Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

giusma · Apprendista forumista Registrato: 21/03/08 12:30 Messaggi: 40

ciao a tutti
sarò presto alle prese in azienda con un processo di revisione delle schede utilizzate per la raccolta degli obiettivi di qualità tra le varie strutture interne. L'ente certificatore ha infatti emesso una NC le cue cause sono state fatte risalire da me ad una variegata presenza di schede diverse e terminologie improprie utilizzate. Insomma c'è da mettere ordine e chiarire.

Volevo confrontarmi in modo molto semplice sulla seguente affermazione:

c'è un fenomeno da tenere sotto controllo, individuo un indicatore che mi consente ciò, pongo un obiettivo da raggiungere riferito a quell'indicatore, quello che raggiungo posso considerarlo/lo considererò il mio standard (livello atteso in futuro per quel indicatore) e riparto ponendomi un superamento di quello standard (che non dovrà scendere, ma essere fissato... come dice Deming) tramite un obiettivo migliorativo.
E' corretto questo percorso e terminologia?

Infine, in azienda è stato usato e scritto nelle schede molto spesso "valore target" o anche solo "target" generando confusione. Si inmtende obiettivo? secondo me target va bene.
Qualcuno sottolinea che target è termine con il quale ci si riferisce ad una certa popolazione cui rivolgere il servizio. Stando così le cose, forse è opportuno eliminarlo dalla schede senza tanti problemi e scrivere "obiettivo"...

il vostro parere?

QualitiAmo - Stefania · Moderatore Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26590

Ciao giusma. Il tuo ragionamento è perfetto e la terminologia può trovare riscontro nella ISO 9000 o anche nella nostra sezione dedicata alle parole della Qualità.

Se c'è qualche dubbio sull'utilizzo di un termine, specificatelo nel documento di riferimento (procedura o istruzione di lavoro). Questo modo di fare eliminerà ogni possibilità di fraintendimento.

"Target" a nostro giudizio va bene perché significa obiettivo, anche se in inglese. Viene utilizzato anche nel marketing, con il significato che ti hanno indicato: una parte di un insieme (popolazione) su cui mirare una campagna pubblicitaria.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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dario · Inviato: Lun Ott 26, 2009 9:33 am Oggetto:

Ciao Giusma,
il tuo ragionamento è ok, come conferma lo staff.
Una sola osservazione:
attenzione che fissare gli obiettivi non è un'azione meccanica.
Scrivi che "non deve scendere"...
Non sono d'accordo in pieno. mi piace di più "migliorativo".
Un esempio: dall'indicatore 2008 avevi un incremento della cifra d'affari del + 5 %.
Tu allora fissi + 6 o + 7 per il 2009, ok? non deve scendere...
Ma saio nache che la congiuntura, la crisi , la concorrenza, il mercato, tutti indicatori che hai nel tuo cockpit aziendale, ti dicono che se fissi un modesto ma reale + 2% sarebbe sicuramente meglio e realistico.
ecco, dimostrato che non per forza migliorativo signidfica crescita...
Gli indicatori e obiettivi son bestiacce da domare e per domarle dvei consocerle bene.
Per il resto, procedi così che sei a cavallo del leone! :-)

Portello · Inviato: Lun Ott 26, 2009 9:39 am Oggetto:

Ciao Giusma,
per quanto riguarda la quantizzazione degli obiettivi non mi farei condizionare dal fatto che di volta in volta gli obiettivi non sono raggiunti. L'obiettivo scarto zero credo che non lo raggiunga nessuno, ma rimane sempre un target valido.
Sarei più concentrato sul come misurare il raggiungimento di un risultato, cioè quale indicatore numerico e con quale algoritmo lo tiro fuori.
Lo stesso Deming parlava della variabilità dei processi e quindi della variabilità dei risultati ottenibili.
Senza voler farti cambiare opinione non è strano considerare come obiettivo la diminuzione della variabilità di un processo.
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Portello
Più è semplice, meglio è

Paoloruffatti · Yoda Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071

se posso aggiungere una cosetta direi che per fissare un obiettivo bisogna definire su che base lo fissi, altrimenti diventa un buon proposito, di cui è lastricata, come si sa, la strada dell'inferno!
Se uno dice che fissa l'aumento del fatturato del 55 deve dire, ad esempio perchè ha informazioni dal mercato che è previsto dai clienti un aumento dei loro consumi. ad esempio l'n-esimo cliente prevede l'aumento del 10% e questo cliente specifico è il 12,7 % del nostro fatturato, pertanto lui da solo mi assicura in aumento dell'1,27% del mio fatturato e così via gli altri clienti (Pareto sempre!) fino a raggiungere il famoso 5% globale (meglio il 7-8%, come dice saggiamente Dario, a cui devi fare prudenzialmente la tara, ... ops!, non la tara a Dario, mi raccomando!)
Se mi pongo l'obiettivo di ridurre gli scarti del 10% devo farlo solo se ho fatto manutenzione a quella macchina, o ho fatto formazione a quei due operai che mi hanno fatto 10.000€ di danni, perchè messi li a tappare un buco senza avere la competenza , ecc,ecc.
Il come misurare un obiettivo è, quindi, implicito a quanto ho appena detto.
ciao

Portello · Inviato: Lun Ott 26, 2009 12:33 pm Oggetto:

Scusa, aggiungo una cosa dopo aver letto l'illuminante post di Paolo.
Ma perchè non trasformare tutto in soldoni?
Per esempio: invece di calcolare quante NC si sono avute in un anno, perchè non calcolo quanto mi sono costate?
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Portello
Più è semplice, meglio è

giusma · Inviato: Lun Ott 26, 2009 12:51 pm Oggetto:

ringrazio per le conferme e le ulteriori precisazioni. se partecipare ad un forum significa aver anche la possibilità di apprendere sempre qualcosa, allora vi dico cosa traggo di utile da queste vostre risposte:

- dallo staff: penso che inserirò nelle schde una piccola legenda che eviti fraintendimenti

- da dario: cautela, cautela nel porsi gli obiettivi. mi è piaciuta poi l'affermazione che "non per forza migliorativo significa crescita... ", bisogna avere un occhio anche al contesto, non posso pensare di crescere indiscriminatamente. Nella mia azienda questo andrà chiarito

- da portello: avere come obiettivo la diminuzione della variabilità di un processo che, nel mio settore (servizi sanitari) è argomento delicato e non pienamente accettato . Questo punto però è veramente interessante: chiederò di affrontare l'aspetto della variabilità, fin dove è possibile, fino al punto cioeè in cui non è opportuno procedurizzare comportamenti che richiedono libertà e discrezionalità di intervento. ma fino a quel punto bisogna cercare di ridurla, sempre (immaginate le differenze tra le liste d'attesa per chi abita in un distretto rispetto ad un altro, ecc)

da paolo: quando si pongono obiettivi va prestata attenzione alla formazione di chi deve raggiungerli, alla gestione della tecnologia, allo studio dell'ambiente in cui opera l'azienda con relative previsioni(in una sezione del sito si dice: “l'unica cosa che si può fare è buttare lì qualche numero, sapendo già che sarà ampiamente smentito”.http://www.qualitiamo.com/approfondimento/20081110.html), quindi anche qui non fissare aumenti indiscriminati senza opportune giustificazioni.
Paolo è andato oltre le mie richieste, ma caspita, a cosa servono i forum?
ciao e grazie

dario · Inviato: Lun Ott 26, 2009 8:35 pm Oggetto:

mascalzone79 · Inviato: Mar Nov 03, 2009 11:39 am Oggetto:

Concordo in pieno con Dario, nel 2009 abbiamo dovuto rivedere al "ribasso" alcuni obiettivi, poiché i risultati del 2008, distanti dagli obiettivi prefissati, ci avevano indotto a ragionare che forse più che un obiettivo, quello del 2008 era un semplice buon augurio!
Quindi, partendo dai risultati del 2008, abbiamo calcolato un obiettivo di crescita nel 2009 inferiore a quello del 2008, ma comunque migliorativo del risultato ottenuto.
Naturalmente l'OdC non ha trovato nulla da ridire, anche perché ha compreso che i nostri non erano "numeri al lotto" ma erano dati realmente ragionati.
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Insisti e resisti, ottieni e conquisti!!