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QualitiAmo - Alberto Moderatore
Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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Inviato: Gio Gen 27, 2011 4:28 pm Oggetto: Leader si diventa andando al cinema |
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Visto il titolo secondo voi chi ha trovato questo articolo su Mercati e Finanza? Stefania, ovvio!
Non posso riportarvelo per intero per problemi di copyright e, purtroppo, non l'ho trovato in rete ma i passi fondamentali sono quelli che vi elenco di seguito:
(Fonte: "Mercati e Finanza")
"Capi non si nasce. O meglio fare il capo richiede molte capacità. Alcune le abbiamo naturalmente, altre sono deboli, altre ancora
sono completamente assenti in noi.
Un capo eccellente è quindi colui che valorizza le capacità che ha, incrementa quelle migliorabili e acquisisce quelle di cui è sprovvisto.
(...)
La maggior parte delle persone che vengono promosse capo o che ricoprono incarichi di responsabilità devono fare un percorso di crescita per incrementare le proprie competenze e poter ricoprire il proprio ruolo
efficacemente.
(...)
L’ambizione del capo moderno è quella di raggiungere risultati di business importanti con collaboratori contenti e soddisfatti di quello che fanno.
(...)
Realtà perseguibile attraverso due modalità di apprendimento.
La prima è l’applicazione del metodo induttivo, l’osservazione dei comportamenti organizzativi di capi e manager capaci ai quali ci possiamo ispirare.
(...)
La seconda modalità di apprendimento è la formazione.
(...)
C’è però differenza tra conoscere le regole degli scacchi e giocare bene a scacchi.
(...)
Entrano così in gioco le metodologie formative esperienziali che, passando attraverso l’utilizzo delle metafore, richiedono al management di fare attività apparentemente lontane dal mondo aziendale, replicandone
però le dinamiche.
Un esempio di metafora è il cinema, il cui utilizzo passa attraverso quattro fasi.
La prima consiste in un’immersione nel mondo del cinema attraverso la visione di spezzoni di film da cui si estrapolano le caratteristiche
della leadership.
Nella seconda fase, attraverso l’analogia tra il mondo del cinema e l’azienda, attori, registi e sceneggiatori offrono la propria testimonianza
rispetto alla propria esperienza nella creazione di un prodotto cinematografico, che di fatto è quello che in azienda chiamiamo Project Management.
La terza fase passa attraverso un laboratorio esperienziale in cui i partecipanti si confrontano con una situazione nuova mettendo in campo le proprie competenze di management e leadership creando un fotoromanzo con l’utilizzo del linguaggio cinematografico.
Nella quarta fase, il debriefing, il formatore ha il compito di ricondurre tutte le attività a competenze, regole e comportamenti organizzativi.
(...)" _________________ Alberto - Staff di QualitiAmo
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