Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[cenerino]

Buon anno a tutti( speriamo davvero!!!)
Vorrei avere un vostro parere/ consiglio su come individuare il confine fra ricerca e progettazione.
Mi spiego: la mia azienda ha in uno dei suoi siti, una forte caratteristica di Ricerca di base ( 100 addetti su 200 totali del sito) la quale per sua natura, anche per questioni di efficacia di ottenimentio di risultati, non nè facilmente imbrigliabile ( ci ho tentato più e più volte a fare applicare la parte della norma sulla progettazione, ma già al riesame iniziale c'è il delirio).
D'altra parte qualche idea poi diventa un prodotto da industrializzare e proporre al mercato.. (per la maggior parte dei casi non esistono dei requisiti del cliente nella fase di inzio del progetto di ricerca ma sono delle vere e proprie idee !).
Ho cercatoa questo punto di definire che la fase di progettazione debba partire quando si hanno i primi riscontri del clienti dal mercato per avere qualcosa su cui confrontarsi e fare il primo riesame.
Cosa ne pensate? E la fase prima come potrei farla gestire? Ho letto della Stage and Gate che potrebbe servire per gestire la prima parte della ricerca, mapoi come posso fare per armonizzarla con 9001:2008? non voglio fare dei doppioni inutili di documenti e attività ovviamente!!
Mi piacerebbe confrontarmi con qualche QualityManager di aziende di ricerca per avere uno scambio d'esperienze.
Grazie.
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..In questa vita che vivum de sfross..in questa noch che pregum de sfross..

[dario]

ciao cenerino, ti leggo per la prima volta qui e ti do anche il mio benvenuto tra di noi. e... anche buon anno.
allora... ricerca e progettazione... confine... beh, lo hai detto tu, il confine è labile e non troverai una definizione o una formula per stabilire cosa è ricerca e cosa va imbrigliato negli standard.
Alcune riflessioni (non ti aiuteranno temo)...
Nella ricerca il documento base è il quaderno di laboratorio (io l'ho sempre chiamato cosi) e rappresenta il fil rouge anche per dimostrare in audit che documenti quanto è avvenuto nelle attività di ricerca.
Chiaro che non puoi accontentare un certificatore che non capisce niente di ricerca e che vorrebbe trovare le fasi di validazione della progettazione o altre fasi che al ricercatore non dicono nulla.
Ma si tratta di gergo, di linguaggio, di glossario.
Se riesci a entrare in sintonia con i ricercatori e a parlare il loro linguaggio poi tutto fila liscio.
Io non starei a cercare confini, a stressare i colleghi perché si formalizzino con procedure non riconosciute. Mi impunto invece se non redigono il quaderno di laboratorio, se non seguono le regole basi per fare ricerca. Questo va standardizzato e documentato/procedurato.
ok?

[Stregatto]

Io non ho esperienza in materia ma mi sembra che Dario ti abbia dato alcune indicazioni molto utili. Ciao a entrambi!

[dario]

grazie carissima...
approfitto per aggiungere che mi riferivo alla tipica ricerca dove si tiene un libro di loboratorio.
Sicuramente chi fa ricerca scientifica tipo "umanistica" e universitaria potrà trovare estranea la tenuta di un "diario di bordo" per la ricerca, sebbene sarebbe bello discuterne con qualcuno che è confrontato con questi tipi di ricerca.
su dai, chi si annuncia?
ciao ciao da un bianco candido minuscolo paesino delle alpi.

[cenerino]

Dario e Stregatto
un salutone da Milano imbiancata ( anche troppo)e bloccata. Il quaderno di Laboratorio che citi è uno strumento che usiamo da tempo immemorabile, ora soppiantato da un data base dove i ricercatori archiviano i loro lavori, dai quali poi derivano brevetti e pubblicazioni scientifiche e poi (si spera!!) prodotti per la vendita.
Su queste registrazioni siamo intransigenti, nel senso che sono il patrimonio aziendale, ma poi come raccordarle con la norma diventa difficile, nel senso che diventa difficile decidere il momento che sancisce il passaggio alla fase di maggiore disciplina documentale ( riesami, validazioni ecc ) .
Mi piace, e ti ringrazio perl'idea, la procedurizzazione dei quaderni di laboratorio, non ci avevamo mai pensato essendo i ricercatori sempre schivi da schemi ( e meno male)
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[dario]

grande cenerino! Mi fa piacere che conosci bene la "razza" dei ricercatori, che come dici, non sono i più ligi agli standard e schemi, per fortuna.
Ma un poco di regoline le devono avere, altrimenti si perdono davvero.
Secondo me trovare alcuni criteri (ma tienili con ampia flessibilità - so che è difficile) per far iniziare, magari a step, a documentare in modo "isoniano" lo sviluppo del prodotto è possibile.
Per esempio, se avete (io l'ho praticato per un po' dove ero in una piccola azienda che faceva tutto dalla ricerca alla produzione, assemblaggio, test, messa in servizio , assistenza fino al servizio dopo vendita ed alla messa fuori circolazione) un team di valutazione del prodotto della ricerca (un team fatto da marketing, ricerca, sviluppo, produzione, qualità e finance) che decide che un'idea è matura e va indistrializzata sei a cavallo. Il loro protocollo di "idea evaluation" che ti dice si / no cioé se l'idea va sviluppata competitvamente o se va mantenuta a livello di ricerca o se va congelata o meglio forse ibernata, fissi lì il punto del non ritorno. dal momento in cui la benedizione è data, in avanti, gli sviluppatori (che dovrebbero essere non gli stessi ricercatori) faranno il compitino come si deve, documentando a dovere.
ciao
dario

[cenerino]

che dire dopo il chiarissimo messaggio di Dario... GRAZIE davvero.
abbiamo una cosa del genere come da te suggerita ,chiamata Technology Panel composto da Amm Deleg, dir Ricerca, Dir Commerciale ecc che sancisce il passaggio da prototipo a pre-serie con la tecnica dello stage and gate.
La nostra "presunzione" o errore di interpretazione della norma, ci ha portato a pretendere di fare rientrare nella stessa anche le azioni di ricerca in un processo con riesami, validazioni ecc..ti lascio immaginare che cosa è successo dopo solo 2 anni di tentata applicazione.
Come tutte lecose che non servono o non portano valore non sono state minimamante seguite.
Adesso cercherò di definire meglio il confine che adessomi è chiaro ( o no?!)

ciao
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