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Stefano64 Nuova recluta del forum
Registrato: 05/09/13 08:38 Messaggi: 22
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Inviato: Lun Mar 24, 2014 12:11 pm Oggetto: Termocopie su stampi plastici |
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Buongiorno. Mi trovo nella situazione di dover verificare il corretto funzionamento delle termocopie inserite in uno stampo a caldo. C'è qualcuno che possa aiutarmi?
Grazie |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Lun Mar 24, 2014 1:29 pm Oggetto: |
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Le termocoppie inserite negli stampi sono di solito estraibili (dato che spesso hanno vita corta). Se i vostri stampi sono stati progettati in questo modo non ci sono problemi: si smontano le termocoppie e le si manda a tarare oppure vi dotate di un fornetto e alcune termocoppie campione, cioè i vostri "primari" (non so che range di temperature utilizzate, ma non certo dei campi dell'alta temperatura) per farvi in casa le tarature. Però fate bene i conti, perchè so che i costi di una taratura esterna di solito sono competitivi rispetto al costo di acquisto ed i conseguenti costi interni di taratura.
Se i vostri stampi, invece sono mal progettati, ...beh! val la pena, forse di praticare nuovi fori e metterci gli alloggiamenti per le nuove termocoppie estraibili (...e purtroppo di stampi ne avrete a decine!)
L'alternativa è di controllare le temperature in parallelo con una termocoppia campione durante i processi di stampaggio per leggere il delta t° tra campione e termocoppia dello stampo (del come fare per fare questa lettura in parallelo non saprei dirvi come fare praticamente, perchè non conosco i vostri stampi e le vostre macchine.
Per voi potrei invece dirvi come risparmiare un sacco di tempo per i problemi di cambio formato senza ripartire da stampo freddo, come molti fanno, oppure preriscaldare gli stampi fuori linea e sostituirli già caldi!
Ciao
Paolo |
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sly_1982 Maestro Oogway
Registrato: 24/10/12 08:28 Messaggi: 3556 Residenza: Provincia di Brescia
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Inviato: Lun Mar 24, 2014 2:27 pm Oggetto: |
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Ciao Stefano.
Come ti ha detto Paolo: fornetto portatile + catena termometrica campione primario.
Buona giornata! _________________ "La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden |
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Stefano64 Nuova recluta del forum
Registrato: 05/09/13 08:38 Messaggi: 22
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Inviato: Lun Mar 24, 2014 3:42 pm Oggetto: |
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I nostri stampi non vengono sostituiti spesso, hanno centraline di controllo delle emperature a bordo acchina e una specie di "simulatore" che permette di visualizzare le temperature effetivamente raggiunte.
Io pensavo a fornetto e catena primaria campione collegato a quest'ultimo, per la verifica delle corrette indicazioni, con una serie di tempocopie campione. il mio range è da 0 ÷ 300º C.
Innanzi tutto, però grazie dei suggerimenti. |
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Rekka Nuova recluta del forum
Registrato: 09/01/14 13:43 Messaggi: 29
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Inviato: Mer Mar 26, 2014 1:40 pm Oggetto: |
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Ciao Stefano
Confermo quanto ti hanno già detto. Le termocoppie le devi sfilare dagli stampi e le devi porre in un mezzo comparatore (il fornetto va benissimo). Per avere meno impicci durante le fasi di verifica potresti addirittura utilizzare l’indicazione del fornetto come temperatura di rifermento a patto che tu lo abbia tarato precedentemente. Fai attenzione ad immergere correttamente la termocoppia che stai verificando sul fondo del pozzetto che deve essere del diametro più appropriato in funzione della termocoppia. Se non hai fori adeguati e precisi per le termocoppie che devi verificare aiutati isolando i vuoti d’aria riempiendoli di materiale per alte temperature come ad esempio la lana di roccia.
Ciao a presto |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mer Mar 26, 2014 3:31 pm Oggetto: |
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A Stefano64 ricordo omunque che, prima di comperare il fornetto e catena termometrica primaria si faccia bene i costi del giochino, perchè non è tanto il costo del fornetto in sè , ma tutti gli altri costi che gli vanno dietro (parlo della gestione di queste tarature da parte di persone che vanno pagate direttamente (dipendenti) o indirettamente (fornitura della taratura periodica del primario).
La cosa che mi allarma molto è l'affermazione che fai circa il fatto che non cambiate gli stampi molto spesso (con consegne di lotti enormi).
Certo se devi consegnare 2-300 mila pezzettini devi lavorare una settimana con lo stesso stampo anche se è a 12-24 figure, ma il problema sta a monte: perchè il cliente ti ordina 2-300 mila pezzi? e ,soprattutto, fin che la tua macchina è occupata per una settimana, devi allungare i tempi di consegna dei prossimi Clienti (in coda!).
Col metodo chiamato del "livellamento di produzione" (in giapponese si chiama heijunka) i grandi lotti si spezzano in lotti molto più piccoli e con lo SMED (cambio rapido dello stampo= Single Minute Excange of Die) aggiri l'ostacolo dell'alto costo attuale di cambio stampo e quindi puoi inserire nella programmazione lotti piccolo per altrettanti clienti, invece di mettere in coda tutti e lavorare per uno solo (in coda ci si stanca e si cambia fornitore!!).
Nota bene che se fraziono gli ordini non è che non consegno a nessuno, ma i tuoi clienti per primi sarebbero felicissimi di ricevere non 200 mila pezzi ma 10 mila per volta.
"si.... bravo! ed i costi di spedizione moltiplicati per 20 chi li paga" .... ne parliamo un'altra voltase vuoi, ma credi che il tuo fatturato schizzerebbe molto ma molto in alto .... e fregheresti la concorrenza ..... anche se stai lavorando per l'automotive!
ciao |
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