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dx7rx5 Nuova recluta del forum
Registrato: 15/03/13 07:38 Messaggi: 5
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Inviato: Ven Mar 15, 2013 7:45 am Oggetto: Osservazione ISO TS 7.3.3.2 (R) |
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Ciao,
l'anno scorso durante l'audit di certificazione ci è stata fatta la seguente raccomandazione:
R5: Pianificare le attività di validazione dei sistemi di EOL(sta per collaudi di
fine liea)in modo tale che i dati sperimentali siano correlabili alla stima degli
indici di rilevabilità utilizzati nell'analisi PFMEA.
Ridefinire gli indici di "Rilevabilità" in funzione della configurazione dei
sistemi di misura effettivamente presenti sulle linee di
produzione/assemblaggio.
Purtroppo nel team che ci sta lavorando ci sono diverse interpretazioni e diversi dubbi, vorrei dunque chiedere a voi esperti cosa esattamente dovremmo fare per rispondere a tale raccomandazione.
grazie in anticipo. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Ven Mar 15, 2013 10:06 am Oggetto: |
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la mia modesta opinione, ma tieni conto che senza una visione diretta dei documenti analizzati dall'auditor si rischia di prendere fischi per fiaschi.
allora di primo acchito:
i control plan non sono correlati con la PFMEA.
cause possibili:
a) la PFMEA è stata scritta dopo il control plan (cosa non insolita)
b) La PFMEA è stata scritta con un copia e incolla di altre senza tanto pensarci e giusto per avere il pezzo di carta da mostrare, mentre il control plan è stato scritto sulle reali possibilità aziendali e, si spera, con buon senso coprendo le criticità note.
c) La PFMEA è stata fatta con criterio, ma è il control plan che per esigenze di costi/strutture/mezzi è stato ridotto
l'auditor ha fiutato una di queste tre possibilità, non può scriverlo chiaramente altrimenti perdete la certificazione e quindi manda il messaggio come raccomandazione.
risoluzione
se vuoi avere le mutande di acciaio inox con sovrarivestimento in titanio si potrebbe fare come segue:
prendi la PFMEA e numeri tutte le righe in cui hai una voce di controllo (in teoria dovrebbe già essere così). Per ogni voce vai sul control plan e cerchi la riga (/controllo) corrispondente. Trovata riporti a lato del control plan il numero della riga della PFMEA. Quindi controlli che la frequenza richiesta dal control plan (100%, carta X-R etc corrisponda). Se per ogni voce della PFMEA hai trovato almeno una voce corrispondente sei al 70% del lavoro. Se non trovi nessuna voce la devi aggiungere
Adesso fai il lavoro inverso, se sono rimaste voci del control plan che non sono state marcate le integri nel control plan.
L'avere una colonna del control plan con il/i riferimenti alla linea della FMEA sembra essere un must non codificato,ma molto diffuso.
attenzione che la relazione voce FMEA voce control plan è del tipo molti a molti ovvero una voce della fmea può generare molte voci nel control plan e una voce del control plan può coprire molte voci della fmea _________________ =fixed(exp(1);5)
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dx7rx5 Nuova recluta del forum
Registrato: 15/03/13 07:38 Messaggi: 5
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Inviato: Ven Mar 15, 2013 12:56 pm Oggetto: |
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Ciao 2p71828,
quanto da te detto viene fatto sistematicamente ed è stato mostrato al auditor. La sua osservazione da quanto sembra, ma su questo abbiamo dei dubbi, è legata al fatto che noi a fronte di un modo di guasto definiamo l'indice di detection dicendo semplicemente che viene intercettato da un certo controllo "X"
ma manca una evidenza che questo controllo effettivamente intercetta il dato modo di quasto.
Ora questa è la nostra interpretazione dell'osservazione ma la discussione è aperta e non siamo sicuri di aver capito bene.
Grazie in anticipo
dx7rx5 |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Ven Mar 15, 2013 3:43 pm Oggetto: |
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superato l'esame dei motivi più lapalissiani passiamo allora a un ragionamento di secondo livello
non è che per caso avete dato un livello di detection troppo basso?
7 è un controllo manuale al 100%
6 è un controllo automatico al 100% a fine linea
per scendere ancora deve essere automatico nella stazione in cui avviene il problema.
ovvero dimmi se puoi che detection avete messo per i vari tipi di controllo (100%,carta X-R, carta X-s etc), poi ci ragioniamo sopra _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Ven Mar 15, 2013 3:45 pm Oggetto: |
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Premesso che io sono più scarso di 2p, volevo dirti che se non avete davvero evidenza che quel dato modo di guasto sia intercettabile (D= detectable) dal controllo "X", allora l'ispettore ha ragione da vendere.
Se la vostra PFMEA non ha generato azioni di miglioramento del prodotto, i casi sono due:
1) o davvero il controllo X intercetta tutti i possibili guasti del tipo in questione ed allora la vostra FMEA è perfetta, ma l'ispettore dice: "fammi vedere quanti ne avete intercettati con il controllo X prima di migliorare il processo di progettazione o di produzione"; se la risposta vostra è "nessuno", allora all'ispettore può venire legittimamente più di un dubbio, ma voi potete far vedere che solo adesso l'X non ne vede più nessuno perché in passato AVETE AVUTO "N" CASI INTERCETTATI ed allora dovete avere (ed esibire) le registrazioni dell'azione di miglioramento che è stata messa in atto riducendo il PID, poniamo da 450 a 86
2) o il controllo X non intercetta un bel niente e voi state tranquilli perchè la vostra FMEA ha un PID basso (avete dato un valore troppo basso a D, o a uno o entrambi i due altri parametri P e I) e voi non considerate quindi pericoloso quel modo di guasto.
Mi sa che siamo in questo ultimo caso perché voi non avete esibito registrazioni di questo miglioramento (caso 1)
e l'ispettore sospetta che siate nel caso 2) e quindi vi dice di riconsiderare i valori di D, per lo meno andando ad indagare se il metodo X veramente assicura un valore di D molto basso, cioè legge i parametri in gioco in modo da stare tranquilli.
Ma, ripeto, dovete avere evidenze in entrambi i casi sopra riportati, altrimenti l'ispettore vi sega!
Spero di essere stato chiaro e chiedo a 2p di correggermi se ho detto castronate. |
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dx7rx5 Nuova recluta del forum
Registrato: 15/03/13 07:38 Messaggi: 5
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Inviato: Ven Mar 15, 2013 4:46 pm Oggetto: |
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Ciao,
intanto grazie a tutti per le risposte.
La nostra situazione è la seguente; noi abbiamo un controllo di fine linea e diciamo che questo è ingrado di intercettare alcuni modi di guasto ed assegniamo la detection senza aver verificato a priori che effettivamente quel guasto viene intercettato dal controllo di fine linea ma validiamo il sistema di controllo basandoci sulle specifiche di collaudo fornite da R&D. Alla domanda dell'ispettore su come eravamo certi della detection del modo di guasto è stato risposto mostrando il report di validazione del sistema dove non c'è nessun link tra queste funzioni ed il modo di guasto.
grazie dx7rx5 |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Ven Mar 15, 2013 5:58 pm Oggetto: |
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scusami ma mi sto perdendo.
con quest'ultimo post hai sconvolto la prima e la seconda impressione
non è che il sistema di rilevazione manchi dell'R&R?
è possibile che esista una discrepanza tra la specifica e la PFMEA su quanto il sistema possa e non debba fare? _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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dx7rx5 Nuova recluta del forum
Registrato: 15/03/13 07:38 Messaggi: 5
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Inviato: Ven Mar 15, 2013 8:09 pm Oggetto: |
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Ciao,
no l'R&R l'abbiamo.
Cerco di spiegare meglio secondo me il punto chiave.
Nel report di validazione non sono riportati i modi di guasto, ma le funzionalità che devono essere verificate in fase di validazione. Queste funzionalità e la modalità di test sono indicate nelle sepcifiche di test redatte da R&D. Ovvero supponiamo che il modo di guasto sia componente elettronico "pippo" danneggiato, questo modo di guasto non viene riportato
nel report di validazione ma nel report è riportato "verifica corretto funzionamento accensione quadrante" ora il funzionamento errato del quadrante non è dovuto solo al modo di guasto sopra descritto ma anche ad altri modi di guasto dunque mancherebbe la correlazione tra report di validazione e modi di guasto e quindi l'evidenza che con il sistema di collaudo di fine linea realmente intercettiamo il guasto e di conseguenza l'indice di detection non è adeguato o corretto.
Riguardo l'R&R con capisco la correlazine con la PFMEA, l'R&R è il metodo per verificare la ripetibilità e riproducibilità di una misura, in che modo avrebbe influenza sull'indice di detection?
L'unica correlazione che vedo è sul fatto che se il sistema non è ripetibile e non è in grado di riprodurre la misura in maniera accurata posso non intercettare al 100% i modi di guasto. Quindi la risposta completa all'osservazione potrebbe essere l'R&R + però un report con le correlazioni tra le funzionalità e tutti i modi di guasto ad esse correlate.
Spero di non aver ingarbugliato la matassa ulteriormente.
dx7rx5 |
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dx7rx5 Nuova recluta del forum
Registrato: 15/03/13 07:38 Messaggi: 5
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Inviato: Lun Mar 18, 2013 5:07 pm Oggetto: |
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Ciao Ragazzi,
non ho visto altri commenti, mi date feedback rispetto al mio ultimo post?
Grazie mille in anticipo. |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Lun Mar 18, 2013 6:28 pm Oggetto: |
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Ciao,con il tuo post di ven 4:46, hai certificato che il vostro controllo di fine linea non è in grado di dare la certezza che non sia scappato qualcuno dei modi di guasto possibili.
E' CERTO, quindi, che il certificatore ci vada a nozze, perchè gli dite che il vostro sistema è un colabrodo!
Con la vostra attività di R&R voi dite il contrario, ma poi in realtà i morti vi scappano dappertutto!
Se l'R&R non è completo (e raramente lo è ) bisogna fare di tutto per aumentare la probabilità di intercettare tutti i modi di guasto, migliorando così la detectability, magari introducendo altre prove o condizioni di prova.
Se poi una segnalazione di guasto può dipendere da diverse cause, secondo me è sbagliata la profondità della vostra PFMEA: aspettarsi una generica segnalazione di guasto che può dipendere da una serie di difetti diversi non aiuta affatto: Io con il progettista andrei a fare dei controlli mirati per ogni causa di guasto e li inserirei nei punti del processo di fabbricazione dove questi generano il guasto singolarmente, Aspettare il controllo finale è come usare una rete da pesaca a maglie larghe, rischi di farti scappare i pesci grossi , ...figurati i piccolini!
Se poi ogni guasto può dipendere in produzionie da diversi possibili errori (saldatura fredda, surriscamdamento del componente ecc ecc., figurati che razza di detectability hai alla fine!
Sbaglio 2p? |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Mar Mar 19, 2013 8:49 pm Oggetto: |
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Caro dx7rx5,
purtroppo non siamo sempre presenti e disponibili, perchè anche noi viviamo tutti i giorni in mezzo a un marasma di impegni e richieste. Se poi pensi che molto spesso lavoriamo anche la fine settimana per recuperare l'arretrato, puoi intuire che le tue priorità possono non coincidere con le nostre.
comunque ci sono alcuni punti che secondo me andrebbero chiariti, o meglio non capisco se ti siano chiari:
1) R&R anche se sarebbe più opportuno chiamarla MSA, non è solo la ripetibilità e la riproducibilità, ma la validazione del processo di misura che dimostra di essere indipendente dall'operatore, dalle condizioni, stabile, preciso e accurato rispetto alle caratteristiche che deve controllare. Quindi dato l'esito dell'R&R, la frequenza dei controlli, il livello di confidenza che vuoi avere determini la rivelabilità del difetto (in realtà mettendo soglie di allerta e definendo le reazioni quando queste vengono raggiunte si potrebbe argomentare su un migliorare livello di rivelabilità a livello di rating della PFMEA).
2) se il controllo di fine line blocca il pezzo non conforme all'insorgere di qualsiasi difetto, ancorché non ne determini l'origine, la sua rivelabilità e ottima per tutti i modi di guasto. Sarà compito del laboratorio determinare l'esatta causa/origine
3) Citazione: | Nel report di validazione non sono riportati i modi di guasto, ma le funzionalità che devono essere verificate in fase di validazione. Queste funzionalità e la modalità di test sono indicate nelle specifiche di test redatte da R&D. |
qui il lessico è importante: validazione non è il test di fine linea, si parla di validazione di un progetto o di un processo, tuttavia ho l'impressione che tu lo stia adoperando come sinonimo di test di fine linea, appunto.
3) normalmente R&D redige le specifiche di prodotto e i disegni, l'ingegnere di processo progetta la line a di montaggio, la Qualità visti i documenti di R&D e dell'ingegnere di processo, un po' di saggezza contadina, redige i piani di controllo
4) giustamente Paolo pone un'altra questione, ovvero se eseguite i controlli solo a fine linea, che starebbe a significare un mondo di potenziali difettosità sicuramente non rilevabili a meno di non passare giornate in test _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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MAUROSGP Nuova recluta del forum
Registrato: 28/05/10 15:17 Messaggi: 9 Residenza: Varese
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Inviato: Ven Apr 05, 2013 3:42 pm Oggetto: |
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Ciao a tutti,
credo che il valutatore cercasse proprio di sottolineare la carenza rilevata nel non trovare collegamenti tra i valori di rilevabilità delle P-FMEA e valori oggettivi. Ovvero come fate a dare i valori di rilevabilità?
Innanzitutto "scorpora" il controllo finale in tutti i difetti possibili e dai a ognuno i suoi valori. in secondo luogo prova a legare il valore di rilevabilità di ogni difetto alle % di scarto+reso con causa riconducibile al mancato intercettamento del problema.
Questo è il mio parere, spero di aver capito bene il problema.
buona giornata
Mauro |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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MAUROSGP Nuova recluta del forum
Registrato: 28/05/10 15:17 Messaggi: 9 Residenza: Varese
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Inviato: Ven Apr 05, 2013 9:28 pm Oggetto: |
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Salve Stefania, chiedo scusa per l'errore della firma, ho solamente copiato quella dell'e-mail. Non era certo mia intenzione offendere qualcuno o approfittarmi del vostro servizio.
In effetti, come ha notato, non sono un grosso frequentatore di forum, ma leggo con attenzione la vostra newsletter da molto tempo e quella di oggi ha attirato la mia attenzione. Ho cosi approfittato per fare un giro tra le domande e dare qualche parere a quelle di mio interesse. Spero di non aver commesso un errore.
Comunque provvedderò prima possibile a modificare la firma, togliendo qualsiasi riferimento alla mia professione. |
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