Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[dario]

Bravo Paolo, stiamo arrivando proprio a mettere a fuoco il vero problema.
Se formalmente il FAI non è "chiuso" è chiaro che devi lasciare in "attesa" tutta la produzione lanciata dopo il primo lancio del lotto zero, perché se all'ultima misurazione di un runout alla rettifica del cromo o per altra parte al test magnetico dopo una tempra e lavorazione scopri che porca di quella... il pezzo esce di tolleranza e non c'è santo che tenga a rimetterlo a misura, ecco che devi essere certo che nell'assembly di un pezzo magari critico per la sicurezza (turbina? Ruota? centina di un'ala? ...) non ci entra nessuno dei pezzi lanciati...
disastro economico, ma non fai cadere una macchina con persone a bordo...

Poi, mi dirai, il mercato dell'usato ci andrà a nozze, falscificando le carte, ma qui siamo nel penale!

corretto quindi, cara Gingerina! Il tema secondo me è che nella tua azienda il termine pianificazione (forse per sopravvivenza, forse per incoscienza, forse per altri motivi) mica lo masticano a dovere.
Prima lancio il lotto zero, lo porto al FAI, supero il FAI e poi lancio i lotti delle serie! Costa tempo, ma assicura che non rischi la pelle... (non tu)

[Gingerina73]

Eggià....
è quello che ho sollevato come problema.... ma non sono ingegnere non sono uomo... non vengo ascoltata... si può dire???? :-)
fatto sta che è un caos completo... e devo trovare un modo per riuscire ad arginare questo problema... che non è di poca entità..
anzi sono due i problemi.
Il primo è che non si riesce a controllare il primo lotto per prima!
il secondo che escono diversi lotti tutti con la dicitura FAI!!!

[dario]

[Gingerina73]

don't worry.... :-)
alla fine niente esce senza FAI, da qui ma appunto è un caus qualora una volta conrollato un lotto si scopre che qualcosa non va.. e qui sarebbero dolori da un punto di vista economico e temporale...
Per quanto concerne i prototipi invece tutto fila liscio...

grazie per avermi ascoltata e dato suggerimenti.. questo è un mondo (la qualità) tanto affascinante quanto piuttosto difficile... :-)

[MikiMarru]

[MikiMarru]

Scusa,
ma hai provato a fare 2 conti in merito al costo dei lotti che vengono prodotti "in attesa" del FAI, per quantificare (in euri) "anche a spanne" il rischio legato a doverli "buttare via" in caso di FAI negativo?

In merito al possibile sforamento dei tempi di consegna, sono previste penali?
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Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.

[Gingerina73]

Nein.... non l'ho fatto, e per fortuna non è capitato mai.....
stiamo valutando di ritornare ai vecchi metodi....
cercare un responsabile che apponga il timbro FAI al primo lotto che arriva al controllo anche se non è il primo lanciato.
Questo è l'unico modo per ovviare a tutte le problematiche che derivano da un sistema automatizzato, che tra l'altro non capisce che che è necessario fare il FAI ad ogni cambio macchina o ogni due anni di stop di produzione! L'ho sempre sostenuto il sistema informatico è utile fino ad un certo punto :-)

[Fagus]

Ginger,
per quanto scrivi direi che siamo a fronte di diverse concause che portano al casino. Penso sia fatto comune a molte realtà.
A mio avviso se si mette il carro davanti ai buoi (lanci ripetuti senza l'assenso sul primo) non ci sono automatizzazioni e controlli SW che tengano (e lo dico con cognizione di causa): tutti i SW si possono forzare a lavorare in un determinato modo violando le regole di flusso stabilite a priori (quelle che dovrebbero dettare la logica dei processi). Se poi le eccezioni sono da inventare di volta in volta secondo esigenza tutto diventa complicato e diventerebbe necessario un SW che si auto-implementa secondo occasione.
Metti i paletti che servono, altrimenti non ne esci.
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Agostino

[MikiMarru]