Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

L'articolo tratto da: "La Stampa" si trova a pagina 4 della rassegna stampa: "Il posto di lavoro si trova sul web".
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[Paoloruffatti]

Ciao Stefania: sono andato a leggere la rassegna stampa (interessantissima) che hai pubblicato in questi thread: tu eri interessata a pag 4 (il lavoro si trova sul Web)
io ho letto tutto e sono andato a Pag 20 dove parlano di aziende che stanno riprendendosi nel manifatturiero (c' è ancora oltre il 16% delle manifatturiere che sta avendo un sacco di miliardi di investimenti [ahimè stranieri]: un record mai avuto prima da nessun paese che sta facendo rientrare i fessacchiotti che prima avevano "delocalizzato".

La prima cosa che salta all'occhio è:

L'Europa sta cercando di fotterci il manifatturiero (ormai da oltre un ventennio (vedi l'acciaio con i Riva e Tyssen), che come detto sopra, pare stia tirando moltissimo, per assegnare a noi fessacchiotti solo il ruolo del made in italy o, in pratica, farci diventare la Gardaland d'Europa (come hanno cercato di fare con la Grecia che nei disegni di Merkel e compagni doveva essere invece la spiaggia d'Europa per i suoi facoltosi cittadini!)

La seconda cosa che salta all'occhio è:
questi disgraziati di "amici europei"e la lobby liberista mondiale sta cercando di distruggere la nostra fortissima cultura industriale; purtroppo per loro la nostra manodopera e le conoscenze tecniche e Tecnologiche, si possono ancora trovare solo in Italia: ancora per poco perchè stavano per riuscirci partendo dalla distruzione della formazione dei nostri giovani operai e tecnici.

Noi quindi dobbiamo fare il contraro di quello che ha fatto l'ultimo governo liberista, con la Gelmini che ha cercato di avallare questa distruzione sistematica e liberticida (forse inconsapevole attrezzo dei poteri che le ordinano di fare tabula rasa della nostra povera italia industriale); dobbiamo perciò riprendere a fare Cultura, impedendo con ogni mezzo di lasciar distruggere le nostre scuole.

La terza cosa che mi ha colpito particolarmente è:
che dopo Prodi, nessuno dei soloni che stazionano stabilmente nelle TV di ogni ordine e grado, ha evidenziato che per promuovere la ripresa è necessario prima di tutto pensare di riprendere un indirizzo politico che vada verso la re-industrializzazione dell'italia.

Ma questa attività pianificatoria strategica che deve avere questo "comitato di pianificazione, tipo l'IRI del dopoguerra" è impossibile da costituire perchè nessuno di quelli che scaldano le potrone il Parlamento ed in TV ha la ben che minima idea di che cosa significhi pianificazione ed ancor peggio, quali sono le misure pratiche per cominciare a Fare:

Li siedono solo venditori di pentole (uno in particolare) che stanno continuando sull'onda del venditore di pentole principale che è 20 anni che ha per lo meno permesso di iniziare lo sfascio che ci ha portato ad oggi (anche se secondo me nella sua ignoranza crassa da gigolò sulle navi da crociera, quando era giovane, non ha capito una mazza di che cosa significhi guida strategica di una nazione).

Cosa fare? mah!. Prodi, che ha chiuso l'IRI per altre ragioni politiche, oltre che avere 30 anni di più di allora, non ha mai avuto consiglieri affidabili: ho avuto occasione di dirglielo in faccia 30 anni fa (non vi dico la reazione pietosamente inaspettata da fregato dai suoi consiglieri che ebbe nei miei confronti)
Allora il "professore" venne a Genova a chiudere quella città oltre che l'IRI, regalando a dei pirati l'Acciaio Italiano (allora eravamo i migliori produttori al mondo: se volete ho un sacco di esempi di allora!) che hanno ridotto la nostra industria pesante ad una serie di stabilimenti-discarica-di-veleni, senza parlare degli sporcaccioni dei tedeschi della Tyssen che hanno ucciso atrocemente degli operai la cui colpa è stata quella di far andare in un modo pericolosissimo degl impianti su cui non si era mai fatta manutenzione...il tutto per poter portare a casa un po' di stipendio... come sta succedendo a Taranto con altri pirati, ma sempre cinici: della stessa risma.

Per fortuna la Finanza, mondiale, quella che per intenderci si è comperata totalmente la politica (sua serva ormai!), ha capito che per sopravvivere lei stessa non può permettersi di tenere capitali in banca e ha capito che deve investire: e dove va? .... prima ha provato con i paesi emergenti, ma ha capito che la cultura non si compera al supermercato e quindi torna ad investire dove la cutura c'è (ancor per poco, diciamocelo, ma stiamo zitti con loro) cioè da un paese che no ha ancora dimenticato di essere industriale, nonostante i suoi tentativi di iniezione di veleno mortale, quale è il liberismo!
Sbaglio?
Ciao

[QualitiAmo - Stefania]

Guarda, Paolo, io su argomenti come questo è meglio che taccia. Davvero.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[Paoloruffatti]

Dirai che sono monotono a parlare di politica in un ambiente tecnico, ma siamo tutti coscienti del fatto che se non si pianifica a livello strategico centrale (statale) il singolo imprenditore no può caricarsi di estrarre dal cilindro la famosa "ripresa" o almeno "vedere la luce in fondo al tunnel", sai quella che non è costiuita dai fari del treno che ti dà una tranvata sui denti....
Quindi dobbiamo parlare di questo, se no diciamo solo cosette che lasciano il tempo che trovano!
Paolo

[QualitiAmo - Stefania]