Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

L'articolo è del Corriere della Sera: Cà Foscari dà l'addio a un bel po' di carta.

Dai, un po' di carta in meno che gira è solamente una buona notizia per quanto mi riguarda...
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[dario]

Io ci vado cauto.
Proclamo del rettore, ok!
Risultati? Da verificare... meglio in tutti i risvolti!

mi spiego:
Per l'ateneo indubbiamente 20000.-- in meno...
ma in parte a carico delle famiglie (studenti) che in buona parte (spero il meno possibile) stamperanno su carta (non reciclata, toner, plastica, energia, rifiuti)...

Il caso reale:
Domenica sera io ho passato 2 ore a stampare 400 pagine dei file caricati sul server dell'uni. La stamperia vicino alla facoltà chiedeva 360 Euro.
Guardare a schermo le 400 slide (per un buon 80% fotografie di anatomia, immagini di tac a colori con minuziosi dettagli da radiografie, anche disegni a mano) perché è impensabile andare in 150 ad anatomia o morfologia del sistema nervoso centrale con 150 pc portatili e digitare tutti gli appunti in aula, ok?
L'uni ha ridotto i costi, le famiglie se li assumono (io sono fortunato, ho una megastampante a basso costo)... Ma si stampa ugualmente e con ricadute ambientali sicuramente più pesanti che se non si stampasse un buon libro di testo con impianti professionali, ok?

l'altra faccia della medaglia.

[QualitiAmo - Stefania]

Ok - Dario - è giusto considerare anche questi aspetti ma credo che, se riuscissimo ad eliminare anche solo una piccola percentuale di stampe, ne sarebbe comunque valsa la pena o no?

Non tutti hanno le stesse esigenze e, forse, di quelle slide una buona parte non è stata stampata. Se così fosse, ne sarei ugualmente contenta.


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[2p71828]

io vado anche oltre a quanto detto da Dario:

l'università ha risparmiato 20.000 euro con la scusa della eco-sostenibilità efficienza etc?

ma siamo sicuri?

esiste un sistema informatico che non ha falle, sempre e ovunque disponibile con professori solerti nel registrare gli esami, capaci e dotati di mezzi informatici al momento dell'esame sia per caricare che per verificare che gli esami propedeutici siano stati superati?

ieri se il professore non registrava l'esame nel db, dal libretto si poteva risalire al verbale, domani?

qualcuno mi spiega cosa sono 20.000 euro risparmiati su 20000 studenti in confronto alla retta di ciascuno di 1.600 euro all'anno?

qualcuno considera che il pc e la rete necessitano di corrente elettrica prodotta da combustibile fossile, mentre il libretto una volta stampato ha bisogno solo della luce del sole?

una volta avevamo una certezza "verba volant, scripta manent" oggi ci affidiamo alla aleatorietà dei sistemi informatici e delle interazioni con gli umani.
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[QualitiAmo - Stefania]

Silenzioso ci segnala questo articolo tratto dalle pagine milanesi del Corriere della Sera: "rinunciare al 15% in favore degli altri". Ho pensato di metterlo nell'angolo della buona notizia.
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[Paoloruffatti]

Sai Stefania,
questa è una ri-edizione della filosofia di Economia di comunione, di cui ti parlavo, nata circa 10 anni fa in Brasile per opera di Chiara Lubich (Movimento dei focolari): sono già 800 le aziende in tutto il mondo che la applicano, anzi non parlano di 15% del fatturato, ma di un terzo degli utili. Un altro terzo viene reinvestito per lo sviluppo dell'azienda, con formazione del personale e altri investimenti, il restante terzo all'imprenditore. Il tutto con estrema trasparenza dei conti dell'azienda!

Ma questo non è l'aspetto prioritario di questa filosofia. La cosa più importante è la gestione dell'azienda nel totale rispetto delle leggi e il più che totale rispetto della persona, in tutte le sue forme.

Io conosco alcune di queste aziende in italia e..... pare di vivere in un altro mondo!

Per chi voglia approfondire basta scrivere su google "ecomonia di comunione".

Illuminanti anche gli scritti di un grosso economista come Luigino Bruni sull'argomento (ci sono ormai centinaia di tesi universitarie che studiano il fenomeno, in tutto il mondo)
Ciao

[Simo*]

@Paolo: sono stata Gen per molti anni, ora non seguo più...conosco molto bene il Movimento dei Focolari ed ho avuto la Fortuna diversi anni fa di conoscere Chiara a Genova, poi Loppiano e tutto il resto...lo porto sicuramente in cuore.
L'idea dell'Economia di Comunione è grandiosa, magnifico sarebbe vederla applicata sempre più nelle Aziende ma vedo lontanissimo questo traguardo e per una serie di ovvi motivi... :|
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"Shoot to improve, not impress" JB

[Silenzioso]

aggiungo anche questa :
http://www.repubblica.it/economia/2012/01/23/news/atene_vara_la_gogna_mediatica_va_online_la_lista_degli_evasori-28609447/?rss

:-)

[Paoloruffatti]

Cara Simo Gen,
è questione di scelte di vita: gli ovvii motivi sono proprio ovvii: proporre a se stessi di rispettare le leggi dello stato, pagare tutte le tasse, pagare il personale con stipendi decenti e versare i contributi, di questi tempi è eroismo (basterebbe scrivere questo nel documento di "politica per la Qualità".

Figùrati se poi dividi con chi non ha una fetta importante dei tuoi utili..... robe da marziani.

Io che ho visto alcune di queste aziende e parlato con questi imprenditori ho capito che questa chiarezza di idee fa vivere bene la gente sul posto di lavoro e non ci sono le lotte con il coltello tra i denti tra colleghi. E l'efficienza viene come sottoprodotto.

Queste aziende non hanno bisogno di tecniche di motivazione del personale: la loro filosofia condivisa genera naturalmente squadra, efficienza e voglia di lavorare. ...robe da marziani, appunto!.

E il principio è banale: se sai che i tuoi sforzi servono per dar da mangiare a chi non ne ha, ti sprona naturalmente a darti da fare (a meno che tu non sia un vigliacco), mentre se vedi arrivare il capo in cayenne (e piange miseria se vai a chiedergli un aumento) e stracciona la segretaria, o cerca di fregare il fornitore, .... la voglia di far bene va a finire sotto i tacchi, no?
Ciao

[Silenzioso]

Sempre per il discorso di utili, di economia solidale, di rinunciare a qualcosa, mi sovviene in mente una frase di Marco Paolini in una sua rappresentazione teatrale parlando di chi vuol fare il soldi " sta largo, ma "fisà" na cifra però"!

[QualitiAmo - Stefania]

Chi manda in malora i propri campi coltivati perché raccogliere la verdura costerebbe più di quanto si ricaverebbe dalla vendita e chi pensa addirittura di costruire una serra gigante per eliminare il problema della penuria di terra e per abbattere i costi di trasporto degli ortaggi.

Ovvimente la bella notizia è per gli svedesi. Quella brutta...indovinate un po'?
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[2p71828]

ma c'è chi costruisce le serre per poterci mettere i pannelli solari sul tetto!
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[QualitiAmo - Stefania]

[2p71828]

[QualitiAmo - Stefania]