Agostino

[bagaroz]

Sto leggendo la biografia di Jobs e si insiste spesso sul fatto che lui non fosse un tecnico eccelso, ma che riuscisse a coniugare molto bene gli aspetti umanistici con quelli tecnici