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Controllo materiale in ingresso
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Autore Messaggio
Grace
Nuova recluta del forum


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Messaggi: 5

MessaggioInviato: Lun Lug 23, 2012 1:47 pm    Oggetto: Controllo materiale in ingresso Rispondi citando

Ciao a tutti,
sto rimettendo mano ai fornitori....gioie e dolori di molti ! credo Evil or Very Mad e per ciò che concerne la materia prima (che per la ns tipologia di produzione si tratta di tubi in acciaio) sono riuscita a creare una sorta ci check-list che mi permette di verificare e valutare contemporaneamente non solo il prodotto ricevuto ma anche una parte del servizio fornito.
Sono in difficoltà nella creazione di una check list per i materiali diversi dalla materia prima Qualcuno potrebbe darmi qualche suggerimento/spunto? pensa1

Grazie inanticipo

Grace
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Lun Lug 23, 2012 2:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

Cosa intendi esattamente con "materiali diversi dalla materia prima"? Ci fai un esempio pratico così capiamo meglio?
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Grace
Nuova recluta del forum


Registrato: 18/07/12 12:31
Messaggi: 5

MessaggioInviato: Lun Lug 23, 2012 8:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

...per materiAli diversi intendo ad esempio i prodotti chimici, oli per lubrificazione nonché attrezzature o ancora strumenti di misura, calibri, micrometri e quant'altro,
Hai ragione non sono stat molto chiara nella richiesta di aiuto..le materie prime come i materiali diversi cambiamo da azienda ad azienda.

Grazie
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KK
King of Kuality


Registrato: 23/04/09 14:36
Messaggi: 10266

MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2012 8:08 am    Oggetto: Rispondi citando

Beh, diciamo che con poche parole hai abbracciato campi molti diversi tra loro e alcuni degli acquisti che hai elencato meriterebbero una trattazione in apposita istruzione.
Prodotti chimici e oli per lubrificazione credo abbiano date di scadenza e richiedano magazzini per lo stoccaggio con caratteristiche particolari di aerazione e dispositivi di sicurezza. In questo caso quindi occorre informarsi delle prescrizioni e creare un documento che le descriva.
Per gli strumenti di misura normalmente esiste una procedura apposita che ne tratta la calibrazione, la taratura, la conservazione e a volte anche l'acquisto e la scelta (in base alle tue necessità di misura).

In generale, l'iter di acquisto dovrebbe essere più o meno il medesimo: richiesta d'offerta al fornitore, preventivo, ordine di acquisto approvato dei vari responsabili, invio della merce, ricezione in magazzino.

Cambiano forse le condizioni contrattuali a seconda del tipo di prodotto e, come dicevo prima, il trattamento in ricezione.
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2012 8:14 am    Oggetto: Rispondi citando

Ok, prima di tutto devi valutare se questi materiali hanno un impatto sulla qualità finale del tuo prodotto oppure no.
Nel primo caso non li valuterai (o lo farai sapendo che i costi associati non andranno a migliorare il tuo livello di qualità esterna) mentre i secondi andranno valutati tenendo conto delle caratteristiche più impattanti sulla qualità di ciò che vendi.

Puoi partire verificando la semplice presenza di documentazione di accompagnamento del prodotto, schede di sicurezza, ecc. fino ad arrivare ad un controllo più accurato su chi, ad esempio, si occupa di tarare i tuoi strumenti anche se, forse, in questo caso vedrei meglio una verifica da fare presso il fornitore una tantum (con controlli costanti, poi, sul servizio erogato) invece di una checklist. Cosa ne pensi?

Nel caso della strumentazione, ad esempio, mi vengono in mente alcune domande random come:
    - da quanto tempo lavorate nel campo della taratura?
    - utilizzate un software per la taratura? E' stato convalidato?
    - lavorate sulla base di procedure documentate?
    - mi potete far vedere i calcoli effettuati relativamente ai rapporti di incertezza?

ma ce ne potrebbero essere molte altre a seconda di ciò che ti serve davvero verificare e di ciò che già sai (o meno) sul fornitore.

La checklist, in questo caso, potrebbe essere velocissima e consistere - ad esempio - nella semplice verifica della presenza del rapporto di calibratura precedentemente concordato col fornitore.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Slender Man
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MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2012 9:07 am    Oggetto: Rispondi citando

Buongiorno. Alcune idee sparse e veloci.

Per tutti i prodotti che acquisti con certificazione "chimico/tecnologica" la checklist puo' essere anche solo la verifica del certificato del fornitore.
Arriva il prodotto, verifichi che ci sia il certificato e decidi che alcune prove vuoi ripeterle in casa tua, per vedere se quello dichiarato dal fornitore è corretto.
Normalmente avrai fornitori di cui "ti fidi", che hanno superato N controlli successivi senza problemi e che decidi di buttare nel magazzino senza alcun controllo se non di adeguatezza formale (nome OK, certificato OK, quantità OK). Per l'acciaio meglio concordare un certificato 3.1.B invece del solito 2.2 (il secondo riporta una pura "dichiarazione di conformità", il primo riporta per ogni parametro la forcella della norma E il valore effettivamente riscontrato. Attenzione che i grandi produttori spesso hanno software che genera i certificati senza realmente fare le prove, ma estrapolando il valore atteso dai parametri impostati nel processo di fabbricazione).

Per gli strumenti di misura ti hanno risposto.

Per le attrezzature secondo me occorre un verbale di collaudo se sono costruite "su misura": ci va qualcuno che attesti che, dopo prova, l'attrezzatura è in grado di fare cio' per cui è stata concepita e costruita. Non è male introdurre un vincolo al pagamento della stessa in questo senso (no verbale collaudo OK, no party).
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Grace
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MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2012 9:29 am    Oggetto: Rispondi citando

Buongiorno,
ringrazio tutti per le risposte ricche ed articolate che mi avete dedicato.
Embarassed
I fornitori che utilizziamo sono qualificati mendiante un criterio ben preciso e strutturato la mia difficoltà era nel creare una check list che mi peermettesse di fare una prima verifica del materiale in ingresso, cercando di creare un unico documento che raccogliesse il maggior numero di materiali possibili, ma mi rendo conto che non è possibile, dovrò farlo per categoria di materiali.
Per il resto i fornitori subiscono periodicamente audit di processo o di sistema a seconda dell'esigenza e quindi in quel caso le check list sono(come in effetti avete suggerito) più approfondite e dettagliate. pensa1
Vi ringrazio nuovamente e vi auguro una buona giornata
ok_0
Grace
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Slender Man
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MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2012 9:42 am    Oggetto: Rispondi citando

Prego.
In realtà mi sfugge il senso di procedere ad audit ripetuti sui fornitori e sulla base di questo "alleggerire" i controlli in accettazione arrivi...

Cosi' su due piedi mi verrebbe da dire il contrario: gli audit di sistema li fai una volta sola, gli audit di processo per un particolare processo li fai una volta sola, e poi definisci una "griglia" di controlli che sia coerente con gli esiti degli audit di processo. Se il fornitore è debole in un settore, rinforzerai i tuoi controlli in ingresso per proteggerti, se è forte in un altro, potrai alleggerire fino al freepass.

Potresti spiegare cosa intendi? Grazie.
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2012 9:43 am    Oggetto: Rispondi citando

Grace, sei troppo avanti! Mi sembra che abbiate già impostato tutto benissimo. Cool

Sì, forse ti conviene prevedere checklist differenti a seconda delle categorie del prodotto in ingresso.

Ciao.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2012 12:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

Aspetta che arrivo io a rompere...l'armonia:

tutto bello e preciso quello che ti hanno detto i miei colleghi,ma io metterei in forse tutto il sistema!. Le check list sono fatte per non essere lette da nessuno!, credimi sulla parola.
chi riceve i materiali (lasciamo perdere le cose speciali come gli strumenti), sa benissimo cosa e come controllare (fa parte del know how dell'azienda che è il limite che definisce la norma sulla proliferazione delle istruzioni di lavoro. Infatti se vai al cap 4 punto 4.2.1 alla nota 2 che pochi leggono elenca tre letterine a),b),c) che esprimono in forma forbita il concetto che io volevo trasmetterti.

Il messaggio finale è "stai attenta a non creare un pacco di check list da FIAT che nessuno vuole e per questo ti daranno della cartolaia".

Le uniche check list che devi scrivere sono solo quelle che servono (il 2% di solito di quanto persone solerti come te vogliono introdurre)-
.... E sai quali sono quelle che servono?

Quelle che si sono fatti gli operatori sulla loro agenda della Cassa di Risparmio e che loro tengono gelosamente nel cassetto del loro banco (e guai a chi gliela tocca!: ci tengono di più a quella che alla loro moglie-mi diceva un vecchio operaio una volta! ).

Tu devi solo spiegare loro che la loro cultura personale deve diventare "cultura aziendale" e quindi che ti lascino copiarle e mettere in bella!

Altro piccolo consiglio: invece di fare documenti con la loro prima pagina, n° di rev e firme, ogni reparto nel punto di controllo può appiccicare alla parete dei cartelli scritti a caratteri grossi (per gli orbi) in cui per ogni codice in ingresso ci mette le cose da controllare (mai più di due o tre) e/o dei warning a seconda del fornitore. Funziona, ti assicuro! (ho visto calare le NC drasticamente in aziende di diversi tipi.)
Ciao.
Paolo
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Slender Man
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MessaggioInviato: Mer Lug 25, 2012 9:19 am    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:
...ogni reparto nel punto di controllo può appiccicare alla parete dei cartelli scritti a caratteri grossi (per gli orbi) in cui per ogni codice in ingresso ci mette le cose da controllare (mai più di due o tre) e/o dei warning a seconda del fornitore...


tradotto: una checklist.
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Mer Lug 25, 2012 5:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

Caro Slender,
penso tu abbia esperienza di officina e quindi non ti sarà sfuggito che Grace sta tentando di fare un libro per ogni tipo di materiale componente con tanto di allegato su cui mettere per ogni attività tutte le belle crocette.

Io direi invece che si tratta tutt'al più di Istruzioni di lavoro; le registrazioni si mettono sulla bolla del materiale in arrivo (timbro, con firma data ecc ecc)
Il cartello è per sostituire il librone che nessuno, ti giuro nessuno (nemmeno il destino come diceva la Mina), avrebbe la voglia di tirare fuori e consultare
Cari saluti
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Slender Man
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MessaggioInviato: Gio Lug 26, 2012 12:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Paolo,
io tendo a essere curioso delle cose nuove. Grace dice che è riuscita a creare una checklist che funziona per le materie prime.

"Che funziona" = non è un librone che, sono d'accordo, nessuno consulterebbe.

Si chiede come fare la stessa cosa per l'accettazione arrivi extra-MP; è arrivata alla conclusione che non puo' farlo "unificato" ma deve differenziare queste checklist per famiglie di prodotto.

A me sembra un modo corretto di ragionare (a parte il dubbio che avevo e ho sugli audit, ma quello è un piatto a parte).

Certo in moltissime officine le istruzioni di lavoro sul controllo materiali in ingresso sono documenti che nessuno legge, come dici tu che ne hai visti tanti a uno che ne ha visti un po'. Pero' se Grace dice che la sua non è cosi' (perche' funziona) non vedo motivi per non crederle, e per supporre che lei sia ricaduta necessariamente nell'errore che tanti fanno, e che non sia nemmeno in grado di dare un giudizio sull'efficacia del suo sistema...

Insomma, sono ottimista annuisce1
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lordkevin8
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Registrato: 19/12/12 11:25
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MessaggioInviato: Mer Dic 19, 2012 11:32 am    Oggetto: Rispondi citando

Grazie per il bel post ...
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pass4-sure.us
http://www.ibm.com/us/en/
http://www.stanford.edu/
http://en.wikipedia.org/wiki/Avaya
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Mer Dic 19, 2012 11:40 am    Oggetto: Rispondi citando

lordkevin8 ha scritto:
Grazie per il bel post ...


Benvenuto su QualitiAmo lordkevin8! Smile
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