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Rosko Amico/a di QualitiAmo
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Registrato: 18/06/09 15:58 Messaggi: 159
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Inviato: Mer Set 30, 2009 2:22 pm Oggetto: Piani di campionamento AQL |
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Buongiorno a tutti.
sepro che sia la sezione corretta per l'argomento, altrimenti chiedo all'amministratore di spostare il topic nella sezione adatta.
Come ben sapete l'accettazione materiali in ingresso necessita delle linee guida per poter definire in modo sistematico ed univoco quando un lotto è accettabile o meno, che poi sono i piani di campionamento che ogni operatore dovrebbe avere a disposizione.
Se ciò non venisse definito le soluzioni sono: il controllo 100% (costi altissimi e comunque la ritengo una spesa inutile se non è giustificata) o affidarsi alle sensazioni o l'esperienza da parte dell'operatore che esegue i controlli. Questa soluzione "spannometrica" grida vendetta a Dio ed oltretutto non mi garantisce nemmeno il minimo sindacale.
l'AQL permette di definire i livelli per i piani di campionamento però, la teoria la conosco (ovvero l'ho studiata all'Università e ho letto vari articoli in internet), ma nella pratica come posso scegliere questi livelli?
Esistono norme o linee guida?
La norma ISO 2859 può fornire dei metodi e livelli?
Sapete dirmi qualcosa?
Grazie |
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mascalzone79 Masaniello della qualità
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Registrato: 03/09/09 17:59 Messaggi: 1347
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Inviato: Mer Set 30, 2009 4:51 pm Oggetto: |
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non conosco la norma ISO che tu citi, ma ragionandoci su potresti fornire all'operatore una sorta di check list dei controlli da effettuare sul materiale in ingresso, in modo da "certificare" la bontà del prodotto ricevuto. _________________ Insisti e resisti, ottieni e conquisti!! |
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Rosko Amico/a di QualitiAmo
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Registrato: 18/06/09 15:58 Messaggi: 159
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Inviato: Mer Set 30, 2009 5:22 pm Oggetto: |
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Il problema non sono quali controlli effettuare, anzi, su quelli abbiamo le idee più che chiare. Il problema è quanti ne dobbiamo controllare in base al lotto e su quale criterio possono essere respinti. Spiego:
Se ricevo un lotto di 500 "box" in alluminio per un apparecchio elettronico cui devo assolutamente verificare che le dimensioni ed i fori siano conformi a disegno, testarli tutti significa passare 8 ore a fare misure.
L'idea è campionare, ovvero, ne prelevo 20 a caso e:
Se 3 o più involucri sono NC respingo tutto il lotto dei 100 pezzi senza nemmeno controllarli;
Se ce ne sono 1 o 2 NC, ripeto il campionamento controllandone altri 20:
se in questo caso ne trovo anche solo 1 NC respingo tutto il lotto.
se invece non ce ne sono allora è OK
Per sistema di campionamento intendo questo, ovvio che le quantità sono inventate. Considera che ora il fatto di controllarne 20, 30, 100 o tutti è lasciato all'operatore sulla base della sua esperienza o al tipo di difetto che potrebbe riscontrare. In caso di dubbio li fa passare tutti. Purtroppo non ho personale ne tempo per controllare e devo ridurre i costi di gestione oltre a garantire la qualità del materiale.
Il metodo che ho esposto potrebbe anche funzionare, il problema è che i numeri li ho inventati e non so se esistono sistemi o tabelle standard che mi permettano di impostare un piano di compionamento iniziale.
Poi sulla base dei dati di produzione (materiale scartato o che presenta problemi) posso incrementare o meno il numero di campioni da verificare e rendere il sistema più rigido. |
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mascalzone79 Masaniello della qualità
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Registrato: 03/09/09 17:59 Messaggi: 1347
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Inviato: Mer Set 30, 2009 5:27 pm Oggetto: |
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chiaro...
Io non credo di poterti essere d'aiuto, dato che non ho a che fare con una realtà del genere. Ma sicuramente gli altri forumisti, che sono più esperti di me, potranno aiutarti!!
Attendiamo risposte!! ![Wink](images/smiles/emoticon_wink.gif) _________________ Insisti e resisti, ottieni e conquisti!! |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Mer Set 30, 2009 6:38 pm Oggetto: |
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Non sappiamo se esistano o meno tabelle di questo tipo (anzi, se qualcuno lo sa, per cortesia, ci dia una mano a rispondere a Rosko).
La cosa migliore, però, forse è procedere per tentativi fino a trovare la situazione ottimale per un certo prodotto e per un certo fornitore. Se vedete che i difetti scarseggiano, diminuite il numero di controlli. Il contrario, ovviamente, se i difetti sono tanti.
Certo, è una regola empirica e, come tale, fallace, ma non ci sono molte alternative.
Ovviamente siamo qui per essere smentiti da chi ne sa di più. ![Very Happy](images/smiles/icon_lol.gif) _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA
IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO
HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO? |
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Le president Apprendista forumista
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Registrato: 21/08/08 17:19 Messaggi: 123 Residenza: Tradate (VA)
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Inviato: Mer Set 30, 2009 10:09 pm Oggetto: |
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Una delle norme più usate e conosciute è la MIL-STD-105.
A livello di controlli in accettazione sarebbe auspicabile stabilire nella FMEA di progetto quali sono i parametri più critici e concentrare i controlli su quelli.
Da noi alcuni attributi, a prescindere dalla numerosità del lotto, prevedono la verifica di 32 pezzi. Per accettare il lotto i pezzi difettosi devono essere "0".
In caso di un solo pezzo difetoso il lotto viene rifiutato, poi come spesso accade, per motivi di produzione, siamo spesso noi che eseguiamo selezioni di lotti che però addebitiamo al fornitore al quale, quasi sempre inviamo 8D per la soluzione della NC.
Su altri è il cliente stesso che ci chiede cosa e quanto verificare.
Sulla base poi dei "feedback" aumentiamo o diminuiamo i livelli di campionamento.
Ciononostante capita che difetti vengono riscontrati in fase di montaggio in quanto il difetto non rientra nei parametri da controllare.
Per esempio recentemente abbiamo rilevato dei coperchietti storti che non garantivano la perfetta chiusura del prodotto finito.
Il controllo dell'imbarcamento non é previsto in accettazione. Abbiamo quindi selezionato internamente una parte del lotto per garantire la produzione (addebitando le ore al fornitore) e rispedito al fornitore il resto del lotto per selezione.
Tra l'altro il fornitore è stato "suggerito" dal cliente finale, quindi ce lo dobbiamo tenere, ovviamente il cliente finale è tenuto informato dei problemi che abbiamo avuto.
Siamo cattivi vero? _________________ Non conosco nulla al mondo che abbia potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando comincia a splendere.
Emily Dickinson |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Le president Apprendista forumista
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Registrato: 21/08/08 17:19 Messaggi: 123 Residenza: Tradate (VA)
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Inviato: Gio Ott 01, 2009 8:56 am Oggetto: |
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Si, ha una tabella.
C'è la voce su wikipedia e hanno messo anche la tabella.
Poi c'è la ISO 2859 che credo che si rifaccia alla 105.
Nessono vieta di "inventarsi" un piano di campionamento adattato alle proprie esigenze.
L'importante è stabilire dei criteri il piu' possibile oggettivi.
Quando si devono verificare attributi visivi per esempio, è indispensabile mettere degli esempi (foto). _________________ Non conosco nulla al mondo che abbia potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando comincia a splendere.
Emily Dickinson |
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Portello Qualfista
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Registrato: 29/09/09 15:03 Messaggi: 1594 Residenza: Barcellona
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Rosko Amico/a di QualitiAmo
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Registrato: 18/06/09 15:58 Messaggi: 159
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Inviato: Gio Ott 01, 2009 10:41 am Oggetto: |
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Vi ringrazio tutti per le risposte.
Citazione: |
Tra l'altro il fornitore è stato "suggerito" dal cliente finale, quindi ce lo dobbiamo tenere, ovviamente il cliente finale è tenuto informato dei problemi che abbiamo avuto.
Siamo cattivi vero?
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Assolutamente no , anche noi abbiamo questo problema e la gestiamo esattamente come voi. Normalmente i fornitori "suggeriti" sono sempre i peggiori. :?
La norma MIL 105 l'ho gia guardata, però pensavo esistesse qualche standard internazionale da utilizzare come linea guida.
Ripeto che il problema non è quali controlli effettuare, ma quanti ne devo controllare per ogni lotto per garantire un livello minimo di qualità e per evitare di controllarli tutti. poi se si riscontrano molti difetti in produzione, possiamo aumentare il numero dei campioni da prelevare per i controlli.
Purtroppo non abbiamo un riferimento per partire,
Ricordo che dove ero prima, la norma che regolava il prodotto (cavi elettrici alta tensione) stabiliva i piani di campionamento e nessuno doveva decidere niente.
Purtroppo in giro ci sono tanti testi teorici ma nessuna indicazione del tipo: le schede elettroniche vanno controllate con questo piano di campionamento, le viti con questo, le lamiere ed i profilati, con quest'altro ecc.
Sentendo però parlare della UNI ISO 2859 pensavo che definisse meglio il concetto. Purtroppo è composta da 10 parti e non voglio spendere una barcata di soldi per una norma che magari non dice niente.
Ringrazio tutti per la partecipazione
PS Ma voi come avete stabilito i campionamenti? |
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Portello Qualfista
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Inviato: Gio Ott 01, 2009 11:15 am Oggetto: |
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Rosko ha scritto: | Vi ringrazio tutti per le risposte.
...
PS Ma voi come avete stabilito i campionamenti? |
Partendo dal come si faceva prima e dai risultati che si ottenevano.
Per esempio, al mio arrivo si controllava un prodotto particolarmente critico in questo modo: il 50% del lotto controllato al 100%.
Dopo una mia valutazione (NON scientifica) sulla % di difetti e sulla rilevabilità degli stessi siamo passati a controllare 5 pezzi per contenitore (circa il 2,5% del lotto).
Dopo qualche intervento per migliorare la qualità presso il fornitore, siamo passati a controllare un pezzo per contenitore (0,5%). _________________ Portello
Più è semplice, meglio è |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Gio Ott 01, 2009 11:47 am Oggetto: |
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QualitiAmo ha scritto: | Il solito buon vecchio metodo. Esperienza e osservazione. Non si sbaglia mai. |
ad eccezione di quando i piani di campionamento sono "comandati" (leggi per esempio per i laboratori accreditati - iso 17025). Lì non basta l'esperienza e l'osservazione. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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