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Nuovo standard Iso per il nucleare

 
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Alberto
Moderatore


Registrato: 10/11/09 11:26
Messaggi: 4567

MessaggioInviato: Gio Gen 19, 2012 3:12 pm    Oggetto: Nuovo standard Iso per il nucleare Rispondi citando

L'ISO segnala la pubblicazione del nuovo standard ISO 11320:2011 per la gestione delle emergenze negli impianti nucleari (traduzione automatica).
_________________
Alberto - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Gen 26, 2012 12:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Alberto,
Forse ho già raccontato che durante la mia prima vita professionale (1970-'87) sono stato per 5 anni il responsabile dell'officina dell'Ansaldo in cui sono state costruite le parti più delicate della macchina nucleare di Caorso (gli internals del reattore che contengono la carica di combustibile + 21 grandi scambiatori di calore di bassa Pressione),. Il resto dell'impianto è stato costruito nelle officine adiacenti da altri miei colleghi.
Solo il grande vessel è stato costruito alla Breda di Milano; ho assistito alla calandratura (ovviamente a caldo 900°C!) delle virole di spessore 125 mm per la sua costruzione: impressionante!

Allora non esisteva ancora la certificazione N-stamp per i costruttori, ma facemmo allora il primo manuale di Assicurazione qualità (1971-72) secondo le norme ANSI 51 b (da cui è stata copiata integralmente la prima ISO 29000); questo N stamp è un po' come la ISO TS 16949 dell'automotive, ma molto più severa.

Tutte le "liturgie" su cui stiamo lavorando oggi, tutti noi, derivano proprio da di là.

Ora la ISO ha sentito il bisogno di uscire con una norma che è il paragrafo 4.4.7 della 14001 "preparazione alle emergenze e risposta", applicato ai rischi degli impianti e relativa gestione nel campo del nucleare.

DIMENTICHIAMOCELA, tanto non la leggerà nessuno, ancorchè ci sia ancora qualcuno in Italia che ne capisca qualcosa per la estrema complessità e correlazioni numerosissime tra progetto, costruzione, gestione corrente della centrale e disposal delle scorie.

Mi meraviglio infatti che ci sia una parte della norma (a giudicare dai titoli) che parla dei rischi dei sistemi di gestione delle scorie, quando AL MONDO non ci sia nessuno che abbia trovato la soluzione di uno STOCCAGGIO SICURO e definitivo delle scorie; parlo di quelle con tempo di dimezzamento di MILIONI di ANNI.

Vedrai comunque che usciranno immediatamente "esperti" a pontificarci sopra, come i professori di fisica che sono completamente digiuni dei rischi (altissimi) legati alla costruzione e relativi rimedi (sempre tecnologici), per il semplice fatto che non conoscono le decine di tecnologie coinvolte e quindi li vorrei proprio vedere a studiare le risposte in emergenza.

Per avere un'idea basta vedere la copiosissima documentazione che c'è in rete, ad esempio in http://unico-lab.blogspot.com sul disastro di Giapponese Fukushima.

Per inciso il 4° gruppo di quel sito giapponese è la sorella gemella di Caorso; gemella un po' meno evoluta, dato che noi Caorso lo abbiamo modificato moltissimo, insegnando agli Americani licenziatari e capi progetto, un sacco di cose!

Ciao
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Gio Gen 26, 2012 2:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

Accidenti, Paolo, quanto hai ragione!
Pensando a quanto è in gioco devo dire che hai purtroppo ragione.
Non è con una iso sul nucleare che andiamo a diminuire il rischio. Per niente.

Ho avuto la fortuna di fare un postdiploma in sicurezza dei reattori nucleari a Würenlingen, al PSI (l'istituto che per ora ospita le centinaia di bidoni con le scorie già vetrificate delle 6 centrali svizzere (5 in funzione, una chiusa per incidente nel 1969). Nella formazione abbiamo esercitato con le dovute semplificazioni l'applicazione dell'analisi dei rischi e in modo piuttosto superficiale (andare a fondo significa investire mesi e mesi e mesi e non avere mai finito). I rischi residui anche lavorando in modo professionale e cosciente sono effettivamente esistenti.
Se ci mettiamo che nel giro orbitano ditte, aziende, interessi commerciali che di professionale hanno poco, lascio immaginare a cosa può servire una ulteriore normativa.
Siamo nelle mani (abbastanza buone della AIEA ... www.aiea.org)... e se notiamo che AIEA oggi 26 gennaio 2012 pubblica che nel 2001 si terrà la scuola sulla sicurezza (collego impropriamente qualità e sicurezza del sito con quella dell'organizzazione) ... http://www.iaea.org/newscenter/mediaadvisory/2011/ma201124i.html
è tutto dire...
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Lun Gen 30, 2012 2:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Caro Dario,
ti devo dire che diffido anche e soprattutto di AIEA, che alle prime notizie del disastro di Fukushima, dovendo proteggere la loro casta, ha contribuito non poco a buttare acqua sul fuoco, ma poi di fronte all'evidenza della enormità della catastrofe sono passati da negazionismo all'unirsi al coro di chi protestava contro la TEPCO (il proprietario privato della centrale) per la serie di palle che raccontavano e il nascondimento più totale della vera situazione.
.... in effetti anche loro non potevano continuare su una linea indifendibile, altrimenti perdevano la faccia come "organismo indipendente".
Ricordo che un loro alto Dirigente, il giorno stesso della catastrofe aveva rilasciato una intervista in cui diceva testualmente: "quelli che dicono che è un'apocalisse non sono lontani dalla verità" .... poi non si è più visto nè sentito.

Io che ho potuto vedere (su unico-lab) le foto aeree e conoscendo l'impianto, ho concluso che quel tale aveva ragione da vendere ..... e quello che hanno fatto finora mi ha confermato tutto quanto avevo previsto.

Saprai infatti che li si sono fusi i noccioli, cioè le le cariche di combustibile nucleare dei 3 reattori più vecchi = centinaia di tonnellate di combustibile che fonde a 2200°C e che pare abbia fuso l'acciaio al Carbonio del vessel di contenimento (che fonde a 1545°C), che per adesso è stato fermato dal MAT di calcestruzzo del basamento e stanno facendo un enorme lavoro per mettere in sicurezza (si fa per dire) le centrali.

Adesso giurano che hanno raggiunto il "cold shut down", come programmato dopo 9 mesi ; raggiunto un ca..spita!: hanno tenuto sotto controllo la temperatura del nocciolo fuso e dell'acqua con cui hanno inondato tutta la centrale (e che continueranno ad iniettare per decenni!) che è costituita da 95.000 tonnellate (novantacinquemila) che non sanno dove mettere, e quindi la ricircolano dopo averla filtrata quando esce inquinata (per togliere la contaminazione) con impianti provvisori che si spaccano ogni due per tre!

Recentemente si è sparsa la notizia che stanno utilizzando operatori che arrivano da tutte le parti del mondo( poveri disperati!) non certo esperti, perchè hanno finito gli operatori bravi. Finito nel senso che quelli bravi non possono lavorare per più di qualche settimana esposti alle radiazioni e ormai hanno raggiunto la dose di sicurezza consentita; potranno rpirendere a lavorare dopo mesi e mesi (un anno di solito).

... però, essendo Fukushima scomparsa dai notiziari TV, ....è tutto a posto!!!

ciao Dario

PS: mi hai fatto vedere il sito della AIEA, la quale si è affrettata a sfruttare la paura generata dai fatti di Fukushima inventandosi un corso a neanche un mese dal fatto; ... beh!, quando si dice tempismo!!
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2p71828
Qualità è precisione


Registrato: 31/10/08 17:43
Messaggi: 2750

MessaggioInviato: Lun Gen 30, 2012 8:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

sapete già come la penso sulla ISO per cui tralascio i soliti commenti...

il rischio grosso è che si venga a produrre una norma che serva a giustificazione dell'operato dei gestori privati delle centrali, ovvero in caso di problemi sentiremo la solita frasetta "ma noi abbiamo seguito i dettami della ISO e ci siamo pure certificati". Avrei preferito un sistema quali le GMP e sopratutto le cGMP:
Un sistema indipendente almeno teoricamente dalle lobby,
Di pubblico dominio, con possibilità di interagire
Se un auditor scopre un nuovo problema/falla questo diviene argomento per tutti gli audit futuri senza aspettare una revisione ogni 4 anni.
_________________
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