Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[bagaroz]

Scrivo questo post sia per sfogo sia per discutere dell'argomento.
Premessa:
Azienda metalmeccanica di 70-80 dipendenti. Neolaureato a Febbraio 2011 vengo assunto in Ufficio Tecnico, occupandomi di supporto alla produzione. A fine 2012 il mio responsabile si dimette senza preavviso, io mi prendo carico di parte delle sue attività aiutato dal direttore di produzione (che non è operativo) e inseriamo un ragazzo della produzione in ufficio per sgravarmi un po'. A dicembre 2014 il direttore va in pensione e viene assunto un responsabile di produzione mentre io prendo in carico la parte di tecnologie (Ufficio tecnico, R&D, tecnologie di produzione e collaudo).
Il 2015 è stato un anno difficile con la parte commerciale che si lamenta di ricevere supporto inadeguato, la direzione che vede le attività di R&D poco efficaci. Il tutto in un periodo in cui le vendite sono buone ma sotto le aspettative, ragion per cui la direzione commerciale viene divisa da quella tecnica e di produzione.
Devo ammettere che già qui non mi sentivo del tutto pronto a fare l'attività assegnatami, non avendone nè l'esperienza nè a mio avviso le competenze necessarie.
Arrivando al dunque, per il 2016 mi viene chiesto di "estraniarmi" dall'operatività (offerte, disegni, chiamate dei clienti) per dedicarmi di più ad attività di sviluppo tecnico, R&D, supporto alle nascenti strutture estere.
Questa opportunità da un lato mi stimola ma onestamente ho paura. Paura di non essere pronto, paura di essere un vaso di coccio di Manzoniana memoria, paura di incidere negativamente sullo sviluppo dell'azienda.
Il dover confrontarmi "alla pari" con persone molto più grandi ed esperte di me mi mette un po' di ansia, così come mi mette ansia dover inserire un neolaureato da formare per aiutarmi ad alleggerirmi (cosa gli insegno se io stesso non mi sento formato??)

Voi come reagite in casi del genere??
A me "scoccia" non dichiarami all'altezza ma mi preoccupa non poco il dover prendere certi tipi di decisioni per le quali sento di non avere basi ma di "azzardare" risposte più in base all'istinto ed "alla meno peggio".

[sly_1982]

Ciao Bagaroz!
Ho letto la tua vicenda e ricalca molto quanto è capitato, più volte, a me, nel mio ambito lavorativo. Più volte sono stato buttato allo sbaraglio, senza formazione, senza supporto, senza interesse da parte della Direzione se non nel criticare.
Io credo che non te ne devi preoccupare, perchè farai bene. L'esperienza arriva sempre dopo, e mai prima. Cerca sempre di vedere come girano le cose prima di prendere decisioni di getto. Nessuno vorrebbe che ilproprio medico desse subito la cura senza ascoltare il paziente, i sintomi, etc... Ti pare?
Altra cosa: ricordi quella storiella del dipendente di una compagnia di Software che aveva sbagliato tutto (creando un danno per milioni di dollari alla compagnia) e voleva licenziarsi? Il suo direttore rifiutò le dimissioni spiegandogli che l'azienda ha investito quei milioni nella sua formazione. Ecco, tu vedila così!

Per quanto riguarda la persona che ti hanno affiancato, sii franco con lui/lei. Nessuno ama avere un "superman" come responsabile. Anzi! Io credo che sia apprezzato di più l'uomo che sa riconoscere i propri errori e i propri limiti, e che cerchi di imparare da questi senza scaricarli sugli altri.

Buona giornata e in bocca al lupo Bagaroz!
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"La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden

[QualitiAmo - Stefania]

Adesso sono di corsa e non riesco a dirmti la mia ma ci aggiorniamo più tardi, ok?
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[Guerra]

[#34]

Tutte le nuove sfide portano dei dubbi su quella che potrà essere la nostra preparazione e di conseguenza la nostra "prestazione", sia in ambito lavorativo ma anche, per dirne una, in ambito sportivo.
E' mia convinzione, almeno che uno non sia del tutto e palesemente inadeguato per l'attività che andrà svolgere, che le nuove sfide vadano raccolte con positività ed entusiasmo.
La sensazione che sia ha quando ci si accorge che si sta costruendo qualcosa di grande (per noi) passetto dopo passetto, a volte avanzando di due e talvolta retrocedendo di uno, è bellissima ed è autentica benzina per il nostro motore.
Chiaro che ci devono essere alcune premesse, la fiducia di chi ci affida il compito, una meta ben definita, degli opportuni strumenti.....se ci sono queste cose io partirei....
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In Lak'Ech !

[QualitiAmo - Stefania]

Eccomi...

I colleghi ti hanno già dato un sacco di consigli utili. Io mi limito a dirti che ci sono due modi per imparare:

1) quello classico: impari la teoria, fai esperienza nella pratica un passo alla volta e poi sei pronto a volare
2) quello brutale: ti buttano in piscina e ti costringono a imparare a nuotare per non affogare

Io preferisco il primo metodo, molti altri il secondo e nessuno dei due è "giusto" perché dipende dal carattere di ognuno di noi e dalla nostra predisposizione all'apprendimento.

In ogni caso, se la tua Direzione ha la testa sopra il collo (questo puoi saperlo solamente tu) non ti manda allo sbaraglio ma sa cosa sei in grado di fare e ti mette nelle condizioni migliori per applicare il "learning by doing" (imparare facendo).
Evidentemente, sempre se lassù c'è vita, si fida di te, sa cosa puoi fare e dove puoi arrivare e ha deciso di assumersi l'onere anche degli errori che inevitabilmente farai.

Niente e nessuno ti metteranno al riparo dagli sbagli. Certo, c'è sbaglio e sbaglio ma, se farai come ti hanno suggerito gli amici qui sopra, dovresti bere un po' d'acqua ma poi riuscire a galleggiare facilmente fino a diventare un nuotatore provetto.

Insomma, io non direi no alla proposta e coglierei al volo l'opportunità mantenendo - però - l'umiltà necessaria per imparare da tutti.
Si tratta di uscire dalla tua comfort zone ma bisogna sempre farlo per crescere, anche quando fa paura.

Sono certa che tutto questo te lo sei guadagnato bagaroz. Goditelo!

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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[#34]

Ben detto Stefy !!
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In Lak'Ech !

[Quality]

Eccomi qui, Bagaroz, solo per associarmi banalmente a tutto quello che ti hanno detto gli altri qui prima di me, nessuno escluso.

Posso dirti che l'ansia non ti passerà mai ma imparerai (abbastanza) a gestirla.

Perchè appena sarai "esperto" di una data parte di processo o mansione ti verrà chiesto di occuparti di un'altra attività, più complicata e dove ti sentirai meno pronto... e di nuovo ciao alla comfort zone...

Fa parte del gioco Bagaroz ma se l'hanno proposto a te è perchè hai il talento.

Buon tutto.
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Se lo puoi sognare, lo puoi fare.

[#34]

Ho'Oponopono
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In Lak'Ech !

[MikiMarru]

In bocca al lupo!
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Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.

[Paoloruffatti]

Ti mando queste tre paginette per dirti oltre a tutto cio che ti viene detto dai colleghi e Moderatrice, in particolare, che sei ovviamente in mano ad un imprenditore che può avere un sacco di cosette che non vanno
Dirai che sono un sacco di ovvietà (o lo diranno i colleghi) , ma credimi che darci una letta non guasta affatto.

Le tante regole che un “buon” imprenditore segue sempre!
(è inutile dire loro quello che dovrebbero invece fare,
…perché non lo faranno MAI,
…salvo qualche mosca bianca)

Premesso che: La mia azienda è organizzata benissimo: che nessuno, specie il consulente di turno, si azzardi mai a dirmi che è tutto sbagliato e tutto da rifare!

Personale:
1) Non chiarire mai i ruoli e le mansioni di nessuno dei miei dipendenti (tanto meno mettere per iscritto qualsiasi cosa sull’argomento: me lo ha detto il commercialista e lo studio che mi fa le paghe , altrimenti avrò solo rogne a non finire; ….. mentre così avrò sempre la libertà di far cambiare lavoro a chicchessia in ogni momento.
2) Guai ad assumere qualcuno per sostituire uno che se ne va o che va in pensione, con almeno una settimana di sovrapposizione (di un mese non partliamo nemmeno: sono soldi buttati al vento) in modo da passarsi le consegne: è bene che non si vedano nemmeno altrimenti si possono passare le cose spiacevoli che poi mi tocca gestire…col poco tempo che ho IO!
3) Guai promuovere qualsiasi iniziativa per il miglioramento di prodotto o di processi produttivi con la partecipazion edi tutti (la progettazione è fatta bene e non si tocca!)…tanto la gente non è in grado di dare idee sensate ….come mio padre/nonno ha impostato il prodotto e le cose di organizzazione che si sono da sempre dimostrate buone e vincenti: guai a toccare o far toccare qualcosa
4) Mi fido solo di quei quattro che ho messo a capo degli uffici e reparti: gli altri sono manovalanza, disaffezionata alla mia azienda e incapace di qualsiasi buona idea nuova; sono da sbattere fuori alla prima che mi fanno. Non parliamo nemmeno di aumenti di stipendio …con la crisi che c’è oggi che mi ringrazino se non chiudo tutto e me ne vado alla Seychelles.

Organizzazione:
5) Mi sono tirato su quei quattro in modo esemplare: sono capaci di organizzare loro il loro lavoro e quello degli altri, in modo che io posso anche mancare (per la impredibile settimana bianca e per le altre feste comandate…. o semplicemente per portare a lavare la mia Cayenne sempre lustra e fiammante))
6) Quante balle mi tocca sentire sull’organizzazione per processi, mentre la mia organizzazione per funzioni va che è un violino….basta che si mettano d’accordo i quattro di cui sopra ed il gioco è fatto.
….certo l’unione industriali, di cui mi fido ciecamente(!), mi ha proposto di recuperare efficienza, con un bel corso sui tempi e metodi per la manovalanza pigra [metodi per aumentare la velocità del loro lavorare e per ridurre le maledette pause caffè] e per fare dei corsi americani (un po’ costosi) sulla “lean production” per gli impiegati.
Penso che ci iscriverò qualcuno dei miei: vediamo se mi portano a casa qualche idea buona, con quel che costano questi corsi!
7) Io a quei corsi …figurarsi!
8) Un fessacchiotto mi ha detto che anche io dovrei partecipare a dei progetti di rinnovamento della mia organizzazione e della mia struttura…”stantie”…dice lui.
Il poveretto non sa che cosa faccio io per l’azienda, quante corse faccio io al giorno in Banca, all’Unione, in giro per i ll mondo a recuperare crediti, ecc ecc. Si!... Costui dice che potrei dedicare il mio tempo a cose più importanti, ma non so quali…non l’ho neanche lasciato finire…, poveretto!, lui non sa nemmeno di che cosa parli! … ed io non ho nemmeno il tempo di andare a fare la pipì e spesso me la porto a casa alla sera!
Quello li dice che il mio “capitale umano” va gestito in modo diverso……

Commerciale:
9) Ho sentito da altri colleghi a quell’incontro presso l’Unione che per avere sempre il polso dell’azienda, dovrei chiedere al dirigente del commerciale di darmi con una certa frequenza l’andamento di alcuni “indicatori”, per capire come va il mercato.
A parte che questo Dirigente, caro!, mi sta sui cosiddetti, perché mi sembra proprio un Padreterno, mi pare però che porti a casa un sacco di lavoro, specie da quei 4 Clienti che conosciamo tutti e che da soli ci fanno il 30-40% del fatturato, ….. a volte mi chiedo se quel Dirigente ci porta davvero lui il lavoro da quei 4 clienti. Vorrei vedere se non sono le telefonate delle ragazze del commerciale che fanno il lavoro per lui! ….ma non c’è modo di capirlo….
10) I nostri venditori, sono davvero efficienti? Le zone scoperte d’Italia sono davvero sterili …e l’estero lo abbiamo mai esplorato o ci fidiamo di quei due-tre rivenditori che devono presidiare un intero paese come la Francia o la Germania e/o gli USA?....certo mi sono mosso io per andare in fiera a Dusseldorf ed ho portato a casa ordini per tot mil di €…, ……ma ci dovevo andare io?. Forse quando si parlava di indicatori c’era qualcuno in quelle ditte che erano li che avevano dei numeri su cui misurare l’efficienza di ogni venditore/area/linea di prodotti?
11) A proposito cominciamo a mettere in dicussione certi prodotti che non “tirano” più? (come ci dicono gli ordini in calo pauroso) … e come facciamo a discuterli, con che numeri in mano? …e chi li sa discutere con me … o mi viene a dire il perchè o almeno le dimensioni del fenomeno?

Ufficio Tecnico:
12) Sono bravi!...però l’altro giorno sono venuti a dirmi che la Produzione gli chiede di fare un sacco di modifiche ai prodotti “così i nostri operai lavorerebbero megli e molto meno”
13) Ho appena creato una funzione R&D, come ci hanno consigliato quelli dell’Unione e ci ho messo a capo quel ragazzo della qualità che era li a far niente ,…ma non ci ho ricavato nulla: gli lascio ancora qualche mese, …poi lo metto in manutenzione dove c’è Giovanni che va in pensione a Marzo! Certo che è un posto che mi costa soltanto e non produce, ma spero che mi metta e mantenga in linea quei catorci di macchine che sono sempre rotte…non capisco….! . Poi è un pezzo che i manutentori sono dei bravi meccanici, ma non capiscono niente di parte elettrica ed elettronica -… dovrò occupearmi sempre io anche di questo problema: ho paura che dovrò assumere qualche ragazzo nuovo…..!
14) Saranno anche bravi, ma mi hanno detto che le distinte base non sono ancora riusciti a metterle tutte dentro a quel dannato di computer e che loro perdono troppo tempo a star dietro a tutte le modifiche che devono fare ai prodotti che gli chiede il Commerciale per tanti Clienti che gliele chiedono continuamente. Bisognerà che vada a vedere io per dare loro qualche dritta
15) Non capisco perché loro debbano sempre metterci due-tre settimane a dare alla produzione i disegni con alcune modifiche chieste dal Cliente: capisco che per finire bene tutti i disegni ci voglia il suo tempo, ma così mi sembra una esagerazione …e guai se vai a sollecitarli …ieri ho visto il capo officina XY che era andato a “rubare”un disegno non ancora finito per dare da lavorare ad una squadra di operai che stava li a girarsi i pollici perché non aveva niente da fare…mah!
16) Quando andrà in pensione il capo ufficio magari ci sposto sempre quel ragazzo della qualità (in Manutenzione ci metterò qualcun altro di nuovo) che poi sa un sacco di cose sull’organizzazione e magari si trova lui un modo per accorciare i tempi di progettazione…..che cominciano ad essere insostenibilmente lunghi …ma d’altra parte il capo dice che la programmazione può andar bene per tutti, ma DOPO che loro hanno finito la progettazione (fin all’ultimo chiodo). Per progettare, diceva anche mio nonno, ci vuole il tempo che ci vuole!

Programmazione:
17) Non capisco però che bisogno c’è di dare dei tempi di consegna di 4-6 settimane, quandoi mi dicono che il totale del tempo-ciclo di fabbricazione/montaggio non supera l’ ora e mezza! [o c’è qualcuno che sbaglia o non capisco!]
18) Non capisco neanche perché la programmazione (il Cireneo senza nerbo che ho messo io in quel posto) non possa mettere il naso dentro all’Ufficio Tecnico per dire loro che sono passate tre settimane delle sei promesse al Cliente, ma che l’ufficio acqusiti non ha gli elementi per acquistare il materiale.
…… e la Produzione aspetta….senza sapere che per lavorare ha bisogno di uno stampo che l’Ufficio acquisti dovrà comperare allegando i disegni che l’UT (sezione tempi e metodi) deve ancora fare e che sarà in grado di fare quando l’UT progettazione avrà deciso come è fatto il pezzo modificato……
19) Programmare non serve (è un uomo in più da pagare che è il mio doppione), basta che il commerciale dia come consegna il tempo massimo “standard” (sei settimane): di più non sappiamo fare , ma i nostri Clienti sanno aspettare anche ben oltre le sei settimane!
20) Programmare è inutile…tanto basta che una delle mie funzioni commetta un qualche piccolo errore che i tempi si allungano anche del doppio, quindi è inutie promettere sei settimane se poi diventano 10-12… tanto il Cliente sa che possono nascere problemi e lui è abituato ormai a ordinarci con tanto anticipo… a lui i nostri prodotti non servono mai con urgenza (mette in magazzino e gli basta così!] ….fin che non trova la concorrenza che gli fornisce a due settimane!.

Produzione:
21) Il capo Produzione mi ha insegnato lui a lavorare: ha un occhio di previsione che gli permette di sopperire a tutte le manchvolezze degli altri capi reparto/funzione …..senza di lui non ce la farei ….devo pensare qualcosa perché mi ha detto che tra due anni va in pensione, anche se mi ha promesso che collaborerà da esterno. Meno male! …dovrei pensare ad affiancarlo ma attorno a lui c’è il deserto!..... dice che ha un figlio che sta studiando…. Talis pater talis filius!.... Certo ha un corredo di conoscenze tecnologiche e gestionali che non è riuscito/o ha potuto trasmettere a nessuno. Lui è il solo che ho qui dentro che sa mettere d’accordo i vari capi ufficio/funzione che litigano tutto il giorno e riesce a far andare avanti la baracca in modo decente. … e poi mi parlano di “conoscenza condivisa sia gestionale che tecnologica” …lui le ha tutte e due: sarà un dramma sostituirlo!
22) Non insegnare a nessuno e trasmettere queste conoscenze: è giusto!, se le insegnasse a qualcuno dei ragazzotti che ho qui dentro, questi scapperebbero dopo due minuti che hanno imparato tutto per andare dalla concorrenza per spiattellargli tutti i “nostri segreti”
23) Non permettere a nessuno di invadere i suoi spazi: con il suo carisma deve mettere d’accordo tutti che faranno tutto secondo quanto avrà concordato e programmato con me (in pratica tutto quello che decide lui va benissimo a me!...ah se non avessi lui!)
24) Lui sa ottenere da tutti ciò che vuole e gli serve: decide lui con il Giovanni della Manutanzione quale macchina aggiustare per prima, ad esempio e tutti fanno quel che dice lui [in pratica è il mio doppione, che potrebbe prendere in mano l’azienda, senza problemi!]

Ufficio Acquisti:
26) Oggi si può acquistare tutto a qualsiasi prezzo…con la fame di lavoro che c’è in giro!: ho fatto bene sostituire il vecchi capo ufficio con un giovane di belle speranze appena assunto che si dimostra sicuro di farmi risparmiare almeno un centone sui 4 milioni di acquistato ….mi sembra determinato! …lasciamolo fare!
27) Speriamo che sappia coordinarsi con l’UT per gli acquisti!, l’altro giorno un fornitore storico mi chiama al telefono e mi dice che aveva un disegno in rev. “b” del pezzo che costruisce per noi, quando per caso l’UT mi fa vedere che lui ragiona già sull rev. “f” avendo già spostato 12 dei 24 fori filettati.
Sono andato in produzione a vedere ed il capo Produzione mi dice che loro si sono attrezzati ormai a rifare tutti i 12 fori e filettarli con apposito trapano a mano perché “l’UT è cosi indietro col lavoro che non ha tempo di far rivedere i disegni a tutti”…..

Inoltre gli altri 12 fori filettati non spostati erano pieni di vernice che il fornitore dava al pezzo, tanto da doverli ripassare con un maschio perché l’Ufficio Acquisti non pagava la protezione dei fori con dei cavicchioli di legno che costavano 0,01€ ciascuno …ma era un attimo ripassarli in produzione!! [NB: il tempo di montaggio della macchina finita con questi “attimi” in più era passato dalle 3,5 ore previste a ciclo alle quasi sette]…ma la macchina veniva consegnata a tempo (le famose 6 settimane!), grazie al “prezioso” lavoro di coordinamento fatto dal Capo Produzione!!

Concludendo: se credi in te stesso saprai superare questi momenti di "insensata" timidezza: sappi che dall'altra parte potrai trovare mille cose simili.

Ovviamente quanto sopra è costituito da una summa di castronerie commesse non da un solo imprenditore: potrei continuare con tante asserzioni come quelle che ti riporto e sentite o viste dire e fare con le mie orecchie ed i miei occhi in tanti anni di consulenza.

Ti prego solo di credere che non ho esagerato affatto se non per difetto!

Ciao
Paolo
...... e tanti cari auguri

PS : mi accodo a quanto detto alla fine da Miky Marru

[bagaroz]

Grazie a tutti per i consigli e gli esempi.
La nuova mansione la accetto di sicuro, cercando di tenere a mente quanto da voi scritto.

[sly_1982]

Grande Paolo! I tuoi esempi raffigurano l'immagine dell'Azienda in cui lavoro! ...ma... ce ne sarebbero molti altri da aggiungere! Eh, ma noi qui siamo all'avanguardia nel negativo!
Ma penso che anche tu, con la tua esperienza, hai trattato argomenti di fantascienza!
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"La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden