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FraM Nuova recluta del forum
Registrato: 24/11/14 12:41 Messaggi: 10
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Inviato: Lun Nov 24, 2014 3:11 pm Oggetto: Rientrare nel mondo del lavoro |
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Buongiorno a tutti!
Vorrei approfittare della vostra professionalità per chiedere dei consigli e chiarirmi un po' le idee.
Sono un ingegnere meccanico, ho sempre lavorato nel mondo delle energie rinnovabili, di impianti eolici per l'esattezza. Da qualche anno la politica del governo ha messo in ginocchio il settore, con il risultato di tanti disoccupati in più, tra i quali anche me!
Ora, a 36 anni, ho grandi difficoltà a reinserirmi nel mercato del lavoro, perché l'esperienza che ho è molto specifica e non più richiesta. Pensavo comunque di provare ad acquisire nuove competenze, ed in particolare mi interessa l'ambito della qualità.
Ma che possibilità ci sono di inserirsi in un'azienda nell'ambito della qualità, magari avendo anche le nozioni teoriche, ma senza la minima esperienza ed in età avanzata? e all'estero, tipo in Germania o Inghilterra com'è la situazione? |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Lun Nov 24, 2014 3:31 pm Oggetto: |
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All'estero non lo so, nello specifico, ma a naso lascerei stare la Germania che mi sembra navigare in cattive acque. Meglio l'Inghilterra ma, lo ripeto, non so per ciò che riguarda il nostro lavoro.
Sei ingegnere, quindi parti già con una preparazione di base che ti permetterà di affrontare quella specifica del settore. Si può fare tutto e non è neppure così difficile: ti studi la norma, fai un po' di gavetta e di affiancamento e puoi partire. La domanda da farsi è se ne valga la pena. Il nostro settore è alla canna del gas, purtroppo. I tagli nelle aziende partono dalle cosiddette figure inutili e chi si occupa di Qualità spesso è visto in questo modo.
Non voglio scoraggiarti ma da noi è davvero dura. Se, però, sei motivata e la materia ti interessa, puoi tranquillamente farcela ma non sceglierla solo per trovare uno sbocco lavorativo perché rischieresti una profonda delusione.
Tornando alle energie rinnovabili...a me questo settore sembra ottimo per andare a lavorare all'estero. Sto leggendo moltissimo sull'argomento e nel nord dell'Europa si sta facendo molto in questo senso.
Io non butterei via le competenze che hai maturato, soprattutto visto il campo di interesse. Il futuro è lì e in molti Paesi l'hanno capito. Hai provato a dare un'occhiata alla situazione al di fuori dell'Italia? _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
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FraM Nuova recluta del forum
Registrato: 24/11/14 12:41 Messaggi: 10
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Inviato: Lun Nov 24, 2014 4:20 pm Oggetto: |
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Grazie per la risposta!
Non mi scoraggio, anzi, anche le notizie negative sono importanti per rendersi conto della situazione e valutare le proprio scelte.
Per esempio dal mio punto di vista di "ignorante" non avrei mai pensato ad un settore in crisi per la qualità.
Ad ogni modo, dopo aver scoperto questo sito, al di là delle prospettive lavorative, è un campo che vorrei approfondire.
E poi si, uno sguardo all'estero, almeno per come è la situazione qui ora, mi sembra l'unica alternativa. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Lun Nov 24, 2014 6:14 pm Oggetto: |
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Ciao FraM,
il "settore" come lo chiami tu della qualità , secondo me NON è un settore e nemmeno un mestiere: non esiste proprio!.
Sto sostenendo questo da una vita: la qualità per un'azienda che non voglia acquistare il classico bollino delle banane (e sono molti gli imprenditori che sia questo lo scopo) è quella di ricercare continuamente e nella direzione giusta l' efficienza aziendale complessiva .
Il mestiere, quello vero, che ti prepara ad occuparti di "Qualità" è quello di [u]rivedere continuamente l'organizzazione dell'azienda avendo come obiettivo quello di far lavorare tutti[/u] , dico TUTTI in azienda [u]al solo scopo di consegnare al Cliente il suo ordine in tempi brevissimi e ad un costo più basso possibile[/u] (eliminazione di tutti gli sprechi).
.... Le Unioni Industriali fanno un sacco di corsi/master per applicare questa o quella tecnica americana che insegna a fare efficienza in singoli repart/uffici o attività (robe da matti!)
Nello stesso tempo l'RGQ, deve affiancare l'imprenditore, a far scomparire dall'azienda tutte le beghe, gelosie, competizioni tra colleghi o uffici/reparti diversi che cercano in tutti i modi di fare bella figura col capo e smetterla, perciò, di comportarsi spietatamente con i colleghi e Fornitori esterni in modo da farsi vedere i migliori agli occhi del padrone (stupido se si presta a questo mezzuccio da dozzina!).
Il compito non facile di chi vuole veramente diventare un bravo RGQ è quello di saper suscitare tra tutti i colleghi uno spirito di collaborazione esemplare per mettere insieme e sempre lo sforzo di tutti non per fare efficienza nel settore in cui si lavora, ma per lavorare tutti allo scopo principale che ho detto sopra.
Tutto ciò è per dire che si deve passare dalla attuale visione per "funzioni" a quella per "processi": è una rivoluzione culturale copernicana, perchè si stravolge il cocetto di efficienza parziale di settore (la tecnica dei silo) a quello globale di Azienda.
Spesso si deve addirittura far togliere le ragntele dalla testa di un capo reparto che per avere abbastanza lavoro da dare ai suoi (perchè per lui è peggio di una bestemmia vedere la gente ferma che non lavora) fa un casotto unico in tutti i settori a monte, mentre spessissimo costa molto meno fermare qulche lavoratore piuttosto che produrre sprechi o accumulare componentistica, perchè "è un peccato non lasciarlo finire di tornire dei pezzi da una barra per finirla" ..... anzichè iniziare un'altra lavorazione più urgente!
Avrai capito che il lavoro di un RGQ NON è quello di tenere un manuale e procedure in modo impeccabile o archiviare pignolescamente ogni documento di prova e/o di tenere gli strumenti di misura tarati in bell'ordine (questa è solo routine di bassa lega, che raramente [se non mai!] aggiunge valore al prodotto che passa da un reparto all'altro), ma quello di cercare davvero con dedizione ogni possibilità di fare efficienza globale per l'azienda tutta
In poche parole un RGQ deve imparare con l'aiuto dei colleghi più esperti in tecnologie il "mestiere dell'organizzatore", che si deve muovere in un ambiente fatto di persone diversissime tra di loro ed insegnare loro di vedere ogni possibile miglioramento in ciò che fanno con l'obiettivo di ricercare ogn forma di collaborazione; creare lo "spirito di squadra", detto in poche parole.
Per fare un esempio: io vedo che molti imprenditori (del lella) assumono dei giovani di belle speranze ed assegnano loro il compito di spremere come limoni i fornitori a fornire ad un prezzo sempre più basso (robe da galera!) e per fare ciò ad esempio non pagano loro il collaudo finale del pezzo ("tanto se lo fanno lo stesso anche se non glielo pago"!) e poi se quello che lo monta in officina, ci perde un sacco di tempo per "adattarlo", nella cultura per funzioni, ciò non importa!: sono cavoli suoi "io intanto a fine anno ho rispettato il compito che mi ha asseganto l'imprenditore di risparmiare 500.000 € sugli acquisti (e poi se i costi di produzione aumentano di 1,5 milioni...la brutta figura la fa un altro! ... o è colpa degli operai che lavorano lenti, quindi è bene comperare un centinaio di fruste.....!
Capisci dove ci spinge l'aberrazione di NON guardare seriamente all'organizzazione?
Sappi infine che quelli che scrivono le ISO, dopo 50 anni si sono sveglaiti e se leggi la nuova versione che uscirà nel 2015 scoprirai che suggeriscono all'imprenditore di riorganizzare la sua azienda proprio secondo questi principi e di abbandonare definitivamente la ricerca maniacale della conformità burocratica delle scartoffie della Qualità.
Ciao
Paolo |
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FraM Nuova recluta del forum
Registrato: 24/11/14 12:41 Messaggi: 10
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Inviato: Lun Nov 24, 2014 6:52 pm Oggetto: |
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Ciao Paolo,
mi hai aperto gli occhi su un aspetto che non avevo considerato.
Diciamo che la mia visione era più quella che hai rappresentato, tipo di procedure eseguite alla lettera, e non l'idea di un impegno comune per raggiungere l'obiettivo finale, come in effetti dovrebbe essere a prescindere.
A questo però mi chiedo se tutti questi master e corsi costosissimi, alcuni mi pare indispensabili per raggiungere certe qualifiche, siano solo un business per guadagnarci, ma nella pratica poi del tutto inutili. |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Lun Nov 24, 2014 9:04 pm Oggetto: |
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Beh... non avendo partecipato a nessuno di quei corsi non posso dire che hai centrato al 100% la tua diagnosi; per sentito dire confermo che sono sempre e comunque costosissimi;
può darsi che ce ne siano di veramente buoni, ma direi di lasciar perdere quelli molto teorici di solito tenuti da persone che non si sono mai sporcati le scarpe in officina.
La progettazione di questi corsi mi pare fatta da coloro che non sanno quanto "pesano" i singoli contenuti e quindi leggendo i loro programmi vedo delle assegnazioni di ore a volte sballati per eccesso (io stesso non saprei cosa dire) oppure dedicano due giornate ad argomenti che richiederebbero almeno una settimana per cominciare a capirci qualcosa.
Ti dico questo perchè ho progettato e tenuto come uno dei docenti parecchi master finanziati con molta dovizia dalla Comunità Europea (poi hanno stretto i cordoni della borsa e ..... non ti dico cosa è successo!
Tu dici che ce ne sono alcuni "indispensabili per raggiungere certe qualifiche": io ne conosco uno solo e cioè quello della preparazione per gli auditor (che ho fatto anch'io 20 anni fa) della durata di una settimana....ma sono convinto che delle qualfiche, specie all'estero, se ne facciano un baffo tutti i datori di lavoro.
Stefania è stata fin troppo caritatevole nel dirti di certa imprenditorialità, che per Pareto è rappresentata da circa l'80% degli imprenditori, infatti il titolare medio ti assume (ovviamente in precariato totale ed eterno) solo se ti prendi sulle spalle la croce del Cireneo e fai carta per far contento l'ispettore dell'ente di certificazione.
Purtroppo con la crisi che morde è proprio questo 80% di imprenditori che sparisce oppure che licenzia per primo il malcapitato RGQ, considerato un peso inutile, non avendo capito una mazza della enorme possibilità di poter abbattere i propri costi, con l'aiuto di un RGQ "consulente" di una cifra che si aggira attorno al loro 20-30%.
Per l'estero (io ho un figlio che vive a Londra da 14 anni ormai, ma fa un lavoro bellissimo che non c'entra nulla con la laurea in ingegneria) non so nulla che ti possa davvero aiutare, sta di fatto che di quelli che se ne vanno, pochi ritornano.
Auguri, ma tanti!
Paolo |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Mar Nov 25, 2014 9:11 am Oggetto: |
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FraM ha scritto: | A questo però mi chiedo se tutti questi master e corsi costosissimi, alcuni mi pare indispensabili per raggiungere certe qualifiche, siano solo un business per guadagnarci, ma nella pratica poi del tutto inutili. |
A mio giudizio, se davvero vuoi iniziare il percorso di formazione relativo a questa materia, inizia con tutto ciò che si può reperire gratuitamente: sui siti italiani e stranieri, nei forum, nei gruppi di discussione, ecc.
Leggi il materiale che trovi, cerca di farti un'idea, organizza un po' per volta i contenuti. Visti i tuoi studi, possiedi le metodologie e gli strumenti per poterlo fare al meglio.
Una volta che avrai le idee un po' più chiare sull'argomento, prova a capire quali aspetti ti risultano ancora poco chiari e cerca, se è possibile, di chiarirli con testi, corsi o - ancora meglio - chiacchierando con chi fa questo lavoro da tempo e può indirizzarti.
Autoformati fino a dove è possibile e poi decidi come procedere. Se vorrai investirci tempo e risorse, potrai farlo tranquillamente in un secondo tempo ma almeno, in questo modo, non rischi di sprecare i tuoi soldi...
Tra l'altro siamo anche in un periodo di transizione dall'attuale versione della norma ISO 9001 alla futura che dovrebbe essere pubblicata alla fine del 2015. Un corso fatto oggi ti darebbe sicuramente le basi ma rischierebbe di essere obsoleto già in pochi mesi. _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
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Quality Motivatore
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Registrato: 26/09/08 15:13 Messaggi: 3369
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Inviato: Mar Nov 25, 2014 11:03 am Oggetto: Re: Rientrare nel mondo del lavoro |
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FraM ha scritto: |
Sono un ingegnere meccanico...
Ora, a 36 anni, ho grandi difficoltà a reinserirmi nel mercato del lavoro...
Ma che possibilità ci sono di inserirsi in un'azienda...
...ed in età avanzata? |
Francesca, ho estrapolato queste frasi dal tuo testo.
Voglio ancora credere e sperare che questo Paese non sia così dappertutto.
Voglio ancora maledettamente credere che un ingegnere meccanico, a 36 anni, non sia in età avanzata per inserirsi in un'azienda.
Non DEVE essere così altrimenti siamo davvero in bancarotta colossale.
Auspico dunque Francesca che tu possa trovare lavoro, in Italia e presto. _________________ Se lo puoi sognare, lo puoi fare. |
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FraM Nuova recluta del forum
Registrato: 24/11/14 12:41 Messaggi: 10
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Inviato: Mar Nov 25, 2014 11:59 am Oggetto: |
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Vorrei ringraziarvi tutti per i consigli e le informazioni che mi avete dato.
Sono riuscita a chiarirmi un po' le idee e fare alcune valutazioni personali.
Per Quality, lo spero anche io che non sia così, ma per ora sto sperimentando il contrario, cioè che è molto difficile ritrovare lavoro se non si ha l'esperienza richiesta o se non si ha l'età giusta. Probabilmente in parte dipenderà anche da me, da come mi muovo, e comunque dal fatto che il lavoro in generale è poco per tutti.
Io cerco di pensare positivo..! |
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Guerra Forumista classe "oro"
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Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Mar Nov 25, 2014 12:21 pm Oggetto: |
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Fra ha scritto: | Io cerco di pensare positivo..! |
![ok_0](images/smiles/ok_0.gif) _________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più |
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