Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[Paoloruffatti]

Ciao Stefania,
volevo fare alcuni appunti sulla definizione che hai riportato oggi.
Il primo e più grosso: una funzione acquisti centralizzata mi sembra essere fatta nella visione per funzioni e non per processi.

Vedrai infatti che il responsabile tenderà sempre a fare efficienza all'interno della sua funzione, fregandosene altamente se per ridurre i prezzi di acquisto caricherà tutte le altre funzioni di costi che lui ha solo in piccolssima parte ridotto per ottenere gli sconti.
Voglio dire cioè che i danni che fa acquistando (e scaricando la responsabilità di eventuali cose storte sulle spalle dei colleghi a valle) con tutte le sue buone ma miopi visioni per risparmiare, di solito sono cento volte più costosi per l'azienda dei risparmi che ha ottenuto;

Andando sul dettaglio, poi, direi che:

a)una riduzione del lavoro che, venendo centralizzato, si ottimizza; (dal punto di vista solo amministrativo. così sono d'accordo, dato che si risparmiano duplicazioni di attività di acquisizione, con unità ad hoc, una per ogni sede)

b) la possibilità di ottenere economie di scala grazie al maggiore volume di cose acquistate nello stesso momento; (mi sa che per fare un ordine unico ad un fornitore, si è costretti ad aspettare a raccogliere i fabbisogni di tutte le sedi distaccate, allungando così i tempi di attraversamento dell'ordine ennesimo.
Meglio sarebbe fare delle previsioni ad inizio anno dell'ammontare totale con più o meno il 20% e dare a ciascun fornitore [mai ad uno solo!!] degli ordini aperti programmati, per trattare il prezzo unitario su una previsione ed impegni di ordinazione di produzione chiari!. Il risparmio sulle quantità globali annuali è comunque fissato e si possono mandare avanti gli ordini a mano a mano che provengono dalle sedi distaccate provvedendo al loro invio separato come anticipi dell'ammontare annuale (sempre con la clausola del + o - 20%) (vedi punto che segue).
In pratica sarebbe bene trattare l'accentramento degli acquisti solo burocratico, non fisico!

c) un inventario di magazzino maggiormente sotto controllo; (ci sarebbe da scrivere un fiume di inchiostro sugli inventari inaffidabili e sulla necessità di cancellarli!!!)

d) sconti dovuti ad una riduzione delle spese di trasporto che non sono più legate a tante piccole consegne ma ad un'unica consegna centralizzata; (scherziamo?, chi poi distribuisce su tutte le filiali? un corriere? un viaggio a groupage ogni 15 giorni? Assolutamente NO! Sapete quale può essere il costo logistico fatto in proprio da Milano (sede centrale) a Catania per un prodotto di un fornitore di Palermo?: costerebbe cento volte di più! ...almeno (Una nota trasmissione TV ha fatto vedere il giro che fanno i pomodorini di Paachino per andare ad essere lavati e confezionati centralmente a milaono per poi tornare sui banchi del supermercato in Sicilia!: bellissima ed eloquente trasmissione!)
e) un consolidamento delle relazioni con i fornitori che intrattengono rapporti con una sola funzione aziendale;
(lasciando perderer tutte le implicazioni tangentizie che si sono dimostrate in tutta italia più che fondate, vorrei sottolineare che per evitare di andare in rottura di stock è necessario che ci siano più fornitori dello stesso articolo (nell'automotive, ad esempio si fanno tutti gli studi per capire che per non bloccare le linee di montaggio è obbligatorio avere sempre un paio di spedizioni che arrivino alla linea da almeno due punti che battono strade e/o mezzi di trasporto diversi che non possano essere bloccati da sommosse popolari, da "atti di Dio", cioè inondazioni, terremoti, frane e smottamenti, neve e gelate, ecc ecc, figurarsi avere un solo fornitore!) ecc ecc.

La soluzione vera di tutti questi problemi è, secondo me, una gestione centralizzata del solo fatto burocratico/amministrativo ...sempre che il cliente sia un cliente di classe A di Pareto ed abbia il potere economico di dettare legge (perchè paga, ad esempio!), mentre per gli aspetti logistici ed organizzativi in genere il discorso è diametralmente opposto.
Cosa ne dici?
ciao
Paolo

[QualitiAmo - Stefania]

La definizione alla quale si riferisce Paolo è questa.

E no, non ho mai detto di essere d'accordo con questa tipologia di gestione. Si tratta solamente di una definizione.
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?

[Paoloruffatti]

Ah!!.... concorderai perciò che si tratta di una definizione VECCHIA!, da rivedere per tutte le ragionio che ho elencato e ..... qualcun altra di più!
Ciao
Paolo

[QualitiAmo - Stefania]

No, Paolo, non sono d'accordo. Non è una definizione vecchia a mio giudizio, altrimenti - perdonami - non l'avremmo pubblicata.
Può essere sbagliata la tipologia di impostazione ma nella definizione io mi ritrovo in pieno.
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?

[Paoloruffatti]

Ciao Stefania,
a parte il VECCHIO sul quale si può discutere, volevo ragionare con te proprio sugli altri punti, che ieri ho elencato senza fare una importante premessa, (che ieri non avevo fatto).

Stiamo parlando di grosse aziende che hanno filiaili magari non solo in un paese, ma anche in tutto il mondo.

A me è capitato proprio un caso di una azienda giapponese che aveva una organizzazione da fare paura: perfetta (in fatto di logistica interna, SMED, ecc ecc come nei punti che ti ho accennato ieri; facevano il cambio prodotto in linea senza nessuna attesa), ma che faceva una sciocchezza, come la centralizzazione di cui parliamo, ma non perchè fossero dei fessi (penso io: non erano davvero dei fessi se avevano organizzzato le linee di produzione in quella maniera!.

Questi facevano fare in giappone (forse per dare lavoro alle loro aziende!! mah) dei pezzi di ghisa che poi venivano lavorati di macchina qui in italia e mandati in linea per essere montati.
A partei il fatto che le fusioni erano una chiavica (avevano delle porosità pericolosissime per un pezzo che era un distributore di olio per i freni di un veicolo!, tanto da scartare moltissimi pezzi qui in Italia, costoro facevano ritardare di un mese o addirittura 6 settimane tutte le commesse italiane per "centralizzare" questo acquisto da inviare via nave in italia.

E' da notare che a 500 metri dalla filiale italiana c'era una fonderia di ghisa che faceva dei pezzi perfetti! (fornivano l'automotive con ppm di scarto e per di più inferiori al concordato nel contratto)

...anche i giapponesi piangono (per parafrasare una nota telenovela degli anni '70-'80), infatti la filiale italiana di questa ditta ha chiuso perchè veniva battuta regolarmente dalla concorrenza che era in grado di consegnare le macchine in una settimana. Cosa che loro sarebbero state in grado di fare (anzi ancora meglio secondo me e secondo i capi di II°livello dell'azienda) solo se avessero utilizzato il fornitore locale suddetto.

..non so se questa è stata una manovra poitica per chiudere questa grossa unità italiana e quindi tutto il loro mercato italiano, il che ci interessa relativamente. A me è interessato vedere che l'acquisizione centralizzata in questo caso estremo ...è servita (o almeno è bastata) a mandare a carte quarantotto un'azienda che occupava oltre 400 persone. :...basta saper sceglier un attrezzo efficace come la centralizzazione di qualche acquisto!

Credi che se ti metti nell'ottica dell'azienda madre grossa con le filiali anche vicine (non occorre esemplificare, come ho fatto, la casa madre giapponese), funziona bene solo il sistema di forniture anche piccole, ma dimensionate secondo un'ottica di pianificazione annuale, per spuntare dei prezzi bassi come se si trattasse di un'unica consegna spot; è da notare che quest'ultima è periocolosissima per i costi globali di gestione e magazzinaggio e, magari, con il pericolo di ritrovarti un UT che ti cambia i disegno rendendo obsoleto la suddetta montagna di pezzi appena acquistata.

Mi è già capitato di vedere e vivere drammaticamente dei magazzini pieni di pezzi resi obsoleti, per la suddetta causa, che valevano un terzo del fatturato!!! (grossa azienda veronese)
Ciao
Paolo