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Steburik Nuova recluta del forum
Registrato: 22/10/14 13:00 Messaggi: 12
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Inviato: Lun Lug 06, 2015 11:33 am Oggetto: Presentazione PPAP |
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ciao a tutti ho un dubbio, nel caso di cambio fornitore di materia prima è necessario ricampionare e ripresentare PPAP al cliente?
il materiale ovviamente non cambia acciaio per acciaio oppure nylon per nylon... |
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#34 Veg-Quality
Registrato: 20/12/11 16:09 Messaggi: 4064 Residenza: Sotto al Monte Grappa
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Inviato: Lun Lug 06, 2015 11:48 am Oggetto: Re: Presentazione PPAP |
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Steburik ha scritto: | ciao a tutti ho un dubbio, nel caso di cambio fornitore di materia prima è necessario ricampionare e ripresentare PPAP al cliente?
il materiale ovviamente non cambia acciaio per acciaio oppure nylon per nylon... |
Teoricamente ho paura di sì, a noi capitò con un cambio fornitore di trattamento, entrambi ci fornivano il certificato ovviamente, ma dovemmo rifare tutto... _________________ In Lak'Ech !
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Slender Man M.A.S.P.
Registrato: 20/04/12 14:28 Messaggi: 3222
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Inviato: Lun Lug 06, 2015 11:49 am Oggetto: Re: Presentazione PPAP |
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Steburik ha scritto: | ciao a tutti ho un dubbio, nel caso di cambio fornitore di materia prima è necessario ricampionare e ripresentare PPAP al cliente?
il materiale ovviamente non cambia acciaio per acciaio oppure nylon per nylon... |
Ti rispondo con un'altra domanda: il cliente lo sa?
Perche' io da cliente mi aspetto di saperlo. E di ricevere un PPAP per tracciare la modifica. Poi mi sta bene un livello 2, qualcosa di semplificato. Ma per me è impensabile non sapere che tu cambi materia prima, e non sapere da quando questa entra nel mio magazzino, e non identificare l'imballo del primo inviio in modo che sia tracciabile a vista, e non attivare le MIE procedure di controllo esteso che magari son richieste dalle mie procedure, e da quelle del mio cliente, perche' a quel punto anch'io dovrei aggiornare il mio PPAP.
Quindi caso 1: hai avvisato il cliente, e a quel punto la decisione dipende da cosa lui ti richiede.
Caso 2: hai deciso di non dire nulla al cliente, e quindi per me sei uno che ha deciso di rapinare una banca e si preoccupa del galateo, se dire "permesso" quando entra o no... _________________ "It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
"Manly hearts to guard the fair" (Job Description) |
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Steburik Nuova recluta del forum
Registrato: 22/10/14 13:00 Messaggi: 12
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Inviato: Lun Lug 06, 2015 11:59 am Oggetto: Re: Presentazione PPAP |
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Slender Man ha scritto: | Steburik ha scritto: | ciao a tutti ho un dubbio, nel caso di cambio fornitore di materia prima è necessario ricampionare e ripresentare PPAP al cliente?
il materiale ovviamente non cambia acciaio per acciaio oppure nylon per nylon... |
Ti rispondo con un'altra domanda: il cliente lo sa?
Perche' io da cliente mi aspetto di saperlo. E di ricevere un PPAP per tracciare la modifica. Poi mi sta bene un livello 2, qualcosa di semplificato. Ma per me è impensabile non sapere che tu cambi materia prima, e non sapere da quando questa entra nel mio magazzino, e non identificare l'imballo del primo inviio in modo che sia tracciabile a vista, e non attivare le MIE procedure di controllo esteso che magari son richieste dalle mie procedure, e da quelle del mio cliente, perche' a quel punto anch'io dovrei aggiornare il mio PPAP.
Quindi caso 1: hai avvisato il cliente, e a quel punto la decisione dipende da cosa lui ti richiede.
Caso 2: hai deciso di non dire nulla al cliente, e quindi per me sei uno che ha deciso di rapinare una banca e si preoccupa del galateo, se dire "permesso" quando entra o no... |
come specificato cambio fornitore di materia prima, mantenendo la stessa materia prima come se passassi da Dupont a Basf ad esempio per un Nylon e il cliente mi impone la materia, non il fornitore.
ovviamente se cambiassi materia prima il dubbio di nuovo PPAP non si porrebbe nemmeno. |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Lun Lug 06, 2015 3:11 pm Oggetto: |
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io direi che dipende:
normalmente sono cose che si esplicitano al momento della revisione e firma del quality agreement
ammesso che sfortunatamente non sia stato fatto (e qui è complice anche il cliente che "evita" di discutere il problema) ci sono molti fattori:
1) il cliente impiega mesi a rispondere e nel frattempo tu ti devi tenere una scorta di materiale nuovo a magazzino in attesa della sua decisione.
2) il cliente vorrà avere subito uno sconto
3) le prestazioni del prodotto che vendi dipendono poco dal fornitore della materia prima (nel caso del nylon ci sono pure i miscelatori etc)
4) il prodotto utilizza il 100% delle prestazioni della materia prima (esempio tenuta delle guarnizioni a bassa temperatura)
5) il rapporto con il cliente è unidirezionale
6) sei l'unico fornitore
a seconda di quali fattori sono in gioco si va dalla modifica senza avviso all'avviso per posta elettronica sulle intenzioni al PPAP _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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Slender Man M.A.S.P.
Registrato: 20/04/12 14:28 Messaggi: 3222
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Inviato: Lun Lug 06, 2015 4:06 pm Oggetto: |
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2p71828 ha scritto: |
3) le prestazioni del prodotto che vendi dipendono poco dal fornitore della materia prima (nel caso del nylon ci sono pure i miscelatori etc) |
se le prestazioni dipendono "poco", vuol dire che dipendono... e quindi qui per me ci saranno dei requisiti funzionali a disegno che vanno evidentemente coperti da nuovo PPAP
Per stare nell'esempio plastiche, caso concreto:
un componente in PA6.6 fornito a GM richiede un PPAP con un numero di omologazione staccato dai laboratori Opel in Germania (in collaborazione con BASF). Questo numero cambia non solo se passo da PA6.6 a PA6, ma anche se cambio il fornitore di PA6.6. La fornitura è coperta da un PPAP che riporta un preciso numero di omologazione. Appena si cambia qualcosa il PPAP decade... e va rifatto. _________________ "It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
"Manly hearts to guard the fair" (Job Description) |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Lun Lug 06, 2015 6:00 pm Oggetto: |
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ho pochi ricordi del PA6.6 ma mi sembra che quello che metti nell'estrusore/stampo non sia quello prodotto dalla BASF/Dupont etc tale e quale, bensì una miscela di additivi etc aggiunti alla base PA6.6. Quindi, sempre che la memoria non mi inganni, ha poco senso parlare di PA6.6 BASF.
In passato mi sono trovato a "pontificare" su alcune gomme. In quel caso ove la mescola andava direttamente in stampaggio, per alcune applicazioni specifiche con forti implicazioni sulla sicurezza ho stabilito quali mescole fossero ammesse e quali no (compresa la combinazone tipologia e fornitore materia prima), stabilendo però delle equivalenze basate su prove sperimentali.
Se ora la GM o Opel si sia fatta abbindolare dal un produttore di materia prima imponendo la "dichiarazione di origine controllata" mi sembra una grande cavolata _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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