Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

"Non tornerò fino a quando non avrete risolto il problema!" disse il pianista al proprietario di un pianobar indicando il piano non accordato.

Qualche settimana dopo, gli arrivò una telefonata in cui si spiegava che era tutto a posto. Quando tornò, però, si accorse che il pianoforte era ancora stonato.

"Mi avevate detto di averlo sistemato!", urlò il pianista incavolatissimo.

"L'abbiamo fatto", fu la risposta. "L'abbiamo dipinto".



Perché le persone risolvono i problemi sbagliati?

Uno dei motivi è la pigrizia. Molti non amano i problemi e, quando li incontrano, reagiscono nel primo modo che viene loro in mente.

Un'altra ragione è che alcune persone hanno schemi fissi di pensiero che impediscono loro di individuare le giuste soluzioni.
Il vecchio detto che "le persone che conoscono solo il martello tendono a vedere ogni problema come un chiodo" è più che mai centrato in questo caso.

Trovare la soluzione giusta al problema è facile se ci sforziamo di guardare oltre la prima cosa che viene in mente.
Perché, dunque, non provare a farsi queste domande:

- sono certo di risolvere il problema giusto?
- ce n'è uno più significativo che potrei affrontare?
- mi sto affidando alla prima soluzione trovata?

Andiamo oltre le risposte giuste che hanno funzionato in passato e troviamone di nuove.
Cerchiamo di essere creativi calando le nostre idee in contesti insoliti per dare loro nuovi significati.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?

[dario]

Bellissimo, cara Stefania, il tema che hai proposto.
Io sono convinto che il primo "problema" (per rimanere in tema), è quello di risolvere "la comunicazione".
Il pianista intendeva che il pianofotre andava qualche tono fuori dall'ideale. Il barista ha capito che il pianoforte aveva qualcosa che non andava e ha percepito che il tono del colore non era quello adatto...
Il pittore, poi, magari esaltato dalla sua professionalità ha scelto una vernice non compatibile, sebbene di elevato valore.
Alla fine tutti hanno fatto del loro meglio ma nessuno ha comunicato con la necessaria richiesta di feedback "ho capito bene che il piano è graffiato va riverniciato?" e il pittore non ha detto "il colore deve avere il tono del colore nero "steinway & sons" , quello tipico della casa di Long Island... mentre il pianista voleva solo che un bravo accordatore girasse due viti... ma non ha chiarito se il barista avesse capito il mandato.

Comunicare, comunicare, comunicare!