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Progettare valore: lo sapevate?

 
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Gio Lug 17, 2014 11:14 am    Oggetto: Progettare valore: lo sapevate? Rispondi citando

La progettazione del valore ebbe la sua origine presso la General Electric durante la Seconda Guerra Mondiale.

A causa della guerra, molti materiali erano scarsi e si rese necessario identificare quelli che potevano essere sostituiti con altri equivalenti senza sacrificare qualità e prestazioni.

Grazie a un valido approccio di squadra, la General Electric riuscì ad apportare molti cambiamenti nei materiali arrivando anche ad abbassare in maniera significativa i costi.

In seguito, la metodologia seguita divenne famosa come "Value Analysis" (analisi del valore) o "Value Engineering" (progettazione del valore).
Si tratta di una tecnica per ridurre il costo dei materiali che si basa su un approccio di stampo analitico-scientifico che consente di migliorare il valore senza sacrificare la qualità, l'affidabilità, la manutenibilità, l'estetica, ecc.

Il suo è un approccio creativo ma organizzato che ha per scopo l'identificazione dei costi inutili che non hanno, cioè, un'influenza diretta su qualità, uso, aspetto, ecc.

Progettare valore significa fare uno studio sistematico della funzione di un materiale e delle componenti o dei prodotti ai quali dovrebbe dare vita, con l'obiettivo di cercare qualcosa in grado di compiere la funzione desiderata al minor costo possibile, senza perderci in qualità.

L'obiettivo principale dell'analisi del valore è conseguire prestazioni uguali o migliori ad un costo inferiore mantenendo tutti i requisiti funzionali e di qualità. Lo si fa, principalmente, mediante l'individuazione e eliminazione dei costi invisibili e inutili.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Guerra
Forumista classe "oro"


Registrato: 27/09/13 08:38
Messaggi: 5802

MessaggioInviato: Gio Lug 17, 2014 11:29 am    Oggetto: Rispondi citando

E' un po' come investire nella ricerca: la ricerca della qualità aziendale.
Purtroppo la ricerca è la prima cosa ad essere tagliata nelle aziende.
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"Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più
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Paoloruffatti
Yoda


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Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Lug 17, 2014 12:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

Io ricordo che quando in italia circolavano ancora le ultime balilla e arrivavano quelle scatole di cartone che erano le Opel Kadette (con un design che gridava vendetta al cospetto di Dio: noi le chiamavamo le saponette), seguite poi da quelle macchine iniscure che erano le NSU Prinz (avevano il tubo che univa il serbatoio benzina con il carburatore, senza una fascetta che lo fermasse, infatti se si staccava diventava un lanciafiamme dato che prendeva fuoco la benzina: mio padre per poco non muore bruciato) e la Wv metteva fuori la Scirocco coupè: quella che se pioveva era meglio tenere in garage, perchè non teneva assolutamente la strada e le macchine inglesi erano un pianto in fatto di assetto delle ruote e delle sospensioni.
In quel tempo la Toyota che non era nota come oggi, fece una cosa strabiliante.
Presero alcune macchine europee meno peggio delle altre, le smontarono fino al più piccolo componente che attaccarono su dei pannelli di legno (lunghi 3 metri e alti appena di più di un giapponesino), fatti a lavagna e cominciarono a studiarli minuziosamente, con l'obiettivo di ridurre il n° dei pezzi (lo dimezzarono facilmente) e di sostituire con materiali meno costosi tutte le fusioni, i paraurti fatti di rame cromato di spessore superiore ai 2,5 mm!!, come tutte le Fiat, che poi risparmiava sulla qualità del rame dei cavi elettrici che si "cuocevano" ecc. ecc.;

questo negli ultimi anni '50; non so se furono i giapponesi a copiare gli americani o viceversa.

Sta di fatto che le auto giapponesi hanno invaso il mondo; quelle americane un po'meno.

Ciao
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Gio Lug 17, 2014 2:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vero, mi ricordo di questa cosa che avevi raccontato e che avevo trovato estremamente interessante. In fondo aggiungere valore è un processo semplice.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Lun Lug 21, 2014 9:27 am    Oggetto: Rispondi citando

Un processo facile se sai cosa fai o se ti affidi a chi lo sa... e se togli dall'ambiente di ri ferimento chi si oppone a tutte le innovazioni...

Se per aggiungere valore, invece, si complicano le cose?

Paolo, ieri io con 5 o 6 attrezzi riparavo la scatoletta di sardine (Kadett, non Kadette Wink ... dopo cadde Wink ), la skifoNSU e la fiat 500. Ora se non hai un accesso al web col piffero che ti togli dalla terza corsia e se un banale guasto ferma la tua BMW serie 7, ma anche la toyotina Yaris ...

Scherzi a parte, è vero che a volte la complessità si scontra con l'innovazione e la creazione di valore.
Nei servizi, per esempio (sanità) le infermire e gli infermieri che una volta passavano una gran parte del tempo a curare le persone ora passano più tempo a riempire scartoffie per "assicurare la qualità" di una sanità ora solo tecnica, che fa lo stesso numero di errori di un tempo...
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Mar Lug 29, 2014 2:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

Le domande principali da farsi se si vuole progettare valore devono riguardare:
    - lo SCOPO per il quale si svolgono le singole attività, al fine di eliminare le parti inutili del lavoro;
    - il LUOGO in cui si svolgono le attività per capire se è davvero importante per svolgerle bene;
    - la SEQUENZA secondo la quale vengono svolte le attività anche per capirne le tempistiche;
    - le PERSONE che le svolgono, al fine di coniugare, ove possibile, o riorganizzare la sequenza delle operazioni per ottenere risultati migliori;
    - i MEZZI che si utilizzano per svolgere ogni attività

Tutto questo allo scopo di:
    ELIMINARE
    PROVARE A COMBINARE
    RIORGANIZZARE
    SEMPLIFICARE

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Stefania - Staff di QualitiAmo

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