Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[sly_1982]

I mezzi di comunicazione di massa pongono il singolo in primo piano, lo consacrano persino, incanalandolo sempre più verso se stesso. Anzi, in fin dei conti, esclusivamente verso se stesso: verso i suoi bisogni, i suoi interessi, le sue aspirazioni, le sue passioni. In mille modi, palesi o nascosti, liberano l'individuo da ciò di cui lui è in ogni caso ansioso di liberarsi: la responsabilità verso gli altri per le conseguenze delle sue azioni. E, nel momento in cui lo fanno, ottenebrano la sua coscienza politica, sociale e morale, lo trasformano in un materiale docile alle manipolazioni da parte di chi controlla i mezzi di comunicazione e di altri. In altre parole lo trasformano in massa.

di David Grossman
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"La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden

[QualitiAmo - Stefania]

Ammiro Grossman e ho avuto modo di apprezzarlo in molti suoi libri ma credo che il problema della deresponsabilizzazione non sia da imputare ai mezzi di comunicazione (guai se non ci fossero!) ma a come vengono utilizzati.

Se usati bene, per informare le persone e per spingerle a riflettere, sono mezzi importantissimi e basilari per formare una società civile.
Certo che, se diventano parte di un sistema corrotto, allora devono assumersi la responsabilità anche davanti alla storia di come abbiano contribuito ad ottenebrare le coscienze delle persone e le loro menti.

Un esempio lampante di come i nostri cervelli siano preda di comunicatori senza scrupoli?
Provate a leggere la notizia della modifica dell'articolo 416 ter del Codice penale. Comunque la pensiate, e non mi interessa, prendetevi una mezz'ora di tempo e leggete cosa scrivono le principali testate, come vi presentano la notizia, a cosa danno importanza, come usano le dichiarazioni, quale utilizzo fanno delle immagini, cosa scrivono nelle didascalie e come presentano i fatti.

Non importa quale opinione vi siate fatti, cercate di sgombrare il cervello e di leggere senza pregiudizi quanto riportato da cinque o sei quotidiani diversi, possibilmente di orientamento opposto.

Vi accorgete di come la maggioranza (non tutti, fortunamente) sia più interessata a forgiare le vostre opinioni che a raccontarvi i fatti?
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[sly_1982]

Ciao Stefania. Ho sentito la notizia ieri, ma non ho ancora approfondito. Lo farò.

Subito mi ha fatto piacere che abbiano "esteso" la questione "denaro" (prima il voto di scambio o le agevolazioni erano solo in materia economica) a "qualsiasi utilità", quindi tutte le forme di "scambio". So che questa battaglia l'aveva portata avanti anche Libera, un'associazione che conosco perchè ci sono passati alcuni miei amici, e che opera da anni contro la Mafia.
Mi ha però lasciato l'amaro in bocca il fatto che abbiano ridotto le pene.


Per quello che dici, sono d'accordo con te. L'informazione è "cosa buona e giusta", la strumentalizzazione dell'informazione no.
Credo però che Grossman si riferisse al modo di operare asservito a chi ha in mano questi mezzi. Questo non solo nelle notizie, ma in tanti ambiti, soprattutto il pubblicitario e quello di certi programmi televisivi (parecchi).
Ultimamente ho letto 2 libri che trattano l'argomento delle sètte sotto vari aspetti (sociale, morale, giuridico e religioso) e vedo che il modo di operare non è diverso: esaltazione del singolo, allontanamento dagli affetti e dal mondo, persuasione, autoconvincimento e sottomissione assoluta. E' un lavaggio del cervello che disumanizza, disunisce, ...crea bisogni, porta a legittimare i propri egoismi... Beh, non è un anatema, ma ci vedo molte somiglianze, molto subdole anche queste.
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"La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden

[QualitiAmo - Stefania]