Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[sly_1982]

L'ostrica e la perla.

Un’ostrica che non è stata ferita non produce perle.
Le Perle sono prodotti del dolore, risultati dell’entrata di una sostanza estranea o indesiderabile nell’interno dell’ostrica, come un parassita o un granello di sabbia.
Nella parte interna della conchiglia esiste una sostanza luccicante chiamata nácar.
Quando il granello di sabbia penetra, le cellule di nácar cominciano a lavorare e coprire il granello con strati per proteggere il corpo indifeso dell’ostrica.
Come risultato, una bella perla si formerà li nel suo interno.
Un’ostrica che non è stata ferita, mai produrrà perle, perché la perla è una ferita cicatrizzata.

Tu ti sei mai sentito ferito dalle parole di qualcuno ?
Sei mai stato accusato di aver detto cose che mai hai pronunciato?
Le tue idee sono forse state rifiutate o mal interpretate?
Hai ricevuto in cambio l’indifferenza?
Allora hai prodotto una perla!
Copri le tue pene con vari strati di amore.

Purtroppo sono poche le persone che si interessano a questo tipo di sentimento.
La maggioranza impara appena a coltivare risentimenti, lasciando le ferite aperte, alimentandole e non permettendo che si cicatrizzino!
Cosi, in pratica, quando vediamo “ostriche vuote” non è perché non siano state ferite, ma perché non hanno saputo perdonare, comprendere e trasformare il dolore in amore!
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"La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden

[QualitiAmo - Stefania]

[sly_1982]

Io invece credo che non si possa staccare "la spina dell'Amore" così, solo perchè si tratta di lavoro, come di altro. Un soldato può eseguire degli ordini, ...o può rifiutarsi per amore, per qualcosa in cui crede, etc...
Non siamo macchine.

Ciaooo!
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"La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden

[QualitiAmo - Stefania]

Sly, ognuno ha il diritto di lasciare la propria impronta nel mondo come meglio crede e di basarsi su ciò che ritiene più giusto. Ho solo scritto che non mi aspetto amore in un ambiente di professionisti ma, appunto, professionalità.

Le mie scelte professionali le faccio e le ho sempre fatte in base a ciò che per me è giusto professionalmente, ai miei principi, a ciò che è previsto dal ruolo che ho accettato di ricoprire, alla mia etica e alla legge e non per questo mi ritengo una macchina.

Non gestisco un convento e credo che se uno di noi, in riunione, venisse insultato da un collega e gli rispondesse: “ti perdono perché applico la legge dell’amore”, forse la situazione apparirebbe un po’ strana, almeno ai più.
Ti posso dire come reagisco io: mi limito a cercare di ritornare all’argomento (per quanto possibile) e provo a riportare la discussione a un livello professionale e civile cercando di non reagire col cervello rettile (per quanto possibile e secondo la pazienza che mi rimane quel giorno).

Fortunatamente, visto il contesto, nessuno si aspetta che io spari a qualcuno. Il soldato non avrei saputo farlo e non per questioni di amore ma per i principi in cui credo. Il discorso qui si fa enorme ed entrerebbe nella morale e nel significato, laico o religioso, che le danno e le hanno dato gli uomini. Discorso troppo grande per un venerdì pomeriggio, almeno per me.

Ciao!
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[Quality]

[sly_1982]

Sì, lo so Stefania. Ognuno ha il suo modo di vedere le cose.
Quello che però intendevo dire è che bisogna cercare di essere coerenti con i propri principi, i propri valori, etc... non tenere solo la professionalità, che è giusta, ma non sempre ciò che è giusto è la cosa più giusta.

Non so, forse a te non è mai capitato, di "nascondere" dei problemini in produzione, dove magari ci lavora una persona "semplice" con molte difficoltà, che sbaglia molto, ...con famiglia, 60 anni di età, problemi di salute, unico lavoratore in famiglia, affitto di casa da pagare, moglie con problemi, etc... ecco, questo è un caso in cui credo che la professionalità risolva un problema, ma potrebbe essere un problema ancora più grosso se non si guarda prima alla persona anzichè all'economia, ai costi, al tornaconto. (Questo è soltanto un esempio, ma credo che per me voglia dire tanto.)

Certo, ad una Riesame della Direzione non mi metterei di certo a fare "benedizioni" e "omelie", però mi è capitato ancora di mettermi "di traverso" su questioni umane. Forse la cosa al momento ha suscitato un po' di risate e di commenti, ma poi queste "critiche" si sono trasformate in stima e rispetto. La chiamo coerenza.
...Mi scuso perchè nella sezione "presentazioni" non ho avuto ancora il tempo di presentarmi! Forse, viste le storielle che posto quasi tutti i giorni, potrei essere visto con un alone di misticismo, o così... E' un po' vero anche quello!
Voglio dire anche questo: sono cristiano, ma il mio essere cristiano non si ferma da qualche parte, perchè viene prima di tutto, ed è il mio riferimento per tutto. Quindi le mie scelte le faccio secondo questo mio riferimento. Non si può esserlo e non esserlo, o non darlo a vedere.
Sto leggendo un libro di Tolstoj che riporta proprio questa critica a noi cattolici: diamo giustificazioni sulle nostre mancanze di amore mettendo al primo posto il lavoro, lo stato, i rapporti personali, i nostri interessi, etc...

Ciao Stafania. Buona giornata!
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"La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden

[#34]

Adoro Tolstoj specie quando dice che "se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani " (al tempo il termine vegano ancora non esisteva,dicendo vegetariano si escludevano già i derivati..)
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In Lak'Ech !

[QualitiAmo - Stefania]

[sly_1982]