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Bulloneria EN 1090

 
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Autore Messaggio
Bisello
Nuova recluta del forum


Registrato: 12/03/16 10:31
Messaggi: 1

MessaggioInviato: Sab Mar 12, 2016 10:38 am    Oggetto: Bulloneria EN 1090 Rispondi citando

Salve a tutti,

devo realizzare un telaio di supporto di un serbatoio in pressione e certificarlo tramite EN 1090; si tratta di una struttura molto semplice costituita da 3 travi imbullonate tra loro.
A proposito di bulloni, il mio cliente nella distinta del disegno di tale supporto richiede viti in B7 e dadi in 2H, senza specificare nulla sulla normativa di questi materiali.
Controllando nella EN 1090, a quanto ho capito si possono adottare 2 tipologie di bulloni: quelli a serraggio non controllato (in accordo all'EN 15048) e quelli a serraggio controllato (in accordo a EN 14399). Come faccio a sapere quale tipologia devo fornire? Me la deve indicare il cliente? C'è un equivalente per il B7 per la 1090 o posso usare anche quello? Devo fornire la dichiarazione di prestazione?
Grazie.
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Sab Mar 12, 2016 11:58 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao
mi sembra che la via più sicura si a proprio quella di chiedere lumi al Cliente perchè sarà poi lui a dover adoperare la chiave dinamometrica o meno per il serraggio, oppure saranno cavoli di chi monta questa struttura, se non è il tuo cliente ad effettuare detto montaggio.
Comunque è sempre in carico al tuo cliente progettista charire che tipo di bulloni e dadi vuole far montare sulla struttura!
Dico bene Michele?
Però direi di aspettare appunto Miky Marru, dato che qui è lui l'esperto di 1090.
Ciao
Paolo
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QualitiAmo - Alberto
Moderatore


Registrato: 10/11/09 11:26
Messaggi: 4567

MessaggioInviato: Sab Mar 12, 2016 3:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Bisello, benvenuto!
_________________
Alberto - Staff di QualitiAmo

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MikiMarru
Come da manuale


Registrato: 21/11/07 22:34
Messaggi: 1318
Residenza: Brescia

MessaggioInviato: Sab Mar 12, 2016 11:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao,
di scelte in merito alla tipologia di bulloni mi intendo poco (giusto che il diametro nominale delle viti deve essere uguale o superiore a M12); ho meglio presente le modalità su come effettuare i serraggi.
Ad ogni modo le prescrizioni per la bulloneria sono queste:
Bulloneria strutturale non a serraggio controllato

La bulloneria strutturale non a serraggio (Sistema SB) controllato in acciaio al carbonio o in acciaio inossidabile austenitico deve essere conforme alla EN 15048-1. Le classi di bulloni e dadi devono essere specificati secondo EN 898-1 (es. 8.8; 10.9. ecc.).
Deve essere richiesta e fornita la Dichiarazione di Prestazione del prodotto e lo stesso deve essere fornito ed identificato con riferimento alla norma di prodotto.

Bulloneria strutturale a serraggio controllato

La bulloneria strutturale a serraggio controllato include i sistemi:
- HR: conforme a EN 14399-4 (sia in classe 8.8 che 10.9)
- HV: conforme a EN 14399-3 (solo in classe 10.9)
- HRC: conforme a EN 14399-10 (solo in classe 10.9)

Devono essere conformi alla EN 14399-1 ed alle pertinenti parti della medesima norma. Se non diversamente specificato non devono essere utilizzati bulloni in acciaio inossidabile per applicazioni soggette a serraggio controllato.
Deve essere richiesta e fornita la Dichiarazione di Prestazione del prodotto e lo stesso deve essere fornito ed identificato con riferimento alla norma di prodotto.

In ogni caso è come dice Paolo, con il metodo 3a (fabbricazione su specifica del cliente) la scelta sul tipo di bulloneria deve essere fatta dal progettista (che progetta secondo gli eurocodici).
_________________
Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.
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Vega
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 30/04/09 17:12
Messaggi: 151
Residenza: Brindisi

MessaggioInviato: Lun Mar 14, 2016 10:27 am    Oggetto: Rispondi citando

Il tipo di bullone dipende dal tipo di giunto che può essere a taglio o ad attrito.
Nel primo caso è il perno del bullone a "lavorare" opponendosi alla sollecitazione che farebbe scivolare le due piastre forate del giunto, se non ci fosse il bullone. Sui giunti a taglio non è necessario procedere al serraggio controllato, anzi non si deve serrare troppo per non sovraccaricare il bullone con tensioni inutili. Il serraggio deve essere eseguito con la chiave giusta e senza prolunghe, stringendo fino a quanto ci si riesce con la forza del braccio, successivamente è opportuno ripassare tutti i bulloni per verificare che qualcuno non si sia mollato a causa della deformazione delle piastre.
Nel secondo caso a "lavorare" è l'attrito tra le piastre di accoppiamento, per cui è necessario:
1) lavorare le facce di contatto in modo da garantire il perfetto accoppiamento e la rugosità superficiale specificata (EN 1090 § 8.4 "The contact surfaces shall be prepared to produce the required slip factor which shall generally be determined by test as specified in Annex G).
2) serrare i bulloni in modo omogeneo e con la coppia di serraggio prevista.
In conclusione: per scegliere il bullone occorre capire se il giunto è a taglio (95% dei casi) o ad attrito, in genere è possibile intuirlo dalle prescrizioni (o mancanza di esse) circa la lavorazione delle facce di contatto, ma è sempre bene chiedere al cliente.
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Lun Mar 14, 2016 10:46 am    Oggetto: Rispondi citando

Che bello tornare sulle teorie dei sistemi di serraggio :-)

Poi la vita pratica ti forgia (vero Paolo?) e scopri che oltre alle norme devi sempre considerare mille cose:
- la dinamica (vibra? accellerazioni e decelerazioni? armoniche? risonsnaze?...)
- l'ambiente (aggressivo? temperature alte o basse? radiazioni ionizzanti?)
- il tempo (invecchiamento, ...)
- i montatori e manutentori... che sanno fare magie ma anche megacaxate...

Si Si Si chiedere al progettista, facendogli capire che le poche cose messe sopra le palleggi e ricordando che alla base della stima dei rischi c'è sempre lui: Murphy ! annuisce1
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