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Analisi di rischio

 
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Autore Messaggio
Hanuman
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Registrato: 27/08/15 15:27
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MessaggioInviato: Ven Nov 20, 2015 10:02 am    Oggetto: Analisi di rischio Rispondi citando

Con la iso 9001:2015 si devono eseguire analisi di rischio per tutti i processi.
Voi dove integrate nella documentazione del SQ queste analisi?
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Daniela
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Ven Nov 20, 2015 2:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vedo con piacere che ti stai impegnando molto nel tuo lavoro. Nella risposta di cui all'argomento precedente c'è la soluzione anche a questo tuo quesito
ciao
Paolo
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Ven Nov 20, 2015 3:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

La discussione alla quale si riferisce Paolo è questa.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Hanuman
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Registrato: 27/08/15 15:27
Messaggi: 44

MessaggioInviato: Ven Nov 20, 2015 5:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Si, avevo capito a quale si riferisce Smile
Ho deciso di aggiungere un'istruzione su come eseguire le analisi di rischio sotto la procedura della gestione AP e Risk Management e forse un modulo che verrà compilato per ogni analisi che poi le archivio insieme.

Grazie.
_________________
Daniela
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26587

MessaggioInviato: Ven Nov 20, 2015 5:39 pm    Oggetto: Rispondi citando

Hanuman ha scritto:
Si, avevo capito a quale si riferisce Smile


Ho messo il link per chi leggerà in futuro, così si capisce meglio. Ciao! Smile
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Sab Nov 21, 2015 10:54 am    Oggetto: Rispondi citando

Daniela, mi sa che sei fuori strada!
Ci stai proponendo di fare di nuovo carta inutile e costosa!
guarda che se tu fai la "dichiarazione" (una tantum) (...è quella che sostituisce in tutto e per tutto il manuale!).... basta e avanza!.

E' ovvio che tu debba partire da una analisi dettagliata dei tuoi processi [NB: processi di attraversamento di un ordine cliente e che va ad interessare diverse funzioni e NON quelli che ci sono dentro nelle diverse "funzioni" [quelli non sono processi, bensì pezzetti di processo o gruppo di attività!].
Una volta fatto questo "mapping" fai (non te!, ma l'imprenditore!!) l'analsi del rischio e ci mette le mani per mitigarlo o eliminarlo totalmente.

Ad esempio se in una di quelle fasi dentro ad una funzione [sono convintissimo che il tuo capo sia restìo a disfare le funzioni attuali e a mettere al posto dei capetti il "responsabile di processo" e mettere la funzione di guida che è la programmazione centrale, unica a decidere su tutti i silo o funzioni!] c'è la mancanza evidente di una macchina (che non ha la capabilty di fare quello che sta facendo) o semplicemente di un punto di controllo mancante, ragion per cui quella attività è un colabrodo attraverso il quale passa il mondo di prodotti NC, LUI decide di mitigare questo punto critico con una appropriata azione (acquistare una macchina più precisa o instaurare una attività di controllo che andrà a cambiare il mapping che avevate fatto all'inizio. .... E MORTA LA'... non ci pensate più!!

Capisci che se lui non fa nulla perchè... non ci sono soldi o perchè è testone lui, tu con il tuo metodo finisci che fai un pacco di carta inutile ogni volta che quel rischio si materializza... magari ad ogni ordine del cliente che passa per di là.
...e per carità non scrivere procedure inutili!
Se non lo hai capito guarda che le procedure, precedenti al 2015, sono morte (nonostante i brontosauri che hanno fatto modificare la norma perchè loro con le procedure del SGQ ci stavano bene, anzi ci sguazzavano!) ...ovviamente non tutte sono morte : la norma ha preso tutte quelle "di supporto" e ci ha fatto un capitolo in più, il 7-support-, appunto. queste, opportunamente modificate, vanno tenute!, mentre per tutti gli altri capitoli NON bisogna scrivere se non le Istruzioni Operative per le fasi del processo di attraversamento che le richiedono.

Perciò si tratta di analizzare col TUO capo, quali sono i punti carenti in cui introdurre queste IO relative a ciascun processo (la parte di informazione documentata di ingresso alle singole attività), come input della singola fase del processo stesso ...se necessarie: se, cioè, è un'attività che ormai tutti fanno ad occhi chiusi, la norma ti fa capire che non è necessario scrivere nulla!

Leggiti bene, a questo proposito il capitolo 7-Support al paragrafo 7.5- documented information- ... e/o il mio terzo e-book che parla proprio della rivoluzione copernicana del pensiero ricorrente che SEPARA il SGQ dal sistema organizzativo "interno nostro" come dicono quelli che del SGQ non hanno capito una mazza!;
parla cioè di questa "informazione documentata" che tutti saltano bellamente di leggere perchè, dicono, che è il vecchio 4.2 resuscitato ....ed invece è il punto che fa capire che il CT/176 della ISO voleva fare sul serio... (ostacolato ovviamente in maniera insensata e a pelle di leopado da questi brontosauri restauratori)

Mi sono spiegato?

ciao, Daniela, e buon lavoro
Paolo
PS: rileggendo mi viene in mente che "l'analisi dei punti critici di controllo" (CCP), che i ragazzi che lavorano nell'alimentare conoscono bene, è un esempio lampante di come la norma vorrebbe che gli imprenditori facessero anche in altri settori ...ma capisci bene che è una attività che si fa UNA VOLTA SOLO.... lo so che ci sono i puristi della 31000 che ci si sono buttati a pesce e vorrebbero che gli imprenditori diventasserto tutti degli esperti di analisi statistica dei dati, ma non è questo che chiede la norma!
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Hanuman
Apprendista forumista


Registrato: 27/08/15 15:27
Messaggi: 44

MessaggioInviato: Lun Nov 23, 2015 12:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Paolo e grazie per il tuo input.
L'ente che viene a farmi l'audit di certificazione mi ha detto cosi: devi avere analisi di rischio per "tutte le parti interessate, includi il contesto di mercato, competitor, clienti, dipendenti, processi di supporto e di produzione"
Sono state le sue parole.... Daniela fai attenzione che devi definire bene gli obbiettivi per tutti i processi e fare analisi di rischio alle parti interessate.
Mad
Poi mi ha proposto ovviamente di mandarmi un collega consulente per darmi una mano... Rolling Eyes
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Daniela
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MikiMarru
Come da manuale


Registrato: 21/11/07 22:34
Messaggi: 1315
Residenza: Brescia

MessaggioInviato: Lun Nov 23, 2015 1:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

Hanuman ha scritto:

Poi mi ha proposto ovviamente di mandarmi un collega consulente per darmi una mano... Rolling Eyes


... che poi gli passa la busta
_________________
Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26587

MessaggioInviato: Lun Nov 23, 2015 5:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

Hanuman ha scritto:
Poi mi ha proposto ovviamente di mandarmi un collega consulente per darmi una mano... Rolling Eyes


Non ci posso credere.
Ma in maniera così spudorata? Davvero?
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Lun Nov 23, 2015 11:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Guarda che la faccia tosta non ha limiti ...e qui parliamo di piccolo cabotaggio......, figurati nelle alte sfere... e se uno non ci stà o lo fanno fuori o deve sparire...come ho fatto io (ho cambiato mestiere)... a causa di uno che mi ha dato apertamente del cogl.... parlando per telefono col mio DG [la sera prima avevo rifiutato un controvalore pari a due appartamenti] e che ormai è morto (mi ricorda la livella di Totò) e quindi non fa più paura a nessuno!
ciao
Paolo
Per Daniela: certo nella "dichiarazione" devi far vedere che hai affrontato tutti i rischi a cui l'imprenditore si espone, ma non è detto che devi per forza fare l'analisi dei rischi sempre: la devi ripetere se fai delle scelte di modificare qualcosa che faccia variare, che ne so ... un processo od una lavorazione, magari inquinante, in modo significativo e lo scrivi nella "dichiarazione" che io sostengo dover essere modificata spesso, magari in una occasione importante, come il Riesame della Direzione, che mai come ora diventa fondamentale per far vedere la capacià che ha l'imprenditore di affrontare i problemi. NB: affrontare un rischio può voler dire che magari tu non lo vuoi o lo puoi eliminare, ma puoi anche decidere di non farci niente e te ne assumi tutte le conseguenze: anche questa è gestione imprenditoriale aziendale [guarda ad esempio quei pirati che hanno creato (notizia del TG di stassera) la più vasta discarica abusiva d'Italia]; ..... spero che ora vadano in galera...non che vengano decorati sul campo o promossi a politici!
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Hanuman
Apprendista forumista


Registrato: 27/08/15 15:27
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MessaggioInviato: Mar Nov 24, 2015 10:12 am    Oggetto: Rispondi citando

Si, me l'ha detta molto apertamente... ma come che voleva darmi una mano Smile se per caso non riesco da sola Smile anyway...

Io preferisco di fare tutto da sola. Devo ammettere che ho giorni di zero efficienza perché la big picture è troppo complicata con troppi dettagli e non so cosa fare per primo. Quando mi succede rivedo i miei piani e provo a suddividere gli obbiettivi in più obbiettivi più piccoli cosi non mi sento sopraffatta. Ho giorni quando mi sembra che la più semplice cosa e dare le dimissioni Mad e giorni che ho grandi soddisfazioni di aver raggiunto ancora una tappa nella costruzione del SQ. E l'ironia sta nel fatto che il capo non si rende conto di cosa ci vuole, a lui sembra tutto semplice, anzi l'ho sentito dire ad un cliente che qui tutto è già impostato e tutto fila liscio e che la certificazione è solo un qualcosa in più. Bah.....
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Daniela
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