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PietroAmbrosio Nuova recluta del forum
Registrato: 02/11/16 15:30 Messaggi: 11
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Inviato: Lun Nov 28, 2016 11:54 am Oggetto: PFC Piano fabbricazione e controllo 1090 |
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Buongiorno a tutti, volevo chiedervi un'informazione.
Una volta preparato il PFC lo devo inviare sempre al cliente che deve approvarlo o se non viene richiesto posso procedere con la fabbricazione?? |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Lun Nov 28, 2016 5:28 pm Oggetto: |
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Certo che lo devi inviare al Cliente per approvazione! perchè ci deve mettere le crocette!...se no, non è più un Piano di Fabbricazione e Controllo: diventa semplicemente un ciclo di lavoro con i controlli evidenziati.
Il Cliente con li PFC in mano ci deve indicare quando (a che fase) vuole assistere ad un controllo (e a contratto devi decidere con quanto tempo di anticipo devi chiamarlo (allungando di molto i tempi morti!) oppure se vuole solo essere informato che tu sei arrivato alla fase 17, oppure se devi produrre certificati di controllo da mandargli (attento che lui vuole sempre gli originali: tu devi tenerti solo fotocopia!) a riprova che, ad esempio, quel certificato di trattamento termico che ti richiede non è un falso! [lo sai, vero, che tutti i registratori di forno possono produrre grafici perfetti, sia come gradiente di salita/discesa, o arresto in temperatura, vero?!]
Ciao e Buon lavoro comunque!
Paolo
PS: ma avete mai fatto forniture con PFC e PDQ?. ....mi sa di no, se ci fai queste domande! (comunque niente paura sai... molti fanno domande peggiori)!
PS2: se il Cliente non ti richiede di inviargli il PFC significa che si fida di voi. ... io comunque glielo manderei dicendo che hai già fatto le operazioni 1,2,3 ecc ecc e che comunque gli invierai alla fine tutti i certificati, per fargli vedere che siete gente che fa le cose sul serio! |
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MikiMarru Come da manuale
Registrato: 21/11/07 22:34 Messaggi: 1315 Residenza: Brescia
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Inviato: Lun Nov 28, 2016 7:12 pm Oggetto: |
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Ma intendi il PFC per la EN 1090? _________________ Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso. |
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PietroAmbrosio Nuova recluta del forum
Registrato: 02/11/16 15:30 Messaggi: 11
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Inviato: Mar Nov 29, 2016 11:00 am Oggetto: |
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Ciao Paolo. Si, mi sono sempre occupato di 9001 ed ora in azienda dovremmo iniziare a lavorare con la 1090 e sono alle prime armi. Immaginavo che dovesse essere inviato al cliente per approvazione infatti, ho preparato le caselline per il cliente. Visto che la norma non specifica di inviarlo al cliente e farlo approvare volevo esserne certo. Comunque se il cliente non lo richiede io valutavo due possibili opportunità:
1 Di non inviarlo ma comunque di inviargli tutta la documentazione a fine commessa.
2 Visto che lavoriamo anche con la 3834 ed inviamo il riesame dei requisiti,i pensavo di aggiungere una casellina con PFC e inserire una voce (invio su vostra richiesta). Potrebbe andare?
Ciao MikiMarru si intendo il PFC della EN 1090 |
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MikiMarru Come da manuale
Registrato: 21/11/07 22:34 Messaggi: 1315 Residenza: Brescia
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Inviato: Mar Nov 29, 2016 11:49 am Oggetto: |
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La EN 1090 non impone di default l'invio del PFC al cliente, solo se te lo richiede (e si intende quello compilato a seguito della produzione, non quello in bianco).
Poi se ci sono accordi tra di voi è un altro discorso.
Altrimenti si inviano con il materiale le Etichette CE e la DoP e stop (a rigor di norma la DoP deve "essere resa disponibile", ma si allega sempre perchè si fa prima - es. Marcegaglia ha un sito web dove le scarichi).
Idem, è il cliente a chiedervi l'invio del riesame dei requisiti 3834?
Ciao _________________ Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso. |
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PietroAmbrosio Nuova recluta del forum
Registrato: 02/11/16 15:30 Messaggi: 11
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Inviato: Mar Nov 29, 2016 12:03 pm Oggetto: |
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Per la 3834 quando sono entrato in azienda loro per prassi con la proposta di offerta inviavano anche il riesame dei requisiti (la norma infatti come per la 1090 non esplicita di inviarlo) e quindi continuiamo a procedere in questo modo. |
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Vega Amico/a di QualitiAmo
Registrato: 30/04/09 17:12 Messaggi: 151 Residenza: Brindisi
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Inviato: Mar Nov 29, 2016 2:06 pm Oggetto: |
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L'invio del PFC, una volta praticamente obbligatorio, è un atto di prudenza. Infatti se tempo fa (prima di NTC 2008), sulle carpenterie strutturali regnava il caos ed era necessario stabilire i controlli per ogni commessa che normalmente erano imposti dal cliente, oppure proposti dal fabbricante in mancanza di altre indicazioni, tramite invio di PFC per approvazione / commenti.
Con NTC 2008 si sapeva già che tutti i materiali dovevano essere certificati, che tutte le saldature dovevano essere sottoposte a esame visivo, mentre si lasciava al progettista e al direttore lavori l'onere di richiedere controlli aggiuntivi, pertanto la furbizia era preparare un PFC con il minimo sindacale, inviarlo al cliente e sperare nell'approvazione o in una mancata risposta, perché chi tace acconsente.
Oggi con EN 1090 ogni controllo è già stabilito in funzione della classe di esecuzione, per cui il PFC diventa una specie di "lista della spesa" per non dimenticare niente e non sarebbe necessario inviarlo al cliente per approvazione, il quale dovrebbe "accontentarsi" della DOP redatta sotto la responsabilità del fabbricante.
Tuttavia ribadisco che è prudente e cortese inviare comunque il PFC in approvazione perché:
1° si da la possibilità al cliente di assistere, se interessato, all'esecuzione dei controlli (con un parziale sgravio della responsabilità del fabbricante, visto che un domani il cliente non potrà mai dirti che hai fatto carte false).
2° Si da la possibilità al cliente di commentare e aggiungere (pagando) controlli non previsti da EN 1090.
3° Un PFC approvato diventa come il sacro vangelo: tu non puoi fare niente di meno, ma nessuno può chiedere niente di più (dopo, quando ti devi pagare).[/list] |
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PietroAmbrosio Nuova recluta del forum
Registrato: 02/11/16 15:30 Messaggi: 11
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Inviato: Mar Nov 29, 2016 4:18 pm Oggetto: |
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Grazie a tutti per il supporto. A questo punto volevo porvi un ultimo quesito su questo argomento cosi mi chiarisco anche l'ultimo dubbio. (Questa EN-1090 mi ha fatto venire i mal di test)
Se io mi occupo solo della produzione ed i calcoli strutturali sono forniti dal cliente i passaggi che io azienda devo compiere sono i seguenti:
PROVE INIZIALI DI TIPO :
TOLLERANZE SULLE DIMENSIONI E FORMA
SALDABILITA'
RESISTENZA ALLA ROTTURA
REAZIONE A FUOCO
RILASCIO CADMIO ED I SUOI COMPOSTI
EMISSIONE DI RADIOATTIVITA'
Le altre caratteristiche essenziali (CAPACITA' DI SUPPORTO AL CARICO ECC ECC) non le ho considerate perchè sono informazioni del PROGETTISTA
effettuate seguendo i criteri di campionamento,valutazione e conformità indicati nel PROSPETTO 1
CONTROLLO DI PRODUZIONE IN FABBRICA: Per controllare che le caratteristiche prestazionali dichiarate siano mantenute durante la produzione (riferendomi sempre al prospetto 2)
CAMPIONAMENTO PROVA E ISPEZIONE IN FABBRICA (Valutazione del prodotto punto 6.3.7) riferendomi alle indicazioni del PROSPETTO 2
Gli step sono questi?
Ho cercato di fare una sorta di riassunto del PROSPETTO ZA3 dove parla dell'assegnazione dei compiti |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mar Nov 29, 2016 9:36 pm Oggetto: |
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Ragazzi!
non è la prima volta che ch scrive una norma sbaglia o dimentica cose importantissime (vi ho denunciato fino alla noia, mi pare, il fatto che la ISO 9001:2015 tradotta in italiano per gli italiani E' NULLA), ma se vi chiedete che cosa sia un PFC [una proposta al cliente di come pensiamo di lavorare per fornirgli quanto ci ha ordinato (prodotto o servizio)], la dimenticata necessità di consegnare il PFC PRIMA di iniziare il lavoro, bisogna ricordarci che è insita nella natura stessa del PFC.
Voglio dire cioè che se il normatore che ha scritto la 1090 per dabbenaggine o semplice terribile dimenticanza, non ha scritto che il PFC debba essere consegnato al Cliente, che così rimane senza il diritto di esercitare il sacrosanto diritto (contrattuale) di presenziare o avere della "documented information" prima che venga effettuata una operazione qualsiasi, significa solo che l'estensore stesso se ne è DIMENTICATO! Punto!: vi autorizzo io a dargli del pirla dimenticone, ma purtroppo è così .....
Ciao a tutti
Paolo |
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Vega Amico/a di QualitiAmo
Registrato: 30/04/09 17:12 Messaggi: 151 Residenza: Brindisi
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Inviato: Mer Nov 30, 2016 2:37 pm Oggetto: |
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Paoloruffatti ha scritto: | Ragazzi!
non è la prima volta che ch scrive una norma sbaglia o dimentica cose importantissime (vi ho denunciato fino alla noia, mi pare, il fatto che la ISO 9001:2015 tradotta in italiano per gli italiani E' NULLA), ma se vi chiedete che cosa sia un PFC [una proposta al cliente di come pensiamo di lavorare per fornirgli quanto ci ha ordinato (prodotto o servizio)], la dimenticata necessità di consegnare il PFC PRIMA di iniziare il lavoro, bisogna ricordarci che è insita nella natura stessa del PFC.
Voglio dire cioè che se il normatore che ha scritto la 1090 per dabbenaggine o semplice terribile dimenticanza, non ha scritto che il PFC debba essere consegnato al Cliente, che così rimane senza il diritto di esercitare il sacrosanto diritto (contrattuale) di presenziare o avere della "documented information" prima che venga effettuata una operazione qualsiasi, significa solo che l'estensore stesso se ne è DIMENTICATO! Punto!: vi autorizzo io a dargli del pirla dimenticone, ma purtroppo è così .....
Ciao a tutti
Paolo |
Per una volta non sono d'accordo.
Il fatto è che EN 1090 è stata concepita come una norma alla stregua della EN 10025 per esempio, cioè fissa i requisiti che un elemento strutturale deve possedere in una determinata categoria, come EN 10025 specifica i requisiti che un acciaio S275JR deve possedere per definirsi tale.
Il cliente è stato VOLUTAMENTE escluso dal normatore perché il fabbricante dovrebbe vendere carpenterie come un laminatoio vende lamiere.
Tant'è che il fabbricante deve emettere una dichiarazione di prestazione, non più di conformità, dichiarando, ad esempio, il carico massimo che la sua struttura può sopportare, allo stesso modo in cui su un certificato materiale 3.1 sono riportati i valori delle trazioni.
A me personalmente, a parte il caso di chi fa produzioni in serie tipo capannoni modulari, pare una fesseria. E' come se a me ordinassero le carpenterie come io ordino le lamiere: formato 6000x2000mm sp. 10 in S355J2, (pronto, buongiorno mi dia 10000kg di carpenteria in EXC3 ).
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nico-3 Nuova recluta del forum
Registrato: 07/04/17 17:43 Messaggi: 2
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Inviato: Ven Apr 07, 2017 6:00 pm Oggetto: |
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salve a tutti,
vorrei chiedere un aiuto per districarmi sui documenti ed i loro nomi per la cartificazione 1090.
premetto che l'azienda in questione è una commerciale, che effettua su materiali in acciaio strutturale solo sporadiche lavorazioni di taglio e foratura (queste ultime non ancora, sta acquistando l'attrezzatura). pertanto niente saldature.
Ho trovato tra la documentazione di altre aziende certificate 1090 due documenti:
PFC: è strutturato come un manuale descrittivo di tutte le attività generali (gestione dle personale, attrezzature, strumenti ecc) e indicazioni sulla valutazione della conformità, oltre all'indicazione delle modalità di preparazione delle DOP
piano della qualità di commessa: documento specifico della commessa nella quale sono indicati sequenza delle operazioni, requisiti dei lavori, classe di esecuzione, controlli, tolleranze, responsabilità, campionamenti.
Rispetto alle indicazioni che avete dato sul PFC, mi sembrerebbero corrispondenti al documento denominato piano della qualità di commessa.
Avete delle delucidazini su questi due documenti? sono solo dei nomi diversi dati a questi documenti?
grazie |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26587
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