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QualitiAmo - Alberto Moderatore
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Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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Inviato: Mer Set 07, 2011 10:03 am Oggetto: I controlli di prodotto |
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Torniamo sul discorso del controllo qualità per aggiungere un'altra tesserina al nostro puzzle del controllo dei prodotti.
Se ci concentriamo un attimo, possiamo facilmente suddividere i nostri prodotti in 3 grandi categorie:
1) prodotti con pochi requisiti legati alla qualità
2) prodotti a bassa customizzazione con una percentuale di requisiti legati alla qualità medio-alta
3) prodotti con customizzazione molto alta e con molti requisiti legati ad un'ottima qualità
Ovviamente ad ognuna delle tre categorie corrisponde una tipologia di controllo e un insieme di relazioni con i fornitori differente. Vediamo:
1) la qualità, quando necessario, viene controllata al termine della produzione. I fornitori sono facilmente intercambiabili
2) un audit presso il fornitore è qualcosa che si può fare ma che non è obbligatorio per garantire la qualità del prodotto. La qualità si controlla durante e alla fine della produzione. Di solito si preferisce lavorare con pochi fornitori affidabili.
3) i controlli sono serratissimi e iniziano non appena si avvia la produzione. Il fornitore viene monitorato da tecnici di fiducia e con lui si impostano relazioni a lungo termine
Vi ritrovate in questa descrizione? Cosa aggiungereste? _________________ Alberto - Staff di QualitiAmo
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mer Set 07, 2011 11:23 am Oggetto: Re: I controlli di prodotto |
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QualitiAmo - Alberto ha scritto: |
1) prodotti con pochi requisiti legati alla qualità
Cosa aggiungereste? |
Ci sono prodotti con pochi requisiti legati alla qualità?
Non ho capito. Esempi?
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Quality Motivatore
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Inviato: Mer Set 07, 2011 11:49 am Oggetto: Re: I controlli di prodotto |
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dario ha scritto: | QualitiAmo - Alberto ha scritto: |
1) prodotti con pochi requisiti legati alla qualità |
Ci sono prodotti con pochi requisiti legati alla qualità?
Non ho capito. Esempi?
![pensa1](images/smiles/think_smiley_46.gif) |
Anch'io non ho molto capito... _________________ Se lo puoi sognare, lo puoi fare. |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mer Set 07, 2011 1:34 pm Oggetto: |
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Non sottovalutiamo nessun prodotto!
La differenza enorme che ci può essere se usi filo di ferro scadent-cinese (mi scuso con i bravi cinesi produttori seri) al posto di un buon acciao per produrre le graffette, può essere grande.
Per me che devo regolare il raddrizzafilo, far durare la lama del troncatore, regolare la piegatrice, raccogliere e mandare a cromatura e poi lavare e inscatolare le graffette...
Poi anche per la brava segretaria che le usa, un tipo di metallo molle e che non tiene assieme tre fogli e fa fare figure di m dopo tre settimane che la cromatura salta via...
Poi per l'acquisitore, che è stato gabbato...
Se tu vivi di commercio di graffette o ancora meglio se le fabbrichi, vedi che anche questo "banale" prodotto, per te è la vita, il cuore, la passione. Dà lavoro a molta brava gente.
Importante tanto quanto il più sofisticato apparecchio di misura della pressione del sangue. |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore
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Quality Motivatore
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Inviato: Mer Set 07, 2011 2:43 pm Oggetto: Re: I controlli di prodotto |
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QualitiAmo - Alberto ha scritto: | Sono prodotti molto semplici per i quali il cliente non richiede una qualità eccelsa e che, costando poco, possono essere controllati solo alla fine della produzione e a campione molto ampio. |
No Alberto, devo dare assolutamente ragione a Dario. L'impostazione di cui sopra e l'esempio che hai portato sono l'esatto contrario di quello che capita nella realtà.
La qualità attesa su un prodotto, ti sembrerà assurdo, è inversamente proporzionale al suo valore.
Per ogni prodotto costruito infatti si considera un X% del suo valore come quella parte del "margine" destinata a coprire i costi di non qualità di quel prodotto (scarti, rilavorazioni, interventi in garanzia, ecc.). Ne consegue quindi che tanto minore è il valore di un prodotto, tanto maggiore dovrà essere la probabilità che quell'oggetto non si rompa o, meglio, che si rompa un numero Y di volte ogni Z milione di esemplari così che il costo dello scarto venga ammortizzato da quel X% del valore accantonato.
Insomma più un prodotto è complesso, speciale, costoso, ecc. più il Cliente "accetta" (va messo comunque tra virgolette) un certo numero di difetti (anche perchè influenzato dal livello tecnologico e/o di complessità del prodotto) mentre, al contrario, più un prodotto è semplice e consolidato (il bullone, la vite, ecc.) più il Cliente dà per scontata la sua qualità e non vuole nemmeno metterla in discussione.
Un esempio?
Caso A: Hai acquistato un'auto di altissima gamma, con sensori di parcheggio super hi-tech che ti consentono di parcheggiare senza muovere un dito. Ad un certo punto scopri che in alcune condizioni questa sensorialità non funziona in modo perfetto e la tua auto tocca leggermente le altre vetture in sosta durante il parcheggio.
Cosa fai? Porti l'auto dal concessionario ma non ti arrabbi come un bestia anzi, ti senti quasi parte di un team che sta sperimentanto soluzioni tecniche innovative.
Anche dal punto di vista del concessionario, il margine di guadagno portato dalla vendita di quella "opzione" gli permette di ripagarsi un certo numero di interventi in garanzia.
Caso B: L'auto è la stessa e l'opzione hi-tech funziona benissimo. Purtroppo però la vitina di plastica del vano porta oggetti dell'abitacolo è "fallata" e quindi lo sportellino non si chiude perfettamente anzi, si apre durante la guida.
Cosa fai? Vai dal concessionario incacchiatissimo, perchè non accetti di avere problemi riconducibili ad una vitina di plastica.
Anche il concessionario, da parte sua, non avrà avuto "margine" da quella vitina per giustificare le ore-uomo in garanzia del proprio personale...
...e così via all'indietro nella supply chain fino all'aziendina che si occupa dello stampaggio delle viti in plastica e che, se di accorta gestione, avrà fatto un'assicurazione per coprire i costi da reclami per prodotto difettoso...
Ciacciao _________________ Se lo puoi sognare, lo puoi fare. |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore
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Inviato: Mer Set 07, 2011 3:58 pm Oggetto: Re: I controlli di prodotto |
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Quality ha scritto: | La qualità attesa su un prodotto, ti sembrerà assurdo, è inversamente proporzionale al suo valore. |
Non sono d'accordo e comunque non generalizzerei perchè ci possono essere casi in cui ciò che scrivi è vero ma solitamente non è così. Quando un prodotto costa poco la qualità che ci si aspetta è minore. Il vantaggio competitivo deriva proprio dal saper fornire un prodotto di qualità ottima a un prezzo basso.
Quality ha scritto: | Ne consegue quindi che tanto minore è il valore di un prodotto, tanto maggiore dovrà essere la probabilità che quell'oggetto non si rompa |
Saranno contenti quelli che vendono motori per aerei. Io, comunque, ho parlato di graffette.
Quality ha scritto: | Insomma più un prodotto è complesso, speciale, costoso, ecc. più il Cliente "accetta" (va messo comunque tra virgolette) un certo numero di difetti (anche perchè influenzato dal livello tecnologico e/o di complessità del prodotto) mentre, al contrario, più un prodotto è semplice e consolidato (il bullone, la vite, ecc.) più il Cliente dà per scontata la sua qualità e non vuole nemmeno metterla in discussione. |
Non sono d'accordo. Un difetto su un macchinario complesso richiede accordi e deroghe sicuramente superiori a quello riscontrato su un prodotto estremamente semplice. Clienti così tolleranti, inoltre, non li ho mai incontrati.
Se poi spendo una cifra assurda per macchine come quella che hai descritto per me deve funzionare tutto, non faccio distinzioni. Se il super sensore per parcheggio non funziona significa semplicemente che hai immesso sul mercato qualcosa per cui non sei ancora pronto e quindi reputo che tu sia poco serio. La vite, invece, può semplicemente essere dovuta a qualcuno che ha fatto un lavoro non eccelso. Mi incavolo lo stesso ma sono forse più tollerante nel secondo caso visto che nessuna società può controllare uno ad uno i lavoratori. _________________ Alberto - Staff di QualitiAmo
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mer Set 07, 2011 4:21 pm Oggetto: |
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Carissimi, non vorrei che il mio input avesse innescato un confronto rovente!
Scusatemi semmai!
Alberto, hai ragione quando: mai generalizzare!
Alberto, non so se è sostenibile affermare che se un prodotto costa poco non necessariamente deve essere di qualità. se per qualità ci soffermiamo alla rispondenza ai requisiti (espressi e impliciti), sia un gadget semplice come una penna a sfera (Giuliano me ne sarà grato ) sia una centrifuga da laboratorio devono rispondere ai loro requisiti.
Io parto sempre dal principio che dietro ad ogni processo produttivo stanno uomini e donne con i necessari livelli di istruzione e addestramento in funzione del prodotto o servizio.
Non confondiamo il costo con il prezzo e con il valore. Rischieremmo di cadere a parlare di marketing e non di qualità.
Sulla battuta sul fatto di essere pronti a mettere sul mercato un sensore non perfetto e serietà (spero sia una battuta) ti posso solo aggiunger (sempre come battuta) "Benvenuto nel mondo reale!" Ma lo sai quanti prodotti escono che sono pronti? credo piccolissime percentuali.
La perfezione la si cerca in laboratorio universitario e lì la ricerca non termina mai. La ricerca competitiva invece la fanno le aziende in competizione e lì esci appena sai che sei nel ciclo della matrice di Boston e il tuo prodotto (ancora da affinare diventerà presto star e poi cash-cow il più a lungo possibile e ti darà il meno possibile noie e casini).
Dai che ci chiariamo. |
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Quality Motivatore
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Registrato: 26/09/08 15:13 Messaggi: 3369
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Inviato: Mer Set 07, 2011 6:51 pm Oggetto: |
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Caro Alberto,
naturalmente quoto tutto ciò che ha detto Dario e mi associo alla sua battuta e al suo sorriso amichevole quando ti dice "Benvenuto nel mondo reale!".
Credimi, là fuori, è molto più facile far partecipare il Cliente ad un team di lavoro che si occupa di trovare soluzioni a problemi complessi sul prodotto che gli hai fornito piuttosto che spiegare perchè la sua linea produttiva si è fermata nel turno automatico notturno per colpa di un banale componente commerciale.
Ma basta così su questo tema perchè, come ha di nuovo detto splendidamente Dario (non finirò mai di stimare quest'uomo...), si sta palesando un confronto tra il mondo reale e quello didattico/accademico che può fare andare avanti questa discussione all'infinito.
Un unica ultima cosa però te la devo dire: il paragone che continui a fare con gli aeroplani è improprio.
Nel settore aerospaziale infatti qualità, conformità e sicurezza di prodotto si fondono in un unico requisito spinto ai massimi livelli (e per fortuna!) e tutto il resto diventa secondario (compresi i costi, di materiali, di lavorazioni e di controlli). In quel settore, come sai, la ISO 9001 "non basta" e per questo si sono fatti la AS 9100.
Io non sono esperto di quel settore ma ho la netta sensazione che se la tanto vituperata "graffetta" venisse utilizzata in quel contesto sarebbe sottoposta a rigidi requisiti di qualità... _________________ Se lo puoi sognare, lo puoi fare. |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore
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Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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Inviato: Mer Set 07, 2011 9:18 pm Oggetto: |
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dario ha scritto: | Carissimi, non vorrei che il mio input avesse innescato un confronto rovente! |
No, Dario, non c'è pericolo perchè i confronti roventi non mi interessano. Mi interessano piuttosto i confronti civili in cui nessuno dà o prende lezioni ma tutti cercano di crescere insieme. E' quanto ho sempre fatto: i litigi sono una perdita di tempo e di energie e io non ho voglia di sprecare nè l'uno nè le altre.
dario ha scritto: | Alberto, non so se è sostenibile affermare che se un prodotto costa poco non necessariamente deve essere di qualità. |
Hai ragione, infatti non lo credo. Ho solo estremizzato per rispondere a Quality che sosteneva il contrario. A mio giudizio è più facile che ci si aspetti minore qualità da un prodotto poco costoso che da uno molto costoso.
dario ha scritto: | Non confondiamo il costo con il prezzo e con il valore. Rischieremmo di cadere a parlare di marketing e non di qualità. |
Sono d'accordo. Con QualitiAmo proviamo ogni giorno ad avere le idee chiare su prezzo e valore e cerchiamo di dimostrarvelo per quanto possiamo.
dario ha scritto: | Ma lo sai quanti prodotti escono che sono pronti? credo piccolissime percentuali. |
Vero anche questo ma un sensore per parcheggiare che mi manda a sbattere non solo non è pronto, è proprio tutto da rifare. No?
Quality ha scritto: | Credimi, là fuori, è molto più facile far partecipare il Cliente ad un team di lavoro che si occupa di trovare soluzioni a problemi complessi sul prodotto che gli hai fornito piuttosto che spiegare perchè la sua linea produttiva si è fermata nel turno automatico notturno per colpa di un banale componente commerciale. |
Trovare insieme soluzioni non significa accettare problemi. Su quanto hai detto ora sono d'accordo.
Quality ha scritto: | Ma basta così su questo tema perchè, come ha di nuovo detto splendidamente Dario (non finirò mai di stimare quest'uomo...), si sta palesando un confronto tra il mondo reale e quello didattico/accademico che può fare andare avanti questa discussione all'infinito. |
Mi pareva di aver lasciato l'università da un pezzo e di lavorare nel mondo reale. Pazienza.
Quality ha scritto: | Un unica ultima cosa però te la devo dire: il paragone che continui a fare con gli aeroplani è improprio. Nel settore aerospaziale infatti qualità, conformità e sicurezza di prodotto si fondono in un unico requisito spinto ai massimi livelli (e per fortuna!) e tutto il resto diventa secondario (compresi i costi, di materiali, di lavorazioni e di controlli). In quel settore, come sai, la ISO 9001 "non basta" e per questo si sono fatti la AS 9100. |
Certo, proprio come quello che riguarda le macchine che hanno una normativa dedicata che va al di là della 9001.
Buona serata. _________________ Alberto - Staff di QualitiAmo
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Fagus Forumista di Alta Qualità
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Inviato: Mer Set 07, 2011 11:58 pm Oggetto: |
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QualitiAmo - Alberto ha scritto: |
dario ha scritto: | Ma lo sai quanti prodotti escono che sono pronti? credo piccolissime percentuali. |
Vero anche questo ma un sensore per parcheggiare che mi manda a sbattere non solo non è pronto, è proprio tutto da rifare. No?
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No Alberto, a mio vedere è "quasi" pronto, o meglio è in validazione.
Il sensore sicuramente fornisce delle informazioni ad un microcontrollore che le elabora unitamente ad altri segnali provenienti dal campo. Si parla quindi di un circuito elettronico.
Benché in laboratorio (da non intendere solo al banco) si possano fare molte verifiche (tra le altre cose anche l'elettronica sui veicoli è soggetta a specifica direttiva e se le prove non sono superate il dispositivo non può essere immesso sul mercato ed installato sui veicoli), benché si possa fare un'accurata analisi e validazione del firmware, ci sono cose che non si riesce a simulare o aspetti che solo dopo "prova sul campo" possono rimuovere l'alea e determinare la definitiva validazione del prodotto.
Pur sostenendo tutte queste cose io sono tra quelli che si inc.. per entrambe le situazioni, vista la grana che ho cacciato per il modello high-tech del veicolo in questione.
Per quanto attiene il post iniziale non legherei necessariamente la tipologie di prodotto alla tipologia di controllo; nella Ns produzione in serie c'è una fase evolutiva; i prodotti di nuova concezione e progettazione seguono il controllo tipo 3, i prodotti consolidati (storicizzazione di almeno 3/4 lotti senza problemi evidenti o critici) possono seguire le tipologie 1 o 2 in funziona della complessità del prodotto. _________________ Agostino |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Portello Qualfista
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Inviato: Gio Set 08, 2011 8:48 am Oggetto: |
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Secondo me se Alberto sostituisce "pochi requisiti legati alla qualità" con "requisiti facilmente soddisfabili" legati a prodotti cosidetti "maturi", la cosa si compone?
Una vite esagonale normata in 8.8 è facile da produrre, perchè il prodotto è maturo: è ormai collaudata la produzione della materia prima, ci sono macchine che inglobano al loro interno tutte le lavorazioni, inclusi i controlli dimensionali in automatico che fermano in caso di guasto, ecc...
In questo caso si può dire che i requisiti di qualità siano facilmente risolvibili. Inoltre il valore economico del prodotto è tale per cui il cliente finale sopporta senza problemi eventuali viti con filetti non conformi (a meno del settore aerospaziale, se siamo a 500 PPM chi si lamenta di buttare una vite ogni 2000 usate?). _________________ Portello
Più è semplice, meglio è |
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Quality Motivatore
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Registrato: 26/09/08 15:13 Messaggi: 3369
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Inviato: Gio Set 08, 2011 10:13 am Oggetto: |
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Portello ha scritto: | Secondo me se Alberto sostituisce "pochi requisiti legati alla qualità" con "requisiti facilmente soddisfabili" legati a prodotti cosidetti "maturi", la cosa si compone?
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Il punto è proprio quello. E' improprio (a mio avviso) dire che la graffetta ha pochi requisiti legati alla qualità, nè che chi la compra ha basse attese sulla qualità di quell'oggetto perchè poco costoso.
In realtà (ops, secondo il mio modo di vedere la realtà) il processo mentale è un altro: sulla graffetta riteniamo "trascurabili" i controlli sulla sua qualità perchè diamo confidenza al fatto che quell'oggetto, costruito a macchina, sempre uguale da anni e replicato in "triliardi di milioni di miliardi" di esemplari in tutto il mondo ha una sua qualità di processo e di prodotto progettata, verificata e dimostrata statisticamente "altrove".
Non ci preoccupiamo dei controlli (quello sì) perchè diamo per scontata la sua qualità ossia la "pretendiamo" come requisito intrinseco di base, non negoziabile, e su cui i nostri controlli non sarebbero economicamente giustificabili.
A volte quando parlo di qualità ai giovani candidati neo-assunti (età media 19-20 anni) faccio l'esempio del telefonino: chiedo loro cioè quali "parametri" ritengono importanti da controllare per valutare la "qualità" di un telefono cellulare al momento dell'acquisto.
E loro normalmente rispondono:
- il sistema operativo
- il GPS
- la memoria disponibile
- gli MP3
- il wireless
- il bluetooth
- i megapixel delle immagini della fotocamera integrata
- ecc.
Nessuno si preoccupa della "qualità della telefonata", della conversazione telefonica (eppure è un telefono!).
Nel telefonino la trasmissione/ricezione telefonica ed i componenti che la mettono in atto (altoparlante/microfono) sono la "graffetta" del nostro esempio, ossia quell'elemento su cui omettiamo i controlli in quanto diamo per scontato (cioè pretendiamo) il livello di qualità atteso.
Ciacciao _________________ Se lo puoi sognare, lo puoi fare. |
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