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ISO 1090 - Rappresentazione grafica delle saldature

 
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Autore Messaggio
Fabiot84
Nuova recluta del forum


Registrato: 17/09/14 10:41
Messaggi: 23
Residenza: Edolo

MessaggioInviato: Ven Nov 28, 2014 11:47 am    Oggetto: ISO 1090 - Rappresentazione grafica delle saldature Rispondi citando

Buongiorno a tutti

vorrei fare una domanda riguardo all'applicazione della ISO 1090.
Siamo una carpenteria metallica, di media grandezza.
Siamo certificati da pochi giorni secondo la ISO 1090-1.
Sto affrontando il discorso di come poter rappresentare graficamente le saldature sui disegni nel modo più rapido possibile.

A tale proposito vorrei chiedere consigli e esperienza di qualcuno che ha già affrontato questo argomento.

Grazie in anticipo a chi mi risponderà

EDIT: Vi spiego meglio il punto a cui sono.
Essendo la persona che ha seguito l'iter di certificazione, ho fornito ai disegnatori la procedura di rappresentazione delle saldature, seguendo le prescrizioni della norma 22553.
Il mio capo dice che rappresentare ogni giunto saldato con una freccia e un simbolo porta via troppo tempo e mi chiede di trovare un modo più rapido per fare un lavoro più rapido ma comunque secondo norma.

Edit2: Avrei un'altra domanda. Ne paragrafo 3 della 22553, la priam riga dice "i giunti possono essere rappresentati applicando le raccomandazioni generali dei disegni tecnici". Volevo chiedere quali fossero queste raccomandazioni.


L'ultima modifica di Fabiot84 il Ven Nov 28, 2014 12:26 pm, modificato 1 volta
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Ven Nov 28, 2014 12:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Fabio. Ti sposto nella sezione "Norme, leggi, cogenze, linee guida, notizie e aggiornamenti".
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Ven Nov 28, 2014 2:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Fabio,la rappresentazione delle saldature secondo i vecchi canoni mi sa che è più "costosa" della freccia.

Piuttosto ti consiglio di fare i disegni unifilari: non dico sciocchezze, dato che un disegno di carpenteria è un disegno a DUE dimensioni + lo spessore".

Ti racconto una esperienza di almeno 40 anni fa: dovendo costruire gli internals della centrale nucleare di Caorso, mi vedo arrivare un pacco di disegni alto una spanna.
Arrivano dopo poco gli Svedesi della Asea Atom per farsi fare un'offerta da noi per la carpenteria (inox 304L) degli stessi pezzi per le loro centrali (poi ce li hanno ordinati per due centrali).
Noi gli chiediamo di vedere i disegni e questo apre una cartelletta con dentro un formato A0 e 24 A4.

Noi ci mettiamo a ridere e il più fesso del gruppo (io) chiede: "ma è tutto qui?".

Il progettista svedese mi risponde con una calma olimpica da raggelare un iceberg "....si, qui c'è tutto!"

Era vero!

Nell'A0 c'era il disegno unifilare del pezzo e dove erano previste le saldature c'era un numerino da 1 a 24, che richiamava uno dei tipi di giunto previsto nelle 24 "schede standard".

Quindi per progettare e stendere l'A0 avevano speso si e no un'ora-due, compreso il tempo di decidere quale scheda applicare per ogni giunto.

Tutte le info (smussi, giunti continui e a tratti , sezioni del giunto stesso, ecc ) erano contenute nelle 24 schede, fatte chissà quando dai loro predecessori.

In un altro standard c'erano anche le specifiche del tipo di controllo dopo saldatura collegate alle 24 precedenti, per il lavoro nucleare (mi dissero; ovviamente diverso per ognoi tipo di manufatto di carpenteria non nucleare).

Questo si chiama STANDARDIZZARE Ricordate il ciclo PDCA?

Circa il disegno unifilare, se vuoi ne parliamo.

Ciao
Paolo
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Vega
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 30/04/09 17:12
Messaggi: 151
Residenza: Brindisi

MessaggioInviato: Ven Nov 28, 2014 2:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per le raccomandazioni generali si potrebbe scrivere una nota sul disegno tipo: "dove non diversamente indicato, tutte le saldature d'angolo si intendono continue, con altezza di gola almeno pari a 5/10 dello spessore minore e lato almeno pari a 7/10 spessore minore". Naturalmente ti riservi di utilizzare le indicazioni puntuali a norma EN 22553 dove veramente necessario.
Oppure, ed io personalmente preferisco questo metodo, richiami sul disegno direttamente la WPS da utilizzare invece di usare la lunga nomenclatura della EN 22553 (naturalmente il codice della WPS deve essere breve).
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Fabiot84
Nuova recluta del forum


Registrato: 17/09/14 10:41
Messaggi: 23
Residenza: Edolo

MessaggioInviato: Ven Nov 28, 2014 2:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:
Ciao Fabio,..................
Arrivano dopo poco gli Svedesi della Asea Atom per farsi fare un'offerta da noi per la carpenteria (inox 304L) degli stessi pezzi per le loro centrali (poi ce li hanno ordinati per due centrali).
Noi gli chiediamo di vedere i disegni e questo apre una cartelletta con dentro un formato A0 e 24 A4.
..................................

Ciao
Paolo



Ciao Paolo, innanzi tutto grazie per la risposta. Essendo da poco che lavoro in una carpenteria ho poca esperienza e non avevo mai sentito parlare di disegno unifilare. Chiedendo ad un mio collage mi ha spiegato essere, ad esempio, il disegno semplificato che fa il progettista per rappresentare la struttura nella relazione di calcolo.
Credo che l'idea degli svedesi sia applicabile anche al mio caso, e anzi possa essere la soluzione al mio quesito iniziale.
Ci devo ragionare sopra soprattutto su come fare le schede standard. Devo partire dalla WPQR sapere su quali giunti siamo qualificati e con quali parametri di saldatura. interpolare i dati con la qualifica dei saldatori. fare uno schema di quali saldature possiamo fare. Una volta fatto ciò creerò una scheda standard per ogni tipo di giunto, ci sarà l'indicazione dei parametri da utilizzare in saldatura, i riferimenti alla specifica di preparazione del giunto e al livello di accettabilità della saldatura. Assegnerò poi un numero sequenziale per ogni scheda standard e sarà quello che andrà ad indicare sul disegno unifilare.
Ovviamente la decisione di quale saldatura fare verrà decisa dal progettista.

P.S. non so cosa sia il ciclo PDCA
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Vega
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 30/04/09 17:12
Messaggi: 151
Residenza: Brindisi

MessaggioInviato: Ven Nov 28, 2014 3:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Carissimo Fabio, le schede standard di cui parli sono appunto le WPS, tuttavia ricordati che, secondo la EN 1090 (§12.4.2.2) ogni WPS di produzione emessa, deve essere validata singolarmente (oltre a derivare da WPQR qualificata), ispezionando i primi 5 giunti realizzati con percentuale di controllo doppia rispetto a quanto previsto dalla classe di esecuzione e criterio di accettazione ISO 5817 livello B, indipendentemente dal criterio di accettazione previsto dalla classe di esecuzione.
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Paoloruffatti
Yoda


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Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Ven Nov 28, 2014 5:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie della tua precisazione Vega (lo si sa che sei diventato il nostro esperto di saldature, non solo della 1090 -1) e quindi, dico ai ragazzi che hanno di queste problematiche, indirizzatevi direttamente a lui.

In effetti le schede standard di progettazione di cui vi raccontavo sopra non sono altro che dei prodromi delle WPS, emesse in occasione di una qualifica di procedimento, fatta con tutti i sacri crismi (anche allora facevamo le qualifiche ma non con tutta la carta che è necessario riempire e/o far riempire adesso).

Ciao Vega e Fabio
Paolo
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Fabiot84
Nuova recluta del forum


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Residenza: Edolo

MessaggioInviato: Ven Nov 28, 2014 5:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vi ringrazio entrambi per le risposte. Questo weekend ci rifletto.
Se avrò altri problemi spero che sarete sempre così cordiali. :-)
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Fabiot84
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MessaggioInviato: Mar Dic 02, 2014 9:13 am    Oggetto: Rispondi citando

Riassumendo per ogni commessa verrà creata un welding map contenente (per ogni struttura soggetta all'applicazione della 1090) un disegno unifilare, con un indicazione numerica (01, 02, 03, ...ecc....) in corrispondenza di ogni saldatura.
I numeri corrispondono a una WPS le quali verranno inserite nel faldone di commessa
Come indicazione generale, su tutti i disegni, verrà scritto che "se non diversamente indicato le saldatura si intendono continue".
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Vega
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MessaggioInviato: Mar Dic 02, 2014 1:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ottima idea quella della Welding Map, tuttavia ti conviene creare una numerazione diversa per le saldature e le WPS, perché potresti avere più saldature identiche saldabili con la stessa WPS.
Io personalmente faccio come segue:
Numero le saldature sul disegno con un codice tipo Wxx (W sta per weld, xx è un numero progressivo, es.: W34)
Creo una tabella dove ad ogni saldatura associo varie informazioni, tipo:

WELD TIPO MAT. BASE DIAM. SP. WPS SALDATORE CONTROLLO
W34 BW S275JR PIATTO 12mm WPS01 PASQUALE VT CONFORME

In questo modo, compilando la tabella in tempi diversi, associo ad ogni saldatura non solo la sua WPS, ma anche il saldatore che l'ha eseguita, il tipo e l'esito dei controlli effettuati.
Naturalmente le informazioni che intendi riportare in tabella le scegli tu in base alle tue esigenze. Se sei certificato ISO 3834-2 o ISO 3834-3, ad esempio, una tabella di questo genere che riporti il punzone saldatore e i riferimenti ai controlli eseguiti (tipo, n° certificato ed esito), ti permette di dimostrare la continuità lavorativa del saldatore con buoni risultati e prorogare all'infinito la scadenza della sua qualifica (vedi ISO 9606-1 cap. 9.3 lettera c).
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Fabiot84
Nuova recluta del forum


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MessaggioInviato: Mar Dic 02, 2014 3:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vega ha scritto:
Ottima idea quella della Welding Map, tuttavia ti conviene creare una numerazione diversa per le saldature e le WPS, perché potresti avere più saldature identiche saldabili con la stessa WPS.
Io personalmente faccio come segue:
Numero le saldature sul disegno con un codice tipo Wxx (W sta per weld, xx è un numero progressivo, es.: W34)
Creo una tabella dove ad ogni saldatura associo varie informazioni, tipo:

WELD TIPO MAT. BASE DIAM. SP. WPS SALDATORE CONTROLLO
W34 BW S275JR PIATTO 12mm WPS01 PASQUALE VT CONFORME

In questo modo, compilando la tabella in tempi diversi, associo ad ogni saldatura non solo la sua WPS, ma anche il saldatore che l'ha eseguita, il tipo e l'esito dei controlli effettuati.
Naturalmente le informazioni che intendi riportare in tabella le scegli tu in base alle tue esigenze. Se sei certificato ISO 3834-2 o ISO 3834-3, ad esempio, una tabella di questo genere che riporti il punzone saldatore e i riferimenti ai controlli eseguiti (tipo, n° certificato ed esito), ti permette di dimostrare la continuità lavorativa del saldatore con buoni risultati e prorogare all'infinito la scadenza della sua qualifica (vedi ISO 9606-1 cap. 9.3 lettera c).


Grazie per la risposta Vega. La tua idea non è male. Il problema di numerare più saldatura con lo stesso numero non me lo ero posto. In fondo si potrebbe fare.
Nel tuo modo invece si può anche specificare la sequenza delle saldature.
Così a occhio forse è un pelo dispendioso a livello di tempo riportare tutti i dati che hai citato, ma mi è piaciuta l'idea di inserire il nome del saldatore e l'esito dei controlli.
Per la cronaca noi non siamo certificati 3834, ma solo 1090 in classe exc2
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Vega
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MessaggioInviato: Mar Dic 02, 2014 5:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

Questo modo di fare può sembrare dispendioso, però poi ti è possibile emettere certificati di controllo puntuali, indicando sul certificato la weld map e la saldatura n° ...
Ad esempio, sul certificato di controllo con liquidi penetranti, invece di dire "controllo effettuato sul 10% delle saldature del disegno XXX", puoi dire "controllo effettuato su saldature W12, W27, W31 e W44 del disegno XXX, con esito conforme tranne W31 che presenta una porosità allineata da riparare".
Come vedi questo modo di operare è particolarmente utile per dare indicazioni circa le riparazioni da effettuare, ed è un vecchio sistema che si adotta sulle saldature delle tubazioni in pressione, per rintracciare i giunti saldati e specialmente gli esiti radiografici.
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