Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Alberto]

Quali sono i tipi di controllo qualità da adottare quando si ispeziona un fornitore? In quale frangente li utilizziamo?

Iniziamo a vedere il primo. Mi piacerebbe che ognuno di voi ci raccontasse se lo utilizza e come.

L'ispezione prima della produzione ci aiuta a fare il punto sulle materie prime o sui componenti utilizzati. Questo eviterà che i fornitori abbiano la tentazione di utilizzare materiali non idonei o meno costosi rispetto a quelli pattuiti.

Questo tipo di controllo aiuterà l'acquirente anche a fare chiarezza sui processi utilizzati dal fornitore che, spesso, possono essere critici e che se non condotti come prescritto dall'acquirente, possono creare parecchi problemi.
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Alberto - Staff di QualitiAmo

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[QualitiAmo - Alberto]

Continuando il discorso...

Il controllo durante la produzione permette di avere un'idea precisa della qualità finale del prodotto abbastanza presto se prendiamo in considerazione l'intero ciclo di produzione.

Questa ispezione si svolge, di solito, non appena sono pronti i primi prodotti in modo da permettere eventuali aggiustamenti in corsa (immediate rilavorazioni, azioni correttive, ecc.).

Questo tipo di controllo permette di evitare i ritardi dovuti a correzioni su larga scala, magari dopo che il prodotto è già stato spedito.
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Alberto - Staff di QualitiAmo

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[KK]

Ciao Alberto.
Io vorrei fare una premessa al discorso che stai proponendo...
Quando ci si può "permettere" di ispezionare il proprio fornitore?

Nel senso, esiste un livello minimo di relazione/conoscenza prima del quale è bene evitare, oppure lo si può imporre fin da subito come standard aziendale?
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Konsulente Kualità

[QualitiAmo - Alberto]

Ciao KK,

a mio giudizio è sempre auspicabile instaurare buoni rapporti con i fornitori, anche alla luce di esigenze particolari, come l'ispezione di cui stiamo palando.

Si può sicuramente imporre come requisito contrattuale ma, trattandosi di contratto, l'accettazione deve essere ovviamente di tutti i contraenti e quindi dipende da quanto è "forte" il cliente.

A questo proposito mi piacerebbe sapere quali sono le vostre esperienze: avete fornitori "obbedienti" o siete voi a "obbedire"?

A più tardi per la terza parte della riflessione.
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Alberto - Staff di QualitiAmo

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[Alf]

Nel settore Automotive, l'audit del fornitore è praticamente obbligatorio.
Se sei certificato, un tuo eventuale terzista deve essere o certificato a sua volta o ritenuto da te idoneo alla fornitura e questo lo puoi fare facendo audit al quale non si può sottrarre.

[QualitiAmo - Alberto]

Buon pomeriggio. Ecco la terza "rata"...

L'ispezione finale sul prodotto di tipo "random" (casuale) viene fatta prima della spedizione e per autorizzare la stessa.

Il suo scopo non è quello di individuare problemi qualitativi (questo è il compito delle prime due ispezioni) ma di verificare che tutto sia davvero ok prima della spedizione (imballaggio, documentazione di accompagnamento, ecc.)

Quali di questi controlli esercitate abitualmente e quali, invece, ogni tanto? Ce n'é qualcuno che non esercitate mai? Ovviamente stiamo parlando di un campo di applicazione produttivo.
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Alberto - Staff di QualitiAmo

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[QualitiAmo - Stefania]

Torno su questo discorso iniziato da Alberto per parlarvi di un argomento che, solitamente, viene poco considerato: come illustrare il CQ ai nostri fornitori.

Mi spiego meglio: solitamente, quando vogliamo effettuare un controllo su una fornitura, ci limitiamo a comunicare al nostro fornitore qualcosa del genere:

Vi comunichiamo che il giorno x della prossima settimana effettueremo una normale ispezione per controllare la qualità della vostra prossima fornitura. Il totale dei pezzi ordinati è 6.000, dunque controlleremo 200 campioni. La soglia di accettazione è:
0 per i difetti critici
2,5% per i difetti gravi
4% per le difettosità minori

A questo punto riteniamo lecito aspettarci che il fornitore comprenda a fondo ciò che siamo intenzionati a fare e che, magari, esegua per proprio conto un test per essere preparato alla nostra ispezione.

E' davvero così? Non proprio, almeno per i fornitori che hanno poca dimestichezza con il Controllo Qualità.

Perché, dunque, non abbandonare il linguaggio qualitatese e trasformare quanto sopra in un più chiaro:

Vi comunichiamo che il giorno x della prossima settimana effettueremo una normale ispezione per controllare la qualità della vostra prossima fornitura.
L'ispettore selezionerà 200 campioni prelevati a caso all'interno della fornitura e dovrà trovare:

- 0 prodotti pericolosi
- al massimo 5 prodotti invendibili a causa delle difettosità
- al massimo 8 prodotti con difettosità minori

Se uno di questi requisiti non verrà soddisfatto, l'ispezione si considererrà negativa e la fornitura verrà respinta integralmente

Così è un po' più chiaro, vero?
E voi come vi comportate? Cercate sempre di essere chiari con i fornitori più sprovveduti?
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[Slender Man]

... ho un buco, e mi sto rileggendo vecchie discussioni...

ha ragione chi diceva del fatto che il mondo auto si muove in un modo, come sempre, un po' esasperato...

il criterio è spingere piu' "a monte" possibile la possibilità di generazione di NC... chiudo e oggettivo pesantemente il mio processo produttivo (anche con esagerazioni piu' "politiche" che tecniche), poi riduco al minimo i miei controlli in accettazione lavorando sulla griglia di uscita del fornitore, poi audito sistema e processi del fornitore per blindare il "suo" processo produttivo, poi dedico attenzione crescente al modo in cui lui gestisce i suoi fornitori e terzisti (sono due cose diverse, con gestioni differenti)...

mi sfugge una cosa dell'audit di prodotto "a campione" di cui parla(va) Stefania... ma perche' non posso comunicare al fornitore che il giorno tale all'ora tale provvederò a esame a campione del suo prodotto a mio magazzino?

perche' io non dovrei avere molti pezzi a magazzino? (chiedo per capire)

grazie
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"It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
"Manly hearts to guard the fair" (Job Description)

[QualitiAmo - Alberto]

Ciao. Ti riferisci a un pezzo scritto da me o da Stefania? Perchè mi sembra che Stefy si sia limitata solamente a spiegare come essere più chiari nei confronti del fornitore specificando meglio ciò che andremo a fare.

Scusa ma ho riletto tutto al volo (vi sarete accorti che Stefania non c'è in questi giorni e che io sto un po' annaspando) e non ho capito molto bene la domanda.
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Alberto - Staff di QualitiAmo

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[Slender Man]

Scusami Alberto, anch'io ho scritto di fretta e in modo non chiaro.

Mi riferisco a quello che ha scritto Stefania piu' su:

"solitamente, quando vogliamo effettuare un controllo su una fornitura, ci limitiamo a comunicare al nostro fornitore qualcosa del genere:

Vi comunichiamo che il giorno x della prossima settimana effettueremo una normale ispezione per controllare la qualità della vostra prossima fornitura. Il totale dei pezzi ordinati è 6.000, dunque controlleremo 200 campioni. La soglia di accettazione è:
0 per i difetti critici
2,5% per i difetti gravi
4% per le difettosità minori"

leggere questo mi ha fatto nascere una domanda in testa, riguardo al ragionamento che sta dietro alla decisione di operare una verifica in questo modo (non al modo in cui lo comunichiamo, mi sono proprio incusiosito sul perche' farlo cosi'). Da li' la mia domanda:

ma perche' non posso comunicare al fornitore che il giorno tale all'ora tale provvederò a esame a campione del suo prodotto a mio magazzino?

(nel senso: un'attività meno "pesante", per me)

forse il motivo è perche' io non dovrei avere molti pezzi nel mio magazzino?
o forse il motivo è un altro, o altri, che mi sfuggono

grazie e non ti preoccupare, ci manca solo che ti (vi) si metta pressione....
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[QualitiAmo - Alberto]

Ok, ho capito. Si può sicuramente fare, anche perché si tratta del tuo magazzino. Chiaramente, come scrivi tu, tutto dipende da quanta merce ti tieni in casa.
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Alberto - Staff di QualitiAmo

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