Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[gibbosky]

Ciao a tutti ragazzi,
io sono sempre più impegnato in 18001 ed anche se intervengo pochissimo sono sempre presente
Batto ancora sull'esternalizzazione di processi o di parte di essi.
Ormai è chiaro che quando si configura nel 7.4.2 una situazione (ancora a mio avviso molto aleatoria e poco chiara) di outsourcing... allora l'organizzazione deve applicare a questa tipologia di fornitura il 7.5.1 ( in sostanza è l'applicazione del 7.5.1 che mi dice è un outsourcer o è un fornitore normale).
Detto questo è altrettanto chiaro che il 7.5.1 è applicabile dall'organizzazione qualora abbia il Know How del processo !!
Se manca quest'ultimo cosa fa l'organizzazione per essere certa di ottenere un buon servizio da terzi?

Saluti a tutti

gibbosky

[QualitiAmo - Alberto]

Potrebbe rivolgersi a un consulente esterno per la valutazione di un servizio/prodotto una tantum ma mi rendo conto che non è il massimo. Oppure si può basare sulla rosa di clientela del fornitore (è un fornitore storico? Ha clienti importanti? Probabilmente lavorerà bene).

Senza know how, però, è tutto più difficile.
_________________
Alberto - Staff di QualitiAmo

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[gibbosky]

Ciao staff...
Un consulente esterno che verifichi per conto dell'organizzazione diciamo che farebbe piombare la stessa in una sorta di matrioska... chi verifica il consulente preso per verificare il fornitore ?

La risposta è quella che mi aspettavo...

referenze ...referenze...referenze...

poche altre alternative vedo...

Grazie mille...

ciao e buon lavoro a tutti

gibbosky

[dario]

secondo me sei geniale... (anche Alberto) perché io non ho capito nulla di cosa chiedi e di cosa risponde Alberto
Mi devo iscrivere ad un corso di perspicacia o meglio, mi spieghi, gibby, cosa chiedevi?

[Paoloruffatti]

Gibbosky,
le referenze sono essenziali, penso, ma non bastano. Quando ti manca il know how, per primo devi richiedere che il fornitore ti suggerisca lui (dandoti le sue istruzioni di lavoro, specifiche tecniche, schede prodotto) il modo di redigere il contratto e di definire i criteri di accettabilità, in modo da citarle nel contratto e poi chiedere i controlli/collaudi, possibilmente che si riferiscono a standard internazionali (che avrà consigliato e quotato!). Una volta redatto il contratto, bene, lui si guarderà bene dal fare lo stupido, perchè capisce che non ha davanti un allocco che si fa infinocchiare.
Un primo metodo importante per valutarlo è proprio la completezza e profondità della sua offerta (le forniture con una descrizione del tipo "secondo le più moderne tecnologie" ti dice solo che il furbo non sa nemmeno lui di che cosa sta parlando): la comparazione tra più offerte dà spesso l'evidenza di chi sono i fornitori seri e chi i perecottari.
E, poi ti rimane il controllo del suo prodotto ,da fare al 100% nelle prime forniture (se è un servizio di fornitura di "prodotti dell'intelletto", come la progettazione, gli avrai chiesto nel contratto di citare le norme tecniche applicabili anche per questo "prodotto").
Ovviamente deve poter progettare tu un sistema di controllo/collaudo per accettare il prodotto, pur non avendo il know how del processo esecutivo del fornitore, altrimenti che cosa ci stai a fare sul mercato? a farti infinocchiare dal primo artigiano che, se sbaglia, non ha nemmeno gli occhi per piangere, per pagare eventuali danni?
cari saluti

[gibbosky]

Ciao Dario

[dario]

[gibbosky]

Ciao Dario,
chiaramente la tua linea è quella logica da seguire... mi chiedevo solo nella situazione (peraltro poco frequente) come comportarsi...
grazie Dario

ciao

gibbosky