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Sprechi e Toyota

 
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Alberto
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Registrato: 10/11/09 11:26
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MessaggioInviato: Gio Mag 12, 2011 10:03 am    Oggetto: Sprechi e Toyota Rispondi citando

Questo articolo (traduzione) ci parla dei famosi 7 sprechi e di Toyota. Mi sembra interessante. A voi il giudizio!
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Alberto - Staff di QualitiAmo

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FranzRiddle
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Registrato: 05/05/11 06:37
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MessaggioInviato: Gio Mag 12, 2011 10:40 am    Oggetto: Rispondi citando

A me sembra una follia. O non ho capito il senso dell'articolo, o qui si parla di surreale.
Si parla di spreco, il tempo che intercorre tra un processo e l'altro, ma in modo specifico sullo spazio/tempo che separa il dipendente tra questi 2 processi.
Il camminare come uno spreco da eliminare o limitare, ma in che modo???
Si fa l'esempio della servitú che prepara le camere d'albergo, misurando lo spazio che intercorre tra la sala biancheria o carrello e la camera; ottimizzare questo spazio significherebbe avere la biancheria di scorta già sul luogo di destinazione, ma a questo punto mi domando, come ci arriva fin l ì? Ci dovrà pur arrivare in qualche modo, quindi quello spazio dovrà pur essere percorso!
Allora accorciamo lo spazio con un unica camerata con al centro la sala biancheria... É semplicemente surreale.
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QualitiAmo - Alberto
Moderatore


Registrato: 10/11/09 11:26
Messaggi: 4567

MessaggioInviato: Gio Mag 12, 2011 11:28 am    Oggetto: Rispondi citando

Lo scopo è quello di ridurre gli sprechi di tempo, quindi di accorciare le distanze. Sicuramente costa tempo e risorse spostare i materiali ma se tante persone devono percorrere distanze lunghe per prelevarli è meglio spostare le cose che non far perdere tempo alla gente. Il senso dovrebbe essere questo: "magazzini" di reparto che riducano gli sprechi di tempo.
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FranzRiddle
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Registrato: 05/05/11 06:37
Messaggi: 127
Residenza: Sorrento - Na

MessaggioInviato: Gio Mag 12, 2011 12:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il tipo di applicazione che dici tu è quella fattibile all'interno di una azienda, ma comunque non puoi avere un magazzino per reparto! A meno che i vari reparti non siano ad una distanza tale da creare una logistica di approviggionamento per reparto.
Visto che la maggior parte delle aziende hanno come prodotto finale di un processo, un prodotto in ingresso al processo successivo, si suppone che i vari reparti siano ad una disranza da permettere una loro connessione veloce.
Per concludere, io penso che la struttura aziendale debba calcolare a priori queste situazioni con valori numerici reali, ed aggiornarli sistematicamente all'evoluzione dei processi per trovare il giusto equilibrio, qualità del prodotto e qualità dell'ambiente lavorativo.
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Portello
Qualfista


Registrato: 29/09/09 15:03
Messaggi: 1594
Residenza: Barcellona

MessaggioInviato: Sab Mag 14, 2011 9:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Tirando per la giacchetta un altro topic, mi verrebbe da dire che è necessario cambiare prospettiva.
E' chiaro che ridurre a zero gli spostamenti delle persone sarà un obiettivo non raggiungibile. Quello che conta è provarci e sopratutto pensarci con le persone che svolgono tali attività.

Un esempio piccolo piccolo.
Dove lavoro, la produttività delle persone è controllata confrontando i pz/h prodotti con i valori standard.
Una operaia, che svolge questi compiti giornalmente, una volta mi disse: "togli l'obiettivo di pz/h standard e vedrai che la produttività aumenterà".
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Portello
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
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MessaggioInviato: Sab Mag 14, 2011 10:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

Caro Franz eccoti un esempio di risparmio di tempo in un ristorante (come del resto dice anche l'articolo):

L'altra settimana ho portato degli amici ad un ristorante, e ho notato che il cameriere che ci ha preso l'ordinazione aveva un cucchiaio nel taschino della camicia, ma non ci ho fatto caso più di tanto. Peró mi sono accorto che ce l'aveva anche il ragazzo che ha apparecchiato mi sono guardato intorno e ho visto che tutto il personale aveva un cucchiaio nel taschino.
Quando il cameriere è tornato, gli ho chiesto il perché del cucchiaio "Vede- mi ha spiegato - i titolari si sono rivolti alla XXX Consulting, esperti in efficienza, per revisionare le procedure del ristorante. Dopo mesi di analisi statistiche, hanno concluso che i clienti fanno cadere il cucchiaio il 78% più spesso che altre posate, per un totale di circa 3 cucchiai all'ora.
Se il personale e pronto per queste evenienze, possiamo ridurre i viaggi cucina-sala, risparmiando 1.5 ore/uomo ogni sera.
Appena ha finito di parlare, da un tavolo e caduto un cucchiaio. Il cameriere l'ha sostituito subito, e ha spiegato"Ora ho tutto il tempo di prenderne un altro di riserva con comodo, quando passerò dalla cucina, invece di andarci apposta". Ero impressionato. Il cameriere continuava a prendere gli ordini, e mentre i miei amici ordinavano, ho continuato a guardarmi intorno. Mi sono così accorto che ciascun cameriere aveva un cordino che dall'asola dei pantaloni finiva dentro la cerniera. La curiosità mi ha spinto a chiedere al cameriere che cosa fosse quel cordino. "Mi complimento per il suo spirito di osservazione! La società di revisione di cui le ho parlato ha scoperto anche che potevamo risparmiare tempo in gabinetto. Ehm...tirandolo fuori col cordino, possiamo avvicinarlo all'orinatoio senza toccarlo, eliminando la necessita di lavarsi le mani così il tempo trascorso in bagno si riduce del 58%.
"Ok, capisco -ho detto io - il cordino vi aiuta a tirarlo fuori, ma come lo rimettete dentro?"."Beh - ha sussurrato - non so gli altri camerieri, ma io uso il cucchiaio...".

Scherzi a parte credimi: lo studio dei lay out e dei percorsi delle persone, dei WIP e dei sistemi di gestione degli spazi di magazzino (posizionamento dei componenti più frequentemente ritirati vicini ai punti di prelievo) sono alla base di incredibili risparmi di tempo. Il camminare alla ricerca di un componente, di un attrezzo, ecc. ecc., può essere, sì, distensivo, ma alla fine della sera il numero dichiarato di risparmio da parte dell'estensore dell'articolo (30%) non è esagerato.

Il massimo che mi è capitato di gestire è il rifacimento di un lay out di una grande fabbrica orafa, che ha evitato la costruzione di uno stabilimento nuovo (se non lo sai un capannone di questo tipo di aziende costa almeno tre - quattro volte quello di un capannone normale), solo ristudiando i percorsi e quantificando i flussi in modo da ridurli al minimo riposizionando alcuni colli di bottiglia in posizioni diverse.

Ciao (bella la barzelletta, vero?)

----------------

(edit: ho tolto dalla barzelletta il nome della società di consulenza, così evitiamo che qualcuno si offenda. Vi chiedo, per cortesia, di non specificare riferimenti agli operatori del settore visto che non portano valore aggiunto agli utenti. In questo modo eviteremo pubblicità occulta e risentimenti. Grazie. Stefania)
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FranzRiddle
Apprendista forumista


Registrato: 05/05/11 06:37
Messaggi: 127
Residenza: Sorrento - Na

MessaggioInviato: Dom Mag 15, 2011 1:07 am    Oggetto: Rispondi citando

Bella, e pensare che la stavo leggendo con interesse.
Comunque mi ha insegnato qualcosa, una bella barzelletta sulla qualità, da utilizzare quando l'ambiente diventa un pò teso.
Tornando al nocciolo della questione, ciò che dici è vero, ma tutto deve essere proporionato al tipo di attività.
Ottimizzare dei processi, senza perdite, nemmeno di tempo (perchè il tempo è denaro), può risultare vitale all'azienda sul lato economico, ma possiamo dire lo stesso per chi deve operare?
Noi tutori della qualità, quale aspetto dovremmo mantenere sotto osservazione?
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Dom Mag 15, 2011 3:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Franz
il nostro compito principale è proprio quello di far lavorare bene le PERSONE.
un operaio, costretto a fare del "turismo industriale" per cercare le cose, gli attrezzi, scoprire che gli mancano informazioni e quindi deve andarsele a cercare, magari da uffici gestionali che di lui e dei suoi problemi se ne fregano altamente, è più stancante che portare mezzo quintale sulla schiena.
Torna a casa alla sera incavolato e ..... picchia la moglie

Scherzi a parte io sono dell'idea che chi è messo din condzioni di lavorare bene è più contento e, automaticamente, rende molto di più; se al contrario deve lottare per lavorare è naturale ed umano che si senta costretto a "tirare sera", con precipitazione dell'efficienza.

Nella mia vita d'azienda ho visto asini diventare purosangue e, al contrario dei purosangue sedersi e diventare più muli di un mulo: basta trattarli bene o trattarli male

Le cavolate dette a questo proposito dalla Marcegaglia e da Marchionne (ridurre idi 5 minuti la pausa caffe') sono solo espedienti strumentali di rottura per dividere il fronte sindacale che oggi è in grossa difficoltà in mezzo alla cultura da sbrago totale che aleggia e incombe, ormai da 17 anni a questa parte, in questo nostro martoriato paese.
Questi due sanno benissimo che quanto ho detto sopra è verissimo (non sono mica fessi, sai!) stanno solo facendo un altro mestiere: i politicanti!
ciao
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