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Autore Messaggio
MP Consulting
Apprendista forumista


Registrato: 14/06/08 14:48
Messaggi: 40

MessaggioInviato: Sab Set 27, 2008 8:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

il tema mi appassiona anche se devo ammettere di saperne ben poco. io prendo solamente atto del fatto che la quantità di rifiuti prodotta è un indicatore, certo, della ricchezza (squisitamente economica) di una comunità. dunque, a me piace il benessere, mi piace comprare una casa più grande (cosa che sto facendo), stesso discorso per la macchina (idem come sopra) amo la tecnologia, il turismo,..insomma, per dirla breve, come tutti, o quasi, preferisco il benessere all'indigenza. se estremizzo, senza ipocrisia dovrei dire che, in questo modello di società, e suo sviluppo, sono un fan dei rifiuti, perchè più sono ricco più "cose" avrò da gettare via. allora se vale: maggiore ricchezza più monnezza, allora la strada da seguire, a mio avviso, è: nell'immadiato riduzione del danno; nel medio/lungo periodo radicale cambiamento culturale nei confronti del problema (ci vogliono 1 o 2 generazioni). riduzione del danno. per quanto ne so i termovalorizzatori sono la soluzione attualmente più efficace. meglio certo delle buche nella terra e lasciare li quelle tonnellate di robaccia schifosa a marcire, e meglio anche delle poesie delle anime candide sulla raccolta differenziata. in italia secondo me, oggi, più dell'65% della gente non sa ancora spiegarti cosa si intenda per raccolta differenziata..non sanno proprio cos'è. vagli a chiedere di dividere in casa. per essere efficace la differenziata deve essere radicale, ovvero cucine progettate con spazi diversi, si deve dividere fino al "non reciclabile" da dividere anche quello. prima di mettere nei 4/5 sacchetti diversi (forse anche più) tutto va lavato e pressato per ridurne il volume...insomma è un'attività quotidiana particolarmente impegnativa e che richiede anche una discreta dose di attenzione (mesi fa report ha fatto tutta una puntata sul tema rifiuti). ma lo sforzo non può essere tutto in casa. fuori dalle nostre porte deve essere organizzato un sistema di raccolta, stoccaggio, lavorazione, reintroduzione nel ciclo...la cosa è davvero "grande" se ci si vuole aspettare risultati "importanti", importanti al pari di una incisione profonda in quello che gli antropologi chiamano il pattern di un popolo, ovvero il suo dna culturale. per arrivare a questo, secondo me in italia ci vogliono 2 generazioni, ed io sono un ottimista ad oltranza. per finire, resto convinto che non si "crea cultura" dal nulla. deve esserci una spinta, una forza (e non possono essere gli appelli catastrofistici) che deve sbloccare l'inerzia iniziale. qui torno a ripetermi e mi rilego al punto da cui sono partito. vogliamo tutti più ricchezza? è questa la forza che genera la nostra società ed il suo sviluppo? creiamo un business vero, ampio, strutturato, (che incida nel pil per intenderci) attorno non solo al reciclo, ma all'ecologia tout court, e sono certo che il problema diventa la soluzione. non chiedetemi come fare perchè per questo tipo di consulenza mi piacerebbe farmi pagare bene Wink ...ma il problema reale e più importante è decisamente un altro, ed è il seguente: ci sarà stato qualcuno che avrà avuto la pazienza e di leggersi questa pesantissima rottura di palle che ho scritto aspettando la cena??? 8)
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Geppo
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Registrato: 22/07/08 08:55
Messaggi: 34

MessaggioInviato: Lun Set 29, 2008 9:09 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao,
ho avuto la pazienza di leggere tutto.
Ti porto esperienze concrete, sperando di spiegarmi.
Nel mio comune da un anno e mezzo c'è la raccolta differenziata porta a porta: ogni casa (o palazzo) ha il suo bidone dell'indifferenziato (e paga anche in base a quanto lo usa), quello della raccolta organica,; ogni famiglia ha una cesta per la carta e sacchi per la plastica che vengono ritirate ogni mercoledì.
Inoltre c'è la ricicleria e le campane di vetro e carta.
C'era molto scetticismo quando si è passati a questo tipo di raccolta della spazzatura, ora la raccolta differenziata è il 60% del totale. E ancora ci sono ampi margini di miglioramento.
Il mio è un piccolo comune, ma conosco persone che abitano in grandi città in cui ci sono sistemi funzionanti come questo.
Altro esempio, questa volta rispetto ai termovalorizzatori.
In Germania hanno l'obiettivo di mandarli in pensione. Nella situazione attuale hanno eliminato le discariche, puntano ad azzerare i rifiuti indifferenziati per non doverli bruciare.
Tutto questo per dire:
- la raccolda differenziata è un fatto di abitudine, bisogna insistere, renderla agevole e conveniente
- i termovalorizzatori sono una soluzione tampone, non la panacea di tutti i mali. Inoltre per evitare rischi alla salute bisogna che i controlli su quello che si brucia (e su come si brucia) siano attentissimi e rigidissimi.
In Italia molto spesso, soprattutto quando c'è il business, i controlli sono addomesticati ed è anche questo il motivo per cui la contrarietà ai termovalorizzatori è diffusa.
Saluti,
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Riccardo
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MP Consulting
Apprendista forumista


Registrato: 14/06/08 14:48
Messaggi: 40

MessaggioInviato: Lun Set 29, 2008 9:42 am    Oggetto: Rispondi citando

mi sembra che concordiamo su tutto.
una sola nota per quanto dici dei controlli addomesticati: va da se che se si prova ad immaginare soluzioni si deve ragionare in termini di legalità e procedure corrette, per la violazione della legge ci saranno organismi preposti al controllo ed alla sanzione; non può essere una pregiudiziale. a tal fine io io ad esempio affiderei tutto a società tedesche che già conoscono il sistema e farei gestire tutto a loro...non mi interessa l'italianità dei cieli tanto meno ho a cuore quella dei rifiuti.
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Stregatto
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Registrato: 21/09/07 10:41
Messaggi: 1668

MessaggioInviato: Lun Set 29, 2008 9:51 am    Oggetto: Rispondi citando

Parole sante: con l'italianità spesso si prende solo in giro la gente disinformata. Rolling Eyes

Geppo io abito a Torino e nonostante quello che sbandiera la regione Piemonte che afferma che abbiamo aumentato la raccolta differenziata, ecc., ecc. ti posso assicurare che la situazione da noi è terribile: pochissimi contenitori per il riciclo e dove ci sono mancano i controlli perciò la gente ci butta dentro di tutto. :cry:

In più non ci sono incentivi economici come da te.

Tieniti stretto il tuo comune...te lo invidio proprio! Rolling Eyes
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