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Free-pass, chi ne è responsabile ?
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Autore Messaggio
#34
Veg-Quality


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MessaggioInviato: Mer Ott 30, 2013 2:30 pm    Oggetto: Free-pass, chi ne è responsabile ? Rispondi citando

Mi spiego meglio, noi come ditta forniamo al nostro cliente un articolo.
Tale articolo ho saputo oggi, viene rivenduto ad un cliente terzo.
Se il cliente terzo ha un problema chiama il nostro cliente, non noi , chiaro fin qui.
Ma il mio cliente è tenuto a controllare la merce prima di riutilizzarla o venderla: non l'ha fatto perché dice che per lui eravamo in free-pass.
E' qui sorgono i miei dubbi, è corretto che sia io il responsabile del suo non-controllo in accettazione acquisti ?
A me pare proprio di no.

Esperienze in merito?
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sly_1982
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MessaggioInviato: Mer Ott 30, 2013 3:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao #34.
Io credo che:
-La responsabilità del tuo cliente è quella di non aver individuato un metodo di controllo per evitare l'insoddisfazione del cliente (ok il "free pass", ma con criterio) e tutti i conseguenti disagi. In pratica ha fatto una figuraccia e ha messo nei guai il suo cliente.
-La vostra è quella di non aver fornito il pezzo secondo specifiche (sempre che non sia un errore nella richiesta del vostro cliente, che vi scagioni dal reclamo), quindi sì, purtroppo.
-Se addirittura i pezzi fossero commercializzati (e anche voi li avete acquistati da un fornitore) allora potete girare il problema a l vostro fornitore.

Buona giornata.
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mer Ott 30, 2013 3:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Infatti tu non hai firmato nulla dove accettassi una cosa del genere. Il rischio in questo caso è di chi ti ha dichiarato free-pass che, immagino, avrà fatto le sue valutazioni. Il secondo cliente si potrà rivalere sul primo (il tuo) non certo su di te.
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#34
Veg-Quality


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MessaggioInviato: Mer Ott 30, 2013 3:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

sly_1982 ha scritto:
Ciao #34.

-Se addirittura i pezzi fossero commercializzati (e anche voi li avete acquistati da un fornitore) allora potete girare il problema a l vostro fornitore.

Buona giornata.


No, i pezzi sono di nostra produzione.
Comunque grazie a Sly e a Stefania, è come pensavo io ma un'ulteriore conferma non fa mai male in questi casi.
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#34
Veg-Quality


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MessaggioInviato: Mer Ott 30, 2013 4:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

QualitiAmo - Stefania ha scritto:
Infatti tu non hai firmato nulla dove accettassi una cosa del genere. Il rischio in questo caso è di chi ti ha dichiarato free-pass che, immagino, avrà fatto le sue valutazioni. Il secondo cliente si potrà rivalere sul primo (il tuo) non certo su di te.


Leggendo meglio mi è ri-venuto il dubbio....ma il mio cliente può addebitarmi le spese di selezione che il suo cliente ha sostenuto ?
Perchè formalmente è chiaro che la terza parte non le viene a chiedere a me, ma lo fa il mio cliente per lui, dato che non vuole perderci niente pur avendo fatto passare in free-pass un lotto alla prima produzione.
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sly_1982
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MessaggioInviato: Mer Ott 30, 2013 4:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao #34.
Si può rivalere con addebiti (scarti, rilavorazioni, richiami, etc), resi x sostituzione o conto lavoro di sistemazione gratuiti, certo.
Io intendevo quello.
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#34
Veg-Quality


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MessaggioInviato: Mer Ott 30, 2013 4:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

sly_1982 ha scritto:
Ciao #34.
Si può rivalere con addebiti (scarti, rilavorazioni, richiami, etc), resi x sostituzione o conto lavoro di sistemazione gratuiti, certo.
Io intendevo quello.


Si quello sì, ma non potrebbe secondo me chiedermi i costi di selezione che il suo cliente ha sostenuto. Sono convinto che siamo responsabili fintanto che i pezzi sono dal nostro cliente, poi se li li vende li rilavora sono affari suoi.
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sly_1982
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MessaggioInviato: Mer Ott 30, 2013 4:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

La soluzione della NC andrebbe concordata insieme, ma non so fino a che punto, legalmente, puoi tenerti fuori da questa cosa. (Cosa ovvia: Sicuramente quando ci si incammina per queste strade non è mai bello, perchè il tuo cliente rimane in difficoltà per una cosa che è stata causata da voi, anche se involontariamente.)

Ti faccio un esempio che è capitato a noi, senza free pass.
Un nostro fornitore ci ha mandato dei pezzi che commercializziamo a completamento di una gamma. Io ho fatto il controllo in accettazione su un certo numero di campioni e li ho accettati perchè conformi. E' arrivato il reclamo, ho verificato i campioni resi, avevano ragione, e ho provveduto a girare il reclamo (e poi il reso dei pezzi) al mio cliente, il quale li ha sistemati. In fin dei conti noi abbiamo un piano di campionamento per i test, ma alla fine è chi monta i pezzi che si trova il problema, perchè li "controlla" tutti in funzionalità.

A parte questo: vedete se potete trovare un piano di controllo che vi permette di evitare questo problema (azione correttiva). Per me è meglio che collaboriate voi insieme al vostro cliente, magari andando proprio dal cliente finale per capire bene cosa è successo.

Buona giornata.
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mer Ott 30, 2013 5:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il tuo cliente può rivalersi su di te solamente per NC che rilevi all'atto della fornitura o, se non evidenti, all'utilizzo entro un termine di tempo ragionevole. Non può certo pretendere che tu risponda di merce che è stata nei suoi magazzini chissà quanto e sulla quale ha fatto chissà che cosa...

Certo, in assenza di un contratto che regoli nello specifico la questione si può andare incontro a rogne. Rogne non certo legali perché la tesi del tuo cliente è insostenibile, almeno a mio giudizio, ma un cliente scontento non è mai una bella cosa.
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#34
Veg-Quality


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MessaggioInviato: Mer Ott 30, 2013 5:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Da un punto di vista commerciale la cosa la sistemeremo al meglio, su questo non ci sono dubbi.
Ma mi piacerebbe proprio addentrarmi in questi ragionamenti per sapere fino a che punto si può spingere una contestazione.
Al di la del fatto che come dite voi (e ne sono d'accordissimo) un buon cliente al giorno d'oggi va tutelato e difeso a spada tratta. ok_0
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MessaggioInviato: Gio Ott 31, 2013 11:19 am    Oggetto: Rispondi citando

personalmente dissento

il free-pass non influisce sulle vostre responsabilità:
che il vostro cliente controlli in accettazione o meno è un fatto suo.
Immaginatevi un supermercato, ma anche qualsiasi negozio, che dovrebbe, secondo il ragionamento che avete esposto, campionare in ingresso tutti gli articoli.

Per i difetti all'origine da qualche parte dei vari codici (se ne è parlato tempo fa in un qualche thread) dovrebbero esserci due anni per la contestazione per conformità alla garanzia dei prodotti di libero commercio.
certo se il cliente rileva il difetto a gennaio e lo contesta a dicembre o l'anno dopo un minimo di argomentazioni per rifiutare l'addebito ci può essere.

sui costi sostenuti dal cliente e dal suo cliente si devono considerare:
1) l'ammontare del danno rispetto al valore della merce venduta
2) gli accordi in essere
3) la notificazione al momento dell'ordine del profilo di missione del prodotto e dei suoi rischi

in generale tutte le grosse aziende i loro fornitori diretti, per analogia, impongono contratti in cui esplicitamente il fornitore si farà carico di tutti i costi, tanto da richiedere una assicurazione contro danni e campagne di richiamo.

solo in campi specifici esiste la responsabilità del compratore qualora non dimostri di aver monitorato il fornitore, valutato la sua idoneità alla fornitura rispetto ai rischi etc.
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#34
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MessaggioInviato: Gio Ott 31, 2013 11:37 am    Oggetto: Rispondi citando

Mettiamo caso che produco un articolo da 1 € e lo vendo a quello che per me è il cliente finale.
Questo cliente monta i miei pezzi su un assieme da 1000 € che rivende.
Dopo un mese una terza parte si accorge che l'assieme è errato a causa del particolare da me prodotto.
Io dovrei essere responsabile dei miei pezzi col mio cliente non di quello che ne fa lui dopo.

In campo di trattamenti termici o galvanici per esempio se sbagliano il trattamento sono responsabili solo per il costo del trattamento e non magari del costo del pezzo che hanno reso inutilizzabile per loro colpa. (questo è un caso limite ma in tutto il Veneto non esiste, per quanto ne so, un trattamentista che risponda in tal senso)
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MessaggioInviato: Gio Ott 31, 2013 12:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

#34 ha scritto:
Mettiamo caso che produco un articolo da 1 € e lo vendo a quello che per me è il cliente finale.
Questo cliente monta i miei pezzi su un assieme da 1000 € che rivende.
Dopo un mese una terza parte si accorge che l'assieme è errato a causa del particolare da me prodotto.
Io dovrei essere responsabile dei miei pezzi col mio cliente non di quello che ne fa lui dopo.


Seguendo il tuo ragionamento, nel caso un consumatore trovi un topino in una confezione di latte integra all'acquisto la responsabilità è del supermercato? Non mi pare.
Concordo con "e", il mancato controllo del Vs cliente non vi esonera da responsabilità.

Per quanto riguarda i trattamentisti, quelli che scrivi potrebbe esser vero. Da quel che so però non c'è un trattamentista veneto, qualificato in ambito MIL. Ed i trattamenti galvanici sono costretto a farli fare in Toscana o Lazio.
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MessaggioInviato: Gio Ott 31, 2013 12:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Premessa
nel ricevere un ordine quasi tutte le PMI guardano al solo componente senza considerare gli oneri accessori, compreso le garanzie, il rischio del prodotto il profilo di missione, le normative etc. si pensa sempre che tutto vada bene, al massimo si considera una percentuale di scarto interno (alla faccia di tutte le raccomandazioni della ISO9001)

#34 ha scritto:
Mettiamo caso che produco un articolo da 1 € e lo vendo a quello che per me è il cliente finale.
Questo cliente monta i miei pezzi su un assieme da 1000 € che rivende.
Dopo un mese una terza parte si accorge che l'assieme è errato a causa del particolare da me prodotto.
Io dovrei essere responsabile dei miei pezzi col mio cliente non di quello che ne fa lui dopo.

Se tu sapevi che il pezzo andava su un assieme da 1000 € e questi erano i rischi, perchè non aumentare il prezzo a 1,05 euro e pagare una assicurazione?.

Quello su cui metto sempre sull'avviso quando esamino un contratto e un quality agreement è capire quali sarebbero gli impatti di una non conformità rispetto alla tracciabilità in uscita da me e presso il mio cliente, il tipo di filtri che ci sono presso il cliente (e.g. controllo funzionale al 100%), la condivisione delle responsabilità, il tipo di utilizzo finale, il settore


#34 ha scritto:

In campo di trattamenti termici o galvanici per esempio se sbagliano il trattamento sono responsabili solo per il costo del trattamento e non magari del costo del pezzo che hanno reso inutilizzabile per loro colpa. (questo è un caso limite ma in tutto il Veneto non esiste, per quanto ne so, un trattamentista che risponda in tal senso)

come dire che porto un vestito in pulitura questi lo rovinano e vengo rimborsato, se ho già pagato oppure non pago, per la sola pulitura?
Se consegno la macchina in officina e questi fanno un incidente caricandola sul ponte, non mi fanno pagare il cambio del filtro olio e la macchina me la devo riparare a mie spese?
Ragionando in questo modo non si va da nessuna parte se non verso la crisi di cui tutti siamo testimoni (teniamo conto che il rischio di pagare i danni è anche un deterrente a forzature ed elargizione di deroghe alla produzione date in modo approssimativo).
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#34
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MessaggioInviato: Gio Ott 31, 2013 12:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il paragone con il campo alimentare mi pare un po' forzato, ma lo dico con la massima umiltà, sicuramente sbaglio io.

Riguardo il MIL non so nemmeno cos'è e da una veloce ricerca nel web non ho trovato niente. Confused
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