Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[Qooter]

Buongiorno,
avrei bisogno di chiarimenti sul modo più corretto di rispettare il requisito 7.6 della ISO 9001 con riferimento all'utilizzo di bilance per la pesatura, impiegate nelle agenzie postali.
Per questi strumenti è prescritta per decreto la verificazione periodica presso la Camera di Commercio, entro 60 gg dalla data di inizio utilizzo e successivamente con frequenza triennale.
Il costruttore, in funzione dell'utilizzo, consiglia di sottoporre a taratura la bilancia ogni 6 mesi, al massimo ogni 2 anni e mi dice che talvolta le Camere di Commercio, sebbene avvertite per tempo, non svolgono la verificazione periodica.
Dovendo scrivere un'istruzione sull'utilizzo delle bilancia, è corretto fissare una frequenza di taratura semestrale, al più biennale, in aggiunta a quanto prescritto dal decreto ministeriale? Grazie.
_________________
Quando avete sistemato qualcosa, sistematela di nuovo

[sly_1982]

Io nell'istruzione non metto mai la frequenza di taratura, perchè ho alcune bilance che taro annualmente e alcune "spartane" (mi serve una precisione minore, all'ordine dell'ettogrammo, per intenderci) che verifichiamo e sistemiamo ogni 2 anni (è più una manutanzione/pulizia). La frequenza la metto sia nella scheda dello strumento, che nella lista strumenti.
A mio parere dovreste migliorare la situazione con la Camera di Commercio, magari facendo un ordine a programma.
Oppure, meglio ancora (però io non sono a conoscenza del decreto), credo che tu possa appoggiarti direttamente a un ente accreditato LAT per le tue verifiche, e poi puoi fornire i certificati di taratura LAT (che ti rilascia l'ente) alla Camera di Commercio.

Buona giornata.
_________________
"La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden

[MikiMarru]

A me risultano qs. riferimenti normativi per gli utilizzi in rapporto con terzi (esempio: vendita di prodotti direttamente al pubblico).:
pompe benzina, rottamia ecc... in genere per vendita a peso

D.M. 182 del 28/03/2000
La verifica degli strumenti di pesatura è obbligatoria.

Art. 10 del D.lgs 517/92
Sono tenuti alla verificazione periodica contemplata dall' Art. 12 del testo unicodelle leggi metriche approvato con RD 23/8/1890, n° 7088, e successive
modificazioni coloro che utilizzano strumenti per gli impieghi di cui Art. 2,c. 2, lett. a.

Art. 13 del D.lgs 517/92
Per coloro che utilizzano strumenti per pesare e non presentati alla verifica periodica è prevista una sanzione amministrativa pari alla somma minima di € 516,00 e una somma massima di € 1.549,00, a seguito di controlli effettuati dagli organi competenti.

E' anche vero che un commercialista in provincia di Milano ha detto un paio di mesi fa ad un mio cliente che "l'obbligo non c'è più", ma sto ancora aspettando il riferimento al documento che ha abrogato l'obbligo.

L'elenco degli intermediari "abilitati" dalle singole Cam Comm (di solito laboratori LAT) lo trovi nel sito web della Cam Com diriferimento (provincia), ma non mi risulta nè che sia la CamComm che si attiva su segnalazione dell'interessato nè che le si debba trasmettere copia dei certificati. Spetta al soggetto interessato chiamare il laboratorio e far effettuare il lavoro.

Poi se per un ufficio postale valgono regole specifiche non lo so.

Detto questo, nello specifico del quesito, scusa ma posta così la domanda non va bene, perchè immagino tu abbia n diverse bilance, con n diverse "età", che hanno frequenze di utilizzo differenti, per le quali sono state rilevate n condizioni diverse nelle precedenti attività di verifica/taratura.
Quindi dire genericamente 6 mesi/12 mesi/24 mesi un unico intervallo per tutte non ha molto senso.
Il limite massimo è sicuramente quello imposto dalla legge, su qs non ci piove.
Qual'è la frequenza minima? Dipende dalla bilancia e dai fattori che ti ho elencato prima. Per qualcuna 24 mesi possono essere una frequenza eccessivamente breve, per qualcun altra 6 mesi sarebbero anche troppi.

Una approssimazione potrebbe essere quello di definire intervalli di taratura inizialmente in base alla vetustà dello strumento e poi (se non ci sono precedenti), in base all'errore rilevato nel corso delle verifiche (dopo almeno 2): Errore ampio accorci l'intervallo, errore minimo lo estendi sino al massimo consentito (dalla legge).
_________________
Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.

[Portello]

Verificazione è un termine previsto dal decreto?
_________________
Portello
Più è semplice, meglio è

[Guerra]

Verificazione è un termine burocratico, usato al posto di verifica.
_________________
"Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più

[MikiMarru]

Mi sarebbe piaciuto verificatura, così non ci pensiamo più...
_________________
Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.

[Qooter]

Vi ringrazio per i contributi;
faccio un pò di chiarezza: il mio cliente è un consorzio di agenzie postali che si sta certificando in queste settimane ed utilizzo uno stesso modello di bilancia; devo creare un'istruzione per delle persone che è probabile che non si siano mai registrate come utenti metrici e non abbiano mai fatto tarare la bilancia ( tra le altre cose al momento non conosco la data di acquisto delle varie bilance di ciascuna agenzia).
Concordo pienamente sul fatto che la frequenza di taratura debba tenere conto di diversi fattori e possa essere corretta nel tempo in funzione dei risultati ottenuti. Tuttavia, avendo a che fare con persone non troppo affidabili, vorrei fissare una frequenza, onde evitare di lasciare libertà di decisione e rischiare che non la facciano mai tarare.
Anche il costruttore delle bilance mi ha detto che c'è l'intenzione di eliminare gli obblighi a carico degli utenti metrici; per tale motivo assume ancora più importanza la taratura periodica.
_________________
Quando avete sistemato qualcosa, sistematela di nuovo

[#34]

La bilancia che conta i pezzi da spedire o in entrata la tariamo ogni 6 mesi ma la verifichiamo ogni inizio turno.
2 volte al giorno quindi con peso campione, questa operazione la svolge di solito il magazziniere, in caso di problemi, mi chiama.
_________________
In Lak'Ech !

[Portello]

[Paoloruffatti]

Sai #34, io non ho mai fatto tarare una bilancia conta pezzi in entrata: una follia per il semplice fatto che se i pezzi sono migliaia, costano frazioni di centesimo (non ho mai visto uno che comperi diamanti a camionate ) e qundi fare il farmacista per pochi pezzi non conviene a nessuno.

Mi è capitato solo un paio di volte di trovare chi manda al cliente centinaia/migliaia di pezzi contati con la bilancia e per precauzione questi due aggiungevano qulche decina di pezzi in più così si toglievano, a poco costo, la rogna di gestire eventuali reclami.
Le bliance contapezzi in generale sono da considerare solo come strumenti di indicazione; trovo giusto, quindi, farne un controllo di funzionalità ogni tanto, come fa quel magazziniere sopra citato, usando un peso campione .

La frequenza di controllo dipende dall'uso, dall'ambiente, dal n° di operatori diversi che la adoperano e dal modo con cui viene conservata (pericolo di urti, cadute o uso improprio)
Ciao
PS: in tutti i casi non ho mai avuto osservazioni dagli enti di certificazione

[#34]

Ciao Paolo, nulla da eccepire con quanto dici, mi sono espresso male io: la mia "taratura" infatti, che eseguo una volta ogni tot mesi altro non è che una verifica con pesi campione di riferimento.
L'operatore invece, ad ogni inizio turno controlla il corretto funzionamento.
Grazie per la precisazione, come l'avevo messa giù io poteva trarre in inganno
_________________
In Lak'Ech !