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Verifiche Ispettive Interne
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Autore Messaggio
Simo*
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Registrato: 05/08/11 16:25
Messaggi: 119
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MessaggioInviato: Ven Gen 20, 2012 9:20 pm    Oggetto: Verifiche Ispettive Interne Rispondi citando

Ciao a tutti!
Di recente abbiamo avuto in azienda l'audit di mantenimento della ISO 9001..è andata bene...3 oss e nessuna NC.

Nonostante questo si volevano incrementare gli audit interni e portarli ad una scadenza mensile (prima erano semestrali) collegandoli (scelta della Direzione..bastone e carota Laughing ) al Premio Produzione.

Leggevo l'interessantissimo articolo riguardo agli LPA e devo dire che mi si è accesa la lampadina! Cool

Da quanto ho capito (si dovrà ancora fare una riunione ufficiale con la Direzione, per ora è stata solo ufficiosa, uno scambio veloce di idee..) si vorranno focalizzare le ispezioni sul processo produttivo e sugli operatori di produzione andando a valutare le criticità emerse in precedenti audit o comunque i problemi che potenzialmente possono generare NC a livello produttivo..
Ora, vorrei organizzare la cosa sotto forma di check-list multilivello, che coinvolga cioè per ogni processo le varie funzioni interessate.
Pensavo di suddividere la check per reparti produttivi e di partire analizzando per ogni singolo processo (ma anche infrastrutture..) le relative criticità.
So che non sarà semplice, dal momento che sono in azienda relativamente da poco, ma penso che questo potrebbe essere uno strumento importante e d'aiuto per un miglioramento aziendale continuo ed anche per "coinvolgere" alla Qualità ed in prima persona il personale di produzione.
Pensavo ad una check "aperta" che permetta eventuali commenti oltre al semplice SI/NO.
Penso potrebbe essere anche un ottimo strumento di monitoraggio sui processi produttivi e per essere "sempre pronti" dal momento che in azienda anche gli audit di II parte sono molto frequenti..

Avete qualche consiglio?
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"Shoot to improve, not impress" JB
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Sab Gen 21, 2012 9:09 am    Oggetto: Rispondi citando

L'articolo a cui si riferisce Simo è questo.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?
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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Sab Gen 21, 2012 11:43 am    Oggetto: Rispondi citando

Bello: grazie molte, Stefania,

mi sembra l'uovo di colombo per applicare, senza sistemi "liturgici" i principi di miglioramento continuo, di applicazione delle 5S della Lean e, soprattutto di coinvolgere tutto il personale ed il managment nel sistema qualità , che così diventa davvero sistematico!

Brava Simo, la tua idea di fare audit settimanali mi sembra una buona via di mezzo temporanea: ( l'articolo parla di LPA giornalieri), tra la manfrina degli audit frettolosi annuali prima dell'arrivo dell'OdC e la "rottura di scatole" giornaliera.

Quando la tua struttura avrà compreso che tutti partecipano con attenzione ai problemi quotidiani, compreso il managment che ASCOLTA la base sulle idee di miglioramento che gli operatori tirano fuori spessissimo e in tutti i campi, allora sarà un giochetto da ragazzi ottenere il miglioramento continuo vero ed effettivo e certamente spontaneo.

Dissento sul bastone e carota della direzione: fa parte della vecchissima cultura di organizzazione ormai abbandonata.

Infatti, la soddisfazione di essere protagonista nel proporre e vedere attuate LE PROPRIE idee di miglioramento dà soddisfazione molto più del vil denaro, ammesso che quest'ultimo sia sufficiente a soddisfare il primo livello dei principi di Maslow, cioè a soddisfare i bisogni primari, altrimenti non ci sono check list che tengano!

Ciao e grazie ancora ad entrambe
Paolo

PS: 2p71... visto che brave donnine ci sono quì, nonostante la tua misoginia becero maschilista?!!!!
cordialissimi saluti anche a te!
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KK
King of Kuality


Registrato: 23/04/09 14:36
Messaggi: 10266

MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 9:18 am    Oggetto: Rispondi citando

Bell'articolo, mi ha fatto accendere anche più di una lampadina.... trovo in tutto questo solo un piccolo neo e cioè la disponibilità di tempo del management a registrare tutte le informazioni.

Come sempre, per applicare un nuovo strumento, voglio essere sicuro che funzioni ma, soprattutto, voglio anche essere sicuro che il compito di registrazione non ricada tutto sul povero quality staff, che si ritrova montagne di carta da passare al vaglio...

Secondo voi, applicarlo nella realtà quotidiana delle nostre aziende italiane può essere facile, difficile o impossibile?

Quali accortezze occorre prendere per renderlo efficace?

Parliamone che mi interessa un casino! Wink
_________________
Konsulente Kualità
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 12:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao KK,
Simo pensa di gestire la cosa usando le check list, magari "aperte",non è una idea malvagia: è buona, anzi ,ma con qualche modifica; provo a dire come di primo acchito lo farei io.

Primo: facendo questo esercizio ogni settimana (lasciamo perdere per adesso l'Audit giornaliero: roba da marziani!?)si riducono drasticamente le necessità di liturgia, perchè ci si deve concentrare sulla implementazione delle Azioni Correttive che ne nascono, anzi dovranno diventare tutte Azioni Preventive, nel medio termine!
Così facendo le check list diventerebbero solo un aiuto pro-memoria (su cui non scrivere nulla, o quasi come fanno ormai gli ispettori degli OdC) e le registrazioni si ridurrebbero alla esplicitazione dellAC/AP nel modulo 8D (Non conformità, da riempire dalla metà in giù: tre minuti per AC/AP ciascuno)

Secondo: ridurre le registrazioni e badare al sodo, lavorando gomito a gomito con gli operatori/capi e capetti /dirigenti e alto management sarebbe anche un ottimo segnale a tutti per far comprendere che la Qualità non è fare carta.

Le riunioni settimanali si ridurrebbero a riunioni di 10 minuti, in piedi, in cui i primi 5 minuti servono a tenere informati tutti sullo sviluppo delle AC/AP lanciate in precedenza e i secondi 5 ad avvisare tutti che c'è una proposta nuova (che si enuncia) e si dice che il referente è il tecnico di turno che ha avuto l'idea e/o l'RGQ (meglio il primo) dicendo che lui verrà a rompere le scatole per approfondire alcuni aspetti.
Solo in caso di AP "grosse", che richiedono l'impegno di tutti (anche economico dell'azienda) il mamgement può indire riunioni collegiali (senza abusarne però!) per discussioni multidisciplinari, guidate non dal manager ma sempre dal proponente l'idea.

Inutile dire che anche queste vanno gestite come abbiamo detto nell'ultimo interessantissimo thread su questa gestione nel nostro blog.

Che cosa ve ne pare?
ciao
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2p71828
Qualità è precisione


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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 8:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

sarò vecchio, ma un audit mensile mi sembra una pazzia.

uscite dagli uffici e sostate in produzione, prendete in mano una scatola di prodotto la controllate e cercate di risalire tutte le fasi produttive, parlate con i CQ e avrete mille spunti senza alcuna check list.

leggendo l'articolo sulla LPA mi sono chiesto perplesso che differenza ci fosse con le check list (promemoria) di avvio turno/macchina etc. e alla fine non ho trovato molto valore aggiunto in più.
Se però, per eseguire un audit, avete bisogno di una check list, allora non avete procedure e istruzioni operative sufficientemente dettagliate


aprire un 8D..... ma siamo sicuri? un 8D serio richiede due pagine scritte fitte fitte con allegati per l'ishikawa, i 5perchè , le prove, le analisi statistiche, la revisione della PFMEA, eseguite tutte con riunioni multifunzione. quando mai avremo questa fortuna?

aprire una "deviation" quando non siamo perfettamente al centro? sarebbe già più facile dell'8D ma prima di ottenere tutte le firme di autorizzazione a continuare la produzione il turno di lavoro sarebbe già finito.

oggi sono caustico domani ......
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KK
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MessaggioInviato: Mer Gen 25, 2012 9:48 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao 2p71828, in linea generale si potrebbe anche condividere quanto dici, ma sei sicuro che valga per tutte le aziende?
Nel mio piccolo, se rifletto alle possibili applicazioni forse anche gli LPA possono venire in aiuto.

Non sempre infatti si ha tempo di fare gli audit come suggerisci tu, non sempre si hanno le abilità di farlo senza una check list, non sempre che è stato incaricato di fare un 8D lo porta a termine con le tue stesse modalità (per questioni di tempo, capacità, strumenti, azienda con cui ha a che fare, ec..).

Insomma, dipende dal contesto aziendale, e molto!
Quindi gli LPA secondo me devono essere valutati e, anche se non applicati in tutto e per tutto, possono essere uno spunto ultile per modificare l'applicazione degli audit e trarne dei vantaggi.
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2p71828
Qualità è precisione


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MessaggioInviato: Mer Gen 25, 2012 7:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

KK ha scritto:

Non sempre infatti si ha tempo di fare gli audit come suggerisci tu, non sempre si hanno le abilità di farlo senza una check list, non sempre che è stato incaricato di fare un 8D lo porta a termine con le tue stesse modalità (per questioni di tempo, capacità, strumenti, azienda con cui ha a che fare, ec..).


teoricamente, ma anche praticamente se le tue istruzioni operative/ procedure sono esaustive (quel "tue" è in generale, le tue, inteso come scritte da te, le troverei di sicuro non esaustive Twisted Evil ) le check list si risolvono nel trasformare in domande le affermazioni/richieste delle istruzioni operative stesse.
Solo quando esistono passaggi, azioni etc non codificate da documentazione le check list acquistano valore aggiunto.
altro è invece utilizzare le check list come pro-memoria, come autocontrollo per non saltare dei passaggi, ma anche in questo caso dovrebbero discendere da un'istruzione operativa o da un piano della qualità
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Portello
Qualfista


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MessaggioInviato: Gio Gen 26, 2012 9:43 am    Oggetto: Rispondi citando

[quote="2p71828"]
KK ha scritto:

...
altro è invece utilizzare le check list come pro-memoria, come autocontrollo per non saltare dei passaggi, ma anche in questo caso dovrebbero discendere da un'istruzione operativa o da un piano della qualità

2p sei un grande!
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Portello
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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Gio Gen 26, 2012 12:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

Concordo con 2p7 e con Portello: è meglio una istruzione di lavoro ben fatta, che non una check list promemoria da riempire di crocette.
ciao ragazzi!
Paolo
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KK
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MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2012 10:19 am    Oggetto: Rispondi citando

Riapro la discussione dopo la mia assenza per porvi un altro dubbio....

Sono d'accordo con voi sul fatto che sia meglio un'istruzione operativa ben fatta ma nelle nostre aziende non sempre esistono (2p direbbe sicuramente non nelle mie asd ).
2p71828 io penso che tu sia "abituato bene", nel senso che probabilmente tu sei molto bravo e nella tua azienda le cose nella qualità vanno bene.
Io ho sempre fatto esperienza praticamente da solo e senza guide, passando in diverse aziende dove la qualità era applicata da schifo (capito però solo col senno di poi) e ogni nuova azienda è una nuova scoperta.

pertanto io non mi sono mai ritrovato a poter pensare "ehi, ma questi LPA sono come le check list dei turni macchina!" per molte ragioni: innanzitutto perchè gli operai con cui ho sempre avuto a che fare non erano mi stati formati su cosa significhi davvero fare qualità e quindi erano contro la compilazioni di qualsiasi modulo o check list del caso (ho fatto qualcosa nella penultima con risultati soddisfacenti, ma era ancora poco), secondariamente perchè non ho le basi, l'esperienza, l'autorità e forse ancora l'autorevolezza per prendere quando mi gira e fare un audit completo come quello che proponi, per stravolgere le regole e per insegnare qualità ad un'intera azienda.

Insomma, per lavorare come tu dai per scontato, io dovrei lavorare 36 ore al giorno e forse non basterebbe ancora.

Presupponendo tutto questo, continuo a sostenere che gli LPA possono venirmi in aiuto, tenuto conto che ora come ora lavoro su delle check list vecchie, che non fanno che mettere in forma interrogativa delle istruzioni operative vecchie e poco applicate.
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michela87
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MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2012 10:38 am    Oggetto: Rispondi citando

Anche io mi trovo in difficoltà, sto imparando pian piano lavorando..
e in azienda non esistono procedure scritte per il reparto produttivo. L'unica cosa che ci può assomigliare è una check list per il collaudo..

Mettere in piedi tutto non è semplice, serve collaborazione ed è ancora più difficile quando il messaggio dei "piani alti" non assomiglia ad una politica di informazione e diffusione della qualità ma quasi un'imposizione.

L'altro grande problema che devo affrontare è la non volontà dei responsabili di mettere mano a queste cose e iniziare a fare gli audit.
Se non mi aiutano loro, come si può fare?
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Paoloruffatti
Yoda


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Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2012 11:06 am    Oggetto: Rispondi citando

ciao Michela,
io ti direi di sfruttare all'inizio "l'imposizione dall'alto" dicendo che l'audit interno è imposto dalla norma e dalla Direzione e quindi va fatto, punto e basta!
Gli audit, se ben pianificati e condotti, con guanto di velluto, ma con determinazione, sono proprio il mezzo per smuovere un po' le cose.

Se tu vai in officina e fai vedere che non ci sono metodi precisi per programmare il lavoro, per prelevare il materiale in anticipo, per dare istruzioni agli operatori sul che cosa e come fare nelle singole postazioni di lavoro, tu puoi scrivere nel succinto rapporto di audit da far leggere ai capi, che l'azienda è in pericolo, perchè le conoscenze sono SOLO nella testa delle persone: è necessario quindi scrivere specifiche o istruzioni di lavoro (anche schematiche) per gli operatori e le procedure di sistema. Infatti, se le Persone se ne vanno, con loro se ne va una parte importante dell'azienda!.
Su questo concetto vedrai che i "piani alti" sobbalzeranno sulla loro sedia.

Se non capiscono neanche questo: ...beh, guardati in giro!
(scherzo: tieni duro il posto finchè ce l'hai con i venti che tirano fuori!)

forza e auguri!
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michela87
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 10/11/11 09:56
Messaggi: 298
Residenza: prov Ferrara

MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2012 12:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Paolo,
grazie della tua risposta. Io non ho ancora fatto un vero e proprio audit in azienda, o forse lo faccio indirettamente, ma ho raccolto molte informazioni sui processi aziendali quando ho fatto la mappatura. Tra queste informazioni c'era anche la mancanza di documenti scritti per la trasmissione del know-how.
Mi sono sentita dire che questo lo si sapeva ma non si è fatto mai nulla per sistemare questa situazione.

Il mio grosso problema è convincere i "piani alti" che questo è veramente un grosso problema..e dico così perchè l'ultima volta mi sono sentita dire che non si può pretendere che le persone scrivano, soprattutto quando sono degli "operativi".
Ti dico solo che negli ultimi 2 mesi si sono licenziati due tecnici dell'assistenza che lavoravano qui da 7 anni..il loro bagaglio se lo sono portati dietro con loro e qui non è rimasto nulla..ma nè il resposabile nè i piani alti hanno mai fatto in modo che questo non accadesse.

Tra le tue tante esperienze, ti è mai capitato di avere un management del genere? è solo un problema delle aziende piccole che sono ancora in realtà "grossi artigiani" e faranno fatica ad ingrandirsi se non cambiano mentalità?
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2012 12:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Michela,
si!, e capitato spesso anche a me; di fronte all'evidenza (tecnici che se ne sono andati portandosi via l'esperienza) questi fanno spallucce non rendendosi conto di quanto suicida sia questo comportamento ..... e se glielo fai notare si incazzano pure, invece di darsi loro del fesso davanti allo specchio.

Mi raccomando non dare loro apertamente dei fessi altrimenti ti ritrovi su una strada in barba a qualsiasi articolo 18.!.

Io invece risponderei alla loro affermazione:

"non si può pretendere che le persone scrivano, soprattutto quando sono degli "operativi".

Tu devi dire loro che non si preoccupino; a scrivere ci pensi tu!; tu potrai solo andare a chiedere chiarimenti da due minuti al massimo agli operativi, mentre stanno lavorando.
Poi gli fai notare (con molto garbo, magari davanti alla macchinetta del caffè) che quei due minuti "persi" in realtà sono un grosso investimento per il futuro per evitare il ripetersi del disastro della perdita di conoscenza dovuto alla fuga dei due dell'assistenza (7 anni di esperienze preziose)

Se non capiscono anche così, beh: sono proprio irrecuperabili.

Tu allora comincia a cercare un posto migliore, non tanto per un principio di serietà, ma perchè aziende del genere tosto o tardi chiudono (all'improvviso) ..... e cercare lavoro fin che sei in mobilità o in cassa integrazione è enormemente più difficile. Infatti il responsabile del personale di qualsiasi azienda, che esamina la tua richiesta /curriculum, pensa che tu sia il tipo mediocre che è rimasto lì fino alla morte perchè non avevi alternative.

Se invece quell'azienda non chiude perchè è fatta da titolari pirati che rimangono in piedi per ragioni diverse dalla logica industriale normale, allora devi fare delle scelte di altro tipo.

Spero di esserti stato utile
ciao
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