Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

Vi risulta? Ce ne parla "la Repubblica" in questo articolo.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?

[Slender Man]

il resto stiamo tutti qui sul forum a lurkare. ci hanno scoperto.
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"It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
"Manly hearts to guard the fair" (Job Description)

[Guerra]

Cosa vuol dire "lavorare veramente"?
Ottimizzare riunioni e invio mail forse è corretto, ma pensare siano sprechi di tempo... cosa vuol dire "lavorare" e cosa "produrre"?
Fra un centinaio di anni per essere gentile rimarrà solo cenere di tutti loro.
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"Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più

[sly_1982]

Negli ultimi 4 giorni ne ho dovute fare, purtroppo, 12 al giorno...
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"La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden

[Paoloruffatti]

Non mi stupisce affatto, e se posso rincaro ancora la dose.

Da vecchio assertore del tempi e metodi, devo dire che se mi arriva una mail anche solo con "OK", perdo almeno 5-10 secondi per lasciar perdere il mio lavoro che sto facendo quando arriva la mail e altrettanti quando riprendo il lavoro che stavo facendo.
In termini tecnici si tratta del "tempo di rilascio" e "tempo di ripresa".
Però devo dire che la perdita maggiore di tempo è dovuta al "tempo di apprendimento", se la mail è più lunga, per capire di che cosa si tratta e....decidere che: si! ho capito,ma adesso non ho tempo di rispondere e quindi riprendo a fare il mio lavoro.

Ma intanto l'incantesimo si è rotto e con la testa magari continuo a pensare alla mail e....commetto errori nel mio lavoro che pensavo di aver ripreso invece lo faccio meccanicamente con la testa immersa nella mail, magari mugugnando contro chi l'ha scritta "......che è il solito fesso che non ha capito una beata mazza di quello che gli avevo chiaramente detto nella mia mail precedente......

Facendo il coaching ad un gruppo di 7 capi commessa di una grossa azienda mi ero accorto che molti scrivevano le mail al vicino di scrivania (le chiamavano le mail "para-culo", per dire: io te l'ho detto e adesso sono cavoli tuoi")
Con le regole del SGQ dissi che potevano usare il modulo delle NC se era quello il caso oppure una informativa con "responsabile dell'azione" o "per conoscenza" o per "supporto all'secuzione".
Feci una testa così a tutti sul fatto che era inutile usare il "per conoscenza" che in circa un mese cessò quasi del tutto, specie alla direzione che era subissata di messaggi di questo tipo, inviati da coloro che le mandavano solo per farsi vedere solerti!
In questo modo le mail sparate a pioggia, per conoscenza al mondo intero, avevano un "responsabile dell'azione" e chi doveva dare supporto doveva andare fisicamente dal "responsabile" per studiare il caso.

Le riunioni erano efficaci quando le persone erano al massimo 4 (quattro) e non 7 come dicono nell'articolo . Erano proibite e bandite le riunioni con un numero superiore.
I primi a protestare (una sola volta: poi hanno capito e smesso immediatamente) sono stati i dirigenti e Direttore Generale, che erano abituati alle "riunoni dormitorio" in cui due o tre paralvano di tutto, tutti prendevano appunti nell'agenda della Cassa di Risparmio e nessuno era responsabile di fare le cose definite nella riunioni.
Li obbligai a lasciar perdere le agende e scrivere nell'apposito modulo M4.2.a del SGQ le conclusioni solamente (non le discussioni da condominio che facevano) con segnato chiaramente CHI era quello che doveva realizzare le azioni concordate e ...per quando!

Ciao
Paolo

[Guerra]

Chi non ha voglia di lavorare, continuerà a trovare un modo per non lavorare; chi lavora con passione, userà gli strumenti che riterrà opportuni per farlo al meglio (comprese le mail).
Sostiuire le sedie dei dipendenti con i water non credo aumenti la produttività.
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[Portello]

Il discorso si allarga molto se si parla di produttività e di cosa significa lavorare veramente.

Se per produttività si intende quanti documenti produco al giorno stiamo paragonando il lavoro intellettuale a quello manuale alla catena di montaggio. e se lo consideriamo così secondo me non è più lavoro intellettuale ma operativo alla scrivania.
Lasciamo queste valutazioni ai tempi e metodi per i lavori strettamente operativi: stampa e invio documenti, redazione rapporti dimensionali, preparazione documentazione di accompagnamento spedizioni, ecc...

Il vero lavoro intellettuale (secondo me) non può essere valutato sulla base di quante mail spedisco al giorno, semmai sulla base del tempo medio in cui risolvo un certo tipo (definizione del contorno importantissima) di problema o dei miglioramenti che registro sul lavoro degli altri dopo miei interventi.

Come misurereste la produttività di un insegnante?
L'insegnante più produttivo è sicuramente migliore di un altro che lo è meno?
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Portello
Più è semplice, meglio è

[#34]

Non voglio generalizzare, ma c'è sempre più la volontà di dare numeri a tutti e tutto. Ciò che non si può misurare, non serve. Non sono d'accordo, anzi le cose non produttive ed apparentemente inutili sono proprio quelle di cui abbiamo maggiormente bisogno, e non mi riferisco certo al solo lavoro.
E' forse misurabile l'Arte, nei moltissimi modi in cui essa può prendere forma ??

Così come sentir dire che le formazioni classiche non servono più, serve GENTE pronta per lavorare, operativa, flessibile ed ovviamente economica, non UOMINI.
Basterebbe studiare un po' la Grecia Antica e avremmo ancora ottimi (e forse inutili, per questi signori) esempi.

NB. Ho scritto volutamente due termini in maiuscolo in quanto possono sembrare sinonimi e invece sono l'uno l'antitesi dell'altro.
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In Lak'Ech !

[QualitiAmo - Stefania]

[Paoloruffatti]

Siamo scarrocciati su un argomento un po' spinoso e stigmatizzazioni del lavoro "vero" e "misurato"-
Stefania dice forse il giusto: "non è l'attrezzo ad essere sbagliato ma il suo utilizzo".
E' un po' simile al gravissimo e frequentissimo errore fatto da mezzo mondo nel credere che l'SGQ sia qualcosa di "diverso" (di più bello, buono e santo) dall'operare quotidiano "normale", cio due cose DIVERSE.

La cantonata è evidente perchè DEVONO ESSERE LA STESSA COSA!... e la versione del 2015 della 9001 ne è la conferma!

Una riunione va fatta bene: operativa, per prendere decisioni e distribuire compiti (e poi magari farla seguire da un'altra a tempo definito per tirare conclusioni). Non si devonmo tollerare discussioni sui massimi sistemi senza nessun costrutto.
Va fatta senza perdere tempo con una scaletta precisa delle cose da trattare, inviata ai partecipanti prima dell'incontro in modo che tutti vengano preparati e portino idee : non servono spettatori dormienti.

Una mail va mandata da un superiore per dare dei compiti priecisi; la risposta non deve essere costellata da "io credo", "io penso", ma numeri e cifre e circostanze precise. Le mail per conoscenza vanno vietate il più possibile. La conoscenza se mai va condivisa alla fine o a step intermedi ben definiti.

Le mail tra colleghi non si capisce a cosa servano: spessissimo sono paraculi camuffati da informazioni, perchè non è chiaro chi -deve-fare-che-cosa, e quindi ci sono dei rimpalli di responsabilità degni di una partita di tennis.
Ciao
Paolo