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Norma IRIS settore railway

 
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Autore Messaggio
Rosko
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 18/06/09 15:58
Messaggi: 159

MessaggioInviato: Ven Giu 19, 2009 10:26 am    Oggetto: Norma IRIS settore railway Rispondi citando

Spero sia la sezione giusta....

Per chi non la conoscesse, la norma IRIS una sorta di ISO/TS16949 ma applicata al settore ferroviario.

E' strutturata come la ISO9001 (stessi paragrafi) ma prevede una serie di requisiti in più (15 procedure e 21 processi che comprendono anche quelli richiesti dalla ISO9001)

La norma richiede come requisito l'utilizzo di metodi di analisi come le RAMs (Affidabilità, disponibilità, manutenzione e sicurezza), LCC (Costi del ciclo vita), Best practices, analisi SWOT ecc.

La norma è sviluppata dalla UNIFE e posso dire che.... fa schifo, veramente schifo, è scritta veramente molto male. :x :x :x

Su internet non si trova praticamente niente e non esistono guide all'applicazione nemmeno a pagamento. Ho frequentato un corso ma, non nonostante il docente fosse un "drago" della qualità molti punti sono per me ancora oscuri.

Qualcuno di voi la conosce e la usa? Sarebbe bello avere qualcuno per scambiare opinioni. Very Happy
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Stregatto
Donna di qualità


Registrato: 21/09/07 10:41
Messaggi: 1668

MessaggioInviato: Ven Giu 19, 2009 10:44 am    Oggetto: Rispondi citando

No, mi dispiace. triste1

Ma perché dici che la norma non è chiara? Quali sono i punti oscuri del testo? Magari possiamo provare a chiarirli insieme se ne siamo capaci. Che ne dici?
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Rosko
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 18/06/09 15:58
Messaggi: 159

MessaggioInviato: Ven Giu 19, 2009 1:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Un esempio tra tanti:

L'organizzazione deve mettere in atto un sistema di comunicazione bidirezionale tra direzione e personale tenendo conto come minimo di:

Politica
Missione e visione
Prestazioni dell'organizzazione
Questioni legate al cliente


ora il termine bidirezionale mi crea problemi, come puoi attuare una comunicazione dal basso verso l'alto dei punti esposti, finchè è dall'alto verso il basso è più semplice.

altro esempio:

Le migliori pratiche "best pratices" devono essere documentate ed aggiornate con regolarità per migliorare l'efficacia dei processi e dei prodotti dell'organizzazione a livello di prestazioni di qualità, costi e distribuzione.

non so cosa intenono per best pratices ma noi quando troviamo un modo per migliorare l'efficenza dei processi/prodotti aggiorniamo ed emettiamo nuove istruzioni di lavoro che in questo caso corrisponderebbero ad una raccolta di "best practices"...credo... o almeno la vedo così..bho Rolling Eyes Rolling Eyes


Mi fermo qua!
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Studio Delta
Forumista di Qualità


Registrato: 22/10/07 15:31
Messaggi: 319

MessaggioInviato: Ven Giu 19, 2009 2:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

Primo esempio: la norma non ti chiede che siano bidirezionali la politica, la mission, ecc., ecc. ma solo la comunicazione.
Se ci pensi, la comunicazione, per funzionare, dovrebbe già essere birezionale, nel senso che uno parla e l'altro ascolta.

Credo semplicemente che la norma ti richieda di assicurarti che le comunicazioni che provengono dalla direzione o dal cliente siano adeguatamente comprese da chi deve eseguire qualcosa o da chi deve dare le risposte.

Per quanto riguarda il secondo esempio, mi sembra che tu abbia colto in pieno lo spirito della norma: le "best pratices" sono proprio il modo migliore di fare una cosa. Certo, sarebbe bello poter anche dimostrare che vi siete impeganti a cercare un modo migliore per farla. Wink
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Lun Giu 22, 2009 10:51 am    Oggetto: Rispondi citando

per bidirezionale io la vedo esattamente come studio delta, ossia che la direzione si preoccupi (con impegno) a cercare feedback che possano confermare che mission e politiche sono effettivamente passate, perché troppo spesso i proclami rimangono in bacheca invece di essere comunicati e condivisi. Intendo a tutti i livelli e non solo per il management.

Secondo esempio pure... le best practices sono gli elementi migliori per avere un aggancio per poi passare dalla teoria alla pratica in settori dove non ci sono normative o standard riconosciuti o affermati.
La difficoltà spesso sta nel far capire a chi le best practices le deve formalizzare, di farlo e non di aspettare che la versione sia stabile e definitiva... (io spesso mi scontro con draft - draft - draft solo per uso interno che mai si materializzano in un bel documento di lavoro pubblicato...) Rolling Eyes
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Rosko
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 18/06/09 15:58
Messaggi: 159

MessaggioInviato: Lun Giu 22, 2009 1:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ok grazie per i consigli Very Happy
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