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Rosko Amico/a di QualitiAmo
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Registrato: 18/06/09 15:58 Messaggi: 159
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Inviato: Mar Apr 06, 2010 3:05 pm Oggetto: Strumenti di misura fuori taratura |
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Può capitare che in fase di taratura, il centro SIT vi comunichi che uno o più strumenti sono completamente "fuori dai pali". Il che vorrebbe dire che tutte le misurazioni effettuate sui prodotti (in questi ultimi giorni o peggio mesi!!!) potrebbero essere errate. Il rischio di aver venduto prodotti non conformi secondo gli standard aziendali è alto.
Se non consideriamo particolari casi per i quali si esegue una verifica giornaliera dello stato della strumentazione di misura per contenere il danno in caso di rilievo (es. si applica molte volte nei controlli a fine linea che sono legati ad aspetti di sicurezza e che un errore potrebbe indurre ad un richiamo dal mercato), in che modo voi identificate ed attuate appropriate contromisure per evitare qualsiasi impatto (soprattutto sui clienti) in caso di imminente scostamento? |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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ingegnere della qualità Apprendista forumista
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Registrato: 02/04/10 16:23 Messaggi: 107 Residenza: Prato
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Inviato: Mar Apr 06, 2010 3:33 pm Oggetto: |
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è una situazione un pò difficile..se uno vuole fare il bravo lo deve dire però è anche vero che si rischia tanto..personalmente se il rischio riguarda i rapporti dell'azienda col mercato lo direi..sennò se non lo dite e lo notano da soli è peggio..cmq a tua discrezione.. _________________ "La Lean manufacturing può fare di un buon manager un grande manager ma non trasformerà un cattivo responsabile in uno capace"
anonimo |
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mascalzone79 Masaniello della qualità
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Registrato: 03/09/09 17:59 Messaggi: 1347
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Inviato: Mar Apr 06, 2010 3:50 pm Oggetto: |
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Rosko, in passato ho lavorato in un'azienda di produzione come responsabile del controllo qualità, ed avevamo messo in piedi un sistema di controllo dei lotti di produzione... Di solito, se verificavamo qualche problema (e ne capitavano purtroppo, essendo l'azienda piccola e mal organizzata), andavamo a controllare a campione il lotto di produzione incriminato. Se riscontravamo difformità rispetto agli standard previsti e parte del lotto era già venduto, avvisavamo il cliente, non c'è altro da fare. _________________ Insisti e resisti, ottieni e conquisti!! |
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Rosko Amico/a di QualitiAmo
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Registrato: 18/06/09 15:58 Messaggi: 159
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Inviato: Mar Apr 06, 2010 4:23 pm Oggetto: |
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Mi sono spiegato male, sorry.
Molti cliente in fase di audit mi hanno posto questa domanda: ma se lo strumento lo trovate fuori taratura, come fate a determinare che il prodotto già vendto sia OK? siete in grado di capire l'impatto dui prodotti e quanti sono i prodotti che non sono stati controllati correttamente? avete un metodo per ridurre questo rischio?
Se fornisco materiale non conforme, non ci posso fare niente se non valutare le conseguenze ed al limite avvisare il cliente. (solo per i clienti antipatici e solo se sono in grado di accorgersene )
Mi chiedo però se esistono metodi per mitigare questo rischio che non comportino la riduzione degli intervalli di taratura. So che in alcune realtà tutte le mattine il tecnico della qualità controlla se le macchine "funzionano" con un campione e registra il dato. Purtroppo per me non è fattibile. |
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Studio Delta Forumista di Qualità
Registrato: 22/10/07 15:31 Messaggi: 319
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Inviato: Mar Apr 06, 2010 5:05 pm Oggetto: |
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Se controlli a campione ti rendi conto prima se ci sono dei problemi ma questo non li elimina e, soprattutto, non ti dà un intervallo di tempo preciso entro il quale agire con azioni correttive. |
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mascalzone79 Masaniello della qualità
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Registrato: 03/09/09 17:59 Messaggi: 1347
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Inviato: Mar Apr 06, 2010 5:42 pm Oggetto: |
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Rosko ha scritto: | So che in alcune realtà tutte le mattine il tecnico della qualità controlla se le macchine "funzionano" con un campione e registra il dato. Purtroppo per me non è fattibile. |
Ok, ora mi è chiaro...Non conosco la tua realtà, ma io all'epoca facevo 6-7 controlli a campione al giorno, e in alcuni casi anche sul prodotto finito a distanza di giorni. Purtroppo non conosco altre possibilità d'intervento, magari vediamo cosa dicono gli altri! _________________ Insisti e resisti, ottieni e conquisti!! |
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Portello Qualfista
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Registrato: 29/09/09 15:03 Messaggi: 1594 Residenza: Barcellona
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Inviato: Mer Apr 07, 2010 9:11 am Oggetto: |
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Vorrei spostare l'ottica del tema.
Se uno strumento è "fuori dai pali" darà misurazioni "fuori dai pali".
Se questo avviene per un prodotto in controllo statistico la misurazione nel 99% dei casi è di conseguenza e quindi deve (dovrebbe) essere un segnale che qualcosa non va.
Dalle analisi successive al segnale d'allarme si dovrebbe verificare che è lo strumento che fuori. Quindi il problema è per lo meno limitato ai pezzi prodotti dall'ultimo controllo statistico. Se la frequenza del controllo ti permette di fermare i pezzi sospetti prima che escano dalla fabbrica sei ok. _________________ Portello
Più è semplice, meglio è |
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ingegnere della qualità Apprendista forumista
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Registrato: 02/04/10 16:23 Messaggi: 107 Residenza: Prato
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Inviato: Mer Apr 07, 2010 9:48 am Oggetto: |
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si ma nel caso che non ci riescano?cioè se i pezzi dovessero già essere partiti?alla fine ne va della reputazione dell'azienda..che uno lo dica o meno ai clienti.. _________________ "La Lean manufacturing può fare di un buon manager un grande manager ma non trasformerà un cattivo responsabile in uno capace"
anonimo |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Mer Apr 07, 2010 12:35 pm Oggetto: |
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iniziamo
1) tracciabilità degli strumenti impiegati
-farmaceutico CQ esegue i controlli (ogni due ore) e riporta il codice interno unico e identificativo dello strumento sul report/bollettino
-automotive: per le quote critiche gli strumenti sono dedicati
-generale (difficilmente applicato) ho scritto un gestionale per l'ingresso e l'uscita degli strumenti che registra anche il prodotto su cui è stato applicato
(attualmente lo facciamo vedere operante solo durante gli audit)
- profilometro e CMM registriamo ogni misurazioni con data e prodotto.
-> Quindi in teoria dovrei essere in grado di risalire a tutti i componenti che sono stati controllati con uno strumento andando a ritroso anche di parecchi anni.
2) controllo degli strumenti
- normalmente l'operatore utilizza uno strumento/passa-non passa diverso da quello del CQ, per cui l'errore dovrebbe essere minimo
- CMM i programmi di controllo di un particolare hanno sempre una fase di allineamento del pezzo per cui se la macchina va in crisi alcuni valori come circolarità planarità etc "saltano", è quasi impossibile per i tipi di controlli che impongo al programma che un pezzo non conforme sia dato conforme per staratura della macchina; più probabile che un componente conforme venga dato come non conforme. Alcune quote vengono controllate in manuale con altri strumenti per cui .......
- far passare un master "semplice" ogni tanto (inizio turno), ricontrollare i componenti già deliberati il turno precedente o in fase di benestare dell' avvio della produzione confrontando i valori minimizza il rischio. |
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