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Perché l'automotive italiano delocalizza
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Autore Messaggio
Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Sab Feb 13, 2010 1:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

Caro Pinkey,
non so se ho capito la tua affermazione: se pensi che quella di Stefania sia censura, penso che ti sbagli. Stefania ha ragione: dobbiamo cercare di pensare ad altro in questo nostro spazio: ci sono tanti altri spazi in cui non si deve e non si può stare zitti ..... e, credi, io non mi tiro indietro. Non l' ho fatto contro le brigate rosse, figurati se ho paura di questi rubagalline da dozzina ...
Ma qui riposiamoci parlando delle cose serie che contano nella vita quotidiana e cerchiamo di esserci utili l'un l'altro: la solidarietà anche sul lavoro è un valore che norn appartiene ai ruba galline, ma noi ci crediamo e cerchiamo di metterlo in patica con i fatti!
ciao
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Sab Feb 13, 2010 2:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao pinkie. Non si tratta di censura e se avessi letto le poche regole che abbiamo chiesto di rispettare su questo forum l'avresti già compreso.

Di politica sono disponibilissima a parlare e, credi, mi piace anche parecchio. So, però, che ci sono argomenti (e la politica, purtroppo, è tra questi) che possono suscitare discusioni accese (per non dir di peggio) e proprio non ci va che su QualitiAmo si avveleni l'atmosfera parlando di ciò che, tra l'altro, non è nemmeno argomento principale del forum.

Credi, non è nemmeno la ricerca del mondo perfetto ma la situazione politica in Italia in questo momento è, a dir poco, oltremodo tesa e le persone che si riconoscono negli opposti "schieramenti" raramente trovano un modo soft di confrontarsi perché le posizioni sono davvero molto ma molto lontane.
Se sei abituato a frequentare qualcuna delle piazze vituali dove ci si confronta quotidiamente su questi temi, sai di cosa parlo.
Come dice Paolo, infatti, ci sono tantissimi luoghi in rete dove si può tranquillamente parlare di politica (e ha ragione "si deve", oggi più che mai!). Credi, nell'ambito della mia vita di cittadina non manco mai di far sentire la mia voce e mi piacerebbe che anche gli altri, nessuno escluso, facessero lo stesso perché si chiama democrazia ed è la cosa più preziosa che abbiamo).

Qui, semplicemente, preferiamo evitarlo, così come evitiamo di parlare di religione, di gusti sessuali o di altri argomenti che possano in qualche modo urtare la sensibilità di qualcuno.
Qui tutti devono sentirsi ben accetti, qualunque "credo" abbiano, in qualunque ambito, senza sentirsi "giudicati" o "tollerati".

Se avessi voluto censurare (la parola mi fa semplicemente orrore, voglio che tu lo sappia e non appartiene in nessun modo alla mia cultura e al mio modo di pensare) avrei semplicemente cancellato il messaggio mentre mi pare di aver spiegato, così come ho fatto altre volte in passato.
Vedi? E' bastato semplicemente accennare a temi politici perché tu, erroneamente, pensassi ad una censura da parte mia. Capisci cosa intendo?
Ormai siamo talmente prevenuti che ci basta una parola per credere di aver capito tutto dell'altro e per sentirci nelle condizioni di poterlo giudicare. La realtà, però, è sempre un po' più complicata di come appare in poche righe scritte in un forum.

Sono a tua disposizione per ulteriori chiarimenti e in privato, se vuoi, potremo confrontarci su tutti gli argomenti che preferisci. Non ho problemi a dirti come la penso su qualunque argomento mi proporrai perché mi ritengo una persona libera e mi piace formarmi opinioni mie.
In pubblico, però, sono/siamo semplicemente i moderatori di QualitiAmo e ritengo sia giusto che sia così.

Spero di averti convinto. Ciao.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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pinkye
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Registrato: 15/01/10 15:06
Messaggi: 11
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MessaggioInviato: Sab Feb 13, 2010 2:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

Io dico che è naturale (e quindi non si puo' pretendere di non farlo) menzionare i responsabili politici (o comunque il sistema di gestione poliica) di una data situazione industriale se questa è l'oggetto della discussione; ovviamente nel rispetto di tutti e senza fomentare estremismi insensati. Spero di non essere frainteso.
Un saluto.
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Sab Feb 13, 2010 3:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

No, pinkie, non ti fraintendo, tranquillo.

Hai ragione, spesso è naturale parlare di politica quando parliamo anche semplicemente delle nostre vite perché politica deriva da "polis", città, e sarebbe, come ho detto prima, nostro dovere di buoni cittadini "fare più politica", ovvero non lasciarci scorrere addosso le decisioni altrui ma viverle e parteciparle maggiormente.

Detto questo, è nel cercare le responsabilità che si creano i gruppi e le divisioni perché ciò che può parere giusto e limpido a te può sembrare meno giusto e meno limpido ad altri.
Che poi le convinzioni e le sicurezze nascano dalla presenza o dal'assenza delle informazioni (personalmente leggo i tre principali quotidiani italiani, una rassegna stampa di titoli che va a coprire i giornali minori e che, credo, sia abbastanza completa e un buon insieme di siti italiani e stranieri ma, a volte, mi accorgo di non avere tutte le certezze che mi piacerebbe avere), dalla cultura che ci contraddistingue o, semplicemente, dalla nostra sensibilità nel vedere le cose importa fino a un certo punto.

C'è chi, come il nostro Paolo, non ha alcun problema a spiegare come la pensa (bravissimo!) ma ci sono altri che potrebbero restare feriti da ciò che si dice e non avere il coraggio di intervenire.

Tante altre volte (Paolo mi è testimone) ho soprasseduto anche quando si parlava di politica. Tendo a farvi sempre dire ciò che volete (ci mancherebbe altro!), riprendo solo le redini della moderazione quando, magari, si tende un pochino troppo a fare sempre gli stessi nomi e non c'entra se io sono d'accordo o meno su ciò che si sta dicendo. L'ho fatto per Berlusconi ma ti posso assicurare che l'avrei fatto per Bersani, Casini, Bertinotti o chi vuoi tu, proprio come in passato l'ho fatto per la storiaccia di un personaggio famoso dai gusti sessuali diversi da quelli della maggioranza del quale si sorrideva o come l'avrei fatto se si fosse commentata la vicenda del crocifisso nelle aule scolastiche.
E non perché si tratti di argomenti "tabù" ma perché quando si scrive in un forum non è mai facile trattare queste cose in maniera tale da non urtare la sensibilità di nessuno.

Ti riporto alla vicenda che stiamo commentando: io ho detto una frase, tu mi hai accusato di censurare io avrei potuto offendermi e così via all'infinito. Non è successo perché ci siamo spiegati ma, come vedi, abbiamo i nervi scoperti su certi argomenti (e le motivazioni ci sono tutte...). Solo per questo, credimi, abbiamo deciso, di comune accordo con Alberto e con i colleghi dello staff, di evitare di trattare certi temi e ve l'abbiamo sottolineato nel regolamento che trovi sul forum.

Ho capito le tue ragioni, spero tu abbia capito le mie. Ciao.
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pinkye
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Registrato: 15/01/10 15:06
Messaggi: 11
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MessaggioInviato: Sab Feb 13, 2010 4:50 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sicuramente il bello di questo forum è che ognuno puo' esprimere le sue opinioni; se il regolamento vieta di parlare di certe cose allora io credo non si debbano affrontare certi argomenti di pura politica industriale (vedi la delocalizzazione automotive oggetto del discorso).
Io rispetto il parere di tutti voi, ritengo sempre costruttivo visto l'alto tasso di esperienza e intelligenza dei partecipanti. Detto questo non ho accusato nessuno (o almeno non era mia intenzione); ho solo detto che si stava raggiungendo la censura, che secondo wikipedia:

"è il controllo della comunicazione verbale o di altre forme di espressione da parte di una autorità. Nella maggior parte dei casi si intende che tale controllo sia applicato all'ambito della comunicazione pubblica, per esempio quella per mezzo della stampa od altri mezzi di comunicazione di massa; ma si può anche riferire al controllo dell'espressione dei singoli."

Spero di non essere stato troppo pedande. Buon fine settimana a tutti!
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Sab Feb 13, 2010 5:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ma no che non sei pedante! Very Happy

Prima di farti anch'io gli auguri per un buon weekend faccio solo due precisazioni:

1) sono convinta che si possa parlare di delocalizzazione (che è mondiale) senza parlare nello specifico di politici italiani

2) wikipedia Italia è utile da citare se si parla di censura visto che, come certamente saprai, è stata accusata parecchie volte di censurare le voci "non gradite". Anche molto recentemente. A torto? A ragione? In rete ti potrai formare un'opinione.

Ciao!
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Messaggi: 2750

MessaggioInviato: Sab Feb 13, 2010 9:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

ritorno al tema del thread per alcune considerazioni sia sulla qualità delle informazioni che sul merito della delocalizzazione.

1) sull'articolo si cita lo stabilimento di Tichy come quello a più alto livello qualitativo. Come ho già scritto almeno fino al 2000 (ultimi dati in mio possesso) era il peggiore del gruppo. E comunque chi si ricorda che un anno fa gli stabilimenti di mirafiori e termini imerese dovettero fermarsi per problemi di qualità della fabbrica polacca del multijet ? Non era Tichy ma quello dei motori lì vicino.

2) in Serbia la Fiat ci aveva già provato negli anni 90 (l'idea era l'acciaio dalla germania dell'est, i motori in serbia, e l'assemblaggio in Polonia+serbia) chi si ricorda la Yugo / koral che fu venduta anche negli usa ? Fu un disastro cadde il muro di berlino e l'acciaio della germania dell'est fu perso, la polonia entrò in sciopero e la serbia fece una serie di guerre (chi pago il conto? gli stabilimenti italiani)
(ps in un film americano di cui non ricordo il nome il protagonista al nadir della disperazione deve fare un viaggio per recarsi nella base militare di assegnazione e lo deve fare su una koral!!!!!)


3) la delocalizzazione è tipica ad ogni cambio di autotelaio (pianale+servizi) perchè le linee di produzione diventano inutili. Piuttosto che smontarle, smaltire i macchinari probabilmente conviene fare una fabbrica nuova con cui si possono ottenere contributi e assumere personale privo di scatti di anzianità. la delocalizzazione all'interno dell'italia è già capitata termini imerese e melfi sostituirono mirafiori,
sevel la val di sangro etc. Ogni volta che cambia l'autotelaio si chiude il vecchio e si apre da qualche altra parte.

4) in brasile nel 2001 circa la fiat comprò "la più grande fabbrica di sospensioni dell'america del sud", era più grande anche della magneti marelli sospensioni. Peccato che dopo un mese la crisi giapponese tagliò i fondi al brasile mettendolo in ginocchio, nessuno comperava automobili, le sospensioni brasiliane non erano esportabili e la fabbrica venne chiusa creando un buco di bilancio nella magneti marelli sospensioni

Riassumendo
i rischi sono elevati e gli esempi di flop da delocalizzazioni sono molteplici. Ovviamente se quando le cose vanno male si riversano i problemi sugli stabilimenti italiani chiedendo sacrifici come negli anni passati, i rischi si minimizzano e ha senso rischiare .
secondariamente è la nostra filosofia di sviluppo/progettazione che rende possibile la delocalizzazione. Fino a quando progetteremo componenti e linee di montaggio a prova di stupido chiunque potrà produrli e assemblarli e le manovalanza esperte (anziane) saranno solo un peso economico
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