"VOLARE" SUL GHIACCIO...SENZA FARSI MALE

Ottobre è il mese dedicato agli standard
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Le norme
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Dopo le norme sui pattini in linea (UNI EN 13843:2009) e sui i pattini a rotelle (UNI EN 13899:2004) è stata ora pubblicata una nuovissima norma sui pattini da ghiaccio: la UNI EN 15638:2009.

Nati nei paesi del nord Europa come mezzo di trasporto, i pattini da ghiaccio si sono successivamente trasformati in un vero e proprio strumento di divertimento. Recentemente poi Carolina Kostner, campionessa europea di pattinaggio artistico, ha avuto il grande merito di emozionarci con la sua bravura e di far conoscere a un pubblico ancora più vasto tutta la bellezza di questa disciplina sportiva.

Ma non è necessario essere dei campioni per indossare i pattini e "volare" sul ghiaccio... pattinare è infatti un’attività di facile apprendimento e può rivelarsi -anche praticata a livello amatoriale- uno sport che permette di tonificare i muscoli acquistando al contempo sicurezza e armonia nei movimenti.

La nuova norma UNI EN 15638 si applica ai pattini da ghiaccio destinati ad utilizzatori con una massa corporea fino a 100 kg e non riguarda i pattini per competizioni sportive.
La norma specifica i requisiti minimi di sicurezza per i pattini da ghiaccio così come i metodi di prova, la marcatura e le informazioni fornite dal fabbricante al fine di ridurre i rischi di danni sia per gli utilizzatori che per gli altri utenti della pista sul ghiaccio.

I pattini da ghiaccio sono composti da una scarpetta, costruita con materiale diverso a seconda delle esigenze (kevlar e/o pelle, spesso sintetica) collegata ad una lama con spigoli taglienti e solitamente con punta zigrinata.
La norma prevede che gli elementi di attacco tra la lama e la scarpa debbano essere progettati in modo da non potersi sganciare inavvertitamente: per verificare ciò i pattini "a norma" vengono sottoposti a una prova di trazione con una forza applicata di 2000 N.

Altre prove, definite dalla norma, hanno l’obiettivo di verificare -ad esempio- la resistenza all’impatto laterale, all’urto frontale, insomma a tutti quei carichi ai quali il pattino può essere sottoposto durante il suo normale utilizzo.

Tutti i componenti sporgenti e gli spigoli del pattino che possono venire a contatto con parti del corpo devono essere progettati in modo da prevenire qualsiasi ferita o lesione all’utilizzatore. La norma fornisce inoltre indicazioni sull’affilatura della lama, sul suo spessore e sul grado di durezza del metallo utilizzato.

I pattini da ghiaccio a norma si riconoscono perché sono marcati in modo chiaro e indelebile con le seguenti informazioni:

  • il numero della norma (EN 15638)
  • il nome o il marchio del fabbricante
  • il modello del pattino
  • la misura della scarpa

Ogni paio di pattini dovrà essere accompagnato dalle istruzioni fornite dal produttore. Tali informazioni dovranno essere facilmente comprensibili anche da chi si appresta ad utilizzare i pattini per la prima volta e dovranno essere conservate dall’utilizzatore.

Tra le informazioni che il produttore deve fornire troviamo, ad esempio:

  • l’avviso che non devono essere apportate modifiche ai pattini che possano comprometterne la sicurezza
  • l’avviso che l’utilizzatore deve sempre indossare i dispositivi di protezione
  • il tipo di uso che se ne può fare (pattinaggio artistico, hockey su ghiaccio, pattinaggio normale...)
  • l’indicazione di utilizzare i protettori della lama al di fuori delle superfici ghiacciate
  • le informazioni sulla manutenzione
  • informazioni sulla riaffilatura della lama

Per informazioni tecniche:
Divisione Sanità, alimentazione, materiali e beni di consumo
e-mail: beniconsumo@uni.com

Per informazioni commerciali:
Diffusione UNI
tel. 02 70024.200, fax 02 5515256
e-mail: diffusione@uni.com

(Fonte: UNI)

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