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Autore Messaggio
Vega
Amico/a di QualitiAmo


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MessaggioInviato: Ven Apr 30, 2010 9:32 am    Oggetto: Rispondi citando

zancky ha scritto:
Vega ha scritto:
Cosa c'è di sbagliato in manuale autoportante?
Se la mia gamma di prodotti è ristretta e posso condensare tutte le procedure in un documento unico, perché dovrei riempirmi di fogli volanti?

E' vero che un manuale potrebbe essere autoportante e snello teoricamente

poi però devi scontrarti con la pratica

1) il miglioramento continuo ti porta a modifiche di procedure, istruzioni operative etc. Se ogni volta devi modificare il manuale, rispedirlo a tutti etc.

2) dal punto di vista strettamente logico non esistono sistemi esaustivi (Goedel) quindi anche nella struttura della documentazione cerco come in geometria di definire gli assiomi (politica e strategie) per poi definire i teoremi (manuale + procedure) e quindi i lemmi (istruzioni operative)

3) se non sei sempre presente, hai un minimo di turn-over, o utilizzi interinali devi avere istruzioni dettagliate quindi il manuale diventa immenso


ma queste sono opinioni personali

1) Modificare tutte le procedure o modificare un manuale contenente tutte le procedure, cosa cambia? Basta avere l'accortezza di lasciare fuori la politica e non sei per forza costretto a fare una revisione annuale (ci credo poco).
2) Anch'io faccio così, solo che le procedure (estremamente dettagliate) sono tutte in unico documento.
3) Come prima. Che cambia se trasmetto 500 pagine in un unico manuale o le stesse 500 pagine in 20 procedure?
Si potrebbe ribattere che occorre trasmettere solo le procedure d'interesse, ma nella mia realtà, il collega dell'ufficio acquisti fa il controllo qualità quando io sono in ferie, io faccio il Direttore Tecnico quando questi è assente e il Direttore Tecnico all'occorrenza sostituisce l'ufficio acquisti.
Non abbiamo interinali e non abbiamo praticamente turn-over, e tuttavia il livello di dettaglio delle procedure è molto spinto per imposizione di norma (ASME V, ASME IX, EN 970, EN 571-1, EN 1435, EN 1290, EN 15609, ecc.).
In passato ho tenuto le 26 procedure separate, ma mi incasinavo sempre.
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MessaggioInviato: Ven Apr 30, 2010 12:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

gibbosky ha scritto:
Stefano... l'unica cosa che potrei trovare nella tua mappatura (ma forse non capisco) riguarda la raccolta dati che poi devi analizzare, mi spiego meglio, quali processi intendi monitorare e misurare (8.2.3)?
Vedo solo applicato l'8.2.4 nel controllo finale del prodotto da spedire... (corretto) ...ma secondo me dovresti monitorare e misurare (sicuramente lo fai ma non lo comprendo dalla mappatura) i processi almeno primari della tua organizzazione, al fine di comprenderne le loro performance.
Non vedo neanche la parte di definizione degli obiettivi... (direzionale) è voluta la cosa?



Il monitoraggio dei processi è affidato agli indicatori della qualità (KPI, ovvero Key Performances Indicators), che trovi marcati in rosso.
In realtà, avendo poco spazio, ho dovuto fare un po' quello che potevo.
Condensado così tanto, un sacrificio lo devi fare...


gibbosky ha scritto:
Ciao Zancky

Citazione:
poi emetti gli ordini di acquisto, ma non sarebbe più logico controllare prima le scorte a magazzino? (inversione di fasi?)


forse dovrebbe definirlo e mappare meglio ma sicuramente lo fa e lo ritiene insito nella "gestione dei magazzini", voglio dire che in qualche modo in questa attività è insito il fatto che gli acquisti ed il magazzino si interfacciano (probabilmente sono la stessa persona) per richieste di acquisto.


In effetti le scorte e e gli ordini sono gestiti da SAp sulla base dell'emissione di ordine automatica da scorta minima...
Anche in questo caso renderlo in un grafico così ridotto era difficile...
Ma ci posso studiare sopra una modifica!


gibbosky ha scritto:
Citazione:
fai arrivare i componenti di acquisto alla linea e poi li controlli?????


Sempre a suffragio del buon Stefano, probabilmente al ricevimento materiali in ingresso (forniture) fanno un primo controllo magari spuntando DDT/bolle per verificare la corrispondenza tra ordine e fornitura, ma poi alcuni controlli magari non possono farli, ad esempio potrebbe darsi che in accettazione materiali in ingresso non sappiano utilizzare strumenti di misura particolari ed allora demandano ad un tecnico specializzato di fare alcuni controlli prima che il materiale inizia ad essere lavorato in produzione (ma poi perchè scandalizzarsi, considerando il concetto di cliente interno, da un attività di processo all'altra non si fanno o almeno non si dovrebbero fare controlli? non siamo quindi in questo caso in piena produzione?) che si controllino i requisiti e la loro corrispondenza con quelli presenti nel nostro ordine... poi se avviene in un'area ricezione dedicata o all'inizio della liea produttiva dove sta il problema?


I controlli in ingressonon vengono fatti se non visivi di danni sul materiale (causa risorse, tempo, costi) (io sono contrario ma mi devo adattare)... quindi è ovvio che il controllo dei materiali viene fatto sulla linea di assemblaggio e, soprattutto, al collaudo, controllando anche la parte funzionale.

Siamo un sistema veramente atipico e devo pure condensare... portate pazienza! Very Happy



gibbosky ha scritto:
Citazione:
identificazione e rintracciabilità è un'attività di supporto che parte dall'arrivo delle materie prime fino all'assistenza post vendita


E' si caro Stefano...qua non posso aiutarti Wink



Idem come sopra: non ho trovato il modo di rendere l'idea che esista lungo tutto il processo e l'ho collocato nell'unico posto disponibile!
Anche qui proverò a fare di meglio!!

Grazie dell'aiuto ragazzi, ho suggerimento per migliorare è sempre ben accetto!! Wink
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MessaggioInviato: Ven Apr 30, 2010 2:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Tutti questi spunti continuano a farmi pensare....

Secondo voi sarebbe azzardato dire che, se per ogni manager, responsabile o dipendente, esiste una procedura o un'istruzione di lavoro, allora il manuale qualità è la procedura della direzione?

Visto in quest'ottica, si potrebbero adottare modifiche tali da renderlo una procedura vera e propria per il direttore?

Se vado avanti a macinare pensieri, tra poco passo alle visioni mistiche! Laughing
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MessaggioInviato: Ven Apr 30, 2010 3:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vega ha scritto:

3) Come prima. Che cambia se trasmetto 500 pagine in un unico manuale o le stesse 500 pagine in 20 procedure?
Si potrebbe ribattere che occorre trasmettere solo le procedure d'interesse, ma nella mia realtà, il collega dell'ufficio acquisti fa il controllo qualità quando io sono in ferie, io faccio il Direttore Tecnico quando questi è assente e il Direttore Tecnico all'occorrenza sostituisce l'ufficio acquisti.
Non abbiamo interinali e non abbiamo praticamente turn-over, e tuttavia il livello di dettaglio delle procedure è molto spinto per imposizione di norma (ASME V, ASME IX, EN 970, EN 571-1, EN 1435, EN 1290, EN 15609, ecc.).
In passato ho tenuto le 26 procedure separate, ma mi incasinavo sempre.


se cambio la procedura 17 nel mio sistema devo spedire la nuova versione a chi di competenza e la procedura00, che è la lista delle procedure attive, a tutti

idem per le istruzioni operative

non mi sognerei mai di spedire tutte le procedure e le istruzioni operative

l'abbiamo fatto in passato ma poi il WWF si è lamentato per il disboscamento
Laughing

il secondo punto che non comprendo:
sembra che tu leghi le procedure alle persone, mentre io le lego alle funzioni. Il responsabile della produzione ha ricevuto il "plico" non per tenerselo nel suo armadio personale ma affinchè fosse disponibile per chiunque della produzione
(al momento per quanto possibile mando e-mail ed uso i dischi di rete)
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MessaggioInviato: Ven Apr 30, 2010 3:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Stefano ha scritto:
Tutti questi spunti continuano a farmi pensare....

Secondo voi sarebbe azzardato dire che, se per ogni manager, responsabile o dipendente, esiste una procedura o un'istruzione di lavoro, allora il manuale qualità è la procedura della direzione?

Visto in quest'ottica, si potrebbero adottare modifiche tali da renderlo una procedura vera e propria per il direttore?

Se vado avanti a macinare pensieri, tra poco passo alle visioni mistiche! Laughing

No la consecutio non esiste
non hai scritto una procedura per ogni manager (probabilmente), ma ogni manager ha una o più procedure da seguire

il manuale della qualità è il pensiero della "direzione" non una procedura

prima delle visioni mistiche (quality con la barba bianca vestito con una tunica bianca anch'essa che separa le acque del mar rosso ...) vai di visioni oniriche
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Vega
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MessaggioInviato: Ven Apr 30, 2010 6:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

zancky ha scritto:
Vega ha scritto:

3) Come prima. Che cambia se trasmetto 500 pagine in un unico manuale o le stesse 500 pagine in 20 procedure?
Si potrebbe ribattere che occorre trasmettere solo le procedure d'interesse, ma nella mia realtà, il collega dell'ufficio acquisti fa il controllo qualità quando io sono in ferie, io faccio il Direttore Tecnico quando questi è assente e il Direttore Tecnico all'occorrenza sostituisce l'ufficio acquisti.
Non abbiamo interinali e non abbiamo praticamente turn-over, e tuttavia il livello di dettaglio delle procedure è molto spinto per imposizione di norma (ASME V, ASME IX, EN 970, EN 571-1, EN 1435, EN 1290, EN 15609, ecc.).
In passato ho tenuto le 26 procedure separate, ma mi incasinavo sempre.


se cambio la procedura 17 nel mio sistema devo spedire la nuova versione a chi di competenza e la procedura00, che è la lista delle procedure attive, a tutti

idem per le istruzioni operative

non mi sognerei mai di spedire tutte le procedure e le istruzioni operative

l'abbiamo fatto in passato ma poi il WWF si è lamentato per il disboscamento
Laughing

il secondo punto che non comprendo:
sembra che tu leghi le procedure alle persone, mentre io le lego alle funzioni. Il responsabile della produzione ha ricevuto il "plico" non per tenerselo nel suo armadio personale ma affinchè fosse disponibile per chiunque della produzione
(al momento per quanto possibile mando e-mail ed uso i dischi di rete)

Se cambio la pagina 321 del manuale, cambio solo quella ritirando la pagina superata e aggiorno l'indice delle revisioni.
Nella mia realtà la persona è la funzione coincidono: il responsabile del controllo qualità è anche l'esecutore materiale del controllo, l'ufficio acquisti, il commerciale e l'ufficio tecnico, contano ciascuno di un solo impiegato che è responsabile di se stesso. L'unica eccezione è la produzione che conta di un capo officina e di 150 operai che non vanno neanche in bagno senza il permesso del capo, il manuale è a disposizione di tutti, ma tanto, a sentire il capo officina, sono tutti analfabeti (lui per primo).
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MessaggioInviato: Ven Apr 30, 2010 7:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

ciao Vega,
bella gatta da pelare!

a questo punto la diffusione del manuale è quasi inutile (una copia in tre e una per la produzione), puoi affidarti alla sola formazione e ai diagrammi di flusso appeso alle pareti

non mi piace il fatto di mandare la sola pagina modificata e l'indice (sembra che tu possa avere una procedura con una pagina consegnata 3 mesi fa e la successiva consegnata 1 settimana fa)
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MessaggioInviato: Ven Apr 30, 2010 8:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

gibbosky ha scritto:
E forse faremo cambiare idea sulla qualità a molti degli imprenditori che sistematicamente e giornalmente la insultano... graie anche al fatto che comunque si trovano per le mani roba simile al manuale Prime Industrie...
la cui gestibilità è onerosa a dir poco.


Gibby, per favore, giudizi come questo risultano offensivi per chi ci ha fornito il materiale. Bene i giudizi tecnici ma le offese no. Ok?
Ciao.
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MessaggioInviato: Sab Mag 01, 2010 3:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Gibby, per favore, giudizi come questo risultano offensivi per chi ci ha fornito il materiale. Bene i giudizi tecnici ma le offese no. Ok?
Ciao.


Scusate, non volevo affatto offendere nessuno...se l'ho fatto è stato in modo del tutto involontario ...

E' che purtroppo la qualità paga lo scotto di tanti personaggi (che come è solito fare nel belpaese) hanno cavalcato l'onda nei tempi in cui andava cavalcata... arricchendosi aprendo delle vere aziede "CERTIFICATRICI" , figli di quel tempo dei cartolai sono esattamente:

1) sistemi farraginosi e completament inutili che a tutto servono meno che alle aziende ;

2) imprenditori che si trovano tra le mani i sistemi di cui al punto 1) costretti a pagare magari un dipendente per mantenerli (inutilmente) aggiornati, ai quali se parli di Qualità diventano viola, neri, rossi ed iniziano (loro si) ad offendere tutti noi addetti ai lavori;

Comunque (senza offendere nessuno) farò del tutto limitatamente alle mie ridotte possibilità per far si che si possa davvero voltare pagina e far tornare ad innamorarsi coloro ch sono alla guida delle nostre aziende della qualità... intesa come strumento fruibile, semplice e veramente utile per migliorare!

Mi scuso ancora e ribadisco che se il mio post è risultato offensivo, non era nelle intenzioni del sottoscdritto che lo fosse.

Chiaramente il mio giudizio su quel documento rimane per onor di coerenza fortemente negativo.

Ciao

gibbosky
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MessaggioInviato: Sab Mag 01, 2010 9:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

iniziamo

penso che nè io nè Gibbosky volessimo disprezzare il lavoro di chi ha scritto l'ultima revisione del manuale.

il manuale è sempre frutto di più rielaborazioni e se parti con una filosofia è difficile portare grandi trasformazioni sia per tempo che che stratificazione del know how aziendale. Per questo motivo si dovrebbe cercare un modello che permetta l'evoluzione/miglioramento

concordo con Gibbosky che con un po' più di coraggio e di risorse si sarebbe potuto avere qualcosa secondo noi di più fruibile.

Gibbosky apre poi un altro punto importante quanto la direzione apprezzi il manuale (documentazione di sistema) e, di conseguenza, lo faccia applicare.

alcuni lo valutano su quanto hanno pagato il consulente (più gli è costato più deve valere)

alcuni lo valutano sulle lagnanze delle varie funzioni (produzioni, acquisti, commerciale...) che gli riportano come senza manuale/procedure risparmierebbero XX ore, scarti rottamati etc.

i giudizi positivi si creano di solito quando l'auditor di seconda o di terza parte a fine visita fa i complimenti per il sistema

per cui devi dare in pasto alla direzione qualche cosa che possa digerire o almeno di cui possa intuire la bontà
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Yoda


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MessaggioInviato: Sab Mag 01, 2010 10:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Ragazzi,
sono stato in “ferie” per qualche giorno. La settimana prossima ritorno in “ferie” per la terapia.
Nel frattempo mi sono letto questo interessante Thread e volevo darvi la mia esperienza preistorica:
Dunque: nel 1972 abbiamo dovuto scrivere il primo manuale della qualità, quando la norma di riferimento era (se non erro) la ANSI 51-b, o giù di li; aveva 17 punti: mancava la assistenza post vendita (il 18 punto della ISO 29001-2-3, del 1987), perché si riferiva all’organizzazione aziendale per le grandi aziende tipo spaziale e nucleare.
Lo schema era più o meno quello che ha utilizzato la Prima Industrie, e prima di loro molte grandi aziende italiane.
Noi allora ne facemmo uno di un centinaio di pagine ……. solo il manuale perché tra procedure e istruzioni i lavoro c’erano 4 faldoni.... ma allora èra giustificato dal parossismo del nucleare/spaziale.
Era suddiviso in sezioni, ad ogni sezione 4-5 pagine tra copertina (con relative firme liturgiche), indice, “pagina volutamente bianca” e amenità del genere.

Ma già allora noi non ci sognammo di metterci dentro tutte le procedure.

Nessuno leggeva niente.

Un mio giovane collega (del commerciale che non sapeva neanche che cosa fosse il ferro) lasciò l’Ansaldo Nucleare dopo un paio di anni portandosi dietro il nostro lavoro.
Ci campò così tanto bene, vendendo a milionate (di moneta sonante) agli imprenditori allocchi il manuale, da diventare di li a qualche tempo un guru della qualità associandosi ad una nota società di consulenza,…. Presumo che di ferro non ne capisca ancora un’accidente.

Allora:
appena uscita la penultima versione della norma (2000), l’ing Rossi dell’ente di certificazione QCB (ente Canadese con sede in Italia) propose un manuale interessantissimo fatto da 2 pagine di testo e uno schema di correlazione (come quello di Stefano, che da me non si apre, ma dai vostri commenti sembra essere molto preciso e ben fatto, salvo impossibilità di rappresentare la summa teologica della sua azienda, come lui ci ha spiegato: bravo Stefano!). C’era tutto quello che la norma richiede e obbliga di dire: era ineccepibile, ma troppo avanti!.

Io ho tentato di fare dei manuali per processo (nella filosofia che predica la norma), ma di fronte alla confusione mentale generate negli ispettori degli ODC (che si sono affrettati ad imporre le “tabelle di correlazone!!), sono tornato a fare un manuale per punti norma:20 pagine, come dice Gibby, ma mai autoportante, per una semplice ragione: il manuale deve dare un’idea chiara e precisa di che cosa fa l’azienda, sia quello prescritto dalla norma, sia il resto che la norma non contempla, ma non deve assolutamente spiattellare a cani e porci (anche se clienti) l’organizzazione operativa dell’azienda.
Lo deve leggere il “perspective Client” per rendersi conto, sfogliandolo in 5 minuti, che siamo ben organizzati; se il Cliente poi diventa tale ha il diritto di avere un documento più preciso, ecco allora il “Piano della Qualità” per la sua commessa, che avrà la struttura di un riassunto del manuale e una sezione di precisazioni specifiche che interssano a lui, su come ci muoveremo per soddisfare i suoi dettami contrattuali.

Per inciso: bellissimi i flussi della PRIMA Industrie: evidente che da loro è entrata la SAP e loro si sono presi tutti gli studi dei consulenti (pagati a caro prezzo!) e li hanno messi dentro al manuale, ma io dico che opportunamente suddivisi (e rimaneggiati per processo con processo principale e processi di servizio) possono e devono essere le procedure operative.

Poi devono essere fatte, dove serve, (non 4 faldoni!) le istruzioni di lavoro (sempre per processo); molto bene a chi dice che queste devono essere attaccate sul muro o comunque disponibili a video in reparto (e aggiornate continuamente, scendendo nel “Gemba”!) e la loro redazione e aggiornamento deve essere fatta assolutamente dagli operatori, aiutati alla bisogna dagli uffici. Questo perché se è una loro creatura la curano, la alimentano, gli cambiano i pannolini quando fa acqua, altrimenti la abbandonano come fanno le mamme camoscio/capriolo se sentono l’odore dell’uomo che ha anche solo toccato il piccolo.

Le procedure copia_incolla della norma sono fatte da chi non ha fantasia e fa un mare di carta che merita la riprovazione del WWF (citazione del bravo e sarcastico Zancky= ciao Paolo!!).

Citare le norme di riferimento ad ogni piè sospinto e tutte in un grande fascio, non serve a nulla: è importante che la particolare prescrizione di una particolare norma sia riportata a copia incolla nelle procedure/istruzioni operative (e quando cambia la norma , attenzione a cambiare pannolino da parte di una attentissima nurse!), con tutte le istruzioni pratiche per soddisfarla (modulistica compresa).

Ho detto la mia! Ma non è scolpita sulla pietra delle tavole affidate a Mosè!. ……. Un tempo mi sono sgolato a dire alle medio grandi aziende che ho frequentato da giovane consulente che andare dietro ai manuali Ansaldo, Fiat aerospaziale, ENI, Breda ecc. era una pazzia più che una vaccata. ……. ma vedo che ci sono ancora tanti che tendono a misurare l’efficacia dell’organizzazione di un’azienda a chili di carta, quella …. che tutti mettono nell’”archivio generale” (in cima all’armadio polveroso, dove nemmeno gli addetti delle pulizie ci arrivano a spolverare) per legittima difesa.
Il tutto con grande rispetto di chi ha prodotto queste meraviglie che io non sarei più capace di inventare; si sa! …… con la vecchiaia si tende sempre a semplificare tanto anche perché si capisce che non abbiamo più tanto tempo da vivere e, perciò, da perdere…..
ciao
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gibbosky
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MessaggioInviato: Dom Mag 02, 2010 8:30 am    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
penso che nè io nè Gibbosky volessimo disprezzare il lavoro di chi ha scritto l'ultima revisione del manuale.


Proprio così Zancky, la gentilissima Prime Industrie ha messo in rete e condiviso un documento... non so perchè lo abbia fatto, le motivazioni potrebbero essere diverse:

1) essere lodata per ciò che (involontariamente) ritiene sia un bellissimo lavoro fatto da consulente strapagato? (il solito gioco di imporre ore di lavoro al cliente per fare cose inutili, ma ben pagate)

2) a seguito di feedback dalle varie funzioni (che probabilmente sono pregni di "basta con tutta questa carta che crea solo problemi" piuttosto che "...ma ogni volta che faccio una cosa devo sfogliare e impazzire su 200 pagine di carta?") allora saggiamente ha voluto sondare anche cosa ne pensavano addetti ai lavori competenti come quelli che frequentano il nostro caro sito (Dario... Zancky..Paolo...Vega...Stregatto...e quanti altri mi sta scordando).

Oppure non so quale altro motivo ha spinto Prime Industrie.
Chiaro è che se io sottopongo alla pubblica "gogna" un mio documento devo essere pronto a subirne lodi, allo stesso modo di come devo essere pronto a subire giudizi negativi... senza ritenermi offeso per questo.

Cito il grande Paolo che allo stesso modo di Zancky ha una capacità si sunto incredibile:

Citazione:
Per inciso: bellissimi i flussi della PRIMA Industrie: evidente che da loro è entrata la SAP e loro si sono presi tutti gli studi dei consulenti (pagati a caro prezzo!) e li hanno messi dentro al manuale, ma io dico che opportunamente suddivisi (e rimaneggiati per processo con processo principale e processi di servizio) possono e devono essere le procedure operative.
Poi devono essere fatte, dove serve, (non 4 faldoni!) le istruzioni di lavoro (sempre per processo); molto bene a chi dice che queste devono essere attaccate sul muro o comunque disponibili a video in reparto (e aggiornate continuamente, scendendo nel “Gemba”!) e la loro redazione e aggiornamento deve essere fatta assolutamente dagli operatori, aiutati alla bisogna dagli uffici.


In queste righe di Paolo risiede ESATTAMENTE quanto detto dal sottoscritto nei miei post inerenti a questo argomento, perdonami Stefania ma tra queste righe non vedo nulla di offensivo, ma solo delle opinioni personali (ben diverse da taluna offesa) alle quali intenzionalmente e manifestamente Prime Industrie ha voluto esporsi.

Magari se colui che ha redatto o ha demandato la redazione del Manuale (autoportante) oggetto delle discussioni, si inserisse nella discussione potremmo continuare a dibattere e sentire le sue di motivazioni... ma se non lo ha fatto sino ad ora posso "immaginare" (senza offendere nessuno) che la situazione sia un un Sig. Di Santo senza Know how specifico nella costruzione di sistemi... che affida a studio di consulenza strapagato la creazione del suo sistema e che sulla base del suo esborso abbia ritenuto il suo sistema efficientissimo.
Altra situazione potrebbe essere legata al fatto di ricevere riscontri sul suo sistema al fine di poter dire : "cavolo...ho pagato dei consulenti tanto, ma sono stati davvero bravi".
Ancora tantissimi altri potrebbero essere i motivi... spero tuttavia che sia servito loro quanto molti di noi hanno espresso in sede di discussione sul loro manuale.
Non saprei proprio...

P.S.

Citazione:
Questo perché se è una loro creatura la curano, la alimentano, gli cambiano i pannolini quando fa acqua, altrimenti la abbandonano come fanno le mamme camoscio/capriolo se sentono l’odore dell’uomo che ha anche solo toccato il piccolo.


Paolo...hai per caso letto "il peso della farfalla" di ERRI DE LUCA ?

ciao a tutti

gibbosky
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MessaggioInviato: Dom Mag 02, 2010 10:39 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao ragazzi,
...certo Gibby, ho letto il libro di Erri De Luca, anzi, tempo fa l'ho proposto a Stefania, ma la mia conoscenza di queste cose data da una vita: se non lo sai sono anche un vecchio arrampicatore di dolomiti ( e poco granito: ci ho fatto solo da secondo una via nuova con 20 ore di scalata nella Presanella in posti da lupi: IV° e V° grado e alcuni tratti di A1) e conosco le abitudini di tutti quei meravigliosi animali che le popolano: sono andato a trovare la lepre di montagna che cambia pelo col colore che assume la montagna d'inverno, o l'ermellino, ho potuto controllare l'incredibile sistema di telemetria che utilizzano le comunità di marmotte, per misurare la distanza del pericolo (un uomo che avanza sul sentiero) e la sua veolocità di avvicinamento ... e tante altre abitudini/episodi, come quella mamma di camoscio che con una cornata ha sollevato da terra il suo piccolo e lo ha sbattuto in mezzo ai mughi, perchè il piccolino, che evidentemente non si era ancora incontrato con quel grosso animale che è l'uomo, mi aveva visto e mi stava correndo incontro saltellando felice ....tutte cose che in mezzo alla "pazza folla" delle città, per citare Hardy, non puoi nemmeno immaginare di conoscere.
ciao e buona settimana di lavoro!.
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gibbosky
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MessaggioInviato: Dom Mag 02, 2010 12:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ciao ragazzi,
...certo Gibby, ho letto il libro di Erri De Luca, anzi, tempo fa l'ho proposto a Stefania


quel libro è di una bellezza sconvolgente !

ciao Paolo

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MessaggioInviato: Dom Mag 02, 2010 5:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

gibbosky ha scritto:
Proprio così Zancky, la gentilissima Prime Industrie ha messo in rete e condiviso un documento... non so perchè lo abbia fatto, le motivazioni potrebbero essere diverse:


Prima Industrie non ha affatto "messo in rete" il proprio manuale ma, avendo conosciuto QualitiAmo e apprezzando il nostro lavoro, ha pensato di farci cosa gradita affidandoci il manuale per una pubblicazione disponibile a tutti i nostri lettori. Magari ci fossero tante aziende disposte a farlo!
All'estero questo si fa spesso mentre in Italia l'usanza è ancora riservata a poche menti illuminate che credono che il confronto faccia crescere e che hanno il coraggio di esporsi anche alle critiche (alle critiche, non a toni offensivi).

gibbosky ha scritto:
Chiaro è che se io sottopongo alla pubblica "gogna" un mio documento devo essere pronto a subirne lodi, allo stesso modo di come devo essere pronto a subire giudizi negativi... senza ritenermi offeso per questo.


Quando vorrai inviarci un tuo documento, Gibby, lo pubblicheremo con molto piacere!

Hai detto più volte che il manuale non ti è piaciuto e, ormai, l'abbiamo capito tutti ma perché continuare a definirlo "roba" quasi fossi schifato di averlo letto (l'hai letto?)
Ormai ci conosciamo da un po' di tempo ed è la prima volta che ti vedo scaldarti così tanto per una questione discussa sul forum.
Mi chiedo come mai, solitamente sei il massimo della correttezza...

Anche Paolo e Zacky hanno espresso alcuni giudizi critici e negativi ma senza risultare mai offensivi, senza passare il limite.

gibbosky ha scritto:
Magari se colui che ha redatto o ha demandato la redazione del Manuale (autoportante) oggetto delle discussioni, si inserisse nella discussione potremmo continuare a dibattere e sentire le sue di motivazioni... ma se non lo ha fatto sino ad ora posso "immaginare" (senza offendere nessuno) che la situazione sia un un Sig. Di Santo senza Know how specifico nella costruzione di sistemi... che affida a studio di consulenza strapagato la creazione del suo sistema e che sulla base del suo esborso abbia ritenuto il suo sistema efficientissimo.


Ma come fai a dirlo? Ma perché dai giudizi su persone che non conosci? Francamente l'approccio che stai avendo sull'argomento, scusa se te le dico, non invoglia la gente alla discussione. Io non so se il sig. Di Santo ha preparato il materiale da solo o grazie a uno o più consulenti. So solo che ha avuto la gentilezza di mandarcelo e mi basta per rispettarlo e per rispettare il suo lavoro.

La discussione ha preso una piega interessante se eliminiamo certi toni troppo accesi. Cerchiamo di continuarla su questi binari. Lo so che ne siete capaci.

Buona serata.
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

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