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Fabrizio Amico/a di QualitiAmo
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Registrato: 24/07/09 16:03 Messaggi: 230 Residenza: Vicenza
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Inviato: Gio Dic 17, 2009 3:38 pm Oggetto: |
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Ragazzi, io non farei di tutta l'erba un fascio e sopratutto, permettimi dbosnjak, non mi affiderei a classifiche come quella citata "semplicemente ridicole" quando inseriscono aziende dove il rapporto dirigenti/operai è ottimo come Ferrari o McDonald's..........
Informatevi presso i dipendeti di tali aziende.....poi mi saprete dire !!!!! _________________ "Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura" |
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mascalzone79 Masaniello della qualità
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Registrato: 03/09/09 17:59 Messaggi: 1347
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Inviato: Gio Dic 17, 2009 6:21 pm Oggetto: |
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Già Fabrizio, eri tu che avevi raccontato del dirigente Ferrari che correva al bagno con il caffè in mano per recuperare produttività?
Per allacciarmi a quanto ha detto Stefano (non sei solo!) vi riporto la scena di pochi minuti fa: un ns. collaboratore, che è a co.co.co. da 3 anni perché l'azienda non lo può assumere, per via della cassa integrazione, ha chiesto al capo del personale se può ricevere la tredicesima...La risposta è stata: ne parlerò con la dirigenza. Anche esempi di questo tipo possono dare l'idea di un'azienda che può motivare/demotivare un proprio collaboratore. _________________ Insisti e resisti, ottieni e conquisti!! |
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Fabrizio Amico/a di QualitiAmo
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Registrato: 24/07/09 16:03 Messaggi: 230 Residenza: Vicenza
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Inviato: Ven Dic 18, 2009 9:41 am Oggetto: |
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No Mascalzone (chiamarti così mi fa un certo chè), non sono stato io a raccontare quanto hai detto. Comunque ne avrei in merito............ _________________ "Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura" |
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Elly Apprendista forumista
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Registrato: 08/09/09 18:11 Messaggi: 117
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Inviato: Dom Dic 20, 2009 10:21 am Oggetto: |
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Ho letto con piacere l'articolo e le vostre riflessioni.
Gli italiani sono diversi dagli americani e dai giapponesi per forza di cose, abbiamo identità, culture diverse.
Ma ciò non penso che possa giustificare il comportamento di aziende come Luxottica. L'errore sta nel pensare di poter "copiare" così come sono dei modelli nati in peasi diversi dal nostro. E l'adattamento???
La capacità del management dovrebbe essere quella di prender spunto dalle teorie americane, giapponesi e applicare poi nella propria realtà ciò che è meglio per l'azienda, in base alla sua storia, al suo presente e al suo futuro. Sicuramente il lean thinking è un'opportunità per le aziende italiane, ma bisogna tener conto di tanti altri aspetti, i propri punti di forza, le proprie debolezze, le diverse strutture, ecc...
Io non mi vergognerei di essere italiano, io sono convinta che noi possiamo fare meglio di loro!!!
Ovviamente questa è solo l'opinione di una studentessa e in quanto tale molto criticabile... insegna1 _________________ Elly |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26593
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cgilux Nuova recluta del forum
Registrato: 24/12/09 16:14 Messaggi: 1 Residenza: Belluno
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Inviato: Gio Dic 24, 2009 4:30 pm Oggetto: Modello Toyota alla Luxottica |
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Siamo molto lusingati di aver suscitato l'interesse di QualitiAmo. L'articolo in questione è frutto di un’esperienza diretta e pluriennale (di chi scrive) del lavoro nel reparto finitura nello stabilimento della Luxottica di Agordo, degli incontri che la direzione dell’azienda ha avuto con i rappresentanti sindacali sul nuovo sistema di produzione a flusso, della consultazione di testi e di una ricerca sull’argomento ‘miglioramento continuo’ in Rete che ci ha, inevitabilmente, condotti alle pagine del vostro autorevole sito.
Ci scusiamo per aver risposto solo ora al vostro commento ma, capirete, che il nostro è un sito piuttosto ‘artigianale’, costruito e gestito da operai rappresentanti sindacali che possono dedicarvisi in tempi limitati anche se, sorretti da grande entusiasmo.
Accogliamo quindi, con piacere, l’invito ad intervenire nel forum sulla Qualità di QualitiAmo.
Avendo letto con attenzione i precedenti commenti possiamo dire di condividere le opinioni di mascalzone79, dbosnjak, Portello e quelle di coloro che sono intervenuti in seguito. Le osservazioni di Stefania dello staff di QualitiAmo sono, per lo più, in linea con il nostro punto di vista.
Per quanto riguarda il sindacato la nostra difficoltà è stata quella di affrontare la situazione praticamente da soli: senza, cioè, il supporto che ci saremmo aspettati dalla nostra categoria che ha, evidentemente, sottovalutato il problema. Ci siamo così trovati ad affrontare l’azienda senza un’adeguata preparazione se non quella data dall’esperienza lavorativa o quella raggiunta attraverso l’impegno personale e la volontà di studiare e approfondire l’argomento.
Quello che è accaduto in Luxottica è la conseguenza del classico “predicare bene e razzolare male”. Da un lato, infatti, l’azienda insisteva ma, solo a parole, sul fatto che fosse necessario coinvolgere i lavoratori anche attraverso le rappresentanze sindacali per far comprendere al meglio i cambiamenti che la produzione a flusso continuo avrebbe comportato. Sosteneva che tutto ciò avrebbe influito positivamente in termini di una maggiore consapevolezza dei lavoratori sul lavoro svolto, sulla possibilità di ciascuno di conoscere ed essere in grado di affrontare, se non proprio tutte, molte delle lavorazioni previste nel reparto, potendo inoltre suggerire, ognuno in base all’esperienza maturata, (in qualche caso ventennale) metodi e pratiche migliorative al fine di ottenere un prodotto qualitativamente migliore.
Nella realtà questo non è avvenuto, anzi, abbiamo assistito gradualmente ad un continuo peggioramento delle condizioni lavorative; se prima era vista con favore la capacità del lavoratore di risolvere un problema riscontrato durante lo svolgimento della propria mansione, poiché lo stesso era in grado di leggere tutto ‘il cartellino’ indicante la tipologia del materiale usato e quindi conosceva tutte le operazioni che precedevano quella particolare lavorazione, ora, al contrario, il lavoratore viene sempre più frequentemente relegato allo svolgimento di un’unica mansione che spesso si traduce, lavorando in linea, nella continua ripetizione degli stessi movimenti.
Così al lavoratore non viene chiesto di pensare e il risultato è l’esatto contrario di quello che ci si era prefissi di ottenere.
In qualche caso, le difficoltà per una corretta applicazione di questo sistema di produzione, sono da attribuirsi all’incapacità di alcuni capi reparto di ragionare in modo differente da questo: l’importante è il numero di pezzi prodotti, la qualità viene messa in subordine e la giustificazione più gettonata, anche per i difetti più gravi, è che noi operai dell’occhialeria siamo troppo esperti, i nostri occhi troppo critici nel rilevare le imperfezioni e una cosa è la qualità, un’altra la qualità percepita (!)
Questi input schizofrenici non hanno certamente contribuito a migliorare il clima.
I lavoratori si sono sentiti ulteriormente presi in giro quando, per inefficienze organizzative segnalate da tempo e mai risolte, o per errori della programmazione, si è ricorsi all’utilizzo di sabati di flessibilità che notoriamente non piacciono a nessuno ma, sicuramente, sono più tollerati se vi si ricorre in caso di reale necessità come, ad esempio, per far fronte ad effettivi picchi di lavoro.
Approfittiamo dell'occasione per augurare Buone Feste a tutti voi. _________________ il portale dei lavoratori LUXOTTICA AGORDO a cura dei delegati filctem/cgil |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26593
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Gio Dic 24, 2009 7:51 pm Oggetto: |
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E' Natale, passiamolo serenamente in famiglia, ma dopo le feste vorrei riprendere il discorso di cg lux: se posso vorrei ricordare un po' di storia e capire dove si è passata dal predicare bene al razzolare male: questo con l'intento di dare una mano da parte di un occhio esterno, che è sempre l'occasione di vedere le cose con distacco , senza cercare "chi è stato" ma "perchè è successo".
Buon Natale |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Dom Gen 10, 2010 8:51 pm Oggetto: |
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ringrazio cgilux per aver fornito comunque una luce di speranza in mezzo alle tenebre: essersi documentati e voler controbattere da "pari" con l'azienda.
quelle poche volte che mi sono confrontato/ ho avuto rapporti con i sindacati l'impressione è sempre stata negativa.
impreparazione, miopia, pressapochismo (e voglio essere positivo perchè alcune volte mi è venuto il sospetto che fossero volute)
da un po' di tempo mi chiedo quali sistemi organizzativi dovremmo applicare per far fronte all'innalzamento dell'età pensionabile.
Nessuno ne parla, ma fra dieci anni le industrie inizieranno ad avere molti problemi se rimaniamo con i modelli attuali
pensate alle linee di produzione attuali progettate per utilizzare interinali e di basso livello e metteteci solo operai di 55 o più anni (non tutti degli attuali operai fra 10 anni saranno capireparto etc molti rimarranno operai)
Quali sono le proposte del sindacato?
Aspetteranno che le grandi industrie dettino le regole e poi si adatteranno? (FIAT già da 5 anni sta allungando i tempi per le promozioni e scatti vari, ha tolto alcuni premi che si sommavano negli anni per premi estemporanei etc)
tornando al caso particolare consiglio di leggere tra le righe i bilanci e saper controbattere anche in quel campo |
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