Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[claudio1]

ciao a tutti!
sono uno studente di ing.meccanica e sto facendo una tesi su delle possibili modifiche da fare alla Fmea per poterla migliorare.
siccome non ho esperienza nell'uso concreto di tale metodo ( mi baso solamente sui testi che ho a disposizione),sapreste EVIDENZIARMI DEI PASSAGGI DELLA FMEA CHE possono generare problemi?

A QUALI DIFFICOLTà si va incontro spesso nella compilazione del modulo (dati mancanti, o costosi da reperire...)?

nel caso di fmea di prodotto nuovo, in base a cosa si potrebbe calcolare l'occurrance" senza dover generare lotti di prodotti al solo scopo di studio?

ogni info e consiglio sarà apprezzato, grazie a tutti!

[KK]

Ciao Claudio e benvenuto sul nostro forum.
Premesso che non sono un grande utilizzatore della FMEA, quindi non sarò mai di grande aiuto per il tuo lavoro, vorrei (se mi dai il permesso) fare una domanda che mi sorge spontanea leggendo la tua domanda: perchè hai scelto di fare una tesi su modifiche e miglioramenti ad uno strumento che neanche conosci?

Non è un po' come brancolare nel buio?

Scusa la mia domanda un po diretta....

[Portello]

Ciao Claudio,

sei mooolto vicino, potremmo fare una chiacchierata.

Ciao
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Portello
Più è semplice, meglio è

[Slender Man]

DFMEA o PFMEA?

comunque per l'occurrence puoi fare riferimento allo storico di prodotti simili (dove per simili si intenda prodotti con funzioni definite in modo analogo in sede di DFMEA), almeno in prima stesura. essendo la FMEA un documento vivo, sarà aggiornato sulla base delle produzioni dell'oggetto specifico man mano che il processo sarà avviato e consolidato.

posso dire sorridendo che mi sembra molto "da ingegnere" suggerire modi di migliorare un metodo per il quale non si ha alcuna esperienza concreta di utilizzo?


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"It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
"Manly hearts to guard the fair" (Job Description)

[QualitiAmo - Stefania]

Benvenuto Claudio.

Ti sei preso una bella gatta da pelare con la tua tesi ma ti faccio i miei migliori auguri. Spero che qualche amico che utilizza l'FMEA tutti i giorni ti possa dare una mano anche se qualche consiglio ti è già arrivato e mi sembra buono.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[claudio1]

grazie dell'aiuto mi sto concentrando sulla DFMEA XD
he he ho scelto questo tipo di tesi perchè io mi sto concentrando su un metodo di "problem solving" chiamato TRIZ e con il professore c'era l intento di cercare di unire triz e fmea per velocizzare la compilazione della matrice dei guasti.
per adesso sto semplicemente abbozzando una teoria, poi fra qualche giorno mi daranno un caso studio da fare cosi potrò picchiarci il naso anche io =)
il problema è che in qualke mese non posso raggiungere l'esperienza di chi fa fmea da anni per questo chiedo qualche consiglio a chi sicuramente ne sa + di me su quali siano i punti + ostili

consigli e critiche sono ben accettati =)

[QualitiAmo - Stefania]

Ieri sera claudio ha scritto questo post che, per le problematiche tecniche della sera di ieri, è andato perduto.

Ve lo riporto perché l'avevo salvato a parte:

[KK]

[Slender Man]

oppure, per coerenza, kualke.

se sei tedesco, kwalke.
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[claudio1]

ok "qualche" =)
allora la domanda era :
se una volta calcolato RPN seguite una particolare regola per dare una priorità agli interventi che non sia semplicemente partire dal RPN più alto.
ford per esempio dà la massima priorità a S=9-10 (indipendentemente dagli altri valori di D e O) fino a che si riporti i valori di O e D =1.

altra domanda importante:
quando valutate il comportamento del prodotto con l'ambiente che lo circonda( utilizzatore, aria, altri elementi...) considerate un ambiente standard? o un possibile elenco di ambienti in cui quel determinato prodotto si trova ad operare (per esempio: prodotto appena uscito dalla fabbrica, sul camion, sullo scaffale del mercato, in cucina durante l utilizzo,in discarica alla fine dell utilizzo)?

[QualitiAmo - Stefania]

Visto che nessuno pare darti retta, provo a darti una risposta io anche se di lavoro non applico quotidianamente la metodologia FMEA.

La priorità degli interventi tesi ad abbassare/eliminare il rischio va fissata sicuramente in base all'ambiente in cui si sta lavorando e al prodotto. Partire da un indice di "severity" (S) più alto, comunque, è sempre estremamente utile, visto che questo parametro indica i possibili danni che si potrebbero verificare se il rischio diventasse reale.
A parità di RPN raggiunto con dofferenti valori di "S", "O" e "D", io partirei sempre da una "S" più alta e poi passerei alla "O".

Anche la valutazione dell'ambiente sul comportamento del prodotto dipende dall'ambito in cui operi. A logica, comunque, bisogna prendere in considerazione tutti gli ambienti più comuni in cui il prodotto può essere utilizzato/trasportato, ecc.
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[Portello]

[QualitiAmo - Stefania]

[Slender Man]

[Portello]

D'accordo con quanto scritto da Slender.
Per la mia esperienza, quando il progetto è chiuso, il 90% di quello che si poteva fare è fatto. Nel processo c'è ben poco da "raddrizzare".
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Portello
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